Il progetto è promosso da ​Panacea Social Farm​, una “giovane” cooperativa sociale di tipo B, che produce pane e prodotti da forno e promuove filiere produttive sostenibili. 

Vengono infatti utilizzate solo pasta madre e farine non raffinate del Parco Naturale di Stupinigi. L’obiettivo è quello di promuovere un’agricoltura sostenibile e offrire un’alimentazione sana, in questo momento più che mai. 

Non Di Solo Pane ha come fulcro il quartiere Barriera di Milano, infatti nasce e si sviluppa nel contesto dei ​Laboratori di Barriera​ di Via Baltea 3, un hub multiculturale con tantissime attività diverse ma che negli anni è diventato un luogo di aggregazione di riferimento per gli abitanti del quartiere, gestito dalla cooperativa Sumisura s.c. – Risorse per l’Ambiente e la Città (dove ha sede il Forno di Panacea).

E’ principalmente un progetto di imprenditoria sociale che mira a sviluppare lavoro, cittadinanza e benessere. Si occupa infatti dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate – in particolare giovani immigrati e rifugiati-  tramite la formazione e l’accompagnamento all’ingresso del mondo del lavoro, rendendole così autonome e consentendo loro di diventare cittadini attivi e consapevoli del quartiere e della rete sociale in cui vivono e lavorano.

Queste in breve le attività avviate:

  • Tirocini formativi nei tre ambiti di produzione: pasticceria, pane, pizza
  • Lezioni di matematica e italiano “applicate” 
  • n. 5 workshop aperti al pubblico dedicati alla panificazione e pasticceria 
  • n. 10 incontri dedicati alla salute in collaborazione con il ​Comitato di Collaborazione Medica​ (CCM)
  • n. 1 percorso di formazione linguistica con parte pratica in cucina (36 ore)
  • Attività di orientamento, e supporto alla ricerca lavoro

Il primo obiettivo raggiunto, a due anni dall’avvio del progetto, è quello di aver assunto 2 persone: alcuni di loro arrivano da percorsi faticosi o di perdita del lavoro o di ricerca di lavoro.

Inoltre a 15 persone è stato fornita formazione specifica, dall’insegnamento della lingua italiana alla matematica, conoscenze necessarie ed utili per la comprensione e la preparazione delle ricette di prodotti da forno alla quale si è affiancata una formazione pratica con un periodo di tirocinio.

Purtroppo con l’arrivo della pandemia e durante il primo lockdown i tirocini sono stati sospesi, ma sono stati riattivati nella seconda fase. 

Non di solo pane intende quindi continuare il suo percorso, pensato come una sperimentazione che si possa sostenere autonomamente che mira alla creazione di benessere attraverso nuovi percorsi di accompagnamento al lavoro e di cittadinanza e attraverso la produzione di nuovi prodotti sani e buoni rivolti a chi ha intolleranze alimentari o ama semplicemente il cibo semplice e genuino.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Non di solo pane fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.

Per maggiori informazioni sul programma Torino Social Factory e gli altri 14 progetti che ne fanno parte vai a questo link.