4/3 Incontro ToNite – Lungo Dora / Aurora: quali spazi re-immaginare?

Un incontro per immaginare insieme futuri scenari e nuove identità per i luoghi del Lungo Dora, in zona Aurora

ToNite è un progetto finanziato dal programma europeo Urban Innovative Actions che ha l’obiettivo di migliorare la vivibilità delle aree lungo la Dora nelle ore serali, attraverso la riqualificazione di spazi pubblici e un supporto tecnico e finanziario per l’attivazione di servizi di prossimità. La Città di Torino è capofila del progetto insieme ai partner: ExperientiaEspereal TechnologiesSocialFareFondazione Torino WirelessEngineering Ingegneria informaticaANCIEFUS .

Per valorizzare l’approccio inclusivo che pone al centro le comunità locali e le potenzialità del territorio, in un’ottica d’innovazione sociale e riqualificazione urbana per affrontare il tema della sicurezza, sono stati organizzati una serie di incontri di ideazione collettiva per immaginare e sviluppare insieme scenari futuri per le aree lungo la Dora, in particolare nei quartieri Aurora e Vanchiglia e nell’area vicina al Campus Einaudi.

Il prossimo incontro sarà il 4 marzo e avrà come tema i futuri scenari possibili per alcuni luoghi del Lungo Dora, nel quartiere Aurora, in vista di un intervento di riqualificazione

Guidati dagli esperti di SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale, tutti i partecipanti avranno l’opportunità di esprimersi contribuendo attivamente alla creazione di nuovi scenari e spunti di riflessione.

L’attività di confronto si focalizzerà su 3 zone in particolare:

  • ZONA 1 // Comprende la Biblioteca Calvino e San Pietro in Vincoli (Ciclabile, Lungo Dora Agrigento)
  • ZONA 2 // Area di corso Emilia e Via Cecchi (Viabilità, Lungo Dora Napoli)
  • ZONA 3 // Trincerino ferroviario, Ponte Carpanini, Giardino Pellegrino (Lungo Dora Agrigento, Incrocio Corso Vercelli – Corso Emilia)

Nel rispetto delle disposizioni vigenti, l’incontro si terrà online.

4 marzo 2021 h. 17.30
— PARTECIPA

STEM*Lab: lavori in corso per una comunità educante

STEM*Lab: lavori in corso per una comunità educante è un ciclo di 4 webinar, organizzato dal progetto STEM*Lab Scoprire Trasmettere Emozionare Motivare, che si offre come contenitore di discussione pubblica per i partner del progetto, riguardo alle premesse del lavoro condiviso insieme in questo primo anno di sperimentazione di nuovi approcci educativi alle materie STEM.

Ciascun appuntamento viene arricchito dal contributo di un* espert* ospite, che introduce il tema, inserendolo nella cornice del dibattito nazionale sul futuro della scuola e sulla collaborazione tra pratiche afferenti sia ai campi dell’educazione formale che di quella informale. A seguire i punti di vista di coordinatori territoriali, partner scientifici, docenti e dirigenti scolastici, enti locali coinvolti dalle azioni di STEM*Lab.
Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

STEM*Lab: lavori in corso per una comunità educante
Alleanza tra scuola e territorio: il ruolo del Terzo Settore e degli Enti Locali

in collaborazione con Liberitutti scs e Fondazione ECM
23 febbraio 2021 | h 18,00
in diretta sulla pagina Facebook di STEM*Lab, Liberitutti e su www.7web.tv

Intervengono:

  • Federica Vittori, Progetti ed Empowerment cheFare
  • Erika Mattarella, coordinatrice territoriale per STEM*Lab Piemonte
  • Stefania Leotta, Fondazione ECM
  • Alessandra Girard, Assessore all’Istruzione, Comune di Settimo Torinese
  • Carlotta Salerno, Presidente della Circoscrizione 6, Comune di Torino
  • Ciro Cacciola, Direttore MAV Ercolano
  • Damiana Periotto, D.S. IC Aristide Gabelli, Torino
  • Annamaria Capra, D.S. IC Leonardo da Vinci – Frank, Torino
  • Massimo Sapia, D.S. IC Settimo 3, Settimo Torinese

modera Lea Iandiorio – Project Manager STEM*Lab Kairos scs

> Evento Facebook

Per informazioni:
Blog: https://percorsiconibambini.it/stemlab/
Referente Comunicazione: STEM*Lab: PLUG | Giuseppe Tuttobene
Per informazioni: comunicazionestemlab@consorziokairos.org | Nicoletta Daldanise

Call for projects “Circular 4 Recovery”

C’è tempo fino al 28 febbraio per partecipare alla call Circular4Recovery, lanciata da Marzotto Venture Accelerator – realtà con cui Mercato Circolare sta collaborando – per selezionare, premiare e supportare progetti imprenditoriali per lo sviluppo di tecnologie, soluzioni e servizi innovativi a supporto della transizione circolare e del rilancio dell’economia.

Le sfide
Cinque le Key Focus Areas dell’Economia Circolare identificate dalla Call:

  • Circular Bioeconomy
    Valorizzazione degli scarti agro-alimentari e nuovi modelli di agricoltura sostenibile e rigenerativa.
  • Circular Water Economy
    Trattamento e valorizzazione delle acque reflue e sistemi intelligenti di gestione delle reti idriche e reflue.
  • Circular Energy Economy
    Transizione energetica, sistemi intelligenti di gestione dell’energia, modelli di gestione sostenibile e circolare dei materiali nella filiera energetica.
  • New Circular Life Cycles
    Soluzioni, tecnologie e processi circolari e sostenibili nella gestione delle filiere delle plastiche e dei RAEE.
  • Circular City & Land
    Nuovi approcci e modelli integrati e circolari per lo sviluppo sostenibile delle città e delle aree rurali/interne.

I premi

Venti progetti, distribuiti tra le 5 Key Focus Areas, saranno selezionati dal Team di Accelerazione di MVA per partecipare a un Programma di Pre-Accelerazione, della durata di massimo 12 settimane.
A conclusione del Programma di Pre-Accelerazione, saranno selezionati fino a 10 progetti da inserire nella successiva fase del Programma di Accelerazione, della durata compresa tra 12 e 24 settimane.

