L’UE sceglie Torino come unica sede italiana per il Centro di Competenza per l’innovazione sociale

La Città di Torino attraverso il Settore Fondi Europei e Innovazione ha vinto, in qualità di capofila, il progetto europeo bandito nella call EaSI, “Centri di competenza per l’Innovazione Sociale”.

“È un successo importantissimo che suggella il ruolo di Torino come uno dei più importanti centri al mondo per l’Innovazione Sociale e la finanza a impatto – dichiara Mario Calderini, portavoce di Torino Social Impact -. Non per caso Torino è stata scelta come sede di due eventi internazionali che sono stati inclusi dalla stampa specializzata tra i dieci più importanti al mondo del 2021 e la Commissione Europea ha presentato il caso Torino come uno degli esempi guida nella costruzione del Social Economy Action Plan che lancerà tra qualche mese”.

“Questo riconoscimento è il risultato degli sforzi fatti nel consolidare a Torino un ecosistema unico nell’ambito dell’Innovazione sociale – afferma Marco Pironti, assessore all’Innovazione della Città di Torino -. Il Centro rappresenterà un fondamentale strumento per un reale impatto di lungo periodo sul territorio, rafforzando il ruolo di sperimentatore di pratiche di innovazione sociale, anche attraverso i fondi del Pon Metro”.

Il programma EaSI (Employment and Social Innovation) è uno strumento finanziario europeo che punta a promuovere un elevato livello di occupazione sostenibile e di qualità, a garantire una protezione sociale adeguata e dignitosa, a combattere l’emarginazione e la povertà e a migliorare le condizioni di lavoro.

L’obiettivo del progetto è sostenere la creazione e lo sviluppo di un Centro di Competenza nazionale per l’Innovazione Sociale, con le funzioni di: sviluppo delle capacità dei principali stakeholder dell’innovazione sociale; trasferimento transnazionale di conoscenze; creazione di sinergie tra il programma EaSI e il FSE (Fondo Sociale Europeo), soprattutto nell’ottica di ideare, supportare, monitorare e integrare azioni innovative che potrebbero essere estese e/o replicate usando i fondi del FSE nei prossimi anni; networking per realizzare una rete e cooperare con altri Centri di competenza selezionati, usando l’apprendimento reciproco e sviluppando, valutando e ottimizzando congiuntamente metodi e strumenti pertinenti anche raccogliendo e disseminando esempi, modelli e pratiche fonte di ispirazione.

Con questo progetto – il cui budget complessivo è di circa 900mila euro – si vuole costruire un ponte tra le politiche pubbliche e le pratiche sociali al fine di integrare l’Innovazione Sociale in Italia e nei Paesi partner come approccio all’innovazione incentrato sull’uomo, capace di promuovere lo sviluppo tecnologico e al tempo stesso di affrontare le sfide sociali e societarie più urgenti.

La strategia è creare un Centro di Competenza nazionale sull’Innovazione Sociale quale piattaforma per collegare le politiche pubbliche e le comunità di pratica al fine di facilitare la comprensione reciproca, favorire una migliore cooperazione e aumentare la capacità dei decisori politici e dei professionisti di promuovere il tema nel Paese (e all’estero).

Il Centro mira quindi a facilitare la promozione, il mainstreaming e l’upscaling dell’innovazione sociale sulla base delle caratteristiche specifiche del contesto di ciascun partner coinvolto basandosi su una forte partnership strategica tra autorità pubbliche, università e centri di ricerca, intermediari e professionisti che condividono una visione comune sull’innovazione sociale quale motore chiave per lo sviluppo inclusivo e sostenibile europeo. A tal fine dovrà sostenere e coordinare i nascenti Centri in Grecia, Romania e Slovenia.

Sarà attivata una Cabina di regia, a livello italiano, composta da ANPAL, l’Autorità di Gestione del Pon Inclusione e del Pon Metro con funzioni di coordinamento e indirizzo.

Il progetto – i cui partner sono Fondazione Brodolini, Politecnico di Milano, Università di Bologna, Politecnico di Torino, Euricse, Fondazione Italia Sociale – ha raccolto il sostegno di oltre 30 stakeholders italiani pubblici i privati.

> Per ulteriori approfondimenti, vi invitiamo a consultare la nostra Rassegna Stampa.

Online la quinta puntata di Bench-Mark con PerMicro

In dieci anni, 4.250 tra famiglie e imprenditori hanno potuto usufruire del sostegno del microcredito, che ha consentito loro di rientrare in un circuito dove erano stati esclusi dal sistema creditizio tradizionale. Questa è l’azione di PerMicro, una tra le più importanti società di microcredito in Italia e partner di Torino Social Impact.

Sulla panchina di Bench-Mark si siede l’amministratore delegato di PerMicro Benigno Imbriano, che ci racconta l’impatto sociale del microcredito sul territorio.

L’intervista è a cura di Francesco Antonioli.

Dieci eventi sull’impatto per il 2021

Pioneerspost segnala 10 eventi sull’impatto da non perdere nel 2021. Tra questi c’è anche l’Ashoka Changemaker Summit che si terrà a Torino.

Esela – 8-31 March

La conferenza virtuale gestita da Esela, la rete legale per l’impatto sociale, attrae avvocati, imprese, investitori e politici. Diverse sessioni online si svolgeranno ogni settimana, concentrandosi su impact investing, business purpose-led, ambiente, sostenibilità, business e diritti umani e ESG. La conferenza promette “networking curato”, condivisione di conoscenze su strutture legali e accordi, e discussione sugli sviluppi del mercato.

I biglietti per i non membri costano €207, oppure si può diventare membri di Esela a partire da €20 all’anno.

Skoll World Forum – 13-15 aprile

L’evento di punta della Skoll Foundation, lo Skoll World Forum, riunisce imprenditori sociali, innovatori, leader di pensiero e artisti da tutto il mondo per promuovere soluzioni a problemi globali urgenti. Precedentemente tenutosi a Oxford, in Inghilterra e solo su invito, il Forum virtuale di quest’anno è aperto a tutti e si concentrerà su ‘Closing the Distance’, un tema che “esaminerà le divisioni locali e globali” e come ripararle. Quest’anno, gli oratori chiave includono Audrey Tang, ministro di Taiwan responsabile dell’innovazione sociale, e lo chef José Andrés, fondatore di World Central Kitchen.

La registrazione per questa 18esima edizione è gratuita e maggiori informazioni seguiranno nei prossimi mesi. Controlla la pagina delle domande frequenti per i dettagli.

Impact Summit – 19-20 maggio

L’Impact Summit scozzese è per chiunque sia interessato a un’economia basata sui valori, dal mondo degli affari, del governo e dell’istruzione. Vai al sito web il 19-20 maggio per trovare discorsi incentrati su persone, pianeta e tecnologia, con leader di Yunus Social Business, Ben & Jerry’s Europe e il motore di ricerca etico Ecosia. Ci sono anche possibilità di fare rete ed esplorare gli stand degli espositori in un mercato virtuale.

Quest’anno Impact Summit sta operando un modello ‘pay what you can’, con quote suggerite da 10 a 100 sterline.

ChangeNow Summit – 27-29 maggio

Il ChangeNow Summit si promuove come uno spazio per scoprire, testare e discutere innovazioni e soluzioni a problemi globali urgenti. I relatori di quest’anno includono l’attivista per i diritti civili e co-fondatrice del movimento Black Lives Matter di New York Chivona Renée Newsome e l’economista e co-fondatrice di Doughnut Economics Action Lab Kate Raworth. C’è la possibilità di visitare The World Expo per dimostrazioni di innovazioni per il pianeta, così come numerosi eventi di networking.

Il summit si svolgerà in tre giorni nel nuovo Grand Palais Ephemere di Parigi, ma è disponibile anche l’accesso digitale completo.

I biglietti early bird per l’accesso digitale costano 90 euro fino al 31 marzo, e da 90 a 250 euro per la partecipazione di persona.

Forum mondiale dell’impresa sociale – settembre/ottobre

Il Social Enterprise World Forum attira migliaia di imprenditori sociali e innovatori da tutto il mondo, spostandosi ogni anno in una nuova località. È andato online per la prima volta l’anno scorso, e nel 2021 gestirà quattro eventi separati durante l’anno.

Il Forum mondiale principale è previsto per settembre o ottobre, con piani per un evento ibrido online e faccia a faccia. SEWF sta collaborando con Common Good Solutions nel Canada orientale per mettere in luce il paese, con temi chiave tra cui il cambiamento climatico, i giovani, gli appalti sociali, la ripresa economica e le imprese sociali indigene.

Altri eventi includono il SEWF Policy Forum il 27-28 aprile, il SEWF Rural Forum l’8-9 giugno, e il SEWF Academic Forum a novembre.

Maggiori dettagli su tutti questi eventi sono in arrivo – tieni d’occhio il sito web di SEWF.

Ashoka Changemaker Summit – settembre-dicembre

Un altro evento ibrido, l’Ashoka Changemaker Summit si svolge a Torino in dicembre, con sessioni online e networking che si svolgono in anticipo, da settembre a novembre.

L’attenzione sarà focalizzata sulla liberazione del potenziale di cambiamento nelle aree che includono bambini e giovani, clima, tecnologia, genere e diversità. Le sessioni mirano a promuovere l’apprendimento e la costruzione della fiducia, e sono rivolte ai leader del business o della filantropia che cercano di espandere l’impatto della loro organizzazione o portafoglio, così come la comunità globale Ashoka di imprenditori sociali e la loro rete di supporto.

GSG Impact Summit – 6-8 ottobre

L’annuale GSG Impact Summit – ospitato dal Global Steering Group for Impact Investment – doveva svolgersi in Sud Africa l’anno scorso, ma come molti, si è svolto invece online. Il summit attrae imprenditori d’impatto, investitori e intermediari, e l’anno scorso ha avuto più di 1.500 partecipanti da 73 paesi.

L’evento di quest’anno, di nuovo online, discuterà “le migliori iniziative d’impatto e gli esempi del mondo reale”, e condividerà “strumenti e soluzioni pratiche per potenziare e ispirare”, secondo GSG. Tenete d’occhio il loro sito web per ulteriori informazioni.

Socap – 18-22 ottobre

La conferenza Social Capital Markets di San Francisco è online anche quest’anno. E’ per imprenditori sociali, investitori, fondazioni e politici che vogliono esplorare l’investimento a impatto. I partecipanti (sono attesi 5.000) possono seguire sessioni dal vivo e preregistrate, partecipare a un mercato interattivo e unirsi a incontri di networking. Relatori e agenda in arrivo.

I biglietti early bird sono disponibili (fino al 29 maggio) per 199 dollari.

