CUAP – II Edizione. HOME GIALLA & ARANCIONE – Un progetto di accoglienza per Minori Stranieri Non Accompagnati

Il Corso Universitario di Aggiornamento professionale (CUAP) in Valutazione d’Impatto sociale, rivolto a coloro che intendono potenziare conoscenze e competenze sul tema della valutazione di impatto, è organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino e nell’ambito delle attività promosse dal Centro di competenza sulla Valutazione dell’impatto sociale.

La seconda edizione del corso si è conclusa il 10 Maggio, giorno in cui tutti i partecipanti hanno presentato gli out finali del corso: 14 progetti di gruppo in cui i futuri valutatori d’impatti certificati si sono sperimentati nella realizzazione di una valutazione d’impatto vera e propria. Qui sono riportati i risultati.

IL PROGETTO

Il project work ha effettuato la valutazione d’impatto di un progetto – HOME GIALLA & ARANCIONE – attuato da BIOSFERA Soc. Coop. Sociale s.c.s. – ONLUS (della quale Daniela Prioglio è presidente) riguardante l’accoglienza comunitaria di giovani di età compresa tra i 16 e 21 anni, destinata ad accogliere minori stranieri non accompagnati (MSNA), neomaggiorenni con prosieguo amministrativo e giovani adulti. Le strutture dedicate a tali attività si trovano in zona Vallette di Torino.

I PROTAGONISTI

DANIELA PRIOGLIO: Presidente della Cooperativa BIOSFERA, pensa che la Valutazione d’impatto sia uno strumento essenziale per il lavoro sociale, al fine di renderci consapevoli delle azioni che si producono: responsabili del cambiamento nella società, della qualità del lavoro dove l’elemento cardine è la persona e l’ambiente in cui vive.

FRANCESCA DELAUDE: Funzionaria di apparato della CGIL Torino, ritiene che la VIS possa essere un buono strumento per “responsabilizzare il Mercato del Lavoro” provando quindi a generare un cambiamento all’interno di esso mettendo al centro la persona e la sua dignità. Se lealmente utilizzata, ritengo che possa creare effetti positivi sulla società. Interessante strumento anche per un utilizzo interno alle organizzazioni sindacali.

GAIA ORZI: Dottoranda in Studi Politici – Teorie dei Processi Socio-Culturali, Politici e della Cooperazione Internazionale (Sapienza Università di Roma). Ritiene che l’impatto di un’attività sia molto più ampio di quello che generalmente si tende a considerare. La valutazione di impatto sociale si inserisce in questa prospettiva offrendo la possibilità di ampliare gli aspetti rendicontabili e, soprattutto, di favorire un processo culturale e scientifico che va nella direzione di riconoscere e assegnare a questi aspetti l’importanza che meritano

GIANLUCA ROSSA: Socio lavoratore e consigliere di amministrazione della Cooperativa Sociale Progetto Muret, crede che la VIS possa essere un buon strumento per valorizzare, dare visibilità e restituire dignità al lavoro degli operatori e delle organizzazioni del terzo settore che quotidianamente operano  per favorire  il miglioramento della qualità della vita e il cambiamento culturale nelle comunità locali.

MARIATERESA MARCATO: Nel suo DNA ci sono le caratteristiche dell’homo reciprocans e ha sempre lavorato per imprese for profit seguendo l’etica delle virtù, risultato: si è sempre sentita un pesce fuor d’acqua e questo è il “prima”. Il “dopo” la vedrà portare questo suo modo di essere nel Terzo settore, per questo sta ampliando le sue competenze per poter dare il mio contributo alla concretizzazione di un’economia civile.

Torino Social Impact al RESET workshop

Torino Social Impact presenterà il suo modello al primo workshop del RESET – Regioni per lo sviluppo delle imprese dell’economia sociale, in programma l’1 e il 2 giugno.

Il progetto RESET è gestito nell’ambito dell’iniziativa “Social Economy Missions” della Commissione Europea/DG Grow. L’obiettivo del progetto è favorire lo scambio di politiche, modalità e strumenti per promuovere lo sviluppo dell’economia sociale e dei relativi ecosistemi di supporto. Capofila del progetto è Accio, l’Agenzia Catalana per lo Sviluppo delle Imprese – altri partner sono POBAL (Irlanda), la città di Berlino, la Regione della Svezia Orientale e REVES, la rete europea di città e regioni per l’economia sociale in cui Torino Social Impact è recentemente entrata.

Il workshop di due giorni esplorerà programmi, strategie e politiche di incubazione per incoraggiare la creazione e il consolidamento di imprese sociali. L’agenda include una presentazione della strategia catalana per l’economia sociale, una visita online a Coòpolis di Barcellona (incubazione di cooperative), presentazioni dalla regione Östergötland, Berlino e Irlanda. Torino Social Impact sarà presentata il 1° giugno alle ore 11.00.

Questi i dettagli del collegamento:

Zoom link Day 1 – 1st of June:

https://us02web.zoom.us/j/85815014317?pwd=eDV4emRMd1MzTVYwRWtNcW9mZmNSZz09

Meeting ID: 858 1501 4317

Code: 054472

Zoom link Day 2 – 2nd of June:

https://us02web.zoom.us/j/88647885156?pwd=M1J6elBGZEhrVVp6WTBTUDlwZG1wUT09

Meeting ID: 886 4788 5156

Code: 552343

> Scarica il Programma

Democrazia Digitale

Civiltà Digitale è media partner dell’evento Democrazia Digitale, ospitato dal 24 maggio al 6 giugno nella piattaforma Virtual Venue: l’evento è strutturato in una staffetta nel giorno del 2 giugno; 24 TEDx da tutta Italia, con più di 50 speakers, si susseguiranno con i proprio Talk sulla tematica del insieme ad un’area espositiva ed altri contenuti interattivi fruibili per tutta la durata dell’evento sulla piattaforma. 

La Piattaforma su cui si svolgerà la staffetta dei 24 TEDx italiani del 2 giugno è la Virtual Venue, il cui link è attivo dal 24 maggio al 6 giugno. Non c’è un sito internet dell’evento, bensì una piattaforma ospitante, appunto, Virtual Venue, attiva in un lasso di tempo di 12 giorni, in cui si svolgeranno eventi come webinar e tavole rotonde con personalità di spicco, legati al tema del rapporto tra democrazia e digitale, secondo un calendario visionabile nella sezione Agenda della piattaforma (virtualvenue.stream)

 

CUAP – II Edizione. SAI Cuneo

Il Corso Universitario di Aggiornamento professionale (CUAP) in Valutazione d’Impatto sociale, rivolto a coloro che intendono potenziare conoscenze e competenze sul tema della valutazione di impatto, è organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino e nell’ambito delle attività promosse dal Centro di competenza sulla Valutazione dell’impatto sociale.

La seconda edizione del corso si è conclusa il 10 Maggio, giorno in cui tutti i partecipanti hanno presentato gli out finali del corso: 14 progetti di gruppo in cui i futuri valutatori d’impatti certificati si sono sperimentati nella realizzazione di una valutazione d’impatto vera e propria. Qui sono riportati i risultati.

IL PROGETTO

I protagonisti del project work SAI Cuneo hanno effettuato la valutazione d’impatto di questo progetto di accoglienza ordinaria (persone adulte e nuclei familiari) a favore di persone titolari di protezione internazionale.

Il progetto ha come obiettivo principale la (ri)conquista dell’autonomia individuale dei titolari di protezione internazionale, intesa come una loro progressiva riduzione del bisogno di ricevere assistenza e un aumento del loro livello di integrazione sociale nelle comunità.

I PROTAGONISTI

Massimiliano Canta. Infermiere e coordinatore, direttore in strutture sanitarie e Presidente dell’Associazione Misericordes Odv, Poliambulatorio per i poveri in zona Lingotto con attività di tipo sanitario e odontoiatrico per i soggetti svantaggiati. Misericordes si occupa anche di progetti nel mondo di sostegno e aiuto in campo sanitario e non.

Giacomo Manni. Operatore sindacale presso la Felsa CISL Piemonte: la federazione della CISL che si occupa dei lavoratori somministrati, autonomi e atipici. Svolgo la mia attività nelle province di Torino, Asti, Alessandria e Cuneo. Ha scelto di partecipare al CUAP perchè reputa fondamentale per il suo lavoro saper valutare quanto le aziende abbiano un impatto non solo dal punto di vista occupazionale, ma anche dal punto di vista sociale.

Mario Botto Micca. Per molti anni ha ricoperto posizioni manageriali in aziende for profit ed attualmente svolgo attività non profit di supporto agli Enti del Terzo Settore. Ha deciso di partecipare a questo corso perchè pensa che il Bilancio Sociale e la valutazione dell’impatto sociale siano sempre di più indispensabili nella corretta gestione sia degli ETS che delle società benefit nei confronti dei vari stakeholders.

Filippo Spagnuolo. per molti anni ha lavorato nel settore della cooperazione internazionale in diversi ruoli, ora direttore di una cooperativa sociale, Alice di Alba. A prescindere dai settori crede che la valutazione sia un elemento essenziale per l’organizzazione per apprendere dal suo operato, per essere responsabile e trasparente versi i tanti portatori di interesse che coinvolge con i propri progetti. Comprendere e applicare la valutazione di impatto diventa un obbligo.

Sara Iandolo. Sociologa e antropologa con esperienze di lavoro nel terzo settore. Crede che le competenze analitiche acquisite durante i suoi studi si intreccino bene con la Valutazione di Impatto Sociale, fondamentale per riflettere sull’operato delle organizzazioni e soprattutto per migliorarlo.

CUAP – II Edizione. La Valutazione d’impatto sociale de “La Sartoria della Casa Gialla”

Il Corso Universitario di Aggiornamento professionale (CUAP) in Valutazione d’Impatto sociale, rivolto a coloro che intendono potenziare conoscenze e competenze sul tema della valutazione di impatto, è organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino e nell’ambito delle attività promosse dal Centro di competenza sulla Valutazione dell’impatto sociale.

La seconda edizione del corso si è conclusa il 10 Maggio, giorno in cui tutti i partecipanti hanno presentato gli out finali del corso: 14 progetti di gruppo in cui i futuri valutatori d’impatti certificati si sono sperimentati nella realizzazione di una valutazione d’impatto vera e propria. Qui sono riportati i risultati.

IL PROGETTO

Capitalizzando la positiva esperienza dei laboratori e sfruttando le competenze delle sarte e delle donne formate nonché la loro passione e condivisione del progetto sociale, la Cooperativa C.S.D.A. decide di investire per dar vita alla “Sartoria della Casa Gialla”, ramo d’impresa della cooperativa CSDA dedicato alla produzione di abbigliamento e tessile per bambini che ambisce a creare sul territorio un modello imprenditoriale artigianale di qualità che promuova una moda più sostenibile e che favorisca l’inclusione sociale e l’empowerment delle donne.

I PROTAGONISTI

Andrea Gravela: educatore con esperienza più che ventennale in diversi campi ed anche nell’ambito della progettazione sociale ed educativa.

Simona Grondona: architetto, svolge attività di consulenza alle pubbliche amministrazioni su progetti e programmi di sostenibilità e innovazione.

Sonia Palumbo: lavora nel terzo settore da circa 10 anni, prima come ricercatrice e poi come consulente. Collabora con svariate realtà del terzo settore occupandosi soprattutto degli aspetti legati alla progettazione e alla rendicontazione sociale.

Fabrizio Piazza: da quasi 10 anni è impegnato nella cooperazione sociale in qualità di responsabile di area di una cooperativa sociale; tra le diverse mansioni svolte, si occupa di progettazione e sviluppo strategico delle attività dell’impresa.

Giulia Randazzo: lavora nel terzo settore da più di 10 anni, con esperienze in Italia e all’estero. Project manager in progetti sulle migrazioni, sul capacity building delle organizzazioni della società civile, sulla comunicazione.

 

Torino Social Impact a Change NOW 2021

Torino Social Impact sarà tra i relatori a Change NOW, il più grande meeting dedicato a sostenibilità ed impatto sociale del mondo, con oltre 500 relatori da 120 Paesi e 1000 soluzioni innovative proposte, il 28 maggio, dalle 12:30 alle 13:15. Torino Social Impact interverrà in una delle sessioni Ecosystem Highlights su invito del Global Steering Group for Impact Investing.

Qui il link: https://event.changenow.world/en/session/049bd976-79b8-eb11-94b3-000d3a219024

L’evento sarà anche l’occasione per lanciare ufficialmente una collaborazione congiunta tra GSG For Impact Investing e Torino Social Impact, nell’ambito del National Advisory Board Italy, per promuovere il tema della comunicazione come strategico per l’affermazione dell’impact finance movement.

Il GSG è stato istituito nell’agosto 2015 come seguito e integrazione del lavoro della task force sugli investimenti a impatto sociale istituita sotto la presidenza britannica del G8. Il GSG ha attualmente oltre 30 Paesi più l’UE come membri. Presieduto da Sir Ronald Cohen, il GSG riunisce leader del mondo della finanza, degli affari e della filantropia. L’Italia è uno dei membri GSG e Torino Social Impact fa parte del National Advisory Board Italia tramite la Camera di commercio di Torino.

La Borsa Sociale di Torino: un’idea rivoluzionaria di quotazione

Partito il progetto di Torino Social Impact. Per dare concretezza e futuro all’impact economy

Non si vive di solo profitto: sono sempre di più le imprese orientate all’impatto sociale che, mentre fanno business, si attrezzano per contribuire in maniera positiva alla società. Allo stesso tempo, è sempre più alto l’interesse degli investitori per le realtà imprenditoriali in grado di coniugare sostenibilità economica e finanziaria alla capacità di rispondere a sfide sociali e ambientali. Per incrociare questi bisogni e rispondere alla crescita di centralità dell’impact economy, Torino Social Impact lancia la Borsa SocialeElisa Rosso, senior advisor e coordinatrice progetti per Torino Social Impact, racconta la genesi del progetto, i prossimi passi e i criteri a cui dovranno rispondere le imprese interessate a questo rivoluzionario modello di quotazione.

