La finanza a impatto rappresenta un’efficace exit strategy dal modello dell’economia capitalistica, che risulta ormai inadeguato a offrire risposte efficaci ai bisogni delle comunità e dei territori. I suoi strumenti consentono infatti di ripensare il meccanismo economico di generazione del valore e di integrare al valore finanziario quello ambientale e sociale. Rispetto alla finanza tradizionale, la finanza a impatto è in grado di procurare rendimenti interessanti e competitivi sul mercato e allo stesso tempo di generare anche un impatto positivo sul pianeta.

L’urgenza di affrontare l’emergenza sanitaria in atto e la necessità di reagire alla crisi economica, ha avvicinato alla finanza a impatto un numero di operatori finanziari sempre più ampio. Tuttavia in Italia, nonostante l’interesse crescente verso questi investimenti essenziali per una ripresa economica equa e sostenibile, non si sta ancora realizzando un ecosistema davvero favorevole alla loro diffusione: i limiti allo sviluppo di una impact economy sono difficili da abbattere.

In questo contesto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta per l’Italia un’opportunità unica per dare impulso all’utilizzo degli strumenti impact e una sfida necessaria per aprire le porte della finanza pubblica alla finanza a impatto.

Il regolamento che istituisce e disciplina il dispositivo per la ripresa e la resilienza prevede, infatti, che i pagamenti siano condizionati al raggiungimento di risultati economico-sociali significativi, secondo il meccanismo di pay by result (PBR), che è alla base dell’approccio impact. L’utilizzo degli strumenti di PBR consentirebbe di impiegare efficacemente le risorse finanziarie per conseguire risultati ambientali e sociali, tutelando l’interesse collettivo, e permetterebbe di attrarre maggiori risorse, coinvolgendo il settore privato rispetto agli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030. Favorirebbe, inoltre, lo sviluppo di competenze essenziali e di processi di programmazione, misurazione e gestione dell’impatto tanto nella Pubblica Amministrazione (PA) quanto nel settore privato, in particolare nell’impresa sociale.

Coerentemente con questa visione, Social Impact Agenda per l’Italia ha definito 10 raccomandazioni utili al governo, alle istituzioni, alle imprese, ai fondi finanziari, ma anche alle università, agli attori del terzo settore e alle comunità locali, su come valorizzare l’occasione offerta dal PNRR e su come estendere anche in Italia le potenzialità dell’imprenditorialità sociale e della finanza a impatto per costruire un’economia più inclusiva e sostenibile.

Il 19 ottobre, ore 18, le raccomandazioni verranno presentate a un evento online organizzato in collaborazione con Vita, media partner dell’Associazione fin dalla sua fondazione.

A seguito della presentazione delle 10 raccomandazioni, si proseguirà con una tavola rotonda, in cui figure autorevoli dell’ecosistema impact saranno coinvolte in un dibattito riguardo lo sviluppo del mercato della finanza a impatto attraverso l’implementazione delle raccomandazioni. La discussione traccerà le possibilità che il PNRR sta offrendo allo sviluppo e alla diffusione degli strumenti impact, con una panoramica sugli ultimi progetti in corso; e si concluderà con l’annuncio delle prossime iniziative volute da Social Impact Agenda per l’Italia per contribuire in maniera efficace al dibattito pubblico su questi temi.

Speakers:

  • Giovanna Melandri, Presidente di Social Impact Agenda per l’Italia
  • Filippo Montesi, Segretario Generale di Social Impact Agenda per l’Italia
  • Mario Calderini, portavoce di Torino Social Impact
  • Sergio Gatti, Direttore Generale di Federcasse
  • Stefano Granata, Presidente di Confcooperative Federsolidarietà
  • Irene Tinagli, Deputata al Parlamento Europeo e Presidente ECON

Modera: Stefano Arduini, Direttore di Vita.