Social Value Matters – 20-21 ottobre

Social Value International e Social Value Thailandia ospitano insieme Social Value Matters 2021, riunendo voci provenienti da investimenti a impatto, università, politiche e sostenibilità aziendale. Dopo essere stata virtuale l’anno scorso, la conferenza del 2021 si terrà a Bangkok, Thailandia, per coloro che possono partecipare, in parallelo con un evento virtuale per un pubblico globale.

Guardando alla rapida risposta globale al Covid-19, la conferenza si concentrerà sul potere delle comunità di costruire di nuovo dopo la pandemia e risolvere le sfide su larga scala che le persone e il pianeta devono affrontare.

Conferenza annuale dell’EVPA – 15-17 novembre

La conferenza annuale della European Venture Philanthropy Association assumerà quest’anno una forma ibrida – con accesso digitale e partecipazione faccia a faccia a Porto, Portogallo (la sede originale dell’evento del 2020, prima che fosse spostato online).

Quest’anno esaminerà come “investire per l’impatto” potrebbe essere la “forza trainante per la ripresa della società” dalla pandemia. Gli organizzatori si aspettano di attirare circa 700 investitori sociali, imprenditori e professionisti provenienti dall’Europa e da tutto il mondo.

L’ecosistema in azione – Internazionalizzazione

Quali sono le pratiche e gli esempi in Italia e all’estero efficaci per l’internazionalizzazione di ecosistemi e quindi replicabili?

Con l’obiettivo di individuare la dimensione internazionale per Torino Social Impact, il gruppo di lavoro coordinato dai partner SocialFare, Nesta Italia, International University College Torino e Urban Lab, e che ha visto la partecipazione di Experientia, Permicro, Danish Refugee Council, Confcooperative Piemonte Nord e MinD – Mad in Design, ha individuato i punti di partenza per lavorare sulla brand awareness dell’ecosistema e attrarre interesse oltre i confini nazionali.

Le parole chiave per orientare i lavori sono:

  • international media relations
  • condivisione dei contatti e delle reti
  • progettazione europea
  • pubblicazioni accademiche

 

Social Innovation Academy

La Città di Torino e la Camera di commercio di Torino sono partner del progetto europeo ASIS “Alpine Social Innovation Strategy” nell’ambito del programma europeo Interreg Alpine Space. Il progetto, che mira a sviluppare e promuovere una nuova visione dell’innovazione sociale nello Spazio Alpino, aumentandone la capacità di proporre politiche pubbliche a supporto dell’innovazione sociale, ha coinvolto 10 partner da Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia.

Le due giornate di Social Innovation Academy, organizzate nella cornice di Torino Social Impact e con la collaborazione di Biennale Democrazia, affronteranno il tema del ruolo del settore pubblico come stimolo per l’attivazione di progetti di innovazione sociale e welfare generativo, oltre alle norme innovative a disposizione per le PA per sperimentare e innovare e alla misurazione dell’impatto sociale come chiave di lettura per la promozione di progetti e di azioni positive per la comunità.

Queste giornate di formazione hanno lo scopo di guidare i partecipanti alla scoperta degli output generati dal progetto e stimolare la discussione, approfondendo le sfide e i temi emersi declinandoli a livello locale.

La SI Academy sarà strutturata in 3 moduli ed organizzata in modalità online.

Mercoledì 24 marzo 2021

Ore 10 – 13 “Il ruolo delle comunità e del settore pubblico nello stimolo e nel supporto a progetti di Innovazione Sociale e Welfare generativo”

Ore 15 – 17:30 “Innovazione Sociale nelle pubbliche amministrazioni. Stato dell’arte degli strumenti normativi e organizzativi”

Giovedì 25 marzo 2021

Ore 10 – 12:30 “Impatto sociale tra metodologie, misurazione e applicazione concreta nelle PA”

Il programma dettagliato è consultabile su Eventbrite, dove sono attive le iscrizioni: https://www.eventbrite.it/e/142474680605

Sarà possibile anche per i non iscritti poter seguire la diretta sul canale Youtube di Torino Social Impact.

Il progetto Asis chiuderà i lavori il primo Aprile con una ulteriore giornata dedicata all’innovazione sociale, l’Alpine Social Innovation Day. Dopo una sessione plenaria, la giornata si articolerà in 6 workshop, interrogandosi su come l’innovazione sociale cambi la cooperazione e l’azione pubblica, sulla base di testimonianze, sperimentazioni pilota europee e alcuni dei risultati del progetto ASIS. Inoltre, saranno organizzate diverse sessioni di networking, per stimolare le conversazioni e dare ai partecipanti l’opportunità di incontrarsi virtualmente e condividere opportunità.

Il workshop 5 è dedicato all’impatto sociale: “Impatto sociale, metodologie, misurazioni e applicazioni concrete”.

L’evento conclusivo internazionale – 1 aprile – è aperto al pubblico. Per il programma dettagliato e le iscrizioni: www.to.camcom.it/alpine-space-innovation-day

Per ulteriori informazioni sul progetto ASIS e sulla SI Academy:

Dall’edilizia popolare al social housing. Percorsi ed esperienze virtuose del nuovo abitare

Cos’è il social housing? Come si distingue dalla tradizionale “edilizia popolare”? A quali bisogni risponde e come?

A queste e altre domande cercheremo di dare risposta, insieme ai nostri ospiti che ci racconteranno alcune delle esperienze più virtuose del nuovo abitare in Italia.

Ne parleremo con:

Registrazioni obbligatorie per partecipare.

Online la quarta puntata di Bench-Mark con Vol.To

Solidarietà, volontariato e condivisione. Queste sono le parole chiave di Vol.To, il Centro servizi per il Volontariato della provincia di Torino, che a oggi riunisce sotto di sé oltre 1.300 enti del terzo settore.

Per la rubrica Bench-Mark, si è seduto sulla panchina Gerardo Gatto, il presidente di Vol.To, che ci ha parlato dell’impatto sociale del volontariato.

L’intervista è stata curata da Francesco Antonioli.

Aperta la ricerca di società ed enti esperti in consulenza/advisory per il terzo settore

La Fondazione Compagnia di San Paolo avvia a livello nazionale una manifestazione di interesse rivolta a società | enti partner chiamati ad affiancare gli enti del terzo settore in attività di rafforzamento organizzativo e crescita. C’è tempo fino al 26 marzo per le candidature.

Alcuni dei principali ambiti di competenza, in base ai quali le società o gli enti con esperienza nella consulenza|advisory|accompagnamento possono candidarsi, sono:

  • Analisi organizzativa
  • Sostenibilità economico-finanziaria
  • Diversificazione delle fonti di finanziamento
  • Trasformazione digitale
  • Marketing, comunicazione e vendite
  • Operations
  • Risorse umane

Ai soggetti partecipanti alla selezione è richiesta la predisposizione di una proposta tecnica, con relativa stima economica per range dimensionali di intervento, oltre all’esame di un caso studio.

Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15:00 di venerdì 26 marzo 2021.

> Maggori informazioni

Al via EUreka! L’academy sull’europrogettazione per imprese sociali

Si è avviato EUreka!, il percorso di capacity building della Fondazione Compagnia di San Paolo rivolto agli enti selezionati dai bandi Seed 2018-2019 per sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’UE.

L’Academy, curata da SocialFare, si svolge in 5 giornate dal 22 febbraio all’8 marzo e intende consentire ai partecipanti di conoscere i principali pilastri della progettazione europea e di acquisire strumenti e metodi utili alla ricerca delle opportunità offerte dalla programmazione 2021-27.

Ogni giornata corrisponde a un modulo tematico: Analisi del quadro di riferimento, Opportunity detection, Progettazione di base, Progettazione esecutiva, Gestione del progetto finanziario.

Nei 6 mesi successivi alla conclusione del percorso, gli esperti di SocialFare saranno a disposizione dei partecipanti per momenti di condivisione, pareri e feedback in merito all’applicazione degli strumenti trattati durante l’Academy.

» Maggiori info

L’ecosistema in Azione – Finanza di impatto

Per favorire il rafforzamento dell’ecosistema e la dimensione collettiva, è stato avviato un percorso per abilitare il coinvolgimento e il protagonismo dei partner.

Il 25 novembre 2020, durante l’Assemblea di Torino Social Impact, si è dato avvio a quattro gruppi di lavoro: Mappatura dell’Innovazione, Finanza di Impatto, Tech4Good, Internazionalizzazione. L’obiettivo di questi gruppi è dare spazio alla progettualità emergente in questi ambiti, per integrare e aggiornare il masterplan di Torino Social Impact e definire progettualità.

Qual è la sfida sociale sul territorio in cui la finanza di impatto può segnare una differenza? Questa la domanda di partenza per un gruppo di lavoro coordinato da Fondazione Cottino, Fondazione Accademia Maurizio Maggiora e EXAR Social Value Solutions.

22 soggetti provenienti da venti organizzazioni hanno condiviso proposte progettuali e riflessioni su molti temi: trasformazione digitale, green economy e sostenibilità, abitare sociale e accesso alla casa, giovani generazioni e disagio, scuola, educazione, formazione, attrattivi del territorio, luoghi della cultura.

Il lavoro del gruppo procede con l’analisi degli strumenti esistenti e il benchmark delle esperienze nazionali e internazionali. Prossimi incontri previsti nel mese di marzo e aprile.

Cottino Social Impact Campus | Impact Transformation: From Problems to Impact Opportunities

L’imprenditoria sociale non è esclusivamente una forma organizzativa, bensì un comportamento organizzativo che si esplicita secondo tre assi: una missione sociale (a cui si legano delle intenzioni di cambiamento), un’attività commerciale e una governance democratica.

Come si può essere imprenditori sociali? Come si fa a sviluppare servizi o prodotti non orientati esclusivamente al profitto, ma anche alla soluzione di problematiche sociali? L’Impact Dive si articola a partire da queste domande fondamentali.

I partecipanti saranno coinvolti in un’esperienza che getterà luce sui meccanismi che consentono di costruire un business orientato alla società.
Il tema centrale sarà quello della trasformazione di assets antagonistici – cioè elementi che paiono essere disfunzionali al mercato e alla creazione di impresa: problemi e questioni sociali apparentemente irrisolvibili – in opportunità di impatto sociale.

Dove:
online

Quando:
Venerdì 19 marzo 2021
14:00-18:00

Durata:
4 ore

Lingua:
Italiano-Inglese

Scopri di più

Bando SPACE. SPazi di PArtecipazione al CEntro

Elementi di contesto

Dallo scorso marzo la società si è trovata, improvvisamente, in un nuovo contesto connotato dal distanziamento sociale prolungato. Questa condizione ha messo un doppio accento su quei luoghi che fungono da presidi civici e culturali diffusi sul territorio, sia quelli presenti e attivi da anni sia quelli nati negli ultimi tempi. Stiamo parlando di Nuovi Centri Culturali, Centri Culturali Indipendenti e Centri di aggregazione Civica. Tutte queste realtà assumeranno un ruolo primario nel processo di re-innesco delle relazioni di prossimità, ma stanno ancora pagando un prezzo molto alto e sono sotto stress sia in termini finanziari (oggi) che in termini di modello organizzativo (domani) perché con ogni probabilità dovranno reinventare dinamiche di operatività e sostenibilità economica.