TORINO SOCIAL IMPACT: CREARE UN TERRENO FERTILE PER LO SVILUPPO DELL’IMPACT ECONOMYTorino Social Impact nasce circa tre anni fa. “Non si tratta di un’organizzazione ma di un’alleanza tra organizzazioni – racconta Elisa Rosso. “Aderiscono soggetti pubblici e privati, prevalentemente appartenenti all’area torinese, anche se non esclusivamente. Il nostro obiettivo è ambizioso: sostenere l’ecosistema torinese perché possa diventare il migliore al mondo per l’impact economy. Un luogo dove le imprese possano trovare le migliori condizioni di sviluppo e di crescita dei progetti imprenditoriali, dove il sistema pubblico riconosca il rilievo e il carattere innovativo della simbiosi tra sostenibilità economica e sociale e dove esista un contesto favorevole in ottica di ecosistema (finanziario, regolatore, imprenditoriale).”

Al momento sono oltre 130 i partner che hanno aderito a Torino Social Impact, tra amministrazioni pubbliche, enti del terzo settore, soggetti che operano nell’ambito dell’innovazione sociale, della ricerca, dell’innovazione, del trasferimento tecnologico. Ma anche fondazioni, filantropia, finanza, banche, imprese: un’alleanza territoriale estesa e diversificata nelle sue componenti, sia dal punto di vista dimensionale, sia dalla tipologia dei soggetti aderenti.

DALLA CRESCITA DELLA “FINANZA A IMPATTO” NASCE L’IDEA DI UNA BORSA SOCIALE

È da questo humus che nasce l’idea di una Borsa Sociale, progetto che risponde in maniera puntuale allo sviluppo della “finanza a impatto”. “Stiamo parlando di un movimento che ha interessato il sistema finanziario, anche dal punto di vista degli investimenti, in modo costante, esteso e continuativo, sempre in crescita negli ultimi anni” – precisa Rosso. “Anche per questo motivo Torino Social Impact ha sviluppato il suo progetto di Borsa Sociale. Gli investitori cercano realtà che siano accountable dal punto di vista della rendicontazione sociale e del raggiungimento degli obiettivi sociali ma non esiste ancora un vero e proprio listino, una modalità che possa essere qualificata nella logica della Borsa.”

Almeno fino a questo momento. Ci sono state negli scorsi anni alcune sperimentazioni a livello internazionale: esistono la Bolsa Social in Spagna, l’Impact Investment Network in Gran Bretagna e l’Impact Investment Exchange a Singapore. Più altre esperienze in Canada, Brasile, Lussemburgo. “Una parte del lavoro che è stato svolto dal gruppo che ha redatto lo studio di fattibilità sulla Borsa Sociale è stato dedicato all’approfondimento dei modelli internazionali. Sono esperienze che sono partite negli ultimi anni: si tratta di operazioni in evoluzione, non c’è ancora una istituzione nel campo, perché è un mercato che sta si ancora sviluppando.

BORSA SOCIALE: LE MILESTONES DEL PROGETTO

Immaginare una Borsa Sociale per incrociare domanda e offerta dell’impact economy è un conto: darle concretezza un altro. L’iniziativa di Torino Social Impact si è sviluppata nel corso degli ultimi mesi. “Inizialmente, è stato istituito un gruppo di lavoro che ha coinvolto istituzioni con esperienze professionali e di ricerca nel campo, guidato da Giorgio Fiorentini (Università Bocconi) e da Mario Calderini (Politecnico di Milano, direttore del centro di ricerca Tiresia), che è anche portavoce di Torino Social Impact. Hanno partecipato Camera di Commercio di Torino, Borsa Italiana, il dipartimento di management dell’Università di Torino, il Politecnico di Milano con Tiresia, Università Bocconi la società Avanzi, fondazioni filantropiche e private, come Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cottino, Fondazione Denegri.”

Il gruppo di lavoro ha lavorato per circa sei mesi per dare vita a uno studio di fattibilità che approfondisse il senso dell’operazione, individuando le esperienze internazionali, il dimensionamento dell’offerta e domanda di “capitali per impatto” in Italia e una possibile struttura del mercato. Presentate le ipotesi progettuali al Salone della CSR di settembre scorso, il passaggio successivo è stata la costituzione di un comitato promotore nel mese di aprile, presieduto da Guido Bolatto, segretario generale della Camera di Commercio di Torino.

“Il comitato promotore – racconta Rosso – si occupa di approfondire il funzionamento della Borsa, ma anche della sua promozione e della misurazione dell’impatto delle aziende che accederanno al mercato. Una dei suoi task sarà anche l’esercizio di quotazione: faremo un approfondimento puntuale per poter simulare il percorso per entrare nel mercato da parte delle aziende in termini di benefici. Ma anche di oneri, dal punto di vista organizzativo e gestionale.”

MISURABILITÀ, INTENZIONALITÀ, ADDIZIONALITÀ

Ma chi potrà accedere alla Borsa Sociale? “Non sarà un mercato vincolato in termine di forma giuridica, pur tenendo conto che alla quotazione potranno accedere solo le imprese di capitali. Il punto principale sarà la misurazione dell’impatto e l’evidenza degli obiettivi di impatto nel proprio statuto e nel modello di business. Naturalmente alcune realtà, come le imprese benefit, rispondono da sé a questo tipo di richiesta.” I criteri a cui le imprese dovranno rispondere saranno quindi quelli di misurabilità, intenzionalità e addizionalità: gli investimenti a impatto sociale dovranno cioè intervenire in aree sottocapitalizzate e avere obiettivi di impatto sociale dichiarati ex ante, che possano essere valutati e dimensionati. Che sia l’inizio di una nuova era dell’impact economy?

Micol Burighel

TorinoProxima: 6 eventi per approfondire le sfide urbane

Sono in programma 6 appuntamenti per approfondire le sfide di TorinoProxima | Dall’immaginazione civica all’impresa sociale, l’iniziativa rivolta ad aspiranti innovatori e imprenditori sociali (in particolare giovani under 35) di e per Torino, realizzata dalla Fondazione Compagnia di San Paolo con SocialFare.

TorinoProxima è un’opportunità unica per apprendere e accelerare conoscenze e competenze pratiche di Innovazione Sociale. Un percorso di accompagnamento rivolto a progettualità a impatto sociale, preliminare all’avvio di iniziative imprenditoriali, che possano generare il futuro dell’impresa a impatto sociale per Torino attraverso la declinazione unica e rilevante della prossimità.

Per approfondire le sfide urbane della call, sono in programma una serie di eventi:

  • Martedì 8 giugno | 14.00 – 15.30 – SFIDA: Cultura

Host dell’evento: Fondazione Fitzcarraldo e Arci Torino

  • Venerdì 11 giugno | 14.00 – 15.30 – SFIDA: Lavoro

Host dell’evento: Torino Social Impact

  • Martedì 15 giugno | 15.00 – 16.30 (orario tbc) – SFIDA: Abitare

Host dell’evento: Labsus e Rete Case del Quartiere

  • Venerdì 18 giugno | 15.00 – 16.30 – SFIDA: Riuso

Host dell’evento: Tavolo del Riuso

  • Lunedì 21 giugno | 14.00 – 15.30 – SFIDA: Natura

Host dell’evento: Legambiente Piemonte e Or.Me

  • Mercoledì 23 giugno | 17.00 – 18.30 – SFIDA: Benessere

Host dell’evento: CCW

> Scarica la locandina

Per iscriversi agli eventi e avere tutti gli aggiornamenti visita torinoproxima.it.

Primi risultati del Progetto Fattore Comunità: famiglie moltiplicatori di prossimità

Fattore comunità è un progetto realizzato dalle ACLI della Città Metropolitana di Torino che sono il capofila, con i propri servizi di patronato e CAF, insieme all’Unione Sportiva Acli e alle due cooperative Educazione Progetto e Solidarietà.
Il progetto ha costruito una rete di servizi e proposte territoriali che facilita la gestione quotidiana della famiglia e la supporta su questioni che riguardano la salute, l’assistenza domiciliare, la burocrazia, la fiscalità, la casa e i suoi imprevisti.

L’obiettivo di Fattore comunità è quello di realizzare un modello sperimentale di welfare comunitario basato sulla realizzazione di luoghi integrati in cui le famiglie possano ricevere servizi, supportarsi a vicenda e delegare compiti di cura al fine di riacquisire tempo/energie per assumere un ruolo di attore sociale e culturale del territorio, divenendo così anche un generatore di socialità che stimoli lo scambio e il dialogo tra le persone.

Il progetto consiste in tre diverse tipologie di attività:

servizi rivolti alle famiglie: servizi di assistenza e di accompagnamento all’utilizzo delle prestazioni di welfare;
corsi e laboratori pre professionalizzanti: rivolti a persone con una certa fragilità che si sono allontanate dal mercato del lavoro;
attività di comunità: rafforzamento dei legami di comunità attraverso occasioni di scambio di mutuo aiuto tra le famiglie stesse.

Fattore Comunità agisce nel quartiere tra Lingotto e Mirafiori, quartiere molto ricco di iniziative ma nel quale la povertà è purtroppo presente: si rivolge quindi sia a persone espulse dal mercato del lavoro che ai giovani che hanno un po’ perso la speranza di poter trovare un’occupazione lavorativa.

Fino ad oggi e nonostante la pandemia Covid-19, sono stati realizzati e offerti servizi a più di 1300 famiglie e attivati corsi e laboratori per circa un centinaio di persone. Tra queste ultime, dieci sono donne, soprattutto straniere, che vogliono intraprendere la professione di assistente familiare. Gli altri, circa 90, sono giovani, che, attraverso laboratori condotti da animatori esperti, hanno acquisito una formazione specifica sull’animazione sociale e sull’ animazione di comunità.

All’inizio del 2020 sono stati inoltre realizzati due eventi nel Quartiere:

una Trash Challenge: un lavoro con un centinaio di giovani di cura e pulizia del proprio quartiere dai rifiuti;
un evento culturale con seminari, spettacoli teatrali sul tema della partecipazione sociale e della cura dell’ambiente.

Durante il Covid sono stati sospesi alcuni laboratori e corsi pre professionalizzanti perché, trattandosi soprattutto di persone con una certa fragilità, “è fondamentale centrare la relazione educativa per evitare di non avere quel valore aggiunto che è dato da lavorare sul gruppo quindi dal poter fare un’esperienza che faccia anche aumentare la propria autostima e non semplicemente acquisire delle competenze teoriche”, dichiara Raffaella Dispenza – Presidente delle ACLI di Torino.

Nei prossimi mesi del 2021 è prevista la realizzazione di altre iniziative e anche di piccoli eventi che serviranno a riacquisire quella familiarità anche con le relazioni visto che la pandemia ha un po’ obbligato tutti ad un isolamento forzato o comunque a vedere le relazioni da una certa distanza. Sono previsti in particolare: due percorsi formativi per donne disoccupate, di cui uno per acquisire competenze in materia di assistenza familiare e un altro per il profilo di babysitter o organizzatrice di feste per bambini (ludomamma). Si prevede un evento culturale con laboratori ludici e sportivi per bambini, ragazzi, famiglie a inizio luglio, in collaborazione con associazioni affiliate alle Acli tra cui Reflex Tribe e Artisti liberamente Associati, per coinvolgere le comunità locali che abitano in questa zona e che vogliamo attivare in una sorta di rete tra famiglie. Alcune di queste attività sono state progettate in collaborazione con la parrocchia di Santa Rita e con la parrocchia Madonna delle Rose. E’ stato inoltre attivato un nuovo polo di servizi e prossimità in via Vernazza 37, in collaborazione con la parrocchia di santa Rita e il gruppo Vincenziano di Santa Rita.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Fattore Comunità fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.
Per maggiori informazioni sul programma Torino Social Factory e gli altri 14 progetti che ne fanno parte vai a questo link.

Online un nuovo episodio di Bench-Mark su OrtiAlti

OrtiAlti è un’organizzazione non profit di architetti, paesaggisti, ricercatori, agronomi ed educatori che si occupa della divulgazione e sperimentazione di pratiche di orticoltura urbana e rigenerazione di aree sotto-utilizzate della città, come i tetti piani.

Fondata nel 2015 a Torino su iniziativa degli architetti Elena Carmagnani e Emanuela Saporito, il progetto incrocia la coprogettazione e realizzazione di orti di comunità, con il duplice obiettivo di fare rigenerazione urbana e rigenerazione civica, contribuendo a fare crescere nelle persone la capacità di occuparsi di spazi comuni.

In questa puntata di Bench-Mark, Elena Carmagnani ci racconta come si può cambiare la città con il verde pubblico?

Rubrica curata da Francesco Antonioli.

> Riguarda gli altri episodi di Bench-Mark

 

Al via la campagna di crowdfunding per il Progetto Restart Anatra Zoppa

E’ partita la campagna di raccolta fondi, organizzata da Arci Torino, per la ripartenza del Circolo l’Anatra Zoppa di via Courmayeur 5: un progetto per riaprire lo storico circolo della città, un luogo che da più di 30 anni intreccia la storia individuale e collettiva di tanti e tante, per Barriera di Milano così come per tutta Torino.

Nell’ultimo anno è stato un luogo di solidarietà nell’emergenza, di risposta alla crisi sociale scaturita con la pandemia: centinaia di famiglie del territorio hanno trovato qui un supporto materiale e immateriale, oltre che uno dei pochi spazi di relazione con gli altri.