Programma di Pre-Accelerazione

  • crediti per ciascun progetto selezionato – fino a un massimo di 25.000 euro – spendibili per l’utilizzo di servizi tecnologici e di empowerment imprenditoriale
  • spazi fisici dedicati nei Business Center di Phygiwork S.p.A. situati nel territorio del Comune di Roma.

Programma di Accelerazione

  • crediti per ciascun progetto selezionato – fino a un massimo di 70.000 euro – spendibili per l’utilizzo di servizi tecnologici e di empowerment imprenditoriale
  • equity, quasiequity, forme di garanzia e co-garanzia su debiti a medio-lungo termine, da utilizzare in co-investimento con risorse di terzi, nei limiti di un plafond massimo complessivo pari a Euro 10.000.000,00;
  • spazi fisici dedicati nei Business Center di Phygiwork S.p.A. situati nel territorio del Comune di Roma

Per ulteriori informazioni: circular4recovery@marzottoventure.com

…un caffè con gli avvocati, episodio 8.

Ripren­do­no gli inte­res­san­ti appun­ta­men­ti con gli esper­ti lega­li. L’ot­ta­vo appun­ta­men­to del ciclo …un caf­fè con gli avvo­ca­ti, è dedi­ca­to al tema delle vaccinazioni anti Covid-19.

I webinar della serie …un caffè con gli avvocati, sono a partecipazione gratuita, ma è richiesta l’iscrizione.

QUANDO:

Lune­dì, 22 febbraio 2021, dalle ore 14 alle ore 15

DOVE:

On line tra­mi­te il por­ta­le Microsoft Teams

COME FACCIO AD ISCRIVERMI:

Manda una email a confcoop@confpiemontenord.coop
spe­ci­fi­can­do il tuo nome e cogno­me, la coo­pe­ra­ti­va, l’in­di­riz­zo email a cui vuoi rice­ve­re l’in­vi­to per col­le­gar­ti.

Invie­re­mo l’in­vi­to per la par­te­ci­pa­zio­ne via web alle coo­pe­ra­ti­ve asso­cia­te che invie­ran­no l’e­mail per segna­la­re il pro­prio inte­res­se a par­te­ci­pa­re entro le ore 13 di venerdì 19 febbraio 2021

E se hai domande per i relatori scrivile nella email di iscrizione! I relatori ti risponderanno nel corso dei loro interventi.

CHI PARLERÀ:

Inter­ver­ran­no:

  • Luigi Gili – avvocato, fondatore di LEX-to, Foro di Torino
  • Fausto Raffone, avvocato, Foro di Torino
  • Gianluca Geromel, avvocato, Foro di Brescia

DI COSA SI PARLERÀ:

La cam­pa­gna vac­ci­na­le anti Covid-19 è in pie­no svol­gi­men­to.

Il vac­ci­no (meglio, i vac­ci­ni) tan­to atte­so da talu­ni è con­si­de­ra­to indi­spen­sa­bi­le e c’è chi con­si­de­ra neces­sa­rio impor­re l’ob­bli­go vac­ci­na­le.

Al momen­to, il Governo ha dichiarato che non è inten­zio­na­to a dispor­re l’ob­bli­ga­to­rie­tà del­la vac­ci­na­zio­ne. E che nel cor­so del­la cam­pa­gna sarà valu­ta­to il tas­so di ade­sio­ne dei cit­ta­di­ni.

Ma mol­ti i que­si­ti aper­ti, sopra­tut­to per quei ser­vi­zi dove al per­so­na­le è richie­sta la vac­ci­na­zio­ne anti Covid-19 per garan­ti­re l’in­co­lu­mi­tà di ospi­ti e per­so­na­le stes­so (si pen­si, ad esem­pio, alle RSA e a tut­ti quei ser­vi­zi di assi­sten­za domi­ci­lia­re).

Chi deve garan­ti­re la vac­ci­na­zio­ne? Come inter­ve­ni­re nel caso il per­so­na­le non voglia vac­ci­nar­si? È legit­ti­mo il licen­zia­men­to? Il dibat­ti­to è aper­to.

Interazione di qualità, anche online: un corso per imparare a lavorare bene in gruppo nonostante la distanza.

In partenza il prossimo 2 marzo il corso breve intitolato “Lavorare insieme online nella nuova normalità post-corona virus”, organizzato da Scuola Capitale Sociale in collaborazione con Avventura Urbana Srl, Genius Loci, Florence School of Dialogue e MAGESCO, il Master in Gestione dei Conflitti dell’Università di Firenze e dell’Università di Torino.

La pandemia ha rivoluzionato completamente il modo di interagire e di relazionarci con gli altri. In pochissimo tempo infatti abbiamo dovuto trasferire online la maggior parte delle nostre attività, imbattendoci in nuovi disagi e difficoltà pressoché inedite. Rimanere attenti durante una videocall, non perdere mai la concentrazione, partecipare attivamente anche attraverso lo schermo di un PC possono essere considerati ormai delle risorse fondamentali, necessarie per qualunque gruppo di lavoro che desideri mantenere inalterate efficienza e motivazione.

Con queste premesse, il corso si propone di trasmettere ai partecipanti i principi guida e le tecniche per riuscire a cooperare efficacemente anche a distanza, con particolare riguardo alla gestione dei gruppi di lavoro in ambiente virtuale. Come si costruiscono relazioni di qualità online? Quali sono gli elementi che influenzano il nostro interagire con gli altri, la qualità del confronto e i risultati che otteniamo? E come allestire contesti di lavoro fruttuosi e produttivi, anche in rete? Alternando momenti di lezione frontale a sessioni di laboratorio e attività in piccoli gruppi, il percorso cercherà di rispondere a queste domande in dieci ore di didattica ripartire in quattro moduli settimanali.

Gli incontri sono pensati per tutti coloro che ricoprono funzioni di coordinamento e organizzazione all’interno di enti pubblici, imprese, associazioni del terzo settore e società private, ma sono aperti a chiunque sia chiamato, per lavoro o interessi personali, ad interagire con gli altri in modalità online. A guidare i partecipanti due professionisti del settore: Gerardo de Luzenberger, docente di gestione partecipata dei progetti all’Università di Trento e organizzatore di #FACILITA, la conferenza italiana facilitatori; e Iolanda Romano, esperta di processi deliberativi e di mediazione dei conflitti pubblici, ex-commissario di governo per la linea ferroviaria del Terzo Valico.