Tali spazi rappresentano la risposta a bisogni collettivi non sempre considerati e spesso assenti dalle politiche; chi li gestisce e le comunità che si formano intorno a queste realtà attivano i cittadini e contribuiscono al welfare e al benessere, aiutando a contrastare le disuguaglianze crescenti e cooperano nel ricucire la coesione sociale.

Per questo motivo l’Obiettivo Cultura della Fondazione Compagnia di San Paolo aveva proposto ad aprile 2020 “Rincontriamoci”, un bando di carattere emergenziale per il sostegno di tutti quei centri nati dall’autonoma iniziativa di singoli o associati che svolgono un ruolo di presidio territoriale, presenti tanto nelle città quanto nelle province e nelle aree interne del Nordovest. Sono stati così erogati 1,5 milioni per 147 spazi di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

L’analisi condotta sui dati raccolti, sviluppata grazie all’apporto dell’Associazione cheFare, rivela un panorama dal grande potenziale, non senza linfa nuova in termini di innovazione, con un riconoscibile ruolo civico, sociale e culturale, caratterizzato da differenti modelli di microeconomia e talvolta di impresa non profit. Un comparto, tuttavia, non ancora ben delineato e non trattato in modo sistemico da politiche specifiche, nonostante tali spazi generino valore sociale di forte impatto. I gestori fanno investimenti anche importanti in attività di pubblica utilità, spesso a favore di beni immobiliari di proprietà delle amministrazioni locali o statali, ma con la chiusura dettata dalle norme contenitive dell’epidemia il danno sta ricadendo su singoli e collettività.

Per questi motivi la Fondazione Compagnia di San Paolo ha deciso di continuare a sostenere questo comparto inaugurando un programma triennale che mette questi presidi al centro della Missione Partecipazione dell’Obiettivo Cultura.

Finalità e obiettivi

Il bando è rivolto a SPAZI (cioè luoghi fisici stabilmente organizzati), aperti alla cittadinanza con una propria frequenza costante, gestiti o co-gestiti da enti ammissibili all’erogazione di contributi della Compagnia (rif. paragrafo “Soggetti ammissibili”) che fungono da presidi culturali e civici dedicati a un territorio o una collettività specifica e quindi caratterizzati da una forte relazione con chi li frequenta; spazi di inclusione culturale e sociale, multifunzionali, eventualmente aperti all’uso spontaneo e informale da parte degli abitanti del territorio, sono gestiti secondo criteri di sostenibilità economica e interessati a rafforzarla.

Indichiamo di seguito con maggiore precisione le tre categorie incluse (nel questionario allegato al form è richiesto agli enti di collocarsi in una di queste secondo la propria valutazione).

  1. Nuovi Centri Culturali. Fatte salve le caratteristiche comuni sopra citate, sono quegli spazi ibridi, polifunzionali, che si distinguono per innovazione culturale e civica, con spiccata attenzione alla sostenibilità gestionale, capaci di generare e talvolta attrarre imprese culturali; possono qualificarsi per un nucleo identitario legato alla performance, all’arte contemporanea, al cinema come ad altri tipi di produzione e/o distribuzione culturale, anche integrata con altre attività più di tipo aggregativo.
  2. Centri Culturali Indipendenti. Sono quegli spazi nati dall’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, e per questo definiti “indipendenti”, distinti da una lunga storia di relazione con il territorio e la comunità di riferimento al quale rivolgono la propria attività continuativa e stabile di produzione artistico-culturale. Fatte salve le caratteristiche comuni sopra citate, anche in questo caso il modello economico si basa su una componente significativa di entrate proprie (quote associative, contributi degli utenti, biglietti ecc.) e l’obiettivo è la condivisione di valori culturali e/o il consumo culturale collettivo.
  3. Centri Di Aggregazione Civica. Fatte salve le caratteristiche comuni sopra citate, si tratta di spazi polifunzionali che promuovono la partecipazione civica e nei quali l’aggregazione passa anche attraverso la cultura. Sono quindi i luoghi dello stare e del fare insieme, fortemente legati al territorio in cui sorgono, in cui si esercitano funzioni di welfare di comunità ovvero in un’ottica di auto-organizzazione collettiva, in costante dialogo con gli abitanti del circondario, intercettando anche bisogni non conclamati e cercando di rispondervi attivando gli stessi cittadini.

Se rispecchiano tutte le caratteristiche di base individuate nella definizione sopra descritte e sottolineate, possono quindi rientrare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le forme più evolute di centri di protagonismo giovanile, bocciofile, società di mutuo soccorso, centri di educazione ambientale, spazi di musica dal vivo, co-working, circoli, parchi e giardini gestiti in forma attiva e condivisi, spazi polifunzionali, locali, bar e ristoranti sociali, case del quartiere, rifugi alpini, dopolavoro, cinema/teatri/musei/biblioteche che offrano anche altri servizi e siano aperti all’uso informale degli spazi.

Con il bando SPACE la Fondazione Compagnia di San Paolo vuole sostenere economicamente gli spazi e contribuire al rafforzamento dei modelli di gestione e delle competenze dei gestori e co-gestori dei presidi anche attraverso formazione e consulenze finalizzate.

Il bando intende individuare:

  1. gli spazi che già rappresentano un modello innovativo e funzionante del comparto;
  2. gli spazi che dimostrano un potenziale e sui quali un investimento può generare un impatto sociale sostenibile nel tempo.

Soggetti e spazi ammissibili

La richiesta dovrà essere inoltrata da un ente che gestisce o co-gestisce lo spazio aperto al pubblico e alla cittadinanza oggetto della domanda. Tale spazio deve essere situato in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. L’ente deve essere un soggetto ammissibile ai contributi della Fondazione Compagnia di San Paolo, secondo quanto indicato nelle Linee attuative del Regolamento delle attività istituzionali della Fondazione: son pertanto esclusi gli enti a fini di lucro.

Sono inoltre non ammissibili tutti gli enti che già ricevono sostegno all’attività istituzionale (SAI) da parte della Fondazione Compagnia di San Paolo, nonché gli “enti partecipati” dalla stessa. Sono altresì escluse le Case del quartiere di Torino aderenti all’Associazione Rete case del quartiere e la Casa di quartiere 13D Certosa di Genova, per le quali sono in essere specifiche progettualità, oltre a tutti gli spazi gestiti direttamente da amministrazioni pubbliche, le quali sono a loro volta escluse dal perimetro di questo Bando.

Verranno inoltre tenuti in conto nella valutazione eventuali rapporti in essere con la Fondazione.

Gli spazi oggetto della richiesta sono ammissibili alla fase di valutazione se rispecchiano tutte le caratteristiche di base individuate nella definizione sopra descritta nel riquadro.

Maggiori informazioni sul sito della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Bando Energia Inclusiva – Innovatori per affrontare la povertà energetica

La Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con la Fondazione Snam, lancia il bando dedicato agli innovatori sociali per trovare soluzioni scalabili e sostenibili con cui affrontare la povertà energetica.

La povertà energetica rappresenta un’importante sfida per la società.
Ha ripercussioni economiche e ambientali che richiedono un approccio trasversale per promuovere soluzioni innovative e sostenibili, per generare un impatto sociale ampio e nei tempi più brevi possibili.

Ecco perché la Fondazione Compagnia di San Paolo ha deciso di lanciare questo bando, nato dalla collaborazione con la Fondazione Snam, con il contributo tecnico dell’Incubatore del Politecnico di Torino I3P e il contributo scientifico di Ashoka Italia. Il bando Energia Inclusiva promuove infatti un approccio alla povertà energetica che intende coinvolgere innovatori sociali per trovare soluzioni – anche con un potenziale imprenditoriale – capaci di generare un cambiamento ampio e diffuso a livello di sistema.

Questo bando sarà oggetto di un webinar di approfondimento, in programma giovedì 18 febbraio alle ore 11:15. Qui il link per iscriversi.

Il contesto

Si definisce povertà energetica quella situazione in cui una famiglia o un individuo non sono in grado di permettersi servizi energetici adeguati a garantire un tenore di vita dignitoso, come per esempio riscaldamento, raffrescamento e illuminazione. La causa può essere una combinazione di elementi quali il basso livello di reddito, la scarsa efficienza energetica delle abitazioni, elevati costi dell’energia e una bassa consapevolezza del fenomeno.

Sulla povertà energetica incidono dunque diversi fattori. Tra questi anche i mutamenti climatici, che influenzano la domanda di energia delle famiglie. Bisogna poi ricordare che il fenomeno può presentarsi in due forme: la povertà energetica conclamata, quando le famiglie non riescono a fare fronte alle spese energetiche, e la povertà nascosta, quando, pur riuscendo a pagare le bollette, le famiglie si trovano a dover optare per un’auto-riduzione del consumo.

Questo problema, secondo l’indicatore adottato dal Governo italiano nel 2017, affligge l’8,8% delle famiglie italiane.

Il consumo energetico non è però determinato soltanto dalle caratteristiche tecniche degli elettrodomestici e dalle prestazioni energetiche delle abitazioni, ma dipende anche dal modo in cui le persone consumano l’energia.
Per questo motivo, accanto ad azioni strutturali per l’efficientamento energetico degli edifici, è necessario promuovere anche azioni di behavioural change e di innovazione energetica, diffondendo informazioni sul risparmio energetico, buone pratiche e modelli di consumo più sostenibili.

L’intervento proposto

È per rispondere a questa sfida che le Missioni Accelerare l’Innovazione e Proteggere l’Ambiente dell’Obiettivo Pianeta hanno ideato il bando Energia Inclusiva.
Un bando che intende identificare, selezionare, sostenere e accompagnare soluzioni innovative e creative con potenzialità di scalare il proprio impatto, promosse da innovatori sociali su tutto il territorio nazionale per contrastare la povertà energetica. Iniziative volte a un cambiamento di paradigma nell’affrontare il fenomeno, coniugando innovazioni scalabili e sostenibili per l’ambiente.

Come partecipare

Le candidature possono essere presentate dal 3 febbraio al 18 marzo 2021 su questo portale.

Saranno selezionati 15 finalisti che beneficeranno di un percorso individuale di accompagnamento personalizzato e specializzato, curato da I3P, e che si avvarrà delle competenze aziendali di Snam e di altri soggetti, con l’obiettivo di realizzare una strategia di sviluppo per ampliare l’impatto del progetto.

