Il Corso Universitario di Aggiornamento professionale (CUAP) in Valutazione d’Impatto sociale, rivolto a coloro che intendono potenziare conoscenze e competenze sul tema della valutazione di impatto, è organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino e nell’ambito delle attività promosse dal Centro di competenza sulla Valutazione dell’impatto sociale.

La seconda edizione del corso si è conclusa il 10 Maggio, giorno in cui tutti i partecipanti hanno presentato gli out finali del corso: 14 progetti di gruppo in cui i futuri valutatori d’impatti certificati si sono sperimentati nella realizzazione di una valutazione d’impatto vera e propria. Qui sono riportati i risultati.

IL PROGETTO

Il project work ha effettuato la valutazione d’impatto di un progetto – HOME GIALLA & ARANCIONE – attuato da BIOSFERA Soc. Coop. Sociale s.c.s. – ONLUS (della quale Daniela Prioglio è presidente) riguardante l’accoglienza comunitaria di giovani di età compresa tra i 16 e 21 anni, destinata ad accogliere minori stranieri non accompagnati (MSNA), neomaggiorenni con prosieguo amministrativo e giovani adulti. Le strutture dedicate a tali attività si trovano in zona Vallette di Torino.

I PROTAGONISTI

DANIELA PRIOGLIO: Presidente della Cooperativa BIOSFERA, pensa che la Valutazione d’impatto sia uno strumento essenziale per il lavoro sociale, al fine di renderci consapevoli delle azioni che si producono: responsabili del cambiamento nella società, della qualità del lavoro dove l’elemento cardine è la persona e l’ambiente in cui vive.

FRANCESCA DELAUDE: Funzionaria di apparato della CGIL Torino, ritiene che la VIS possa essere un buono strumento per “responsabilizzare il Mercato del Lavoro” provando quindi a generare un cambiamento all’interno di esso mettendo al centro la persona e la sua dignità. Se lealmente utilizzata, ritengo che possa creare effetti positivi sulla società. Interessante strumento anche per un utilizzo interno alle organizzazioni sindacali.

GAIA ORZI: Dottoranda in Studi Politici – Teorie dei Processi Socio-Culturali, Politici e della Cooperazione Internazionale (Sapienza Università di Roma). Ritiene che l’impatto di un’attività sia molto più ampio di quello che generalmente si tende a considerare. La valutazione di impatto sociale si inserisce in questa prospettiva offrendo la possibilità di ampliare gli aspetti rendicontabili e, soprattutto, di favorire un processo culturale e scientifico che va nella direzione di riconoscere e assegnare a questi aspetti l’importanza che meritano

GIANLUCA ROSSA: Socio lavoratore e consigliere di amministrazione della Cooperativa Sociale Progetto Muret, crede che la VIS possa essere un buon strumento per valorizzare, dare visibilità e restituire dignità al lavoro degli operatori e delle organizzazioni del terzo settore che quotidianamente operano  per favorire  il miglioramento della qualità della vita e il cambiamento culturale nelle comunità locali.

MARIATERESA MARCATO: Nel suo DNA ci sono le caratteristiche dell’homo reciprocans e ha sempre lavorato per imprese for profit seguendo l’etica delle virtù, risultato: si è sempre sentita un pesce fuor d’acqua e questo è il “prima”. Il “dopo” la vedrà portare questo suo modo di essere nel Terzo settore, per questo sta ampliando le sue competenze per poter dare il mio contributo alla concretizzazione di un’economia civile.