Sono tante le famiglie che hanno attraversato questo luogo nell’ultimo anno e saranno loro per primi a partecipare, tramite workshop di autocostruzione, aperti alla cittadinanza, per dare nuova linfa ad un luogo tanto caro a tutti.

Obiettivo della campagna è quello di tornare a riempire lo spazio di Via Courmayeur 5, nel momento in cui più che mai i suoi protagonisti ne hanno sentito la mancanza, per rigenerare spazi di vita comune e di cura collettiva.

Il progetto Restart Anatra Zoppa vuole essere un patrimonio comune, dove chiunque possa sentirsi a casa.

Sostieni il progetto e partecipa alla raccolta fondi.

CUAP – II Edizione. Associazione culturale I Buffoni di Corte Onlus

Il Corso Universitario di Aggiornamento professionale (CUAP) in Valutazione d’Impatto sociale, rivolto a coloro che intendono potenziare conoscenze e competenze sul tema della valutazione di impatto, è organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino e nell’ambito delle attività promosse dal Centro di competenza sulla Valutazione dell’impatto sociale.

La seconda edizione del corso si è conclusa il 10 Maggio, giorno in cui tutti i partecipanti hanno presentato gli out finali del corso: 14 progetti di gruppo in cui i futuri valutatori d’impatti certificati si sono sperimentati nella realizzazione di una valutazione d’impatto vera e propria. Qui sono riportati i risultati.

IL PROGETTO

L’Associazione I Buffoni di Corte Onlus opera dal 2008 sul territorio torinese e propone progetti educativi, ricreativi e formativi per persone con disabilità cognitiva ed intellettiva, di età compresa tra gli 8 e i 50 anni, fornendo un valido supporto a circa 150 famiglie e coinvolgendo 250 associati, 70 volontari, numerosi tirocinanti e diversi professionisti in ambito educativo, laboratoriale e amministrativo-burocratico. I Buffoni di Corte rappresentano un luogo di incontro tra arti, intese come strumento di formazione, integrazione sociale e di partecipazione tra gli individui, dove ognuno compie un percorso di ricerca e scoperta delle proprie abilità espressive ed artistiche, acquisendo anche una maggiore consapevolezza delle proprie capacità creative e relazionali.

I PROTAGONISTI

Valentina Cocchi: collabora da circa otto anni con l’Associazione I Buffoni di Corte Onlus e dal 2015 è membro del Consiglio Direttivo. Crede che il tema della valutazione di impatto sociale implichi un profondo cambiamento culturale che deve necessariamente partire dalle organizzazioni.

Edoardo Fregonese: è l’Educational Expert del Cottino Social Impact Campus. Nel suo attuale ruolo cura lo svolgimento della didattica caratterizzandola con contaminazioni multidisciplinari e un approccio insieme speculativo e progettuale.

Federico Lanzalonga: dottorando in Business and Management presso l’Università degli Studi di Torino. Ha seguito il corso di formazione con l’interesse di aumentare le proprie abilità nella valutazione di impatto delle organizzazioni del terzo settore, organizzazioni for profit, banche e istituti di micro-finanza e fondi.

Giulia Maccagno: si occupa di progetti di politica attiva del lavoro e innovazione sociale all’interno di EXAR Social Value Solutions srl. Ritiene la valutazione d’impatto un elemento centrale per migliorare la capacità di progettare processi e interventi con un approccio più critico, consapevole ed efficace.

Elisabetta Stellabotte: lavora da 18 anni presso la Cooperativa sociale Esserci. Ha deciso di partecipare a questo corso per acquisire strumenti di valutazione di impatto sociale perché ritiene che oggi sia una necessità del Terzo Settore approcciarsi al proprio lavoro in modo orientato, consapevole e soprattutto capace di comunicare in modo organizzato il progresso sociale generato nelle comunità in cui si interviene.

Cecilia Storti: Attualmente è welfare manager della cooperativa sociale Genera e responsabile della realizzazione del bilancio sociale. Ha deciso di partecipare al corso per completare le competenze sulla valutazione e per orientare la strategia di un’organizzazione verso il conseguimento di un impatto sociale che considera una responsabilità di tutti i soggetti della società civile

27 Maggio 2021 – Mario Calderini alla Conferenza digitale trasmessa da Mannheim

Il 27 maggio alle 11:30, durante “Envisioning the future of the social economy in Europe”, Mario Calderini, portavoce di Torino Social Impact, interverrà all’European Social Economy Summit #EUSES, la conferenza ufficiale dell’UE per l’economia sociale europea a Mannheim, Germania e tramite eventi digitali. L’obiettivo è rafforzare l’economia sociale in Europa e sfruttare il suo contributo allo sviluppo economico, all’inclusione sociale e alle transizioni verdi e digitali. Le discussioni si concentreranno su tre dimensioni: digitalizzazione dell’economia sociale, innovazione (sociale), collaborazione transnazionale e intersettoriale.

Lo scorso 29 aprile Torino Social Impact ha organizzato l’evento “Partnerships for maximising social impact” nell’ambito della Digital Road to Mannheim.

L’#EUSES è un’occasione per riunire tutti gli stakeholder attivi nell’economia sociale.

L’iscrizione all’European Social Economy Summit è gratuita.

REGISTRATI ORA!

Nesta Italia lancia il S+T+ARTS URBAN FEST

Torino Social Impact è network partner del S+T+ARTS URBAN FEST, un Festival digitale di due giorni per ispirare, immaginare e parlare delle città del futuro.

L’evento

Come ci aiuteranno scienza, tecnologia e arte a risolvere alcune delle più grandi sfide delle città del futuro?

Il 29 e 30 giugno, unitevi a Nesta Italia allo STARTS Urban Fest per scoprire i progetti e le esperienze innovative da tutto il mondo che stanno rimodellando la vita nella città, promuovendo approcci di ricerca dirompenti per migliorare uno sviluppo tecnologico più sostenibile ed equo.

Iscrivetevi per imparare, discutere e lasciarvi ispirare da relatori internazionali esperti in tecnologia, urbanistica, design, politica, innovazione sociale, scienza, arti contemporanee e molto altro. Verrete guidati attraverso un programma di due giorni dedicato ad esplorare le ultime tendenze nella collaborazione tra scienza, tecnologia e arti per un futuro più sostenibile e inclusivo.

Visitate il sito www.startsurbanfest.eu per restare aggiornati sul programma e non perdervi le sessioni in live streaming.

STARTS Urban Fest è organizzato da Nesta Italia in collaborazione con Fondazione CRT e OGR Torino, con il supporto della Commissione Europea.

CUAP – II Edizione. Progetto “Tradate Welfare”

Il Corso Universitario di Aggiornamento professionale (CUAP) in Valutazione d’Impatto sociale, rivolto a coloro che intendono potenziare conoscenze e competenze sul tema della valutazione di impatto, è organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino e nell’ambito delle attività promosse dal Centro di competenza sulla Valutazione dell’impatto sociale.

La seconda edizione del corso si è conclusa il 10 Maggio, giorno in cui tutti i partecipanti hanno presentato gli out finali del corso: 14 progetti di gruppo in cui i futuri valutatori d’impatti certificati si sono sperimentati nella realizzazione di una valutazione d’impatto vera e propria. Qui sono riportati i risultati.

IL PROGETTO

Posto in essere da CGMoving, i cui soci sono CGM coop. e Moving s.r.l., Tradate Welfare è una piattaforma, scalabile per le varie realtà che decidano di applicarla, con lo scopo di offrire welfare aziendale e vendita di prodotti locali ad opera dei produttori del territorio, così da rispondere in maniera sempre più efficace alle esigenze della cittadinanza, raggiungere un bacino sempre maggiore di utenti e intercettare concretamente i bisogni sociali dei cittadini in modo da aiutare i Comuni a implementare interventi in grado di intercettare le reali necessità della comunità. 

I PROTAGONISTI

Barbara Basacco: Progettista in ambito sociale presso la CPD Consulta per le Persone in Difficoltà ODV ETS. Ha iniziato a lavorare ad attività di ricerca sociale per promuovere il valore prodotto dalle organizzazioni del Terzo Settore oltre dieci anni fa, quando ancora il tema non era popolare. 

Emanuela De Sabato: Avvocato iscritta all’albo di Torino, dal 2006 presta consulenza e assistenza giudiziale e stragiudiziale in materia di diritto societario, commerciale, contratti e società benefit. Ritiene che il corso possa esserle molto utile per incrementare le mie capacità di consulenza integrandosi perfettamente con l’argomento delle società benefit. 

Alessia Dino: Progettista e project manager, dal 2009 si occupo di educazione scientifica, public engagement e valorizzazione della ricerca per l’Università di Torino, favorendo il coinvolgimento della cittadinanza nel processo di ricerca e innovazione. Ritiene che la valutazione di impatto sia fondamentale per progettare in maniera completa, per pianificare in modo rigoroso un intervento e il cambiamento che si intende generare.

Sabrina Sorce: Laureata in Lettere Moderne, esperta in comunicazione ha fondato nel 2005 la Società Cooperativa Spaziomnibus il cui scopo è di sviluppare le dimensioni educative, culturali e sociali dell’attività sportiva e culturale, all’interno di un articolato progetto di uomo e di società. Oggi riveste l’incarico di Presidente e Legale Rappresentante della Cooperativa.

Anna Voltolini: Direttrice del Gruppo Cooperativo CGM dal 2017 e lavora per questa organizzazione dal 2011 dove ha svolto l’incarico di Responsabile attività e progetti istituzionali, network manager e affari societari.

Seminario online – La Programmazione Europea 2021-2027: Horizon Europe Programme

Dopo un primo evento andato in scena lo scorso 20 aprile, il Consorzio TOP-IX organizza un nuovo seminario online dedicato alla “Programmazione europea 2021-2027: Horizon Europe Programme” in data 14 Giugno 2021 dalle ore 15 alle ore 16.30.
Con questo secondo seminario TOP-IX esplorerà ancora una volta le opportunità di collaborazione con il proprio network per innescare sinergie a livello territoriale sulle principali tematiche europee.

Il Keynote Speaker sarà ALESSANDRO BARBAGLI, Head of Sector Research Strategy & Programme Coordination, DG Communications Networks, Content and Technology, European Commission.

Il seminario sarà moderato da Leonardo Camiciotti, Executive Director del Consorzio TOP-IX.

Durante l’evento il dott. Barbagli illustrerà gli obiettivi del programma e condurrà una panoramica sui 3 pillars. In particolare, vi sarà un approfondimento verticale sul Cluster 4 “Digital, industry and space” e si parlerà di European Innovation Council.

La partecipazione è aperta a tutti, previa registrazione su Eventbrite.

Per maggiori informazioni, è possibile scrivere alla seguente email: eventi@top-ix.org

Urban Lab on Air: spazio alla mobilità. Giovedì 20 maggio alle 18, all’interno di Next Mobility Generation, la terza puntata

Torna, con la terza puntata, Urban Lab on Air, la trasmissione che racconta la città che cambia. Nella cornice di Next Generation Mobilty – la tre giorni dedicata alla mobilità che ospiteremo nella sede di Urban Labgiovedì 20 maggio alle ore 18, durante la nostra diretta streaming faremo il punto sulla mobilità con ospiti in studio, interviste e dati, attraverso un focus sui collegamenti da e per Torino a scala metropolitana, regionale ed europea.

Urban Lab, con il giornalista Dario Castelletti, ne parlerà in diretta in studio con Patrizia Malgieri (direttore dell’area pianificazione di TRT Trasporti e Territorio srl ed esperta in pianificazione territoriale e dei trasporti), Andrea Marella (esperto di sicurezza e trasporti e referente del progetto Harmony per Urban Lab) e Matteo Antoniola (Business Strategy Manager in 5T ed esperto di Mobilty As a Service).

Gli approfondimenti saranno dedicati alle principali infrastrutture strategiche pubbliche in fase di realizzazione nell’area metropolitana di Torino. Cesare Paonessa, Direttore dell’Agenzia Regionale di Mobilità inquadrerà in un’intervista il Servizio Ferroviario Metropolitano; Michele Marino, Responsabile Investimenti trasporti e infrastrutture della Regione Piemonte, ci illustrerà il collegamento della linea ferroviaria Torino-Ceres alla rete RFI, mentre faremo il punto sul prolungamento della Linea 1 della Metropolitana verso ovest e sulla Linea 2 della Metropolitana con l’intervista a Roberto Crova, responsabile progettazione e pianificazione di InfraTO. Ci faremo raccontare in un’intervista a Elena Pedon, Responsabile Unità di progetto Politiche di trasporto e mobilità sostenibile della Città Metropolitana di Torino, l’avanzamento del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, e da Andrea Andorno (Amministratore delegato di Sagat Spa, società di gestione dell’Aeroporto di Caselle) la situazione delle connessioni aeree presenti e future delle città.

Urban Lab on Air sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook e il canale YouTube di Urban Lab (@urbanlabto), sulla pagina dell’edizione torinese del quotidiano La Stampa, e sui canali di Next Generation Mobility.

Per info: https://urbanlabtorino.it/iniziative/urban-lab-on-air-03/

Primi risultati del Progetto Non Di Solo Pane: dalla pasta madre alla cittadinanza

Il progetto è promosso da ​Panacea Social Farm​, una “giovane” cooperativa sociale di tipo B, che produce pane e prodotti da forno e promuove filiere produttive sostenibili. 

Vengono infatti utilizzate solo pasta madre e farine non raffinate del Parco Naturale di Stupinigi. L’obiettivo è quello di promuovere un’agricoltura sostenibile e offrire un’alimentazione sana, in questo momento più che mai. 

Non Di Solo Pane ha come fulcro il quartiere Barriera di Milano, infatti nasce e si sviluppa nel contesto dei ​Laboratori di Barriera​ di Via Baltea 3, un hub multiculturale con tantissime attività diverse ma che negli anni è diventato un luogo di aggregazione di riferimento per gli abitanti del quartiere, gestito dalla cooperativa Sumisura s.c. – Risorse per l’Ambiente e la Città (dove ha sede il Forno di Panacea).