Al termine del percorso di accompagnamento, saranno selezionati tra i finalisti i vincitori (massimo 5 progetti) che riceveranno un contributo economico (da 10.000 € a 50.000 €) a sostegno del proprio progetto, oltre al valore dell’accompagnamento specializzato.

I progetti

I progetti potranno essere realizzati su tutto il territorio nazionale e dovranno riguardare uno o più dei seguenti ambiti:

  • Formazione e sensibilizzazione
  • Efficienza energetica
  • Sistemi di misurazione
  • Consulenza energetica
  • Mappatura
  • Behavioural change
  • Nuovi modelli di finanziamento
  • Skills e job development
  • Collaborazione intersettoriale

L’innovazione digitale per la ripartenza del terzo settore

Con il progetto I3S – Innovazione Digitale per il Terzo Settore, 16 imprese sociali e associazioni di volontariato, insieme agli enti di rappresentanza, lavoreranno con Fondazione Torino Wireless per sviluppare un percorso di innovazione digitale e tecnologica per reinterpretare la propria offerta e dar vita a nuovi processi e servizi.

Il mondo del volontariato e dell’imprenditoria sociale è tra i più colpiti dalla crisi del Coronavirus. L’indagine 2020 Italia no profit (Non Profit Philanthropy Social good Covid-19 report 2020) ha evidenziato come l’emergenza sanitaria in corso abbia fortemente limitato l’operatività con gravi impatti sui flussi di entrate del 75% degli enti e con un concreto rischio di riduzione del personale per oltre il 50% degli intervistati. La pandemia ha fatto emergere in maniera ineludibile la necessità e l’opportunità di investire nella trasformazione delle modalità di erogazione di gran parte dei servizi: quale ruolo può giocare la tecnologia?

Torino Wireless ha raccolto questa sfida e, supportata da Camera di commercio di Torino nell’ambito del piano strategico di Torino Social Impact, ha coinvolto nel Progetto I3S – Innovazione Digitale per il Terzo Settore gli enti di rappresentanza del territorio (Confcooperative, Lega COOP, VOL.TO) e, attraverso di loro, 16 enti del terzo settore, tra cooperative sociali, reti e associazioni di volontariato, che lavoreranno fianco a fianco e insieme a un gruppo di imprese ICT per ideare e sperimentare progetti di digitalizzazione.

Il 28 gennaio, seppure ancora online, ci siamo conosciuti e abbiamo condiviso bisogni e aspettative, primo passo della mappatura dell’offerta dei servizi dei partecipanti e delle loro esigenze digitali che sarà completata attraverso un questionario online e una serie di interviste di approfondimento. A marzo saranno presentati i risultati della mappatura e inizierà la co-progettazione vera e propria al fianco di aziende fornitrici di tecnologie, per testare soluzioni tecnologiche esistenti e, se necessario, progettarne di nuove.

A tal fine Torino Wireless sta chiamando a raccolta le imprese, in primis quelle piemontesi del Polo di Innovazione ICT, per candidarsi a partecipare al progetto e costituire una filiera Digital4Social che offra soluzioni tecnologiche adatte alle esigenze del terzo settore.

Il progetto prevede anche attività formative a vari livelli, con moduli di reskilling e capacity building, per sviluppare una migliore conoscenza del mondo tecnologico e delle opportunità legate alla trasformazione digitale.

L’obiettivo finale del progetto, di durata biennale, è la creazione di un programma di accelerazione della trasformazione digitale e tecnologica del terzo settore, realizzato con il forte coinvolgimento dei suoi protagonisti e appositamente ritagliato sulle loro specifiche esigenze, replicabile e scalabile per allargare l’iniziativa a sempre più realtà.

Tutto questo con lo scopo di far progredire da un punto di vista competitivo il sistema territoriale dell’economia sociale nel suo complesso e sostenerne tutti gli enti che ne fanno parte, così come previsto nel filone di attività Tech4Good del piano strategico di Torino Social Impact.

Torino Social Impact entra in REVES

A partire dal 2021 Torino Social Impact entra a far parte di REVES, la prima organizzazione europea basata su partnership tra autorità locali e regionali e attori territoriali dell’economia sociale.

REVES riunisce sotto il cappello della Social Economy cooperative: mutue, associazioni, fondazioni e, più in generale, tutte quelle realtà che affermano “il primato dell’individuo e dell’obiettivo sociale sul capitale, l’adesione volontaria e aperta, il controllo democratico da parte dei soci, la combinazione degli interessi dei soci/utenti e dell’interesse generale, la difesa e l’applicazione del principio di solidarietà e responsabilità, la gestione autonoma e l’uso sostenibile della maggior parte delle eccedenze”.

Aderiscono pertanto a REVES quelle autorità locali o organizzazioni dell’economia sociale che stanno attualmente sviluppando politiche di promozione dell’economia sociale e solidale, per una società più equa, inclusiva, partecipativa e responsabile; una rete di innovazione sociale in termini sia di metodi che di procedure basate sulla co-costruzione e sulle capacità condivise dei membri e dei loro territori.

http://www.revesnetwork.eu/wp/

Il Giro d’Italia della CSR | Tappa di Torino

Da gennaio a giugno Il Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale attraversa l’Italia da Nord a Sud per scoprire gli esempi più virtuosi, raccontare le esperienze di valore e diffondere la cultura della sostenibilità.

 

Tappa di Torino del Giro d’Italia della CSR
21 Gennaio | Ore 10 | Diretta streaming

PROGRAMMA

Ore 10 | Apertura dei lavori
Francesca Culasso, Dipartimento di Management Università di Torino

Ore 10.15 | Le esperienze delle imprese del territorio
Coordina: Enrico Sorano, Università di Torino
Raoul Romoli Venturi, Communication and Public Relations Director Ferrero
Michele Alessi, Presidente Fondazione Buon lavoro
Veronica Rossi, Sustainability Manager Lavazza

Ore 10.45 | Le esperienze delle organizzazioni della società civile
Coordina: Francesca Ricciardi, docente Università di Torino
Tiziana Ciampolini, Ceo S-Nodi
Daniela Ciaffi, Vicepresidente Labsus
Cecilia Casalegno, Responsabile progetto “Le vie di Torino”

Ore 11.15 | Il racconto di un’esperienza innovativa del territorio
Carmelo Traina, Presidente Visionary Day

Ore 11.20 | Domande dal pubblico

Ore 11.30 | Conclusioni
Rossella Sobrero, Gruppo promotore Salone della CSR

Scarica il save the date
Scarica il programma

 

Il Giro d’Italia della CSR – Tappa di Torino è organizzato con la collaborazione dell’Università degli studi di Torino – Dipartimento di Management

UniCredit sostiene l’imprenditoria femminile e le imprese Profit e Non Profit

UniCredit sostiene l’imprenditoria femminile e le imprese Profit e Non Profit a supporto delle donne e della famiglia, attraverso il programma di Social Impact Banking, iniziative di Microcredito e Finanziamenti a Impatto Sociale.

Dalle ultime ricerche effettuate da Unioncamere è emerso che le iscrizioni di nuove imprese guidate da donne, nel solo secondo trimestre 2020, sono state oltre 10 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Questo calo, pari al -42,3%, è superiore a quello registrato dalle attività maschili (-35,2%).
Le difficoltà innescate dall’emergenza sanitaria hanno colpito maggiormente il mondo dell’impresa femminile più sensibile al ciclo economico di quello maschile: il 21% delle imprese femminili ritiene di essere più esposto all’andamento negativo dell’economia contro il 18% delle imprese maschili. Dopo il ristagno dell’inizio del 2020, anche gli occupati hanno registrato un netto calo che ha riguardato soprattutto la componente femminile. Le principali cause sembrano essere: una maggiore vulnerabilità delle donne nel mercato del lavoro, una maggiore occupazione nei settori più colpiti dalla pandemia e, infine, un maggior aggravio nella gestione famigliare. [1]
“In un contesto di generale emergenza che ha colpito i più svariati settori, stiamo assistendo a un trend negativo in particolare sull’occupazione e sull’imprenditorialità femminile. Per questo, vogliamo essere parte della soluzione, supportando le imprese femminili e tutte le imprese che offrono servizi alle famiglie. Perché una società più equa e inclusiva, che dà valore alle competenze e alla professionalità delle donne, può generare maggiore crescita e benessere per tutti” ha dichiarato Roberta Marracino, Responsabile della Group ESG Strategy & Impact Banking di UniCredit.
A fronte di questo contesto, UniCredit mette in campo un sostegno concreto per:

  • le donne imprenditrici che vogliono avviare una nuova impresa o che vogliono farla crescere. A loro sono offerti finanziamenti inclusivi e scontati, come il microcredito fino a 50 mila euro, il supporto di una rete di partner sociali e l’accesso a strumenti digitali utili per l’avvio dell’attività e la pianificazione finanziaria. Infine, viene messo a loro disposizione un accompagnamento di competenze grazie a UniGens, l’associazione di dipendenti ed ex dipendenti UniCredit, per dare solidità alla crescita delle loro imprese
  • le aziende Profit e Non Profit che forniscono servizi assistenziali, sanitari ed educativi, in grado di generare un impatto sociale concreto e misurabile. Sono inoltre inclusi quei progetti e quelle iniziative aziendali che promuovono servizi di welfare per i propri dipendenti e le loro famiglie. A loro sono offerti finanziamenti a impatto sociale per oltre 50 mila euro a condizioni vantaggiose. Al raggiungimento degli obiettivi sociali, la proposta si completa con il riconoscimento di una donazione fino a 20 mila euro, un programma di formazione, la condivisione di un network per diffondere le esperienze e, infine, visibilità esterna.

Maggiori informazioni al sito www.unicredit.it/it/chi-siamo/noi-e-il-sociale/social-impact-banking/Ilvaloredelledonne.html
Contatti UniCredit Media Relations: e-mail mediarelations@unicredit.eu

1 Fonte: IV Rapporto Imprenditoria Femminile 2020, elaborazioni Unioncamere, Rapporto Annuale 2020 Istat

Biennale Democrazia 2021 si sposta a ottobre

La VII edizione di Biennale Democrazia intitolata Un pianeta, molti mondi torna a Torino da mercoledì 6 a domenica 10 ottobre 2021.

A seguito del protrarsi dell’emergenza sanitaria, si è deciso di spostare l’edizione 2021 da marzo ad ottobre, perché Biennale Democrazia possa confermarsi come luogo di incontro e dibattito culturale, favorendo la partecipazione di un ampio pubblico di cittadini e tornando ad abitare i luoghi della cultura di Torino.