Il corso è realizzato in partnership con Avventura Urbana srl, società di consulenza con esperienza  trentennale nella progettazione e gestione di processi inclusivi e mediazione dei conflitti; Florence School of Dialogue, la scuola fiorentina per l’educazione al dialogo interreligioso; Genius Loci, scuola di facilitazione; MAGESCO, il Master in Gestione dei Conflitti dell’Università di Firenze e dell’Università di Torino.

Iscrizioni aperte fino al 22 febbraio fino a esaurimento posti (max. 30 partecipanti). Per iscriversi rivolgersi a segreteria@scuolacapitalesociale.it o visitare la pagina web del corso.

Transizione energetica: l’impatto sulle comunità e i territori

Giovedì 25 febbraio dalle 17 alle 18 non perdete il terzo webinar de Il Quinto Ampliamento, Transizione energetica: l’impatto sulle comunità e i territori.

Interverranno Andrea Ardissone, Presidente AEG Cooperativa, Riccardo Bani, CEO di VEOS SpA, Roberto Gatti, Responsabile Innovation di Evolvere. Per questo webinar si andrà ad approfondire il ruolo dell’energia nello sviluppo e progresso di un territorio e di una comunità locale.

Con il contributo di tre prestigiosi operatori del settore, tutti soci di Il Quinto Ampliamento, verranno esplorati il ruolo strategico che possono ricoprire nel guidare ed accompagnare un territorio nel cammino della transizione energetica. Elettrificazione, risparmio energetico, nuove fonti rinnovabili e comunità energetiche sono le nuove frontiere che trasformeranno le nostre abitudini e rappresenteranno le nuove infrastrutture di crescita e sviluppo.

  • Quali i nuovi modelli energetici?
  • Quale il coinvolgimento degli stakeholder?
  • Come e quando si costituiranno le comunità di produzione e consumo?
  • Quali tecnologie a supporto del cambiamento?
  • Queste e altre le domande a cui si tenterà di dare risposta.

Per iscrivervi all’evento, cliccate qui.

#IMPRESECHERESISTONO – Artigiani vs Covid-19

È allestita negli spazi del Collegio Artigianelli, in corso Palestro 14, la mostra fotografica #impresecheresistono – Artigiani vs Covid-19, il lockdown a Torino ad aprile 2020 – Volti e storie di un’Italia che non si arrende. L’iniziativa promossa da Cna Torino, e sostenuta dalla Camera di commercio, vuole essere un messaggio di positività per il Made in Italy e i giovani artigiani del futuro.

30 scatti, realizzati da Virgilio Ardy, illustrano i volti e gli spazi sospesi di laboratori, uffici e ambienti lavorativi di altrettanti artigiani e imprenditori torinesi nelle difficili settimane tra aprile e maggio 2020. Uomini e donne che, nonostante tutto, non si sono arresi ed hanno riaperto le loro attività, dopo la pausa forzata, con maggior determinazione di prima.

Il progetto #imprecheresistono prevede anche la realizzazione di un docu-film in uscita a maggio, girato in parte nelle location aziendali, in parte proprio nel teatro degli Artigianelli, Le Musichall.

La mostra fotografica sarà visitabile fino alla fine del mese di maggio 2021 con ingresso gratuito.

14/2 – Mercato della Biodiversità Googreen

Domenica 14 Febbraio si riparte con la prima edizione 2021 del Mercato della Biodiversità Googreen a cura di Giardino Forbito. Come ogni seconda domenica del mese, i Giardini Sambuy riprendono vita e tornano ad essere una perfetta oasi cittadina in cui celebrare la bellezza della natura e la bontà dei prodotti del nostro territorio.

  • dalle 9 alle 19 a rappresentare l’eccellenza stagionale tornano come sempre i produttori Googreen selezionati da Giardino Forbito.
  • Allo spazio delle idee, allestito con le edere dei Vivai Giani, Marzia Gullino, imprenditrice e creativa agricola, darà vita alle sue ghirlande insegnandoci ad intrecciare rami di salice in cuori da donare o appendere alle nostre porte.
  • Anna Fantini ci farò conoscere BanAnna Kitchen, il suo progetto di food delivery attivo da Novembre 2020, e contribuirà alla raccolta fondi #cifailaspesa con la vendita dei suoi picnic.
  • L’Associazione Amado proporrà al pubblico poesie d’amore, silenziosamente lette da Silent Book Torino e gli artisti di strada supportati da Arthecity animeranno i nostri giardini.
  • alle 15 incontriamo Tobees. Il progetto musicale ideato da Marna Fumarola, violinista e apicoltrice, Alessio Mosti, compositore elettronico e Azzurra Fragale, regista e sound designer, per sviluppare le sonorizzazioni per la biodiversità.
  • Le serrande abbassate del gazebo Sambuy restano a supporto della piccola preziosa mostra curata da Giardino forbito e realizzata dagli apprendisti Ciceroni della classe 5E del Liceo Regina Margherita di Torino per il progetto “FAI parlare la città”.

Il racconto di un festival innovativo

Sono stati raccolti 142mila euro per gli 11 progetti del festival promosso da Fondazione per l’architettura / Torino e Ordine Architetti Torino per dare così avvio agli interventi di trasformazione urbana e sociale della città espressi dalle comunità locali di riferimento. Sono solo alcuni dei numeri del festival di architettura Bottom Up! raccontati e analizzati nella nuova pubblicazione digitale dedicata.

Nelle 68 pagine del report è possibile sfogliare la storia e i risultati di Bottom Up!, progetto dopo progetto, e le voci di coloro che hanno prestato la propria competenza ed esperienza al festival contribuendo al suo successo.