E’ principalmente un progetto di imprenditoria sociale che mira a sviluppare lavoro, cittadinanza e benessere. Si occupa infatti dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate – in particolare giovani immigrati e rifugiati-  tramite la formazione e l’accompagnamento all’ingresso del mondo del lavoro, rendendole così autonome e consentendo loro di diventare cittadini attivi e consapevoli del quartiere e della rete sociale in cui vivono e lavorano.

Queste in breve le attività avviate:

  • Tirocini formativi nei tre ambiti di produzione: pasticceria, pane, pizza
  • Lezioni di matematica e italiano “applicate” 
  • n. 5 workshop aperti al pubblico dedicati alla panificazione e pasticceria 
  • n. 10 incontri dedicati alla salute in collaborazione con il ​Comitato di Collaborazione Medica​ (CCM)
  • n. 1 percorso di formazione linguistica con parte pratica in cucina (36 ore)
  • Attività di orientamento, e supporto alla ricerca lavoro

Il primo obiettivo raggiunto, a due anni dall’avvio del progetto, è quello di aver assunto 2 persone: alcuni di loro arrivano da percorsi faticosi o di perdita del lavoro o di ricerca di lavoro.

Inoltre a 15 persone è stato fornita formazione specifica, dall’insegnamento della lingua italiana alla matematica, conoscenze necessarie ed utili per la comprensione e la preparazione delle ricette di prodotti da forno alla quale si è affiancata una formazione pratica con un periodo di tirocinio.

Purtroppo con l’arrivo della pandemia e durante il primo lockdown i tirocini sono stati sospesi, ma sono stati riattivati nella seconda fase. 

Non di solo pane intende quindi continuare il suo percorso, pensato come una sperimentazione che si possa sostenere autonomamente che mira alla creazione di benessere attraverso nuovi percorsi di accompagnamento al lavoro e di cittadinanza e attraverso la produzione di nuovi prodotti sani e buoni rivolti a chi ha intolleranze alimentari o ama semplicemente il cibo semplice e genuino.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Non di solo pane fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.

Per maggiori informazioni sul programma Torino Social Factory e gli altri 14 progetti che ne fanno parte vai a questo link.

CUAP – II Edizione. Welcome Gladiator: benvenuto nuovo project work!

Il Corso Universitario di Aggiornamento professionale (CUAP) in Valutazione d’Impatto sociale, rivolto a coloro che intendono potenziare conoscenze e competenze sul tema della valutazione di impatto, è organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino e nell’ambito delle attività promosse dal Centro di competenza sulla Valutazione dell’impatto sociale.

La seconda edizione del corso si è conclusa il 10 Maggio, giorno in cui tutti i partecipanti hanno presentato gli out finali del corso: 14 progetti di gruppo in cui i futuri valutatori d’impatti certificati si sono sperimentati nella realizzazione di una valutazione d’impatto vera e propria. Qui sono riportati i risultati.

IL PROGETTO

La Mission di ridurre il disagio delle persone con disabilità dovuta alle esistenti barriere architettoniche e alla difficoltà di reperire informazioni sulla mobilità ha portato alla nascita del progetto WeGlad, ovvero Welcome Gladiator, sviluppata dalla Startup Innovativa A Vocazione Sociale Essedari srl. WeGlad è un’applicazione nata per mappare luoghi, locali, strade, buche, gradini delle città di tutto il mondo in modo da aiutare la mobilità delle persone in carrozzina che con coraggio, tenacia e un’enorme forza di volontà combattono quotidianamente delle battaglie per una condizione di vita non voluta.

I PROTAGONISTI

Federica Fugiglando: Dottore Commercialista e Revisore Contabile, specializzata nella consulenza e assistenza alle Startup e PMI innovative e consulenza società profit per trasformazione in Società Benefit e certificazione Bcorp. Founder FL20 STUDIO STP SOCIETA’ BENEFIT.

Matteo Sergio Gagino: Progettista dell’Ufficio Ricerca e Sviluppo di Cooperativa Animazione Valdocco, è attualmente Vice-responsabile del progetto nazionale“Caleidos” (Impresa Sociale “Con I Bambini”) per il contrasto alla povertà educativa dei minori in fascia d’età 0-6.

Clara Sofia Lavezzi: Ingegnere, si è specializzata in tema di infrastrutture sportive di cui oggi ne promuove il valore sociale. E’ co-founder del progetto wePLAC&S che punta alla valorizzazione dei luoghi attraverso lo sport e i processi partecipati. In aggiornamento continuo su nuove tecnologie e strategie per coinvolgere la comunità in maniera responsabile e attiva.

Susanna Riva: Dopo la laurea in Economia si specializza nell’ambito delle politiche sanitarie e della cooperazione sociale. Progettista dell’Ufficio Ricerca e Sviluppo della Cooperativa Gruppo Arco.

Stefania Sponchioni: Architetto, si occupa di sviluppo immobiliare e della valorizzazione delle infrastrutture sportive come veri e propri asset su cui agire per contribuire al miglioramento sociale ed economico del territorio. Co-founder del progetto wePLAC&S è particolarmente attenta ai processi innovativi e sostenibili ed interessata ai temi della valutazione e della finanza di impatto sociale.

Riparte “La Bottega Digitale per la PMI” – Evento di lancio

Giovedì 20 maggio 2021 – ore 17:00 – 18:00

WEBINAR su MICROSOFT TEAMS

A completamento del percorso già avviato con i tre eventi che la Camera di commercio di Torino ha proposto lo scorso anno:

API Torino in collaborazione con il Punto Impresa Digitale della Camera di commercio di Torino presenta “La Bottega digitale per la PMI”, progetto che mira a rispondere ad un’esigenza specifica aziendale accompagnando l’impresa a percorrere il “primo miglio”: piccoli progetti pilota, finalizzati a capire la strada giusta per individuare il vero progetto digitale.

PROGRAMMA

16:45 Collegamento partecipanti

17:00 Apertura lavori e introduzione 
Nicoletta Marchiandi Quartaro, Responsabile Settore Innovazione e Bandi, Punto Impresa Digitale Camera di commercio di Torino

Presentazione progetto “La Bottega digitale per la PMI”
Fabio Palmieri, Ufficio Studi e Innovazione – API Torino

Il modello della Bottega
Andrea Alfieri, Chief Digital Officer, Innovation Manager, Founder – Guilds42

• Come funziona la Bottega
• Presentazione dei progetti “Pilot” a cui candidarsi
• Modalità di partecipazione

17:50 Q&A e conclusioni

 

Costo:

La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione entro il 19 maggio QUI

API Torino raccoglie le iscrizioni e invierà via mail a tutti gli interessati il link per il collegamento.

Si richiede la compilazione di “Selfi4.0”, il test di autovalutazione sulla maturità digitale del Punto Impresa Digitale.

Per dettagli sull’evento di presentazione del progetto o sulle relative modalità di coinvogimento delle imprese all’iniziativa contattare  API TORINO – Ufficio Studi Tel.: 011 4513.269 E-Mail: studi@apito.it

Per problemi tecnici di collegamento durante il webinar:
Tel. 011 5716803 / 348 1136450

Digital Transformation: incentivi per sostenere la trasformazione digitale delle imprese

18 maggio 2021 Webinar

Il webinar, organizzato dalle Camere di commercio del Piemonte in collaborazione con Invitalia, si concentrerà sulle agevolazioni  messe a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico per sostenere le PMI che intendono sviluppare progetti per la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

L’iniziativa è organizzata nell’ambito dei Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio del Piemonte e della rete Enterprise Europe Network in collaborazione con la Fondazione Torino Wireless

La partecipazione al webinar è gratuita, previa iscrizione a questo link entro lunedì 17 maggio 2021: http://piemontedesk.pie.camcom.it/webinar/DigitalTransformation

Programma

10:00 – Saluti e introduzione
Paolo Bertolino, Segretario Generale di Unioncamere Piemonte

10:10 – La Misura Digital Transformation: incentivi per sostenere la trasformazione digitale delle imprese
Luigi Gallo, Responsabile Area Innovazione, Invitalia

10:50 – La Digital Transformation delle comunità: esperienze nazionali
Laura Morgagni, Direttore di Fondazione Torino Wireless

11:00 – Domande e risposte
Per maggiori informazioni:

Unioncamere Piemonte – Area Progetti e Sviluppo del Territorio
Tel. 011 5669236 – Email innovazione@pie.camcom.it

CUAP – II Edizione. Project work: IBO ITALIA e i Campi di Volontariato

Il Corso Universitario di Aggiornamento professionale (CUAP) in Valutazione d’Impatto sociale, rivolto a coloro che intendono potenziare conoscenze e competenze sul tema della valutazione di impatto, è organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino e nell’ambito delle attività promosse dal Centro di competenza sulla Valutazione dell’impatto sociale.

La seconda edizione del corso si è conclusa il 10 Maggio, giorno in cui tutti i partecipanti hanno presentato gli out finali del corso: 14 progetti di gruppo in cui i futuri valutatori d’impatti certificati si sono sperimentati nella realizzazione di una valutazione d’impatto vera e propria. Qui sono riportati i risultati.

Il project work “IBO Italia e i Campi di Volontariato” ha esaminato l’impatto sociale di un anno di Campi di Volontariato svolti da IBO Italia su tutto il territorio nazionale. L’analisi si è concentrata sui partecipanti italiani e sul cambiamento portato alle diverse realtà locali che hanno ospitato Campi di volontariato. I Campi sono esperienze di volontariato in cui si forma un gruppo di volontari proveniente da tutta Europa o da tutto il Mondo. L’obiettivo e di dare una mano concreta ad una realtà sociale e possono prevedere attività di costruzione, restauro, animazione ed educazione non formale, formazione alla pace e ai diritti umani, assistenza, tutela dell’ambiente e tanto altro.

I PROTAGONISTI

Angelica Borio: La laurea magistrale in Sociologia e Ricerca Sociale le permette di osservare i comportamenti umani all’interno di un determinato contesto, mentre con la Valutazione d’impatto può aggiungere conoscenze e competenze al lavoro che ha scelto ed ama come Addetta agli affari generali presso Confcooperative Piemonte Nord.

Gaia Giombelli: si occupa di valutazione per Torino Social Impact. Pensa che la valutazione di impatto sia importante per guidare o aggiustare le nostre azioni verso un effettivo cambiamento a beneficio delle persone e dell’ambiente in cui si vive.

Chiara Picchioni: per IBO Italia si occupa di Campi di Volontariato in Italia e di progetti di Educazione alla Cittadinanza Mondiale. La valutazione d’impatto è importante per lei perché da la possibilità di raccontare e rendicontare l’efficacia di un progetto, andando a mettere in luce i cambiamenti che spesso non si riescono a tradurre e trasmettere solamente in freddi numeri.

Nicolò Pozzetto: Da 20 anni all’associazione Touring Club Italiano, ha deciso di partecipare al corso per unire le mie esperienze professionali di ricercatore e non-profit project manager. Ritiene che la valutazione d’impatto sia il modo in cui il Terzo Settore può sancire il successo e la portata dei propri interventi, dimostrando che non siamo solo quelli “buoni” (che facciamo “del bene”) ma anche quelli “bravi” (che sappiamo “farlo bene”).

Davide Prette: Dopo un’esperienza di ricerca in Finlandia e un tirocinio presso il Consiglio dell’UE a Bruxelles, lavora ora come project manager nell’ambito della progettazione europea presso il Centro Servizi Volontariato di Torino (Vol.To). Ho deciso di partecipare a questo corso perché l’attività di un progettista non può prescindere dalla conoscenza di strumenti efficaci per valutare la ricaduta del proprio lavoro sulla comunità: ogni sorta di progettazione non deve solo essere un’occasione di finanziamento, ma anche e soprattutto un motore di trasformazione sociale.

UniCredit Social Impact Banking ha sviluppato un nuovo sistema di misurazione e valutazione della finanza a impatto sociale

UniCredit Social Impact Banking, in linea con il suo impegno nel contribuire concretamente allo sviluppo di una società più equa e inclusiva, ha ideato, insieme al think tank Human Foundation, un nuovo sistema di misurazione e valutazione dell’impatto sociale, che valorizza i risultati sociali diretti e indiretti dei progetti finanziati, in coerenza coi principali standard e norme internazionali.

Grazie a questa nuova metodologia, SIB è in grado di monitorare e valutare costantemente le proprie attività di finanza a impatto sociale in tutti gli 11 mercati del Gruppo in cui è attiva: Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Germania, Italia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia e Ungheria.

L’obiettivo principale di tale sistema è misurare le prestazioni e l’impatto generato confrontando costantemente i risultati attesi e quelli raggiunti, attraverso metriche ad hoc che tengano conto anche delle caratteristiche dei beneficiari di singoli progetti finanziati. Per raggiungere tale scopo, fondamentale è stata la collaborazione col partner Human Foundation, player di eccellenza nel promuovere soluzioni innovative per tematiche sociali.

Laura Penna, Head of Group Social Impact Banking di UniCredit, ha dichiarato: “In UniCredit, i fattori ESG sono parte del nostro DNA, incluso il costante impegno sociale rivolto a tutte le comunità in cui siamo presenti. Attraverso le iniziative di Social Impact Banking contribuiamo a un cambiamento sociale positivo e tangibile per i nostri territori. Per fare la differenza e continuare ad accrescere il nostro impatto, abbiamo bisogno di monitorare e misurare gli effetti delle nostre attività sui beneficiari finali in modo concreto e uniforme. Questa nuova metodologia è stata progettata per aiutarci a essere più efficaci e trasparenti, adottando standard e norme già riconosciuti nel settore della finanza a impatto sociale”.