Da marzo a giugno Biennale Democrazia proporrà una serie di incontri in diretta streaming di avvicinamento alla nuova edizione.

biennaledemocrazia.it

Workshop di presentazione del progetto per la Borsa a Impatto Sociale

Si è tenuto online il 4 dicembre alle ore 10 workshop di presentazione e discussione del progetto per la Borsa a Impatto Sociale.

Il progetto Borsa Impatto Sociale

Avviato da Torino Social Impact, il progetto ha lo scopo di promuovere la fattibilità di un mercato di capitali per l’economia sociale, che possa integrare l’attuale sistema di accesso alle risorse e facilitare processi di crescita delle imprese con finalità sociali, con l’obiettivo di generare valore sociale per tutti gli stakeholder.

Durante il workshop è statp presentato l’esito di un percorso di studio che ha approfondito il contesto per lo sviluppo di un mercato dei capitali per le organizzazioni con finalità sociali, le esperienze internazionali, l’analisi della domanda e dell’offerta di capitali, la possibile struttura del futuro mercato, anche in termini di compatibilità giuridica, requisiti per l’accesso e relativi processi di controllo.

L’obiettivo dell’incontro era condividere l’analisi e raccogliere spunti e osservazioni per favorire lo sviluppo del progetto. L’incontro è stato strutturato attraverso tre gruppi di lavoro inerenti i meccanismi di funzionamento della Borsa a Impatto Sociale.

I partecipanti hanno lavorato su 3 filoni tematici:
Gruppo 1 La Borsa Impatto Sociale serve alle imprese ad impatto? – Modera: Giorgio Fiorentini, Università Bocconi
Gruppo 2 – Criteri, regole e adempimenti per gli attori coinvolti nel sistema Borsa Impatto Sociale – Modera: Roberto Randazzo, R&P Legal
Gruppo 3 L’ecosistema e gli incentivi – Modera: Flaviano Zandonai, Gruppo Cooperativo CGM

Hanno partecipano al workshop:

a|impact
Ashoka
Banca Etica
Borsa Italiana
CGM coop
Cometa e Assofondipensione
Consob
Coopfond
Coopselios
CSP
Enasarco
Federcasse
Fondazione Cariplo
Fondazione CRC
Fondazione Italia Sociale
Forum per la Finanza Sostenibile
Invitalia
LITA.co
OltreVenture
Opes Italia
Sefea Impact
SIA
Spazio Aperto Servizi
UBI Banca Comunità
Università Milano-Bicocca

Per maggiori informazioni sul progetto, fare riferimento alla scheda attività Borsa Sociale nel sito.

Workshop di presentazione del progetto per la Borsa a Impatto Sociale

Si è tenuto online il 4 dicembre alle ore 10 workshop di presentazione e discussione del progetto per la Borsa a Impatto Sociale.

Il progetto Borsa Impatto Sociale

Avviato da Torino Social Impact, il progetto ha lo scopo di promuovere la fattibilità di un mercato di capitali per l’economia sociale, che possa integrare l’attuale sistema di accesso alle risorse e facilitare processi di crescita delle imprese con finalità sociali, con l’obiettivo di generare valore sociale per tutti gli stakeholder.

Durante il workshop è statp presentato l’esito di un percorso di studio che ha approfondito il contesto per lo sviluppo di un mercato dei capitali per le organizzazioni con finalità sociali, le esperienze internazionali, l’analisi della domanda e dell’offerta di capitali, la possibile struttura del futuro mercato, anche in termini di compatibilità giuridica, requisiti per l’accesso e relativi processi di controllo.

L’obiettivo dell’incontro era condividere l’analisi e raccogliere spunti e osservazioni per favorire lo sviluppo del progetto. L’incontro è stato strutturato attraverso tre gruppi di lavoro inerenti i meccanismi di funzionamento della Borsa a Impatto Sociale.

I partecipanti hanno lavorato su 3 filoni tematici:
Gruppo 1 La Borsa Impatto Sociale serve alle imprese ad impatto? – Modera: Giorgio Fiorentini, Università Bocconi
Gruppo 2 – Criteri, regole e adempimenti per gli attori coinvolti nel sistema Borsa Impatto Sociale – Modera: Roberto Randazzo, R&P Legal
Gruppo 3 L’ecosistema e gli incentivi – Modera: Flaviano Zandonai, Gruppo Cooperativo CGM

Hanno partecipano al workshop:

a|impact
Ashoka
Banca Etica
Borsa Italiana
CGM coop
Cometa e Assofondipensione
Consob
Coopfond
Coopselios
CSP
Enasarco
Federcasse
Fondazione Cariplo
Fondazione CRC
Fondazione Italia Sociale
Forum per la Finanza Sostenibile
Invitalia
LITA.co
OltreVenture
Opes Italia
Sefea Impact
SIA
Spazio Aperto Servizi
UBI Banca Comunità
Università Milano-Bicocca

Per maggiori informazioni sul progetto, fare riferimento alla scheda attività Borsa Sociale nel sito.

Si è svolta il 25.11.20 l’Assemblea dei 100 partner TSI

In una fase di incertezza globale, Torino Social Impact è l’alleanza trasversale di 100 soggetti del territorio riuniti in un nuovo modello di sviluppo inclusivo per la città, nel quadro del dibattito europeo per la ripresa dalla crisi, in cui l’economia sociale svolgerà un ruolo chiave al pari degli ecosistemi industriali ed economici più tradizionali. Si tratta di 35 enti del terzo settore e della cultura, 22 soggetti del settore privato profit e non profit, 6 incubatori e acceleratori, 6 enti di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, 14 dedicati a competenze e spazi per l’innovazione, 14 a finanza e filantropia, 3 enti pubblici.

L’assemblea, riservata ai partner, si è aperta con i saluti introduttivi e le prospettive future a cura di Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino, Paolo Mulassano, Responsabile Obiettivo Pianeta della Fondazione Compagnia di San Paolo, Marco Pironti, Assessore Città di Torino.
A seguire la relazione su attività e scenari futuri di Mario Calderini, Portavoce di Torino Social Impact.

Dopo un momento di dibattito, sono stati avviati in contemporanea 4 gruppi di lavoro distinti.
I partecipanti, in base alle loro scelte, hanno avviato una raccolta di idee su: 1. Mappatura dell’innovazione 2. Finanza di impatto 3. Tech4good 4. Internazionalizzazione.
L’obiettivo è far emergere proposte concrete sui 4 filoni che, oltre ad essere al centro della mission di TSI, potrebbero essere centrali nelle politiche della città nei prossimi anni. Per questo, i gruppi hanno avviato oggi un lavoro che proseguirà nei prossimi mesi.

Il gruppo 1. ha posto le basi per una mappatura che serva non solo a rappresentare, ma soprattutto ad attrarre risorse e progetti innovativi. L’obiettivo è anche riempire i vuoti, valorizzando le realtà territoriali più nascoste, ma ad alto potenziale, individuando degli indicatori per queste valutazioni.
Il gruppo 2. si orienterà sul matching tra domanda e offerta di finanza d’impattto, sul tema della costituzione di fondi dedicati e sulla riqualificazione urbana come tema portante degli interventi da stimolare.
Il gruppo 3. si propone di avviare un lavoro di comprensione e decodifica del filone Tech4good come leva di cambiamento sostenibile che utilizza la tecnologia a beneficio delle persone e dell’ambiente.
Il gruppo 4. si propone, attraverso TSI, come luogo di messa a sistema del patrimonio comune di relazioni internazionali quale risorsa a disposizione del territorio per ottenere credibilità ed ascolto a livello europeo.

Rimanendo sulle potenzialità di TSI quale ponte verso l’Europa, durante l’Assemblea è stata anche lanciata l’iniziativa 2021 Torino Impact City: sono già in agenda 3 eventi internazionali a Torino: GSG – Ashoka – IRIS Network e TSI continuerà ad essere protagonista in Road To Mannheim, il processo di policy shaping verso lo European Action Plan for the Social Economy che sarà approvato nella seconda metà del 2021.

Nella seconda metà del 2021 sarà infatti approvato un Action Plan Europeo per l’Economia Sociale, documento cardine di una nuova visione del sistema economico, uno strumento chiave per integrare sistematicamente l’economia sociale nelle diverse politiche socioeconomiche dell’Unione europea, nonché nelle sue azioni per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Un piano in cui terzo settore ed impatto sociale possono giocare un ruolo trasformativo e rafforzare la capacità di reazione alle crisi. La crisi Covid-19 ha infatti messo in luce il forte contributo dell’economia sociale al benessere della popolazione, dimostrandosi una parte fondamentale della rete di protezione europea e quindi un pilastro del panorama socioeconomico dell’Europa. Allo stesso tempo però è stato forte l’impatto economico negativo sulle imprese e organizzazioni sociali e sono quindi necessarie azioni concrete per salvaguardare questa parte cruciale del tessuto imprenditoriale europeo, che deve essere considerata un pilastro di una nuova economia che porti valore sociale e ambientale.

Nel percorso di accreditamento presso la UE che TSI sta portando avanti con forza in questi mesi, si inserisce anche l’intervento di Mario Calderini, portavoce TSI, quale keynote speaker al seminario organizzato il 26 novembre dalla Commissione Europea, “Envisioning the future of social economy as a catalyst for transformational change in industry and society”. L’evento è parte della conferenza Recovery Strategy for Europe, terza tappa del programma Road to Mannheim verso la costruzione del Piano d’azione per l’economia sociale dell’UE . La partecipazione del portavoce di TSI Mario Calderini conferma TSI come modello di partnership territoriale per il rafforzamento degli ecosistemi a impatto sociale, che è stato già presentato a settembre al primo evento di Road to Mannheim “Nuove sfide, nuove innovazioni, nuove solidarietà – Economia sociale nella lotta contro COVID “ed è stato inoltre selezionato dalla Commissione Europea come organizzatore di uno dei panel dell’ultima conferenza di Road to Mannheim, prevista il 29 aprile su “Partnerships for maximizing social impact”.

Recovery Strategy for Europe – Il ruolo della social economy per un sistema resiliente e sostenibile

Per dare un contributo nella lotta contro il COVID-19, la Commisione Europa e la città di Mannheim hanno organizzato 8 eventi interamente digitali con l’obiettivo di rafforzare le reti dell’Economia Sociale, creare scambio e facilitare il dialogo tra gli stakeholder e la Commissione Europea. Ogni evento della roadmap si concentra su un tema specifico, i cui output contribuiranno al Piano d’azione per l’economia sociale previsto per il 2021 e al Green Deal europeo.

Per contribuire a riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia in corso, la Commissione Europea ha infatti proposto un importante piano di ripresa per l’Europa, proponendo delle vie d’uscita dalla crisi che mettano le basi per un’Europa moderna e più sostenibile. La maggior parte delle misure di ripresa proposte sarà alimentata dal nuovo strumento di recupero temporaneo Next Generation EU, con una forza finanziaria di 750 miliardi di euro.