Scarica il report
Sfoglialo online

Il festival ha potuto raggiungere questi numeri grazie a chi ha creduto nel suo successo sin dall’inizio. Si ringraziano:

PARTNER ISTITUZIONALI E PATROCINI

Città di Torino | Città Metropolitana di Torino | Regione Piemonte | Consiglio Nazionale Architetti | Politecnico di Torino | Ordine Architetti Milano

CON IL CONTRIBUTO DI
Camera di Commercio di Torino | Fondazione Compagnia di San Paolo

PARTNER SCIENTIFICI
Itinerari Paralleli | Planet Smart City | Torino Social Impact

PARTNER
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia | Circolo del Design | Combo | Fondazione Ordine Architetti Milano | Fondazione Sandretto Re Rebaudengo | Green Pea | IAAD | IED | Mercato Centrale Torino | Nesta Italia | Opera Barolo | Plart | Polo del ‘900

COLLABORAZIONI
Scuola Holden | Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino

SPONSOR
Dierre | Fresia Alluminio | Idrocentro | Iren | REbuilding network | Starteed

SUPPORTER
Sikkens

MEDIA PARTNER
Il Giornale dell’Architettura | Rotta su Torino

DONATORI SPECIALI PROGETTI
Città di Torino, CNAPPC, Consulta Valorizzazione Beni Artistici e Culturali Torino, Fondazione per l’architettura / Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Idrocentro

Un armadio di lavoro: l’emporio sociale dona abiti a chi ha un colloquio di lavoro.

Vestiti perfetti per sostenere un colloquio di lavoro, ma usati.

Una moda second hand, o second loved, a disposizione di chi sta per affrontare un colloquio e non possiede l’abito adatto.

Chi non ne ha più bisogno lo dona e chi non lo possiede lo prende.

É questa l’idea semplice alla base della nuova iniziativa denominata “Un armadio di lavoro” lanciata da ABITO, progetto di scambio di vestiti e attività di inclusione per contrastare la povertà e favorire l’integrazione, promossa dall’Associazione San Vincenzo de Paoli.

In questo delicato contesto economico, in cui tante persone sono alla ricerca di un nuovo impiego – raccontano Elisa Valenti e Giorgio Ceste, coordinatori del progetto ABITO – ci siamo chiesti come potessimo dare il nostro contributo con un progetto che unisse la nostra vocazione sociale ai nostri valori di sostenibilità”.

È nata così l’idea di “Un armadio di lavoro”, un’iniziativa in cui la condivisione e il dono non sono solo atti di cura verso il prossimo, ma sono anche strumenti per ridurre il nostro impatto ambientale, mettendo in circolo quegli indumenti che spesso giacciono inutilizzati e quasi nuovi nei nostri armadi, ma che possono essere preziosi per chi è in procinto di sostenere un colloquio. ABITO, infatti, è un modello di economia circolare autosufficiente in grado di raccogliere 1,5 tonnellate di vestiti al mese e di sostenere oltre 700 persone in difficoltà all’anno.

Per tutte queste persone, “Un armadio di lavoro” vuole essere l’augurio che tante offerte lavorative, un armadio pieno zeppo di possibilità, arrivino in questo periodo di grandi cambiamenti.

La nuova iniziativa si svolge nell’ABITO Social Factory: showroom dedicato ai beneficiari per scegliere, provare e prendere gratuitamente gli abiti ed è anche il punto di raccolta dei vestiti donati dai cittadini. Lo showroom ABITO Social Factory ha aperto il 27 settembre 2019 in via Santa Maria 6/i a Torino, con tre giornate di open days.

ABITO fa parte dei 15 progetti di welfare rigenerativo di Torino Social Factory, la misura del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 (PON Metro Torino), promossi dall Città di Torino e attuati nell’ambito di Torino Social Impact.

TONITE: quale progetto per viale Ottavio Mai?

Quale progetto per Viale Ottavio Mai a Torino?

A seguito del workshop “Quali spazi re-immaginare?” che lo scorso 15 ottobre ha coinvolto SocialFare insieme a cittadine e cittadini impegnati nel confronto sulle opportunità di riqualificazione per l’area di Viale Ottavio Mai, raccogliendo preziosi contributi alla creazione di nuovi scenari e spunti di riflessione, nell’ambito di TONITE si propone un nuovo appuntamento in cui la Città di Torino presenterà il progetto per il territorio.

Per iscriversi all’incontro di presentazione del progetto:
https://tonite-presentazione-vialeottaviomai.eventbrite.it 

L’evento online è aperto a tutti e, in particolar modo, è rivolto alla comunità di persone che vivono, lavorano o studiano nelle aree torinesi lungo la Dora.

Il report del workshop precedente è consultabile cliccando qui.

10° Social Impact Investor Day: le nuove startup di SocialFare si presentano agli investitori!

Si è conclusa la 10° edizione di FOUNDAMENTA, il programma di accelerazione per startup a impatto sociale di SocialFare!
Selezionati attraverso la call FOUNDAMENTA#10, i team di JoJollyFreedome, e Aqura/Mosaic hanno portato a termine il percorso e si sono presentati al network di investitori nel corso di un evento totalmente online.
L’evento è stato introdotto dal panel “IMPACT MAKING. Investire in imprese a impatto sociale: scenari nazionali ed internazionali” moderato da Laura Orestano, CEO di SocialFare, con ospiti:
  • Vincenzo Durante (Responsabile Area Occupazione Invitalia)
  • Giovanni Ravina (Chief innovation officer di Engie Eps)
  • Sertac Yeltekin (Fund Manager di ZingForce, Singapore)
Ecco di cosa si occupano le startup presentate:
  • JoJolly [SocialTech] contrasta lavoro nero ed evasione fiscale nel settore della ristorazione – i cui picchi di lavoro sono particolarmente soggetti ad oscillazioni periodiche – attraverso una piattaforma che semplifica la gestione delle risorse umane “extra” agevolando ed incentivando la stipula di contratti regolari anche in caso di prestazioni occasionali.
  • Freedome [Turismo Sostenibile] valorizza il patrimonio naturalistico italiano aggregando e promuovendo attività sportive e ricreative outdoor di qualità, offrendo supporto e opportunità di accesso al mercato ai piccoli operatori locali che lavorano a stretto contatto e in sinergia positiva con il proprio territorio di appartenenza.
  • Aqura [EdTech] ha ideato MOSAIC, kit di smart objects pensato per favorire l’inclusione scolastica per ragazzi con disabilità con focus sul Disturbo dello Spettro Autistico, attraverso una proposta che coniuga in modo innovativo oggetti tecnologici con metodi formativi studiati ad hoc.
Procede intanto il lavoro di analisi delle 186 candidature ricevute per la call FOUNDAMENTA#11: in primavera si conosceranno i nomi dei team selezioati per accedere alla prossima edizione del programma di accelerazione.

Posizione aperta DRC Italia: Project Coordinator (4Mi – Mixed Migration)

DRC Italia offre una posizione come Project Coordinator negli uffici di Torino.

Di seguito la descrizione della posizione e i requisiti dei candidati in lingua inglese.