Scopo della finanza a impatto sociale è finanziare proprio quei progetti e quelle iniziative che hanno il potenziale per generare benefici positivi tangibili. Negli ultimi anni, questo settore è cresciuto in modo significativo[1] e si prevede che questa tendenza continui ad accelerare, spinta anche dagli effetti causati dalla crisi pandemica.

In tale contesto, si è reso necessario adottare metodi di misurazione chiari e condivisi così da garantire la credibilità delle attività di finanziamento a impatto ed evitare rischi di “impact washing”[2]. È altresì importante per i beneficiari dei finanziamenti che siano garantiti standard comuni, KPI specifici per ogni progetto, così da assicurare la trasparenza nel processo di selezione.

L’offerta di Impact Financing di UniCredit sostiene l’innovazione sociale come motore del cambiamento attraverso prestiti a condizioni vantaggiose, supporto in termini di formazione finanziaria e condivisione di competenze e accesso a reti di relazioni tra diversi attori sul territorio. Il meccanismo di “pay for success” è parte integrante dell’offerta e consiste, per le imprese eleggibili, nel beneficiare di sconto di interesse o riconoscimento di una donazione aggiuntiva al raggiungimento dei risultati sociali dichiarati. SIB sostiene inoltre individui e microimprese attraverso microcredito e iniziative di educazione finanziaria al fine di incentivare lo sviluppo di una cultura economica che consenta ai beneficiari di perseguire percorsi virtuosi di cittadinanza attiva.

UniCredit Social Impact Banking è stata recentemente premiata dalla European Venture Philanthropy Association (EVPA) con il Data Transparency Label 2021, un riconoscimento per il suo continuo impegno nella trasparenza dei dati relativi alla finanza a impatto sociale.

È possibile trovare a questo link maggiori informazioni sul sistema di misurazione e valutazione

A questo link sono disponibili maggiori informazioni su UniCredit Social Impact Banking

UniCredit

UniCredit è una banca commerciale pan-europea, semplice e di successo, con una divisione Corporate & Investment Banking completamente integrata e una rete unica in Europa occidentale, Centrale e Orientale a disposizione della sua ampia base di clientela. UniCredit offre un servizio competente alla clientela internazionale e locale, offrendo un accesso senza eguali a banche leader in 13 mercati principali grazie alla sua rete bancaria europea, che include Italia, Germania, Austria, Bosnia e Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia. Disponendo di una rete internazionale di uffici di rappresentanza e filiali, UniCredit serve i clienti di altri 16 Paesi di tutto il mondo.

Contatti: mediarelations@unicredit.eu

 

[1] Il valore di mercato totale dell’impact investing è stato stimato, alla fine del 2018, in 502 miliardi di dollari (GIIN, 2019).

[2] Il termine “impact washing” si riferisce alla strategia di comunicazione di qualsiasi azienda che utilizza la narrativa dell’impatto sociale / ambientale a fini di reputazione, ma non contribuisce al raggiungimento di alcun impatto positivo tangibile (IDS, 2019).

Bando Next Generation You – Sostenibilità, Innovazione, Sviluppo organizzativo

La Fondazione Compagnia di San Paolo promuove un bando per il rafforzamento e consolidamento organizzativo degli enti attivi in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, stanziando un budget di 2 milioni di euro incrementabili sino a 6.

Il bando è rivolto agli enti costituiti prima del 31 dicembre 2019, con almeno una sede operativa in Piemonte, Liguria o Valle d’Aosta e con un totale di entrate, nel 2019, di almeno 150 mila euro; non sono ammessi gli enti nei quali la Fondazione riveste il ruolo di socio, le Fondazioni di comunità, per le quali la Fondazione ha previsto azioni specifiche, e gli enti pubblici territoriali, fatta eccezione per gli enti di gestione delle aree naturali protette.

Gli obiettivi specifici del bando sono:

  • massimizzare l’efficienza, l’efficacia e l’impatto degli enti, aiutandoli a crescere da un punto di vista organizzativo e gestionale e stimolando l’adozione di un approccio consapevole orientato allo sviluppo sostenibile;
  • promuovere l’individuazione di modelli innovativi nei processi di trasformazione degli enti e nelle azioni che ne conseguiranno;
  • favorire l’avvicinamento tra enti e professionisti dello sviluppo organizzativo;
  • preparare gli enti a nuove opportunità di sviluppo, posizionamento e fundraising.

Il Terzo settore è un motore di solidarietà, sviluppo e resilienza in Italia. La sua identità di qualità di ‘terzo pilastro’ della società ha una valenza fondativa che può e deve essere rilanciata, in un momento critico come quello che si sta attraversando”, ha dichiarato il Presidente Profumo alla conferenza di lancio. “Esistono tuttavia debolezze, di cui operatori e studiosi sono ben consapevoli, riferite agli asset intangibili, quali aspetti organizzativi e manageriali. La Fondazione Compagnia di San Paolo ha ritenuto quindi di intervenire, nell’ambito del Terzo settore, con lo scopo di rafforzare le competenze manageriali e tecnologiche delle organizzazioni, lanciando il Bando Next Generation You”.

Approfondimenti di analisi effettuati sui comparti oggetto dell’azione dei tre Obiettivi Cultura, Persone e Pianeta della Fondazione hanno messo in risalto una non rara fragilità – o ambiti di possibile miglioramento – comune agli enti beneficiari dei contributi della Fondazione, riguardo alla struttura e al modello di attività delle organizzazioni.

Efficienza, intesa come massimizzazione dei risultati a risorse date, e sostenibilità nel tempo ci hanno portati a osservare il funzionamento dei nostri enti beneficiari e non solo la loro missione: in altre parole, siamo convinti che, mirando a incrementare l’impatto nella qualità e nel tempo, ‘i prodotti’ e ‘i processi’ debbano essere posti su un piano di parità”, ha continuato il Presidente Profumo.

In coerenza con questo approccio, stiamo attivando una pluralità di strumenti, taluni dei quali già testati, altri inediti e in linea con le migliori esperienze della filantropia più avanzata – ha spiegato il Segretario Generale Anfossi -. Abbiamo recentemente presentato la nostra ‘cassetta degli attrezzi’, strumenti utili a rafforzare il funzionamento degli enti beneficiari. In questo caso, oltre all’effetto leva che rappresenta un intento comune ai tre Obiettivi della Fondazione, abbiamo attivato gli strumenti che riguardano lo sviluppo organizzativo, l’efficientamento finanziario e gestionale, l’attivazione di competenze in forma personalizzata e il bando a due fasi”.

È con queste premesse che lanciamo il bando Next Generation You – ha detto ancora Anfossi -, la cui finalità è di intervenire sul rafforzamento organizzativo degli enti, stimolando processi di crescita finalizzati a renderli delle vere e proprie leve di sviluppo per il territorio nel quale operano e portarvi benefici diffusi e duraturi. Abbiamo predisposto un budget di 2 milioni di euro, che potrà essere incrementato fino a 6 milioni di euro a fronte delle numerosità e della qualità dei progetti che riceveremo soprattutto nella seconda fase del bando, quella dedicata alla realizzazione dei piani di rafforzamento o di sviluppo”.

Il bando è articolato in due fasi: nella prima, che terminerà il 29 giugno, gli Enti candidati dovranno presentare una proposta di analisi organizzativa dei propri punti di forza, debolezza e potenzialità e un’idea del proprio piano di sviluppo. Il tutto con il supporto di esperti degli ambiti sopraindicati, già selezionati dalla Fondazione sulla base di criteri di comprovata capacità.

Per gli enti selezionati nella prima fase è prevista l’attribuzione di un contributo fino ad un massimo di € 15.000 destinato all’analisi organizzativa e alla progettazione del piano di sviluppo.

Gli enti ammessi alla seconda fase del bando dovranno presentare gli esiti dell’analisi organizzativa svolta e del piano di sviluppo elaborato in collaborazione con il fornitore, al fine di concorrere all’assegnazione di un contributo destinato all’esecuzione del piano stesso.

Per la seconda fase gli enti selezionati riceveranno un contributo fino a un massimo di € 50.000 destinato all’esecuzione del piano di sviluppo.

Per informazioni e chiarimenti scrivere a: nextgenerationyou@compagniadisanpaolo.it

Nella sezione Contributi del sito della Compagnia è possibile scaricare il bando completo. 

Sono in programma tre webinar, che saranno occasione per presentare il bando in maniera approfondita, con riferimento all’Obiettivo Persone, all’Obiettivo Cultura e all’Obiettivo Pianeta della Fondazione.

  • Mercoledì 19 maggio 2021, ore 15:00 – Obiettivo Persone
  • Giovedì 20 maggio 2021, ore 15:00 – Obiettivo Cultura
  • Venerdì 21 maggio 2021, ore 15:00 – Obiettivo Pianeta

Clicca qui per registrarti all’evento.

Per chi non potesse partecipare, i webinar saranno comunque disponibili (post evento) sulla pagina del bando, nella sezione Contributi.

Lo sviluppo delle aziende nella transizione ecosostenibilie: strumenti di gestione operativa per le imprese che progettano un cambiamento.

In partenza il prossimo 11 giugno il corso online intitolato “La transizione ecosostenibile”, organizzato da Scuola Capitale Sociale in collaborazione con Federazione Trentina della Cooperazione.

Negli ultimi anni il concetto di sostenibilità è entrato a far parte dell’agenda pubblica. È un concetto che rimanda ad azioni concrete, che non esclude il settore dell’economia e dell’impresa ma che le considera come attore sociale e produttivo della sostenibilità: la capacità di generare un processo virtuoso riguarda l’inclusione, all’interno delle proprie scelte aziendali, nella strategia e nel marketing, di esigenze ambientali e sociali. Non si tratta dunque solo di supply chain ma anche di azioni culturali.

La sostenibilità in questo senso, oltre a essere un comportamento virtuoso che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri, è un elemento di valorizzazione della propria azienda e dei propri prodotti, potenzialmente in grado di coniugare crescita e performance economica, sostenibilità sociale e ambientale.

Perché è necessario governare la sostenibilità? In che modo questa diventa un’opportunità nel governo delle imprese? Come coinvolgere gli stakeholder che influenzano l’organizzazione in questo cambiamento? Quali modalità utilizzare per monitorare il cambiamento strategico messo in atto?

Con queste premesse, il corso indaga le opportunità esistenti e le competenze necessarie perché ogni impresa possa tradurle in azioni concrete. L’obiettivo è, quindi, quello di trasmettere ai partecipanti competenze manageriali per affrontare le nuove sfide che il processo di transizione ecosostenibile pone, sollecitando l’attivazione di nuove iniziative, strategie e modalità organizzative aziendali.

Alternando momenti di lezione frontale a sessioni di laboratorio e attività in piccoli gruppi, il percorso cercherà di rispondere a queste domande in dieci ore di didattica ripartite in quattro moduli settimanali. Gli incontri sono pensati per tutti coloro che ricoprono funzioni di management e governance delle imprese.

A guidare i partecipanti un professionista del settore, Alessandro Vezzil, economista ed esperto in management sostenibile, consulente per il Gruppo Snam nel progetto di transizione energetica che la multinazionale sta realizzando.

Previste inoltre le preziose testimonianze di esperti quali Mario Iannotti, Ministero della transizione ecologica, Eliot Laniado, esperto di modelli economici Politecnico di Milano, Ilaria Mantegazza, sales manager di Carbonsink e Global Shaper del World Economic Forum e Piero Pellizzaro, direttore della Direzione di Progetto ‘Città Resilienti’ del Comune di Milano.

Il corso è realizzato in partnership con Federazione Trentina della Cooperazione, organizzazione impegnata a contribuire al miglioramento sociale ed economico delle persone, delle comunità e dei loro territori attraverso lo sviluppo coordinato della cultura e dell’imprenditorialità cooperativa.

Iscrizioni aperte fino al 31 maggio o fino a esaurimento posti (min. 15 per l’attivazione del corso, max. 25 partecipanti). Per iscriversi rivolgersi a segreteria@scuolacapitalesociale.it o visitare la pagina web del corso.

Torino Proxima. Il 19.05 evento di lancio

La Fondazione Compagnia di San Paolo SocialFare lanciano TorinoProxima!

Mercoledì 19 maggio 2021 | Ore 18.00

Torino Proxima

Economia e cultura della prossimità
per progettare oggi il futuro prossimo della nostra città

Evento online

Un appuntamento unico per riflettere insieme sulla dimensione culturale ed economica della prossimità come elemento abilitante per costruire il futuro vicino, empatico e accessibile di Torino:

  • La presentazione del nuovo libro di Ezio Manzini, Abitare la prossimità. Idee per la città dei 15 minuti, Egea Edizioni.
  • L’evento di lancio di Torino Proxima, il nuovo programma della Fondazione Compagnia di San Paolo realizzato con SocialFare per accompagnare progetti civici e culturali verso la creazione di impresa a impatto sociale attraverso la declinazione unica e rilevante della prossimità.

Intervengono:

Modera Stefano Arduini, direttore di Vita.

Segue sessione di Q&A 

Il pubblico connesso in diretta potrà fare domande attraverso la chat di Facebook e YouTube.

L’evento sarà trasmesso in diretta sui canali Facebook e YouTube di SocialFare.

A questo link il calendario sempre aggiornato degli eventi: clicca qui.

CUAP – II Edizione. Un gruppo: due project work

Il Corso Universitario di Aggiornamento professionale (CUAP) in Valutazione d’Impatto sociale, rivolto a coloro che intendono potenziare conoscenze e competenze sul tema della valutazione di impatto, è organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino e nell’ambito delle attività promosse dal Centro di competenza sulla Valutazione dell’impatto sociale.