Il 26 e il 27 novembre sarebbero stati i giorni del Social Economy Summit europeo e, al fine di commemorarlo, avrà luogo un evento della durata di 2 giorni con oltre 15 sessioni, raccolte sotto l’ombrello tematico “Recovery strategy for Europe“, a cui prenderanno parte speaker di rilievo, tra cui il commissario europeo Nicolas Schmit. Il primo giorno si ragionerà sul ruolo che gioca l’economia sociale nella costruzione di un’economia resistente e sostenibile; il secondo giorno vedrà coinvolti ministri e segretari di Stato degli stati membri dell’UE, rappresentanti del Social Entrepreneurship Network Germany e del gruppo di lavoro federale per i servizi sociali non governativi, nonché un panel politico con membri del Parlamento tedesco.

Il 26 novembre, l’intervento di Mario Calderini, portavoce TSI, quale keynote speaker al seminario organizzato da DG EMPL della Commissione Europea, PPMI e Tiresia – Politecnico di Milano, nel quale verranno presentati i risultati dello studio “Study on the benefits of using social outcome contracting in the provision of social services and interventions – a cross-country comparative assessment of evolving good practice in cross-sectoral partnerships for public value creation“, si inserisce nel percorso di accreditamento presso la UE che TSI sta portando avanti con forza in questi mesi.

A conferma che Torino Social Impact si sta affermando in Europa come modello virtuoso di partenariato per il rafforzamento dell’ecosistema locale a impatto sociale, TSI è stato a settembre tra i relatori protagonisti dell’evento “New challenges, new innovations, new solidarities – Social Economy in the fight against COVID, nell’ambito di Road to Mannheim, tappa fondamentale verso la costruzione dell’Action Plan per l’Economia Sociale della UE.
È stato inoltre selezionato dalla Commissione Europea come organizzatore di uno dei panel dell’ultima conferenza, prevista il 29 aprile su “Partnerships for maximizing social impact”.

Per maggiori informazioni e per conoscere il programma completo, consultare la pagina: https://hopin.com/events/recovery-strategy-for-europe

Continua il ciclo di webinar sull’Impact Integrity

CONTINUANO I WEBINAR GRATUITI SULL’IMPACT INVESTING PER RILANCIARE IN ITALIA LA FINANZA SOCIAL GREEN. Prossimi appuntamenti 13 e 30 novembre, su standard di misurazione e rapporto tra finanza e SDGs.

Perfezionare tecniche e metodologie per misurare l’impatto sociale delle imprese e mettere gli investitori impact nelle condizioni di scegliere davvero un investimento con ricadute sociali e ambientali positive. È questo il lavoro che sta svolgendo Social Impact Agenda per l’Italia, il network italiano della finanza ad impatto sociale e di tutti gli attori della “impact economy” nazionale.

Il prossimo webinar, venerdì 13 novembre dalle 15.00 alle 16.30, in collaborazione con il Dipartimento di Management dell’Università La Sapienza, presenterà l’Impact Management Project (IMP).

Il terzo e ultimo appuntamento lunedì 30 novembre, dalle 13.00 alle 14.30, illustrerà gli standard UNDP che rafforzano il contributo dei prodotti finanziari impact, come bonds e fondi equity, in relazione al raggiungimento degli Obiettivi di Sostenibilità delle Nazioni Unite (SDGs).

Tutte le informazioni per partecipare ai webinar gratuiti su www.socialimpactagenda.it

Torino Social Impact cerca Esperto/a di misurazione di impatto – Junior

Torino Social Impact è una piattaforma che coinvolge ad oggi 95 enti tra enti pubblici, finanza e filantropia, enti di ricerca, incubatori e acceleratori, enti profit e non profit, con l’obiettivo di rafforzare il sistema locale e qualificarlo come uno dei migliori posti al mondo per fare impresa e finanza perseguendo insieme obiettivi economico-finanziari e di impatto sociale. Nel 2019 la Camera di commercio di Torino e la Fondazione Compagnia di San Paolo hanno siglato un accordo per finanziare il piano strategico del periodo 2019 – 2021.
Nell’ambito della piattaforma progettuale Torino Social Impact si inserisce il Centro di Competenza per la Valutazione di Impatto Sociale che opera per il rafforzamento della cultura e delle pratiche valutative, attraverso orientamento, supporto metodologico, formazione, aggiornamento ed allineamento con le metodologie internazionali.

Struttura operativa e amministrativa

Torino Social Impact è guidata da un portavoce; la struttura operativa è composta da un coordinatore, un consulente per le relazioni internazionali e la comunicazione, un project manager responsabile delle operazioni, un project manager junior, un responsabile amministrativo, un addetto all’ufficio stampa e comunicazione, un digital media specialist e un tirocinante per l’attività di ricerca. L’operatività finanziaria ed amministrativa è gestita dall’Associazione Torino per la Finanza e l’Innovazione Sociale (TOFIS).
Torino Social Impact sta cercando una figura di esperto/a nella misurazione di impatto sociale junior che, in collaborazione con lo staff, sviluppi le attività del Centro di Competenza per la Valutazione di Impatto attraverso l’accompagnamento metodologico alle organizzazioni del territorio nello sviluppo di percorsi di misurazione d’impatto, la partecipazione a progetti istituzionali promossi dai partner di TSI, la promozione del Centro e attività di disseminazione e divulgazione della cultura della misurazione di impatto.

Esperto/a di misurazione di impatto sociale junior – Mansioni

Supporto al team di Torino Social Impact nella gestione dei processi di accompagnamento alla valutazione di impatto realizzati per le organizzazioni partner.

  • Supporto nella definizione di strategie di impatto e nell’analisi di contesto
  • Supporto nella definizione e realizzazione dei progetti di valutazione di impatto
  • Supporto nella raccolta dati
  • Redazione di report
  • Partecipare a riunioni interne, relazionando sulle attività di propria competenza
  • Coordinamento delle attività con gli enti partner
  • Creazione di contenuti per il sito internet
  • Attività di disseminazione e divulgazione della cultura di misurazione di impatto
  • Organizzazione di seminari e workshop

Requisiti

  • Diploma di laurea pertinente con l’oggetto dell’incarico
  • Esperienza pregressa in processi di identificazione di indicatori di impatto e applicazione di metodologie di misurazione
  • Conoscenza approfondita dei principali standard e metodi di valutazione
  • Conoscenza del dibattito internazionale sulla definizione degli standard
  • Capacità di definire la catena del valore dell’impatto
  • Competenze nel disegno e utilizzo di strumenti di rilevazione
  • Capacità di identificazione degli stakeholder chiave
  • Capacità di relazioni esterne e coordinamento degli attori nell’ambito di processi di misurazione di impatto sociale
  • Capacità di analisi, elaborazione e valutazione di dati e informazioni
  • Competenze nella costruzione di database
  • Competenze metodologiche di analisi qualitativa e quantitativa
  • Capacità di stesura ed elaborazione testi
  • Ottima conoscenza nell’utilizzo di MS Office
  • Conoscenza della lingua inglese
  • Interesse rispetto ai temi relativi a: sostenibilità, responsabilità sociale d’impresa, SDGs, finanza d’impatto e innovazione sociale.

Requisiti preferenziali

Aver svolto un percorso formativo incentrato sulla valutazione di impatto sociale

Tempi e modalità di collaborazione

La sede di svolgimento delle attività sarà Torino, compatibilmente con le disposizioni sanitarie le attività verranno svolte in presenza o da remoto.
La collaborazione potrà svolgersi in modo flessibile ed autonomo nel rispetto degli obiettivi e in coordinamento con i referenti della struttura operativa di Torino Social Impact. Il monte ore indicativo è di 30 ore settimanali.
L’avvio dell’incarico è previsto al termine della selezione, presumibilmente entro il mese di novembre 2020, e avrà durata di 12 mesi.
Contratto di collaborazione continuativa o incarico a partita IVA a seconda della preferenza del candidato prescelto. Il contratto verrà stipulato con l’Associazione Torino per la Finanza e l’Innovazione Sociale.
Il compenso verrà definito con il candidato in fase di colloquio.

Invio candidatura

Inviare la candidatura entro il 20/11/2020 all’indirizzo e-mail info@torinosocialimpact.it.
I candidati dovranno indicare la dicitura Posizione di Esperto/a di misurazione di impatto nell’oggetto e allegare una lettera di motivazione di max 2.000 caratteri ed il curriculum vitae.
La candidatura dovrà essere firmata e dovrà contenere l’autorizzazione al trattamento dei dati personali in base all’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e all’art. 13 GDPR (Regolamento UE 2016/679) ai soli fini della ricerca e selezione del personale.

Scarica la CALL

Il portavoce TSI Mario Calderini confermato presidente del Comitato per l’imprenditorialità sociale

Mario Calderini è stato confermato presidente del Cis – Comitato per l’imprenditorialità sociale della Camera di commercio di Torino. Calderini ha lavorato subito con il Comitato per creare e sostenere Torino Social Impact.

Il Comitato ha ribadito il piano strategico di Torino Social Impact, che si sviluppa in azioni di rafforzamento e di promozione dell’ecosistema. Il 2021 vedrà impegnato il Cis a consolidare la posizione raggiunta nello scenario nazionale ed internazionale: Torino ospiterà a maggio il prossimo summit mondiale sull’impact investing, mentre a novembre il summit internazionale di Ashoka, la più grande rete al mondo di imprenditori per l’innovazione sociale, che crea alleanze trasversali capaci di cambiare interi sistemi e che seleziona, mette in rete e forma oltre 3.500 imprenditori sociali, attivi in diversi settori e nel mondo.

Il Cis ha inoltre dichiarato di proseguire i proprio impegno su alcuni filoni progettuali:

  • la Borsa sociale, un prototipo di mercato organizzato, dedicato interamente all’impatto sociale
  • il Centro di misurazione dell’impatto sociale, che ha realizzato il primo corso universitario sulla valutazione dell’impatto e si propone per l’immediato futuro di creare una struttura per gestire le richieste di misurazione che arrivano dal territorio
  • Tech4good, un sistema di concrete soluzioni tecnologiche per il terzo settore.

Fanno parte del Comitato i rappresentanti dell’Università degli Studi di Torino, del Politecnico di Torino, del terzo settore dell’area metropolitana torinese, come le centrali cooperative di Confcooperative Piemonte Nord e di Legacoop Piemonte, del Centro Servizi Volontariato e del mondo del lavoro e sindacale.

Impact Integrity – ciclo di webinar sulla misurazione d’impatto sociale nella finanza

Si avvicina il ciclo di webinar sulla impact integrity organizzato da Social Impact Agenda per l’Italia, che porterà in Italia per la prima volta tre iniziative internazionali che incidono profondamente nella definizione degli standard e dei processi di misurazione d’impatto nella finanza.