Background 

The Mixed Migration Centre (MMC) is a global network consisting of six regional hubs (Asia, East Africa, Europe, Latin America and the Caribbean, North Africa, West Africa) and a central unit in Geneva. The MMC is a leading source for independent and high-quality data, research, analysis and expertise on mixed migration. The MMC aims to increase understanding of mixed migration, to positively impact global and regional migration policies, to inform evidence-based protection responses for people on the move and to stimulate forward thinking in public and policy debates on mixed migration. The MMC’s overarching focus is on human rights and protection for all people on the move. The three overall objectives of the MMC are:

  • To contribute to a better, more nuanced and balanced understanding of mixed migration (knowledge)
  • To contribute to evidence-based and better informed migration policies and debates (policy)
  • To contribute to effective evidence-based protection responses for people on the move (programming)

The MMC is part of, and governed by DRC. MMC regional hubs are hosted within DRC regional offices, but part of the global MMC network. While its institutional link to DRC ensures MMC’s work is grounded in operational reality, it acts as an independent source of data, research, analysis and policy development on mixed migration for policy makers, practitioners, journalists, and the broader humanitarian sector. The position of the MMC does not necessarily reflect the position of DRC. For more information on MMC visit our website (http://www.mixedmigration.org/).

One of MMC’s flagship project is the Mixed Migration Monitoring Mechanism Initiative (4Mi). 4Mi collects data through in-depth structured interviews, focusing on protection risks and the conditions and experiences faced by people on the move, as well as their motivation for migration. 4Mi fills information gaps around protection and vulnerabilities with a view to informing policy and humanitarian programmatic response as well as enhancing sector understanding and knowledge on migration dynamics.

In Europe 4Mi is currently operational in Italy and Greece, as part of an Horizon 2020 supported consortium and a DRC project aiming at providing protection and assistance services to people on the move in North Italy. The ambition of the MMC is to expand data collection to other European countries.

Position profile

The 4Mi Project Coordinator leads the implementation and technical development of the Mixed Migration Monitoring Mechanism initiative in Europe, and through its work with the global team contributes to the overall development and strengthening of 4Mi across the world.

The position reports to the Regional Head of Programme of DRC Europe / Country Director for Italy for daily management. There is a technical reporting relationship with the MMC’s Coordination Unit in Geneva.

Main tasks

Oversee operations and management of the 4Mi project in Europe

  • Manage 4Mi staff: Information Management Officer, if/when present.
  • Manage the recruitment, training of 4Mi monitors; oversee their day-to-day management.
  • Manage the procurement of partners to collect 4Mi data and manage those partners.
  • Ensure that the team regularly provides updated, clean datasets and all 4Mi deliverables are met
  • Oversee management of the data collection platform and survey software.
  • Maintain duty of care for monitors and contribute to the risk analysis for 4Mi staff and monitors.
  • Monitor and manage 4Mi budgets; ensure timely donor reporting and support the MMC Geneva and the DRC counterparts in maintaining donor relations.
  • Coordinate with the MMC coordination unit in GVA on changes to and development of projects.

Data analysis and methodology development

  • Analyse and interpret data; draft, contribute to, and present analysis in visuals, presentations, and written reports; ensure regular, timely production of analysis.
  • Lead in the implementation of methodological developments and standards in the region, and their review.
  • Work closely with the 4Mi team across the network to innovate and develop 4Mi methodology, and tools for implementation, to ensure 4Mi’s reliability and relevance.
  • Keep abreast of new development and ongoing debates on migration data..

Dissemination, representation and fundraising

  • Represent MMC and present 4Mi data at conferences and meetings.
  • Identify partners, key informants, contacts and other interlocutors critical to the success of 4Mi, and maintain relationships with key regional stakeholders in mixed migration
  • Support DRC’s use of 4Mi data in programming and advocacy.
  • In collaboration with MMC Geneva, contribute to the eventual expansion, strategic development and fundraising for 4Mi and other MMC activities in the region

Desirable experiences and competences 

  • Proven record in quantitative and qualitative data analysis, and production of written and visual knowledge products based on quantitative and qualitative data;
  • Experience in conducting quantitative and qualitative data collection;
  • Knowledge of regional migration dynamics and previous experience working in the region;
  • Experience in project cycle and budget management;
  • Experience in team management, and working in a multicultural environment;
  • Experience of working with international NGOs;
  • Motivated self-starter who can work independently and make rapid assessments and sound judgements;
  • Excellent organizational skills and ability to manage competing priorities;
  • Good team worker with strong communication skills.

Education

  • Advanced university degree in social sciences or other relevant field with 3–5 years’ experience in survey design and implementation, and quantitative data analysis

Languages

  • Professional proficiency in English.
  • Spoken and written communication in Italian is a strong advantage.

All DRC roles require the post-holder to master DRC’s core competencies:

  • Striving for excellence
  • Collaborating
  • Taking the lead
  • Communicating
  • Demonstrating integrity

Find the definitions of DRC’s core competencies here

We offer

Contract length: 9 months initial contract, renewable depending on performance and funding.

Salary and conditions: depending on skills and experience, in accordance with Danish Refugee Council’s Terms of Employment for national work contracts in Italy and in compliance with Italian labour law.*

Duty station: Turin, Italy with additional travels in Europe region (Greece, Balkans, Geneva, Copenhagen)

Start date: April 2021

For questions regarding the vacancy please contact Roberto Forin, Roberto.forin@mixedmigration.org

Application process

All applicants must upload a cover letter and an updated CV (no longer than four pages in total) in English to the online application system. Applications sent by email will not be considered.

NOTEThis is a national position. We can accept international candidates under the condition of having the right to live and work in Italy during the contract period

DRC as an employer

By working in DRC, you will be joining a global workforce of around 8000 employees in 40 countries. We pride ourselves on our:

  • Professionalism, impact & expertise
  • Humanitarian approach & the work we do
  • Purpose, meaningfulness & own contribution
  • Culture, values & strong leadership
  • Fair compensation & continuous development

DRC’s capacity to ensure the protection of and assistance to refugees, IDP’s and other persons of concern depends on the ability of our staff to uphold and promote the highest standards of ethical and professional conduct in relation DRC’s values and Code of Conduct, including safeguarding against sexual exploitation, abuse and harassment. DRC conducts thorough and comprehensive background checks as part of the recruitment process.