La seconda edizione del corso si è conclusa il 10 Maggio, giorno in cui tutti i partecipanti hanno presentato gli out finali del corso: 14 progetti di gruppo in cui i futuri valutatori d’impatti certificati si sono sperimentati nella realizzazione di una valutazione d’impatto vera e propria. Qui sono riportati i risultati.

Il gruppo 4 ha deciso di affrontare la sfida e presentare due diversi project work! Un gruppo particolarmente eterogeneo che ha deciso di dare valore a questa “diversità” e mettersi in gioco valutando due diversi progetti.

I protagonisti

Domenico Furfaro, Educatore Professionale. Ritiene importante la valutazione d’impatto sociale perché la considera uno strumento che permette di rendere più fruibile il lavoro che si svolge nel Sociale a coloro che non sono professionisti del Sociale, oltre a permettere un buon monitoraggio del lavoro che si sta svolgendo.

Francesca Longobardi, Project manager del progetto WAM – Welfare Aziendale Monregalese per Forcoop (ente capofila) oltre ad essere assistente sociale e giornalista pubblicista. Rappresenta lo sguardo interno ed è curiosa di conoscere gli altri punti di vista.

Daniela Fraire, medico veterinario libero professionista per piccoli animali. Ha deciso di partecipare a questo corso perché  pensa che sia la professione del medico veterinario sia gli interventi assistiti con animali abbiano un impatto sociale notevole.

Silvia Galzenati, si occupa di Sostenibilità in una multinazionale di Torino, trattando spesso quella che viene definita « responsabilità sociale d’azienda ». Trova molto interessante come le attività di un’azienda possano contribuire e intervenire sullo sviluppo della società che ci circonda.

Barbara Porteri, laureata in Economia e commercio, si occupa di pianificazione e controllo di gestione dal 1995. Ritiene che la valutazione d’impatto possa essere importante per un ente del Terzo settore, nella misura in cui diventa parte integrante dei processi decisionali e di scelta degli obiettivi, e delle attività di pianificazione e controllo.

I project work

 “Autonomia giovani adulti”: Il Progetto dedicato ai Giovani Adulti è nato nel 2011 per accompagnare le ragazze e i ragazzi che escono da situazioni di accoglienza dovute a difficoltà familiari importanti. Con il compimento della maggiore età escono dal circuito della tutela e devono fare un salto verso il mondo degli adulti che per la maggior parte dei casi appare a loro poco accogliente e poco propositivo.

La valutazione dell’impatto sociale del medico veterinario per animali da compagnia dell’ Ambulatorio veterinario Savigliano (CN): L’obiettivo comune per tutti i medici veterinari è una sola salute per tutti, queste le basi della seconda valutazione d’impatto condotta

Talent Garden Fondazione Agnelli sulla panchina di Bench-Mark

Ci suono luoghi emblematici di Torino che danno l’idea della sua evoluzione e del suo modo di essere. Per esempio, via Giacosa 38, l’indirizzo civico della Fondazione Agnelli, era l’espressione dell’Italia degli anni Sessanta e di una città sostanzialmente monocentrica e monoindustriale, costruita intorno alla Fiat.
Negli anni tutti ciò è cambiato, e la Fondazione ha spostato e concentrato il suo focus sul tema dell’alta formazione, grazie anche all’importante partnership con Talent Garden.

Barbara Graffino, Co Founder di Talent Garden Fondazione Agnelli, ci racconta il significato di “piattaforma ibrida” e un particolare progetto a cui stanno lavorando 12 soggetti dell’ecosistema dell’innovazione tecnologica torinese.

Intervista curata da Francesco Antonioli per la rubrica Bench-Mark.

 

Primi risultati positivi per il progetto di inclusione sociale e riqualificazione urbana Loving the Alien

Primi risultati positivi per il progetto di inclusione sociale e riqualificazione urbana Loving the Alien

Loving the Alien è un articolato percorso di rigenerazione urbana e sociale, avviato in partnership con Mufant – Museo del fantastico e della fantascienza e la Cooperativa Sociale Onlus Altra Mente, cooperativa che si occupa di riabilitazione di persone che soffrono di disagio psichico. Entrambe le organizzazioni operano storicamente nella periferia nord cittadina ( circoscrizioni  5 , 6 e 7 di Torino) ed è su questo territorio che insiste il progetto.

Loving the Alien è anche un brand che unisce psichiatria e immaginario fantastico attraverso quattro principali  attività: 

  • Sartoria per cosplayer
  • Laboratorio di scenografia 
  • Parco Fantastico
  • Festival del Fantastico

Centrale è l’idea che tutte le attività previste producano ricavi: i due laboratori sono pensati per sostenersi nel tempo attraverso la vendita di prodotti, mentre il Parco e il Festival si sosterranno attraverso attività indirizzate a visitatori e turisti.

Attraverso l’attivazione dei due laboratori artigianali, quello di sartoria costumistica ed il laboratorio di scenografia si è ottenuto un importante risultato: è stata offerta, a persone con disagio psichico, la possibilità di lavorare in modo stabile e continuativo all’interno.

Ad oggi infatti sono 8 le persone che lavorano stabilmente nei due laboratori.

Il progetto sta portando avanti le sue azioni sia in relazione alla possibilità di dare continuità ai lavoratori, tramite la ricerca di fondi, sia nei lavori di riqualificazione del giardino esterno dove al momento sono state collocate 7 installazioni artistiche ed è prevista la collocazione di altre 8 entro la fine del 2021.

Il Parco del Fantastico costituisce un ambizioso progetto di rigenerazione dello spazio pubblico esterno al Museo Mufant che accoglie opere di arredo urbano ispirate ai protagonisti dell’immaginario fantastico moderno. L’obiettivo è quello di realizzare uno spazio che sia insieme di interesse culturale e artistico e possa costituire, col tempo, un’attrazione turistica.

Nei giorni 18, 19 e 20 settembre 2020 si è svolto il Festival Loving the Alien: festival annuale dedicato alla rigenerazione urbana e all’inclusione sociale, con connotazioni aliene e utopistiche che ha ottenuto un grande successo di pubblico. Considerati i buoni risultati della prima edizione del Festival, si sta lavorando alla realizzazione della seconda edizione prevista per settembre 2021, limitazioni Covid permettendo.

Obiettivo principale dell’intero progetto è quindi quello di rigenerare, non in senso strutturale ma in senso di vitalità di circolazione di persone, tramite il Parco ed il Festival e rendere attivi e partecipi al progetto, persone più deboli che attraverso il lavoro e la manualità diventano più forti e parte di una comunità.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Loving the Alien fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact. 

Per maggiori informazioni sul programma Torino Social Factory e gli altri 14 progetti che ne fanno parte vai a questo link.

CUAP – II Edizione. Presentato il project work Orto in Condotta

Il Corso Universitario di Aggiornamento professionale (CUAP) in Valutazione d’Impatto sociale, rivolto a coloro che intendono potenziare conoscenze e competenze sul tema della valutazione di impatto, è organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino e nell’ambito delle attività promosse dal Centro di competenza sulla Valutazione dell’impatto sociale.

La seconda edizione del corso si è conclusa il 10 Maggio, giorno in cui tutti i partecipanti hanno presentato gli out finali del corso: 14 progetti di gruppo in cui i futuri valutatori d’impatti certificati si sono sperimentati nella realizzazione di una valutazione d’impatto vera e propria. Qui sono riportati i risultati.

Orto in condotta, ma 10 in condotta al Gruppo composto da Davide Matteo Lasagno – Anteo Impresa Sociale, Maria MancusoSlow Food Italia Aps, Elena Menin – Consulta per le Persone in Difficoltà Odv, Giulia SalaMinD e PUSH e Federica Serafini – Genera Società Cooperativa Sociale Onlus.

Il gruppo si è sperimentato nella realizzazione della valutazione d’impatto del progetto “Orto in Condotta”, uno dei principali strumenti di educazione alimentare e ambientale destinato ai bambini ideato dall’Associazione Slow Food Italia Aps. Ideato appositamente per le fasce di età più piccole, è rivolto principalmente alle scuole dell’infanzia e primarie, poiché è importante acquisire corrette abitudini alimentari fin da bambini.

Sostegno di nuove imprenditorialità ad impatto sociale nelle aree rurali e montane: online le storie e i risultati raggiunti con il progetto pilota Delfin

Si è concluso in aprile il percorso di accompagnamento di 10 idee imprenditoriali ad impatto sociale nelle aree rurali e montane delle province di Cuneo, Biella e Torino, promosso da Finpiemonte e dalla Fondazione Giacomo Brodolini.
L’iniziativa pilota, sviluppata nell’ambito del progetto Delfin co-finanziato dal programma Interreg Central Europe, ha promosso un bando per selezionare progetti imprenditoriali, volti a dare risposte alle sfide sociali nei territori montani.

Tra le 55 candidature pervenute, nel luglio 2020, sono stati selezionati i 10 progetti partecipanti. Nello specifico si è trattato di 6 progetti nella provincia di Cuneo, di cui due in valle Stura (L’Arma dei MargariGerminAzioni), uno in val Maira (PiemonteBox), uno in val Tanaro (Generazione di Servizi Ecosistemici), uno in val Grana (AgriLab) e uno in val Bormida (Officine Sartorino); due progetti nella provincia di Biella, rispettivamente in valle Elvo (La Scuola Senza Pareti) e in valle Cervo (Vita da Bosco!); due progetti nella città metropolitana di Torino, in Val Susa (Fattoria Sociale E.Gi.Ivo) e nella collina torinese (La Terra di Eridaan).

Nel corso di otto mesi, i 10 progetti selezionati hanno avuto accesso ad attività di formazione, mentoring e tutoraggio condotte da SAA – Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università degli Studi di Torino, orientate a sviluppare un’attitudine metodologica nuova e un approccio di taglio manageriale, finalizzato a condurre un’analisi approfondita della loro idea progettuale per la realizzazione di una nuova attività sul territorio.
La società cooperativa Nemo – Nuova Economia In Montagna ha inoltre supportato i progetti nell’analisi dei fabbisogni e nella mappatura degli stakeholder di riferimento, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di reti e relazioni con gli attori del territorio per dare risposta a bisogni di natura organizzativa, gestionale e finanziaria per l’avvio d’impresa.
Ad ulteriore sostengo per lo sviluppo e la concretizzazione di questi nuovi progetti d’impresa, i partner di DelFin hanno gestito la seconda fase del percorso di accompagnamento, incentrata sull’attivazione di meccanismi di sostegno finanziario a vantaggio dei progetti. Fondazione Giacomo Brodolini ha redatto i report di readiness finanziaria – riadattando l’indice IRL al contesto di progetti sociali – con lo scopo di offrire uno strumento pratico di valutazione del livello di maturità utile sia all’autovalutazione, sia agli stakeholder interessati a sostenere tali realtà. Finpiemonte ha agevolato lo sviluppo di contatti diretti e l’organizzazione di incontri bilaterali di approfondimento con soggetti di riferimento, quali istituti di credito e fondazioni, enti territoriali e organizzazioni settoriali di riferimento per l’operatività dei progetti, piattaforme di crowdfunding e operatori della finanza d’impatto.

Il percorso di accompagnamento si è inserito in un quadro europeo di sperimentazioni di strumenti per facilitare l’accesso di realtà imprenditoriali ad impatto locale in un ecosistema solido e favorevole, su questa base si è organizzata l’Impact Conference 2021. L’evento, tenutosi il 27 e 28 aprile, è stato occasione per dare ampio respiro al pilota piemontese e due progetti selezionati hanno avuto l’opportunità di presentarsi a una platea internazionale. Allo stesso tempo i panel tematici si sono rivolti agli stakeholder locali: partendo dagli insegnamenti tratti dai pilota lo scopo è stato di meglio comprendere e riconoscere le esigenze e le opportunità delle imprese sociali, al fine di massimizzarne gli impatti socio-economici sul territorio con più efficaci meccanismi di supporto. Nei prossimi mesi infatti i partner di DelFin si rivolgeranno agli attori locali di amministrazioni pubbliche ed enti finanziari per costruire seminari di capacity building, con lo scopo di rafforzare le competenze e l’ecosistema a supporto delle imprese sociali nelle aree rurali.

Scopri i PROGETTI SELEZIONATI

Grazie al percorso di accompagnamento offerto dal progetto DelFin, i partecipanti hanno potuto compiere importanti e concreti passi per realizzare il loro progetto di impresa. Nel corso dell’accompagnamento:

  • due progetti si sono costituiti in forma di associazione di promozione sociale (La Terra di Eridaan APS e Semi e Zampe APS di Fattoria Sociale E. Gi.Ivo);
  • quattro progetti hanno in programma di avviare, a partire dalla stagione estiva, la sperimentazione pilota delle proprie attività, con l’obiettivo di testare l’offerta ideata con il mercato di riferimento (tra questi segnaliamo le Agriesperienze di “I Tesori della Terra”, le attività laboratoriali e le passeggiate nella natura di “La Terra di Eridaan”, il lancio del calendario dei primi corsi de “La Scuola Senza Pareti” e la sperimentazione del percorso naturalistico per ipovedenti di “Vita da Bosco!”);
  • cinque offerte di prodotto e servizio sono state codificate. Tra questi, è stata impostata la mappatura dei Servizi Ecosistemici, è stata realizzata una mappatura preliminare dei produttori e dei prodotti di PiemonteBox ed è stato stilato un catalogo di attività di Officine Sartorino;
  • è stata formalizzata un’importante partnership strategica: il progetto L’Arma dei Margari è stato incaricato dal Comune di Demonte dello sviluppo delle relazioni con gli assegnatari delle malghe;
  • due investimenti infrastrutturali sono stati avviati: il laboratorio di trasformazione della Cooperativa agricola di comunità Germinale e il piano per la costruzione dell’Agricampeggio di Tesori della Terra.