Il primo webinar, il 21 ottobre 2020, sarà dedicato agli Impact Weighted Accounts, un’iniziativa volta ad integrare nella contabilità finanziaria le dimensioni sociali e ambientali, al fine di supportare investitori e aziende nell’assumere decisioni di business più sostenibili; il secondo, il 13 novembre 2020, parlerà dell’Impact Management Project, il progetto di creazione di un framework condiviso a livello internazionale per la misurazione d’impatto sociale; il terzo, il 30 novembre 2020, dal titolo SDG Impact standards for Bonds & Equity funds, discuterà infine delle modalità in cui investitori e imprese possono contribuire attraverso l’emissione di obbligazioni e di equity al raggiungimento degli SDGs.

Ai keynote speaker internazionali, Prof. George Serafeim (Harvard Business school), Clara Barby (CEO di IMP), Rosemary Addis (Board trustee di GSG) e Elizabeth Boggs-Davisden (direttrice SDG impact di UNDP), si affiancheranno anche relatori italiani che dialogheranno e interagiranno sui casi di studio presentati. Tra i relatori italiani, si sono rese disponibili a partecipare attraverso preziose testimonianze le organizzazioni socie di Social Impact Agenda, Fondazione con il Sud e Unicredit.

In un’ottica inclusiva e divulgativa i webinar sono gratuiti e aperti a tutti, registrandosi alla seguente pagina.

Pubblicato il 2020 Social Progress Index

Sono stati il pubblicati il 10 settembre i risultati dell’Indice di Progresso Sociale 2020, che forniscono un quadro completo dell’esperienza di vita di oltre 7 miliardi di persone in 163 Paesi. Per la prima volta in assoluto, l’indice misura il progresso sociale a distanza di 10 anni.

L’indice è la misura più completa delle prestazioni sociali e ambientali di un paese, indipendentemente dai fattori economici, e integra le misure tradizionali di successo come il PIL. L’indice cattura i risultati relativi a tutti i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e rivela che, se le tendenze attuali continuano, il mondo non li raggiungerà fino al 2082. I dati indicano anche che, a meno che non vengano intraprese azioni urgenti, la pandemia di Covid-19 ci riporterà indietro di un altro decennio, ritardando il raggiungimento degli obiettivi a 2092, più di 60 anni dopo la data del 2030.

  • In generale, il mondo sta migliorando. Dal 2014, il punteggio medio mondiale è passato da 60,63 a 64,24, e si è registrato un miglioramento su otto delle dodici componenti del progresso sociale.
  • Nonostante questo progresso generale, i diritti personali e l’inclusione sono diminuiti dal 2011, mentre il mondo ha ristagnato sulla qualità ambientale e la sicurezza personale.
  • La Norvegia è al primo posto nel mondo per quanto riguarda il progresso sociale con un punteggio di 92,72.
  • Il progresso più rapido dell’ultimo decennio è stato registrato tra i Paesi in via di sviluppo, con Gambia, Etiopia e Tunisia che hanno registrato un notevole miglioramento.
  • Ci sono importanti outlier che sono diminuiti nel progresso sociale. In particolare, gli Stati Uniti continuano a retrocedere sia in termini assoluti sia se comparati alle altre super potenze mondiali. Collocandosi al ventottesimo posto nella classifica di progresso sociale, sono uno dei soli tre Paesi ad avere registrato un declino nel tasso di progresso sociale nell’ultimo decennio.

Questi sono solo alcuni dei risultati dell’Indice di Progresso Sociale 2020. Quest’anno Social Progress  Imperative ha anche collaborato con Ipsos per condurre sondaggi sull’opinione pubblica che circonda il progresso sociale in relazione alla pandemia di Covid-19. Questa ricerca indica che la maggioranza delle persone nei Paesi più colpiti vede il progresso sociale al primo posto rispetto alla crescita economica. I giovani, in particolare, preferiscono che i loro Paesi diano priorità ai risultati sociali anche dopo la fine della pandemia. Il rapporto completo è disponibile qui.

Tra la duplice sfida del Covid-19 e il declino economico, è più che mai fondamentale disporre dei migliori dati sociali per comprendere il momento attuale e guidare la ripresa. Visitando il sito www.socialprogress.org è possibile esplorare i risultati e scaricare il set di dati completo per saperne di più sulle principali tendenze nel proprio Paese e nel mondo.

Per aiutare a trasformare i dati in azioni urgenti necessarie per accelerare il progresso sociale in tutto il mondo è possibile fare una donazione all’indirizzo https://secure.qgiv.com/for/socproimp.

 

Premio Speciale sull’Impatto Sociale 2030

Nell’ambito del Premio Gaetano Marzotto 2031, Torino Social Impact ha portato la propria dimensione collettiva e multidisciplinare nel comitato di selezione delle idee imprenditoriali a impatto sociale, a fianco di soggetti autorevoli quali Anya Capital, Be-Come, Human Foundation, Katapult, The ConduitConnect e Toniic.

Trenta startup sostenibili a impatto sociale si sono candidate alla prima edizione del Premio Speciale sull’Impatto Sociale 2030, creato per supportare le imprese e le idee imprenditoriali che affrontano la questione delle disuguaglianze all’interno e tra le nazioni.

Nello specifico, le startup assegnate sono state analizzate da un pool di partner TSI che ne rappresentano le diverse componenti pubbliche, private, finanziarie, tecnologiche e specialistiche. In particolare: Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Impact Hub Torino, Nesta Italia, Open Incet, Fondazione Torino Wireless, 2i3T, I3P, Social Fare ed il Comitato Imprenditorialità Sociale della Camera di Commercio di Torino.

In sei sono arrivate in finale:

  • Diadem, srl produttrice di un test di diagnostica in vitro per l’Alzheimer;
  • Endelea, brand di moda etica che vende online vestiti e accessori creati in Tanzania;
  • 3Bee Sustainable Pollination, un sistema di supporto decisionale per apicolatori che si avvale di IoT, algoritmi AI e foto satellitari;
  • Dinehome, pensata per lo scambio culturale tra famiglie e studenti internazionali attraverso cene condivise;
  • Feed their minds, la piattaforma per supportare i bambini plusdotati e le loro famigile;
  • IntendiMe, un dispositivo per migliorare la qualità della vita delle persone sorde o con disturbi dell’udito.

La finale del Premio Gaetano Marzotto si svolgerà il 19 novembre. La scelta del vicintore è stata affidata a una giura composta da Mursal Hedayat (fondatrice di Chatterbox, la piattaforma che trasforma i profughi in insegnanti di lingua), Giovanna Melandri (presidente della Fondazione dell’Agenda Social Impact), Sophie Robé (ideatrice di Find Impact), Joe Colombano (il torinese che ha contribuito a scrivere gli obiettivi ONU 2030), Johannes Weber (direttore generale dell’Ananda Impact Ventures).

Mercati finanziari per l’impatto: modello e studio di fattibilità per una Borsa Sociale

Mercati finanziari per l’impatto: modello e studio di fattibilità per una Borsa Sociale

Mercoledì 30 settembre, dalle ore 17:00 alle 18:30, siete invitati all’evento Mercati finanziari per l’impatto: modello e studio di fattibilità per una Borsa Sociale, nell’ambito dell’ottava edizione del Salone della CSR e dell’innovazione sociale

L’impegno delle imprese sociali profit e non profit deve passare dalla narrativa alla operatività aziendale valutata dal mercato azionario e delle obbligazioni. In un contesto profondamente cambiato anche a seguito della pandemia sanitaria la sfida è sempre più integrare l’interesse degli shareholder con l’impegno per gli stakeholder. Nell’incontro si parlerà della possibilità di creare una Borsa Sociale Dei Valori (Bosvalori) dove ogni organizzazione sarà valutata dagli investitori istituzionali e dal retail.

Coordina

Giorgio Fiorentini – Professore di Management delle Imprese Sociali Università Bocconi

Partecipano

Guido Bolatto – Segretario generale Camera di commercio di Torino
Giuseppe Bruno – Presidente CGM
Mario Calderini – Professore ordinario Politecnico di Milano
Davide Dal Maso – Partner Avanzi
Alberto Eicholzer – Direzione Finanza Compagnia di San Paolo
Emiliano Giovine – Avvocato R&P Legal studio associato
Barbara Lunghi – Responsabile mercati primari azionari Borsa Italiana

Nb.: nella fase di registrazione, specificare investitori come percorso tematico.

Cos’è Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale

Dal 2013 Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è l’appuntamento più atteso da chi crede nella sostenibilità. Riconosciuto come il principale evento in Italia dedicato a questi temi, negli anni il Salone ha contribuito alla diffusione della cultura della sostenibilità, offerto occasioni di aggiornamento, facilitato il networking tra i diversi attori sociali.

L’edizione 2020 con 205 organizzazioni “protagoniste”, oltre 300 relatori, 80 eventi e migliaia di persone collegate in streaming sarà un’occasione per attivare energie positive e condividere nuove idee. Ma soprattutto per capire come cambia il mercato in un momento di vera “metamorfosi”.

Tutti gli eventi, suddivisi in percorsi tematici, saranno trasmessi in diretta streaming dall’Università Bocconi il 29 e il 30 settembre dalle ore 9 alle 19. Il pubblico potrà seguire gli eventi solo da remoto registrandosi gratuitamente alla piattaforma digitale su cui verranno trasmessi.

Torino Social Impact tra i protagonisti di Digital Road to Mannheim

Torino Social Impact si sta affermando sempre di più in Europa come modello virtuoso di partenariato per il rafforzamento dell’ecosistema locale a impatto sociale, grazie al piano di relazioni con le istituzioni europee avviato nel 2019.

In questo quadro Torino Social Impact figura tra i relatori protagonisti dell’evento “New challenges, new innovations, new solidarities – Social Economy in the fight against COVID 19” del 24 settembre, la prima delle otto grandi conferenze digitali organizzate dalla Commissione Europea in vista del European Social Economy Summit previsto il 26-27 maggio a Mannheim, ed è stata selezionata dalla Commissione Europea come organizzatore di uno dei panel dell’ultima conferenza, prevista il 29 aprile ed intotolata “Partnerships for maximizing social impact”.

Tappa fondamentale per la definizione del futuro Action Plan per l’Economia Sociale, il Summit ha lo scopo di promuovere il contributo dell’economia sociale allo sviluppo economico, all’inclusione, alle transizioni verdi e digitali.

La “Strada digitale per Mannheim” è composta da otto eventi online. Ogni evento della tabella di marcia si concentra su un argomento specifico e mira a collegare diversi attori dell’economia sociale in Europa in un formato altamente interattivo, presentare le migliori pratiche e i casi d’uso, nonché fornire informazioni nelle sessioni interattive dei changemaker di tutta Europa.