If you have questions or are facing problems with the online application process, please visit drc.ngo/about-us/job-and-career/support-for-job-seekers.

APPLY FOR POSITION

Posizione aperta DRC Italia: Programme Coordinator (sostituzione maternità)

DRC Italia segnala una posizione aperta all’interno degli uffici di Torino.

Di seguito la descrizione della posizione e i requisiti dei candidati in lingua inglese.

Programme Coordinator – Maternity Cover

Danish Refugee Council, one of the world’s leading humanitarian NGOs, is currently looking for a highly qualified Programme Coordinator to lead the implementation of its start-up programming in Italy and support the strategy of the organization across partnerships and sectors priorities in 2021.

Introduction

DRC has been operating in Italy since June 2019, first through local civil society actors then with a DRC set-up in 2020. DRC approach in Italy is based on localisation, developing meaningful and efficient partnerships with local actors, mantaining a core structure with limited staff in the country. Through joint implementation, DRC and partners support refugees, asylum seekers and people on the move specifically in the Norther part of the country, through legal aid and integration projects in border areas and urban areas. DRC Italy mantains a strong affiliation to DRC Europe Region and contributes to European programming and partnerships. Specific ties also exist with DRC Greece and DRC Bosnia and Herzegovina offices.

About the job

DRC Italy is looking to recruit an experienced and enthusiastic professional to lead its programme implementation strategy in Italy. The Programme Coordinator (PC) has a country focus and ensures quality implementation of its multisector programme within Italy and in line with the broader strategies of DRC in Europe. The role contributes to the development of country strategies, which are translated into action plans and day-to-day tasks. It provides programme leadership and has a technical management role towards Grants Management Assistant and the Fundraising Trainee. The PC may represent DRC on behalf of the Country Director to authorities, IOs, other NGOs and Partners.

As Programme Coordinator, and under the direct supervision of the Country Director, you will:

Management of DRC portfolio:

  • Coordinate the implementation of DRC activities across all projects.
  • Ensure compliance of current & proposed projects with donors’ contracts and within the scope of DRC’s programme.
  • Ensure narrative and financial reporting is timely and act as key focal point on programme.
  • Support the Country Director in laying out the programme strategy for DRC Italy and initiate strategic processes and initiatives to advance the mission of DRC and partners in Italy.
  • Support the development of good lines of communication between project staff and partners.

Strategy and funding development and resource mobilization:

  • Lead the resource mobilization strategy including monitoring and selection of open calls, development of proposals, coordination with internal and external co-applicants, submission.
  • Lead and coordinate partnership relationships for DRC’s local partners.
  • Support the development and maintenance of a DRC programme strategy based on the evolving context, protection trends and needs analysis.

Advocacy, coordination and representation:

  • Represent DRC and articulate the key advocacy and programme points vis-à-vis partners, other humanitarian and civil society organisations, local authorities and other local stakeholders when requested and in close coordination with the Country Director.
  • Coordinate DRC’s programme activities with the relevant local response.
  • Ensure a coordinated approach to the humanitarian response, geographically and by sector.

Supervisor responsibilities:

  • Coordinate the daily activities of DRC and partners’ teams, often comprised of subordinates and/or employees carrying out similar tasks.
  • The role does not have direct line management responsibility for staff, but contributes to recruitment, technical supervision and/or performance appraisal of members of the team when requested. The PC has a technical line management towards the Grants Management Assistant and the Fundraising Trainee.

About you

To be successful in this role we expect you to be an exceptional coordinator and a supportive and collaborative colleague. You have worked in the displacement sector in Italy and potentially abroad, you have an analytical mindset and you are able to make decisions based on critical analysis at the same time considered the potential risks.  Moreover, we also expect the following:

  • Minimum 4 years of progressive experience in programme coordinator roles involving increasing responsibility for developing programme strategies, developing new and successful proposals, coordinate the implementation on the ground;
  • University degree in international development, international relations, human rights, business administration, management, or another relevant field is required;
  • Solid project management experience, including proven experience in budget management and donor reporting/ accountability/ compliance;
  • Significant experience and understanding of fundraising (institutional and private);
  • Strong experience in representation, and networking;
  • Excellent analytical and strategic skills;
  • Excellent communication, interpersonal and influencing skills;
  • Understanding of the current displacement context in Italy. Knowledge of mixed migration flows to and within Europe is a strong asset;
  • Experience in working within the Italian asylum and reception system and its relevant stakeholders.
  • Full professional fluency in English and Italian;
  • Ability to work in a demanding environment;
  • Excellent Computer Skills (MS Office, Internet) and an advanced proficiency in Excel are required.

In this position, you are expected to demonstrate DRC’ five core competencies:

Striving for excellence: You focus on reaching results while ensuring an efficient process.

Collaborating: You involve relevant parties and encourage feedback.

Taking the lead: You take ownership and initiative while aiming for innovation.

Communicating: You listen and speak effectively and honestly.

Demonstrating integrity: You uphold and promote the highest standards of ethical and professional conduct in relation to our values and Code of Conduct, including safeguarding against sexual exploitation, abuse and harassment.

We offer

Contract length: 9 months (maternity cover). This is a national position. We can accept international candidates under the condition of having the right to live and work in Italy during the contract period and having full Italian proficiency.

Designation of Duty Station: Turin

Start date: April 2021

Salary and conditions will be in accordance with Danish Refugee Council’s Terms of Employment for DRC Italy and with Italian labour law; Expected salary is approx. at 2500 EUR gross / month, depending on individual assessment of the candidate experience.

For questions regarding the vacancy please contact the Country Director, Giulia Spagna at giulia.spagna@drc.ngo.

Application process

All applicants must upload a cover letter and an updated CV (no longer than four pages) in English. Applications sent by email will not be considered. DRC might start with the interview process before an application deadline should we find a suitable candidate.

For further information about the Danish Refugee Council, please consult our website drc.ngo.

DRC as an employer
By working in DRC, you will be joining a global workforce of around 8000 employees in 40 countries. We pride ourselves on our:

  • Professionalism, impact & expertise
  • Humanitarian approach & the work we do
  • Purpose, meaningfulness & own contribution
  • Culture, values & strong leadership
  • Fair compensation & continuous development

DRC’s capacity to ensure the protection of and assistance to refugees, IDP’s and other persons of concern depends on the ability of our staff to uphold and promote the highest standards of ethical and professional conduct in relation DRC’s values and Code of Conduct, including safeguarding against sexual exploitation, abuse and harassment. DRC conducts thorough and comprehensive background checks as part of the recruitment process.