Non sono inoltre mancati momenti di visibilità pubblica, verso interlocutori di rilievo a livello regionale, nazionale e internazionale: il 15 aprile si è svolto un workshop che ha offerto ai progetti una vetrina importante per presentare la loro idea imprenditoriale ad una rosa di stakeholder italiani, e ha permesso di avviare una riflessione più ampia sul sostegno all’imprenditoria sociale nelle aree rurali. Il 27 aprile, nel corso della conferenza internazionale Impact Conference 2021, sono stati selezionati alcuni dei progetti che hanno partecipato al Social Business Pitching Forum. Tra questi, il progetto PiemonteBox si è aggiudicato tutti e tre i riconoscimenti assegnati dalla giuria: come progetto con il miglior potenziale di mercatomiglior progetto a impatto sociale e migliore presentazione nell’ambito del pitch.
Un ulteriore risultato raggiunto è stato evidenziare il grande fermento esistente sul territorio. Infatti, oltre ai 10 progetti selezionati, l’azione pilota DelFin, attraverso un’attività preliminare di scouting, ha permesso di individuare altre 45 candidature, per un totale di 55 proposte. Si tratta di iniziative con livelli di maturità molto diversi e che affrontano tematiche legate principalmente alla promozione del benessere psicofisico, alla riscoperta del territorio e al turismo sostenibile, alla valorizzazione delle produzioni locali. L’attività di scouting ha pertanto permesso di far emergere iniziative di impresa di territorio (in alcuni casi fortemente vocate al rafforzamento di ecosistemi locali e collocate in zone marginalizzate), che diversamente sarebbero forse rimaste “distanti” da questo genere di opportunità.

Tutte le informazioni solo disponibili alla pagina web di finpiemonte.it

Leggi il Comunicato stampa

 

 

Continua la campagna di digitalizzazione del terzo settore: entra in Tech4good!

È ancora in corso la raccolta delle iniziative per entrare a far parte del progetto Tech4Good, che permette alle Organizzazioni che offrono servizi al Terzo Settore di ottenere visibilità e di entrare in contatto con gli ETS.

FORNISCI SERVIZI AL TERZO SETTORE? Compila questi due brevi moduli per permettere ai partner di progetto di inserirti nella mappa dei servizi Tech4Good.

1- Racconta la tua realtà: COMPILA IL MODULO

2- Racconta i tuoi progetti e attività tecnologiche per il mondo del sociale: COMPILA IL MODULO

Cos’è Tech4Good

Con il progetto Tech4Good, Torino Social Impact – insieme a Fondazione Torino Wireless, Nesta Italia e Incubatore Imprese Innovative dell’Università di Torino – è promotore di azioni coordinate per la digitalizzazione del terzo settore e la sperimentazione di nuove ed emergenti tecnologie che offrano possibilità inedite per affrontare e risolvere i problemi delle comunità. Scopri di più!

ECONOMIA SOCIALE E IL FUTURO DELL’EUROPA – Il modello (RI)GENERIAMO impresa benefit che unisce profit e non profit

La Conferenza sul Futuro dell’Europa promossa dalle Istituzioni EU (Parlamento, Consiglio e Commissione) si prefigge come obiettivo quello di conferire ai cittadini un ruolo più incisivo nella definizione delle politiche e delle ambizioni dell’EU, migliorando la resilienza dell’Unione alle crisi, sia economiche che sanitarie.
Quale il ruolo dell’economia sociale?
Partendo dall’esempio concreto di (RI)GENERIAMO Impresa Benefit frutto di un percorso condiviso che ha unito profit e non profit in una comune visione di sviluppo integrale, la Talk vuole approfondire, all’indomani della Festa dell’Europa, il ruolo dell’economia sociale per il futuro dell’EU.
La Relazione d’Impatto di (RI)GENERIAMO sarà lo strumento concreto per porre al centro del dibattito le tante catene di valore che l’economia sociale produce e che verranno analizzate attraverso i contributi di relatori esperti ed in una dimensione Europea.

Scarica l’Agenda e segui la diretta Facebook sulla pagina di EuropaToday
Per informazioni: info@ri-generiamo.it

Innovato-R Final Virtual Project meeting: 19-20 maggio 2021

Nelle giornate del 19 e 20 maggio 2021 si terrà l’evento finale del progetto Innovato-R dal titolo “Everybody’s an innovator: two years of experiments in innovating the city”.

Iniziato come best practice a Torino, dopo più di due anni, questo fantastico viaggio nell’innovazione sociale all’interno delle PA sta ora per concludersi. Durante l’evento finale verranno presentati i risultati dei 7 progetti pilota, con i 7 partners coinvolti:  Torino, Rotterdam, Cluj-Napoca, Vezprem, Porto, Métropole Du Grand Paris, Murcia.

Il meeting sarà suddiviso in due momenti: la prima giornata del 19 maggio, aperta al pubblico, presenterà il panel dal titolo “The Innovative city” a cui interverranno relatori di fama internazionale quali Charles Landry, autore di The Creative Bureaucracy,  Amalia Zepou, Fondatrice della Kollectiva NGO e Arwin Van Buuren, Full Professor di Amministrazione pubblica all’ Erasmus University of Rotterdam.

La seconda giornata del 20 maggio, riservata solo ai Partners del progetto, sarà invece un momento di confronto e scambio di opinioni e riflessioni sui temi della sostenibilità dell’azione e della capitalizzazione.

Consulta il programma completo del meeting.

Se vuoi partecipare all’evento del 19 maggio, la deadline per l’iscrizione è lunedì 17 maggio.

Per aggiornamenti su Innovato-R consulta il sito ufficiale.

European Social Innovation Competition 2021

Il periodo di iscrizione per la European Social Innovation Competition 2021 sta per concludersi. La scadenza per la presentazione delle iscrizioni è mercoledì 12 maggio, alle 12:00 CEST.

L’economia europea sta cambiando. I prossimi anni vedranno uno spostamento verso un futuro verde e digitale. Queste due transizioni presentano agli individui, alle imprese e alle industrie delle opportunità entusiasmanti. Comprendere le competenze che saranno necessarie e il modo migliore per svilupparle sarà la chiave per sbloccare queste opportunità per gli individui e le organizzazioni.

Questa competizione mira a incentivare, sostenere e premiare le innovazioni sociali che aiuteranno le persone e le organizzazioni a identificare, sviluppare e rafforzare le competenze di cui avranno bisogno per adattarsi e prosperare in un mondo che cambia. Il concorso è alla ricerca di idee in fase iniziale che affrontino queste esigenze in una serie di modi diversi. Da soluzioni innovative che identifichino i bisogni e le lacune di competenze ad approcci di sviluppo delle competenze, incluso ma non limitato alla formazione.

Prossimamente: Mercoledì 5 maggio – 3pm CEST

Per sostenere i concorrenti, il quarto e ultimo webinar di lancio è una sessione pratica per sostenere i nostri potenziali concorrenti che potrebbero aver bisogno di una guida nel processo di candidatura.

Registrazioni per il webinar qui.

La sessione coprirà informazioni generali sul Concorso, così come informazioni pratiche sul processo di candidatura, gli obiettivi, le fasi e le regole del concorso, così come i pacchetti di supporto e gli eventi. I concorrenti avranno l’opportunità di fare domande e scambiare con il team del concorso e i partner.

Monica Boța-Moisin (avvocato, consulente di sostenibilità culturale e co-fondatrice di WhyWeCraft – vincitrice del Concorso europeo di innovazione sociale 2020) condividerà il viaggio di WhyWeCraft con il Concorso di innovazione sociale 2020: Reimagine Fashion, dalla presentazione dell’espressione di interesse per partecipare alla competizione da Mumbai, India, a come la Social Innovation Academy ha permesso al team di sviluppare un piano d’azione convincente per far rivivere l’artigianato tessile in Europa e la connessione emotiva tra le persone e gli indumenti.

Monica parteciperà al webinar dalla Romania dove attualmente coordina la prima fase di implementazione del progetto pilota WhyWeCraft: il programma di onboarding e capacity building degli artigiani.

I partecipanti avranno l’opportunità di fare domande direttamente a Monica, al team del concorso e ai partner.

Smart City: servizi urbani innovativi, dati e impatto sullo spazio pubblico

Il Comune di Torino, in collaborazione con Nesta Italia e nel contesto del progetto europeo NGI Forward, organizza il Town Hall Forum per confrontarsi con i cittadini sul tema della digitalizzazione della città. L’incontro si svolgerà online su Zoom giovedì 13 maggio a partire dalle 17:45.

Qual è l’impatto delle strategie di digitalizzazione sui servizi e sugli spazi pubblici? Quali opportunità considerare? Quali i rischi?

Il Comune di Torino coinvolge i cittadini in una consultazione pubblica attraverso il Town Hall forum di giovedì 13 maggio, un incontro aperto al pubblico per confrontarsi su quattro temi chiave:

  1. Smart Road: veicoli connessi, guida autonoma, sistemi e infrastrutture di supporto;
  2. Urban Air Mobility: servizi di trasporto, monitoraggio e sorveglianza, integrazione mobilità di aria e di terra;
  3. Industry 4.0: macchine connesse, supply chain estesa, relazione con i clienti;
  4. Innovative Urban Service: servizi al corpo cittadino, gestione spazi urbani.

Come si svolge l’incontro?

La prima parte sarà dedicata ad una presentazione delle iniziative portate avanti all’interno del progetto Casa delle Tecnologie Emergenti, a cui seguirà un panel di discussione tra i rappresentanti delle varie iniziative.

Nella seconda parte, invece, i partecipanti che vogliano aderire all’iniziativa saranno suddivisi all’interno di Breakout Rooms (5 gruppi di lavoro aperti a 10 partecipanti ciascuno), in cui avranno la possibilità di confrontarsi con altri cittadini sulle iniziative presentate, riflettendo insieme sulle conseguenze della digitalizzazione della città, in particolare attraverso temi come la privacy e la cosiddetta algorithmic bias.

Per partecipare, basta iscrivervi a questo link.

I cittadini che indicheranno di voler partecipare alle Breakout Rooms riceveranno qualche giorno prima del Town Hall una serie di articoli e altri materiali informativi sui temi che saranno affrontati durante l’incontro.

Workshop OCA. L’arte che allena il pensiero

Teatro, innovazione sociale e culturale, arte e ricerca sono le parole chiave del progetto OCA: l’arte che allena il pensiero realizzato dal Social Community Theatre Centre – Corep.  Il progetto OCA, l’arte che allena il pensiero realizza una grande installazione del gioco dell’OCA nel cortile del Polo del ‘900. Il gioco è un percorso ludico e artistico di formazione che allena il pensiero critico dei partecipanti sui temi della lotta alle discriminazioni e alle disuguaglianze e della promozione di una buona cittadinanza.

PARTECIPA ANCHE TU AL WORKSHOP DI TEATRO!

Il progetto OCA realizza workshop di teatro con studenti e giovani! Esito del workshop sarà la realizzazione da parte del gruppo di una o più brevi performance teatrali. Il gruppo presenterà la performance durante l’evento finale di progetto previsto per giugno 2021. La performance inoltre verrà inserita in forma video come contenuto di una casella del gioco dell’oca negli spazi del Polo del ‘900!

Il progetto è realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del “Bando CivICa”, progetti di Cultura e Innovazione Civica.

Il workshop è rivolto a giovani e adulti tra i 19 e i 40 anni.

Date e orari:

  • Sabato 8 maggio 2021, orario 10 – 18
  • Sabato 15 e domenica 16 maggio, orario 12 – 14, per le riprese video
  • Giovedì 10 giugno, orario 18 – 20
  • Venerdì 11 giugno, orario 18 – 21 per l’evento finale
  • Sabato 12 giugno, orario 16 – 19 per l’evento finale

La partecipazione è gratuita! Il workshop è organizzato in collaborazione con GENERATIVA.

Info e prenotazioni: cerrone@socialcommunitytheatre.com

Job Film Days – Il cinema per i diritti di chi lavora

La Camera di commercio di Torino lancia il Premio Job for the Future (JFD) per l’edizione 2021 dei Job Film Days, dedicato ai cortometraggi realizzati in Unione Europea da registe e registi under 40 che raccontano i lavori “emergenti” e le sfide del lavoro contemporaneo. Possono partecipare opere, sia edite che inedite, della durata massima di 30 minuti, prodotte dopo il 1 gennaio 2019.

Il lavoro del futuro in tutte le sue accezioni, dall’innovazione tecnologica alla green economy, dallo smart working alla responsabilità sociale: questi i temi che faranno da sfondo alle opere che gareggeranno per i seguenti premi: Premio al miglior cortometraggio (5.000 Euro), Premio alla miglior regia (3.000 Euro), Premio al miglior soggetto sulla realtà italiana (2.000 Euro).

Job Film Days (JFD) è il festival di cinema dedicato alle tematiche del lavoro e dei diritti che quest’anno si svolgerà dal 22 al 26 settembre 2021.

> Leggi qui il bando

Ultimi aggiornamenti del Progetto MirafioriSìcura – Servizi per la comunità

Il progetto MirafioriSìcura vede la partecipazione di tre cooperative sociali: la Cooperativa Sociale Mirafiori , capofila del progetto, la Cooperativa Sociale l’Arcobaleno e la Cooperativa Sociale I Passi.

Tutte  e  tre le cooperative lavorano nel quartiere di Mirafiori Sud per la prevenzione del disagio sociale e per la creazione di benessere per le fasce più deboli. Il progetto si prefigge infatti di ideare, progettare e attivare tre servizi di prossimità rispondendo ai bisogni alimentari, di mobilità, di socialità e di intrattenimento culturale dei cittadini del quartiere.

Una sfida che mette al centro la comunità, offrendo opportunità di protagonismo e incontro capaci di valorizzarne le risorse promuovendo solidarietà e senso di cura verso il proprio quartiere.