Digital Road to Mannheim: https://www.euses2020.eu/exchange-events/

23/09 – Partnerships for Progress: le alleanze come motore di resilienza e inclusività

Nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato da ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), mercoledì 23 settembre, dalle 11.00 alle 12.30, si terrà presso l’Auditorium di Reale Group l’evento Partnerships for Progress: le alleanze come motore di resilienza e inclusività. 

Tema principale sarà l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 17, che sottolinea l’importanza delle partnership per ridurre le disuguaglianze e sviluppare ecosistemi in grado di generare impatti sociali positivi e misurabili.

Relatori:

  • Comune di Torino – Sindaca Chiara Appendino
  • Reale Group – CEO, Luca Filippone
  • Lavazza Group – Vice Presidente, Marco Lavazza
  • Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi – Presidente, Lodovico Passerin d’Entrèves
  • Dynamo Academy – Presidente, Serena Porcari
  • Torino Social Impact – Portavoce, Prof. Mario Calderini
  • UNHCR Italia – Portavoce, Carlotta Sami
  • GSG Global Steering Group for impact investment – Chief Market Development Officer, Kriztina Tora
  • European Union – DG Growth – Policy Officer Social Economy, Karel Vanderpoorten
  • Reale Group – Head of Sustainability & Institutional Communication, Virginia Antonini

Modera Andrea Crabini, Direttore di Class CNBC (Sky 507) e Class Life.

Sarà possibile seguire la diretta streaming su https://reale.top-ix.org/ e sulla pagina Facebook di Reale Foundation.

 

Scarica qui il programma.

Sostieni Viaggio Italia4Hackability!

Sostieni Viaggio Italia4Hackability, la campagna di crowdfunding promossa da Hackability e Viaggio Italia per donare stampanti 3D ad alcune Unità Spinali.

Viaggio Italia è lo straordinario viaggio che Danilo e Luca hanno iniziato il 18 agosto, con le loro handbike, attraverso l’Italia . L’amicizia di Danilo e Luca è iniziata nei corridoi dell’Unità Spinale di Torino oltre 20 anni fa, dopo un incidente, un evento drammatico che hanno scelto di vivere come “un inizio”. L’inizio di una nuova vita, di un nuovo modo di vedere le cose, di una nuova avventura. Viaggio Italia è una sfida, per dimostrare che vivere con una disabilità è possibile: un viaggio da nord a sud, da Torino all’Etna, per scoprire e parlare di quotidianità e di accessibilità. Si tratta anche di un viaggio nelle Unità Spinali italiane, per portare un messaggio forte e semplice su come la vita in autonomia sia possibile, direttamente laddove si inizia a capire come riprendere a vivere.

Grazie a “Viaggio Italia” Hackability intende donare stampanti 3D ad alcune delle Unità Spinali e centri di riabilitazione che, attraversando l’Italia in handbike, Luca e Danilo toccheranno durante il loro viaggio.

Sostieni il progetto!

Un accordo quadro sul clima tra la Città di Torino e BEI

La Città di Torino da il via ad una collaborazione ad ampio raggio con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per la realizzazione di progetti per contrastare i cambiamenti climatici nei prossimi tre anni. Questo è quanto prevede l’accordo quadro tra il capoluogo piemontese e la Banca UE, che segna l’avvio di una fase operativa basata su possibili azioni di finanziamento degli investimenti, e cooperazione per un uso migliore dei fondi strutturali dell’Unione Europea.

Si tratta del primo accordo della BEI con una città italiana e il secondo a livello europeo dopo Vienna. Nello specifico, i settori strategici di lavoro congiunto si concentreranno su quattro filoni principali:

  • Infrastrutture green;
  • Efficientamento energetico degli edifici pubblici;
  • Riqualificazione del tessuto urbano in ottica di adattamento ai cambiamenti climatici;
  • Implementazione di strumenti finanziari supportati da risorse dei Fondi strutturali e di investimento europei nei settori prioritari per lo sviluppo di politiche di coesione,, sia con riferimento alla fase di chiusura della presente programmazione 2014-2020, sia in preparazione della prossima fase di programmazione 2021-2027.

La BEI è impegnata ad allineare tutte le attività di finanziamento agli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima. Una volta individuati e valutati positivamente i progetti, la collaborazione presenterà un duplice livello di operatività. A un primo livello, la BEI opererà come istituzione finanziatrice, con tutti i vantaggi in termine di durata e costi delle risorse che metterà a disposizione dei beneficiari. A un secondo livello, svolgerà il ruolo di consulenza tecnica e finanziaria per i progetti promossi dalla Città di Torino, anche attraverso l’implementazione e gestione degli strumenti finanziari.

GSG For Impact Investing, Ashoka Europe e Iris Network a Torino nel 2021

Sono stati riconfermati nel 2021 a Torino gli eventi internazionali impact annullati a causa della pandemia e si sta così ricomponendo un calendario che conferma la centralità dell’ecositema torinese nel panorama dell’impact economy.

In primo luogo, il GSG For Impact Investing Leadership Meeting, la cui edizione 2020 che era prevista a Torino si è svolta in modalità virtuale, è stato confermato dal 5 all’8 maggio 2021 nella nostra città. Il GSG è senza dubbio il principale network internazionale dedicato all’impact investing, è un’organizzazione globale indipendente che riunisce i leader del mondo della finanza, degli affari e della filantropia. Dedicato a potenziare gli investimenti a impatto, che oggi rappresentano appena l’1% del capitale allocato a livello globale, il GSG analizza, promuove, discute gli strumenti in grado di restituire risultati sociali e ambientali insieme a rendimenti finanziari, modelli di business che possano perseguire proficuamente un doppio risultato. Il dibattito si concentra anche sulla definizione di politiche globali che promuovano la diffusione di investimenti che riuniscono il capitale privato e pubblico con l’imprenditoria sociale e le organizzazioni senza scopo di lucro al fine di portare significativi cambiamenti sociali.

Si svolgerà invece a novembre 2021 il Ashoka Europe Changemaker Summit, a conclusione di un percorso dedicato agli innovatori sociali che prenderà avvio già nell’edizione 2020 che si svolgerà on line nell’autunno con la collaborazione di Torino Social Impact. Ashoka è la più grande rete al mondo di imprenditori sociali per l’innovazione sociale. Ashoka si fonda sulla convinzione che ognuno abbia le capacità dentro di sé per essere un agente di cambiamento nel mondo (Everyone a changemaker) e lo scopo di Ashoka non è solo massimizzare l’impatto sociale, ma anche creare alleanze trasversali capaci di cambiare interi sistemi. Per questo motivo da oltre 35 anni seleziona, mette in rete e forma più di 3500 imprenditori sociali attivi in diversi settori e in diverse parti del mondo. In Italia Ashoka è attiva dal 2014.

Infine l’evento annuale Iris Network. Anche questo evento era stato annullato nel 2020 ed è riconfermato nel 2021 a Torino in primavera. Iris è la rete degli istituti di ricerca sull’impresa sociale ed il suo colloquio scientifico annuale è un appuntamento chiave del dibattito nazionale ed internazionale sulle imprese del terzo settore e la loro evoluzione.

Indagine sul Terzo Settore: i risultati suoi nuovi bisogni nel post-Covid

Lunedì 15 giugno si è conclusa l’indagine sui bisogni del Terzo Settore, lanciata il 21 maggio a seguito dell’emergenza Covid-19 grazie alla collaborazione tra TSI e Italia non profit. I primi dati sono molto interessanti e iniziano a sottolineare i possibili segnali di trasformazione del Terzo Settore sul tema organizzativo e digitale.

La proposta di indagine è stata accolta positivamente: 212 enti hanno partecipato tra Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta. Dei 176 soggetti piemontesi (l’81%) la maggioranza è distribuita all’interno della Città metropolitana, solo l’11% si trova fuori dalla provincia di Torino.

Tra i soggetti intervistati la forma giuridica prevalente è l‘associazione (72%). Il 19% sono cooperative sociali, l’8% fondazioni mentre l’1% imprese sociali.

Quali sono state le conseguenze immediate dell’emergenza Covid-19? Per il 37% dei soggetti le attività durante l’emergenza si sono dimezzate, per il 30% si sono totalmente fermate mentre solo per il 5% le attività proseguono come prima.
La survey si è concentrata anche sull’impatto del Coronavirus sul lungo periodo: 96 soggetti immaginano che le proprie entrate si ridurranno nel 2021 tra il 20% e il 50%, altri 96 intervistati stimano una riduzione maggiore del 50%, per 49 sarà minore del 20% e solo 15 soggetti pensano di non subire una riduzione delle entrate.

Per concludere, grazie all’indagine, si può notare che gli enti reagiranno alla coda lunga dello shock generato attraverso il lancio di nuove attività (57,7%), con investimenti in pubblicità (44%), produttività interna (40%), nuovi volontari (34,27%) e fundraising (32%).

Grazie ad Italia non profit per la collaborazione nell’indagine e a tutti i soggetti che hanno partecipato e diffuso l’iniziativa. A breve proseguirà l’indagine con una analisi approfondita dei dati emersi e una comparazione dei dati della Città metropolitana e del territorio nazionale, mentre si procederà su un piano qualitativo.

COVID-19: si è conclusa l’Indagine sui bisogni del Terzo Settore

Lunedì 15 giugno 2020, si è conclusa l’Indagine quantitativa sullo stato di salute delle organizzazioni del Terzo Settore del territorio e sui bisogni emergenti di questo comparto.

Grazie alla partnership con Italianonprofit, la survey è stata realizzata da Torino Social Impact per mappare in tempo reale le conseguenze del Coronavirus sulle organizzazioni non profit dell’ecosistema di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta con particolare attenzione alla città metropolitana di Torino.

Attraverso un breve questionario gli enti del Terzo Settore hanno potuto raccontare quali sono le necessità e le difficoltà che stanno riscontrando in questo particolare momento. Molte delle iniziative di piazza infatti, sono state annullate o rimandate a data da destinarsi. Molti dei servizi rivolti a soggetti svantaggiati non possono essere erogati e, qualora le misure straordinarie si protrarranno a lungo, sarà sempre più difficile trovare la copertura per tutti i costi di gestione. L’indagine, che ha raccolto dati direttamente dalle non profit, permetterà di mettere a fuoco i bisogni prioritari delle organizzazioni nel brevissimo e medio termine. Questa fotografia, in continuo aggiornamento, servirà ad orientare anche la definizione dei programmi di intervento. Inoltre, seguirà presto un approfondimento di indagine qualitativa.

Grazie a tutti i 212 partecipanti che hanno voluto dare voce al loro ente.

A breve i risultati.