If you have questions or are facing problems with the online application process, please visit drc.ngo/about-us/job-and-career/support-for-job-seekers.

APPLY FOR POSITION

Bando SPACE. SPazi di PArtecipazione al CEntro

Elementi di contesto

Dallo scorso marzo la società si è trovata, improvvisamente, in un nuovo contesto connotato dal distanziamento sociale prolungato. Questa condizione ha messo un doppio accento su quei luoghi che fungono da presidi civici e culturali diffusi sul territorio, sia quelli presenti e attivi da anni sia quelli nati negli ultimi tempi. Stiamo parlando di Nuovi Centri Culturali, Centri Culturali Indipendenti e Centri di aggregazione Civica. Tutte queste realtà assumeranno un ruolo primario nel processo di re-innesco delle relazioni di prossimità, ma stanno ancora pagando un prezzo molto alto e sono sotto stress sia in termini finanziari (oggi) che in termini di modello organizzativo (domani) perché con ogni probabilità dovranno reinventare dinamiche di operatività e sostenibilità economica.

Tali spazi rappresentano la risposta a bisogni collettivi non sempre considerati e spesso assenti dalle politiche; chi li gestisce e le comunità che si formano intorno a queste realtà attivano i cittadini e contribuiscono al welfare e al benessere, aiutando a contrastare le disuguaglianze crescenti e cooperano nel ricucire la coesione sociale.

Per questo motivo l’Obiettivo Cultura della Fondazione Compagnia di San Paolo aveva proposto ad aprile 2020 “Rincontriamoci”, un bando di carattere emergenziale per il sostegno di tutti quei centri nati dall’autonoma iniziativa di singoli o associati che svolgono un ruolo di presidio territoriale, presenti tanto nelle città quanto nelle province e nelle aree interne del Nordovest. Sono stati così erogati 1,5 milioni per 147 spazi di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

L’analisi condotta sui dati raccolti, sviluppata grazie all’apporto dell’Associazione cheFare, rivela un panorama dal grande potenziale, non senza linfa nuova in termini di innovazione, con un riconoscibile ruolo civico, sociale e culturale, caratterizzato da differenti modelli di microeconomia e talvolta di impresa non profit. Un comparto, tuttavia, non ancora ben delineato e non trattato in modo sistemico da politiche specifiche, nonostante tali spazi generino valore sociale di forte impatto. I gestori fanno investimenti anche importanti in attività di pubblica utilità, spesso a favore di beni immobiliari di proprietà delle amministrazioni locali o statali, ma con la chiusura dettata dalle norme contenitive dell’epidemia il danno sta ricadendo su singoli e collettività.

Per questi motivi la Fondazione Compagnia di San Paolo ha deciso di continuare a sostenere questo comparto inaugurando un programma triennale che mette questi presidi al centro della Missione Partecipazione dell’Obiettivo Cultura.

Finalità e obiettivi

Il bando è rivolto a SPAZI (cioè luoghi fisici stabilmente organizzati), aperti alla cittadinanza con una propria frequenza costante, gestiti o co-gestiti da enti ammissibili all’erogazione di contributi della Compagnia (rif. paragrafo “Soggetti ammissibili”) che fungono da presidi culturali e civici dedicati a un territorio o una collettività specifica e quindi caratterizzati da una forte relazione con chi li frequenta; spazi di inclusione culturale e sociale, multifunzionali, eventualmente aperti all’uso spontaneo e informale da parte degli abitanti del territorio, sono gestiti secondo criteri di sostenibilità economica e interessati a rafforzarla.

Indichiamo di seguito con maggiore precisione le tre categorie incluse (nel questionario allegato al form è richiesto agli enti di collocarsi in una di queste secondo la propria valutazione).

  1. Nuovi Centri Culturali. Fatte salve le caratteristiche comuni sopra citate, sono quegli spazi ibridi, polifunzionali, che si distinguono per innovazione culturale e civica, con spiccata attenzione alla sostenibilità gestionale, capaci di generare e talvolta attrarre imprese culturali; possono qualificarsi per un nucleo identitario legato alla performance, all’arte contemporanea, al cinema come ad altri tipi di produzione e/o distribuzione culturale, anche integrata con altre attività più di tipo aggregativo.
  2. Centri Culturali Indipendenti. Sono quegli spazi nati dall’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, e per questo definiti “indipendenti”, distinti da una lunga storia di relazione con il territorio e la comunità di riferimento al quale rivolgono la propria attività continuativa e stabile di produzione artistico-culturale. Fatte salve le caratteristiche comuni sopra citate, anche in questo caso il modello economico si basa su una componente significativa di entrate proprie (quote associative, contributi degli utenti, biglietti ecc.) e l’obiettivo è la condivisione di valori culturali e/o il consumo culturale collettivo.
  3. Centri Di Aggregazione Civica. Fatte salve le caratteristiche comuni sopra citate, si tratta di spazi polifunzionali che promuovono la partecipazione civica e nei quali l’aggregazione passa anche attraverso la cultura. Sono quindi i luoghi dello stare e del fare insieme, fortemente legati al territorio in cui sorgono, in cui si esercitano funzioni di welfare di comunità ovvero in un’ottica di auto-organizzazione collettiva, in costante dialogo con gli abitanti del circondario, intercettando anche bisogni non conclamati e cercando di rispondervi attivando gli stessi cittadini.

Se rispecchiano tutte le caratteristiche di base individuate nella definizione sopra descritte e sottolineate, possono quindi rientrare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le forme più evolute di centri di protagonismo giovanile, bocciofile, società di mutuo soccorso, centri di educazione ambientale, spazi di musica dal vivo, co-working, circoli, parchi e giardini gestiti in forma attiva e condivisi, spazi polifunzionali, locali, bar e ristoranti sociali, case del quartiere, rifugi alpini, dopolavoro, cinema/teatri/musei/biblioteche che offrano anche altri servizi e siano aperti all’uso informale degli spazi.

Con il bando SPACE la Fondazione Compagnia di San Paolo vuole sostenere economicamente gli spazi e contribuire al rafforzamento dei modelli di gestione e delle competenze dei gestori e co-gestori dei presidi anche attraverso formazione e consulenze finalizzate.