Sono stati sviluppati tre servizi di prossimità alla cittadinanza quali:

  • servizio MiraBike: una Ciclofficina popolare per promuovere l’utilizzo della bicicletta tra adulti e bambini offrendo ai cittadini un servizio di assistenza efficace e radicato sul territorio;
  • servizio MiraSocial: creazione di un forno sociale a disposizione dei cittadini;
  • servizio MiraCulture: un bar “culturale”, capace di unire nella sua offerta aggregativa cultura, svago, arte.

La Cooperativa si è impegnata nella promozione agli abitanti del quartiere, dei servizi proposti per renderli sempre più fruibili a tutti. La progettazione di ogni servizio è infatti scaturita da un approccio collaborativo con i target group ben definiti, dall’attivazione di eventi e laboratori finalizzati alla promozione della mobilità ciclabile casa-scuola e casa-lavoro e attraverso la realizzazione di eventi per i giovani del quartiere.

Negli ultimi mesi sono stati inoltre attivati dei percorsi di orientamento e formazione per i giovani cittadini del quartiere che hanno fornito loro conoscenze base specifiche su alcune tematiche quali:  la professione del barman, la panificazione, la pulizia industriale, la sicurezza e l’educazione finanziaria. Al termine del percorso formativo, tre allievi sono stati inseriti in tirocini formativi presso le strutture della realtà con le quali la cooperativa collabora a Torino.

Il Covid 19 ha impattato negativamente sul progetto con un brusco arresto in primavera e una ripartenza a singhiozzo. Nonostante ciò, MirafioriSìcura è riuscita a far partire e attivare questi servizi e far sì che risultassero una presenza propositiva nel quartiere, proprio in un momento così difficile. 

“Per il futuro ci auguriamo che queste collaborazioni diventino fisse e continuative all’interno dei servizi e che i servizi stessi diventino dei propulsori per la cultura per il benessere e per la socialità all’interno del quartiere, in poche parole fare quello che le cooperative fanno da anni cioè promuovere la partecipazione e lo sviluppo di comunità”, dichiara Massimiliano Giannelli (Servizio Miraculture del Progetto MirafioriSìcura).

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

MirafioriSìcura fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.

Per maggiori informazioni sul programma Torino Social Factory e gli altri 14 progetti che ne fanno parte vai a questo link.

CUAP “Valutazione d’impatto”: presentazione dei risultati

La seconda edizione del corso CUAP “Valutazione d’impatto sociale” sta per volgere al termine. I prossimi 3 e 10 Maggio, infatti, i partecipanti presenteranno  gli output finali del corso: 14 progetti di gruppo in cui i futuri valutatori d’impatti certificati si sono sperimentati nella realizzazione di una valutazione d’impatto vera e propria.

Le due giornate, unitamente al 24 Maggio, giorno in cui è stato previsto il convegno che ospiterà anche la consegna virtuale delle nuove certificazioni, rappresentano la conclusione del percorso, quest’anno erogato completamente online.

Un pubblico d’eccezione prenderà parte alle 3 giornate: oltre a tutti i docenti, infatti, saranno presenti anche i primi valutatori d’impatto, certificati lo scorso anno. L’iniziativa rientra nell’ottica della formazione continua sul tema, uno degli aspetti fondamentali promosso dagli organizzatori del corso.

 

Di seguito i numeri della seconda edizione:

  • 70 nuovi “futuri” valutatori d’impatto
  • Circa 40 diversi enti del terzo settore, fondazioni e liberi professionisti coinvolti
  • 5 regioni italiane raggiunte
  • Oltre 10 docenti per 40 ore di formazione frontale

Visto il successo riscontrato, il comitato organizzatore è già al lavoro per la progettazione di una nuova edizione.

Terra Madre Salone del Gusto chiude dopo 205 giorni e 1160 appuntamenti

Un’edizione straordinaria che ha raggiunto complessivamente oltre 10 milioni di profili digitali in 202 Paesi del mondo

Cala il sipario domani, 30 aprile 2021, sulla tredicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, la manifestazione internazionale organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte che non si è arresa di fronte all’imperativo dettato dal Covid-19 e con grande spirito di resilienza ha rivoluzionato il proprio format, proponendo 205 giorni di eventi fisici e digitali, organizzati dalla rete di Slow Food e dai suoi partner in 75 Paesi del mondo.

«Di fronte alla crisi sanitaria, sociale, economica causata dalla pandemia abbiamo voluto riportare l’attenzione sulle cause che l’hanno scatenata: la biodiversità agricola compromessa dall’agire umano, la crisi climatica che minaccia gli ecosistemi, le iniquità del modello di produzione e distribuzione del cibo. Tutti problemi che conoscevamo bene già prima di questa pandemia, ma che il modello di sviluppo dominante continua a ignorare o non voler affrontare» dichiara Carlo Petrini, presidente di Slow Food. «In questa situazione noi abbiamo deciso di puntare i riflettori sulle soluzioni, piccole ma rivoluzionarie per la loro efficacia di azione a livello locale, che già oggi sono nelle mani delle comunità di contadini, pescatori, artigiani, cuochi, ma anche dei singoli cittadini che ogni giorno agiscono per il cambiamento con le loro scelte consapevoli. Da tempo sosteniamo la necessità di un cambio di paradigma, e non siamo i soli a dirlo: ecco, questi sette mesi di Terra Madre ci hanno permesso di ascoltare la voce di studiosi, accademici, filosofi, scienziati, economisti, insieme a quella dei contadini, artigiani, pastori, pescatori, educatori che sono l’ossatura fondamentale della rete di Terra Madre e di Slow Food in ogni angolo del pianeta. Il quadro finale che ci consegna questa edizione dell’evento, attraverso le migliaia di ore di attività realizzate nei cinque continenti, è una lucida visione di questi nuovi paradigmi, che rappresenta quella vera transizione ecologica da più parti invocata e non più rimandabile» rilancia Petrini.

Sette mesi di eventi che hanno portato Terra Madre Salone del Gusto in tutto il mondo, facendo di Torino e del Piemonte il punto di riferimento della riflessione sul futuro del cibo.

«Il grande successo di questa edizione, pur nelle modalità che l’emergenza sanitaria ha imposto, è la dimostrazione della straordinaria forza della comunità che Slow Food ha creato negli anni e di cui Terra Madre Salone del Gusto, l’Italia e il Piemonte sono il cuore pulsante» sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. «Ed è la prova che in questo patrimonio umano unico, fatto di competenze, storia e idee che guardano al futuro, c’è la chiave per ripartire. L’energia vitale per alimentare con consapevolezza e coscienza il nostro domani».

«Pur in un contesto di grande difficoltà causato da una pandemia che – sottolinea la sindaca di Torino, Chiara Appendino – ha fatto e, a tutt’oggi, sta facendo sentire in ogni parte del pianeta i suoi pesanti effetti di carattere sanitario, economico e sociale, la manifestazione Terra Madre Salone del Gusto ha superato ogni ostacolo, riuscendo nell’impresa di far dialogare tra loro realtà anche appartenenti a mondi lontani e diversi, e confermando l’evento come un’imperdibile occasione di sensibilizzazione sui temi del cibo, dell’educazione alimentare, della tutela delle biodiversità».

«Occorre evidenziare – aggiunge Appendino – che il format scelto per la tredicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto – attraverso i suoi numerosi appuntamenti organizzati anche in digitale e proposti in sette mesi, coinvolgendo 75 Paesi – ha consentito di trasformare in opportunità i limiti posti dalla necessità di adottare misure restrittive per contenere la diffusione del Covid 19, permettendo allo stesso tempo, di mantenere al centro dell’evento Torino e il Piemonte e di allargare gli orizzonti della manifestazione».

E proprio in questa grande opportunità di conoscere e imparare risiede l’unicità di questa edizione di Terra Madre che ha unito virtualmente la rete Slow Food come mai nessuna edizione fisica avrebbe potuto fare. Intendiamoci, nessun appuntamento virtuale potrà mai sostituire il senso di fraternità e la forza della moltitudine che si incontra a Torino ogni due anni, ma in questi mesi ogni comunità Slow Food, ogni socio o attivista, ogni singolo appassionato ai temi proposti – ovunque nel mondo, qualsiasi fosse la sua lingua – ha avuto la possibilità di trovare in Terra Madre il format più adatto. Secondo una prima stima, i 1160 eventi, organizzati in 75 Paesi – dall’Azerbaijan al Brasile, dalle Filippine all’isola di Antigua – che la piattaforma http://www.terramadresalonedelgusto.com ha ospitato e promosso con una media di circa sei al giorno, hanno raggiunto oltre 10 milioni di profili digitali in tutto il mondo. In particolare, gli appuntamenti trasmessi sulla piattaforma e sui social di Terra Madre Salone del Gusto hanno totalizzato oltre 1.300.000 visualizzazioni con un pubblico distribuito in 202 Paesi, mentre gli eventi organizzati direttamente dalla rete Slow Food in giro per il mondo hanno coinvolto 250.000 partecipanti. Significativo il dato relativo alle attività di formazione e agli incontri che prevedevano la partecipazione previa registrazione: un totale di 97 appuntamenti segna complessivamente l’iscrizione di 10.300 persone mentre sono oltre 1 milione gli utenti che hanno seguito quegli stessi appuntamenti attraverso i social. Inoltre, 3300 giovani da tutto il mondo per un mese hanno aderito alla challenge organizzata su Instagram in collaborazione con gli attivisti dello Slow Food Youth Network per promuovere il cibo buono, pulito e giusto. Un altro dato importante emerge da una prima rilevazione statistica effettuata in prossimità della conclusione dell’evento, secondo la quale oltre il 45% dei soggetti che hanno partecipato attivamente agli appuntamenti di Terra Madre Salone del Gusto non aveva mai avuto un coinvolgimento nelle attività di Slow Food: una solida base di interlocutori da cui ripartire per le prossime sfide che ci attendono. E un ricco parterre di persone che potremo incontrare per la prima volta, fisicamente, a Terra Madre 2022.

«Sono numeri impossibili da paragonare a qualsiasi altro dato relativo alle precedenti edizioni e a qualsiasi altra iniziativa di Slow Food» sottolinea Carlo Petrini, «ma certamente possiamo dire che sono risultati di cui siamo molto soddisfatti, perché superano gli obiettivi che ci eravamo dati alla vigilia dell’apertura». Un quadro più completo e dettagliato dei numeri sarà presentato nel mese di giugno, dopo il necessario lavoro di analisi e approfondimento che inizierà già la prossima settimana.

Conferenze, formazioni, forum, oltre ai format più innovativi e di maggior successo, le Food Talk e i Come si fa?, rappresentano un patrimonio di saperi unico, una vera e propria “biblioteca del buono, pulito e giusto” che rimane a disposizione di chi ancora vuole conoscere, imparare, acquisire nuove consapevolezze, indispensabili per capire in quale direzione dobbiamo orientare il nostro agire.

Pescando in questa straordinaria biblioteca online, accessibile gratuitamente a tutti, vogliamo citare alcuni dei tanti nomi che ci hanno accompagnati in questo lungo viaggio: Franco Farinelli, Virginie Raisson e Paul Collier, con cui abbiamo aperto l’8 di ottobre, sul tema delle nuove geografie per leggere il mondo; Jonathan Franzen, che ha confermato la tesi secondo cui la battaglia per salvare la biodiversità, a differenza di quella contro la crisi climatica, è alla portata di tutti; Heribert Hirt e David Quammen, che sono intervenuti sul rapporto tra cibo e salute e il rapporto tra perdita di biodiversità e zoonosi; Elena Granata, con il modello di città del futuro, improntato sulla resilienza anziché sulla monocultura produttiva, a cui ha fatto eco Carolyn Steel, secondo cui l’imperativo è ricollegare le città e alla campagna circostante; Sunita Narain che ci ha riportati sulla tragedia delle ingiustizie sociali causate dalla crisi climatica; Célia Xakriabá, con il suo punto di vista di giovane donna indigena a proposito del ruolo del cibo, della biodiversità dei saperi e delle culture, del diritto alla terra; Paul Ariès e Eric Schlosser, sul cibo del futuro e sulle (non) soluzioni proposte dalla tecnologia; Alice Waters sul ruolo dell’educazione al gusto per i più piccoli (e delle scuole) nel cambiare il sistema alimentare.

Ai grandi temi, Terra Madre 2020 ha coniugato, come sempre, il racconto dei 630 espositori e la promozione, soprattutto in questo momento drammatico che stanno vivendo, attraverso il marketplace e l’e-commerce, ma anche grazie ai numerosi cuochi e produttori protagonisti dei nostri Come si fa? in tutto il mondo.

Domani chiudiamo Terra Madre Salone del Gusto ma siamo già all’opera per la prossima edizione e al nuovo imperativo che ci accompagnerà nel ripensarla: non dimenticare gli insegnamenti e le occasioni che le nuove tecnologie ci hanno consentito, tornando a essere moltitudine, a Torino.

Tutto questo è stato possibile innanzitutto grazie alla fiducia delle realtà che hanno creduto in Slow Food e in questo progetto tutt’altro che semplice e scontato. Un ringraziamento davvero speciale alle istituzioni che sono storicamente il primo partner dell’evento, Città di Torino e Regione Piemonte, a Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e a Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare che ci hanno concesso il patrocinio, ai tanti partner che hanno supportato questa edizione. Tra tutti citiamo i Platinum Partner: Pastificio Di Martino, Unicredit, Lavazza, Acqua S.Bernardo, Quality Beer Academy; i Gold partner: Agugiaro&Figna, Astoria, BBBell; i Silver partner: Compagnia dei Caraibi, Cuki, Parmigiano Reggiano, Reale Mutua. Ringraziamo infine per il sostegno Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Associazione delle fondazioni di origine bancaria del Piemonte e la Camera di Commercio di Torino, IFAD, Unione Europea.