Il bando intende individuare:

  1. gli spazi che già rappresentano un modello innovativo e funzionante del comparto;
  2. gli spazi che dimostrano un potenziale e sui quali un investimento può generare un impatto sociale sostenibile nel tempo.

Soggetti e spazi ammissibili

La richiesta dovrà essere inoltrata da un ente che gestisce o co-gestisce lo spazio aperto al pubblico e alla cittadinanza oggetto della domanda. Tale spazio deve essere situato in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. L’ente deve essere un soggetto ammissibile ai contributi della Fondazione Compagnia di San Paolo, secondo quanto indicato nelle Linee attuative del Regolamento delle attività istituzionali della Fondazione: son pertanto esclusi gli enti a fini di lucro.

Sono inoltre non ammissibili tutti gli enti che già ricevono sostegno all’attività istituzionale (SAI) da parte della Fondazione Compagnia di San Paolo, nonché gli “enti partecipati” dalla stessa. Sono altresì escluse le Case del quartiere di Torino aderenti all’Associazione Rete case del quartiere e la Casa di quartiere 13D Certosa di Genova, per le quali sono in essere specifiche progettualità, oltre a tutti gli spazi gestiti direttamente da amministrazioni pubbliche, le quali sono a loro volta escluse dal perimetro di questo Bando.

Verranno inoltre tenuti in conto nella valutazione eventuali rapporti in essere con la Fondazione.

Gli spazi oggetto della richiesta sono ammissibili alla fase di valutazione se rispecchiano tutte le caratteristiche di base individuate nella definizione sopra descritta nel riquadro.

Maggiori informazioni sul sito della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Bando Energia Inclusiva – Innovatori per affrontare la povertà energetica

La Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con la Fondazione Snam, lancia il bando dedicato agli innovatori sociali per trovare soluzioni scalabili e sostenibili con cui affrontare la povertà energetica.

La povertà energetica rappresenta un’importante sfida per la società.
Ha ripercussioni economiche e ambientali che richiedono un approccio trasversale per promuovere soluzioni innovative e sostenibili, per generare un impatto sociale ampio e nei tempi più brevi possibili.

Ecco perché la Fondazione Compagnia di San Paolo ha deciso di lanciare questo bando, nato dalla collaborazione con la Fondazione Snam, con il contributo tecnico dell’Incubatore del Politecnico di Torino I3P e il contributo scientifico di Ashoka Italia. Il bando Energia Inclusiva promuove infatti un approccio alla povertà energetica che intende coinvolgere innovatori sociali per trovare soluzioni – anche con un potenziale imprenditoriale – capaci di generare un cambiamento ampio e diffuso a livello di sistema.

Questo bando sarà oggetto di un webinar di approfondimento, in programma giovedì 18 febbraio alle ore 11:15. Qui il link per iscriversi.

Il contesto

Si definisce povertà energetica quella situazione in cui una famiglia o un individuo non sono in grado di permettersi servizi energetici adeguati a garantire un tenore di vita dignitoso, come per esempio riscaldamento, raffrescamento e illuminazione. La causa può essere una combinazione di elementi quali il basso livello di reddito, la scarsa efficienza energetica delle abitazioni, elevati costi dell’energia e una bassa consapevolezza del fenomeno.

Sulla povertà energetica incidono dunque diversi fattori. Tra questi anche i mutamenti climatici, che influenzano la domanda di energia delle famiglie. Bisogna poi ricordare che il fenomeno può presentarsi in due forme: la povertà energetica conclamata, quando le famiglie non riescono a fare fronte alle spese energetiche, e la povertà nascosta, quando, pur riuscendo a pagare le bollette, le famiglie si trovano a dover optare per un’auto-riduzione del consumo.

Questo problema, secondo l’indicatore adottato dal Governo italiano nel 2017, affligge l’8,8% delle famiglie italiane.

Il consumo energetico non è però determinato soltanto dalle caratteristiche tecniche degli elettrodomestici e dalle prestazioni energetiche delle abitazioni, ma dipende anche dal modo in cui le persone consumano l’energia.
Per questo motivo, accanto ad azioni strutturali per l’efficientamento energetico degli edifici, è necessario promuovere anche azioni di behavioural change e di innovazione energetica, diffondendo informazioni sul risparmio energetico, buone pratiche e modelli di consumo più sostenibili.

L’intervento proposto

È per rispondere a questa sfida che le Missioni Accelerare l’Innovazione e Proteggere l’Ambiente dell’Obiettivo Pianeta hanno ideato il bando Energia Inclusiva.
Un bando che intende identificare, selezionare, sostenere e accompagnare soluzioni innovative e creative con potenzialità di scalare il proprio impatto, promosse da innovatori sociali su tutto il territorio nazionale per contrastare la povertà energetica. Iniziative volte a un cambiamento di paradigma nell’affrontare il fenomeno, coniugando innovazioni scalabili e sostenibili per l’ambiente.

Come partecipare

Le candidature possono essere presentate dal 3 febbraio al 18 marzo 2021 su questo portale.

Saranno selezionati 15 finalisti che beneficeranno di un percorso individuale di accompagnamento personalizzato e specializzato, curato da I3P, e che si avvarrà delle competenze aziendali di Snam e di altri soggetti, con l’obiettivo di realizzare una strategia di sviluppo per ampliare l’impatto del progetto.

Al termine del percorso di accompagnamento, saranno selezionati tra i finalisti i vincitori (massimo 5 progetti) che riceveranno un contributo economico (da 10.000 € a 50.000 €) a sostegno del proprio progetto, oltre al valore dell’accompagnamento specializzato.

I progetti

I progetti potranno essere realizzati su tutto il territorio nazionale e dovranno riguardare uno o più dei seguenti ambiti:

  • Formazione e sensibilizzazione
  • Efficienza energetica
  • Sistemi di misurazione
  • Consulenza energetica
  • Mappatura
  • Behavioural change
  • Nuovi modelli di finanziamento
  • Skills e job development
  • Collaborazione intersettoriale

IMPACTWARE | Explore

Explore

Descrizione

Explore offre una conoscenza orizzontale e multi-disciplinare di base sui temi dell’impatto sociale. Lo scopo del corso è lo sviluppo di una Impact Vision, un orizzonte teorico-pratico verso cui strutturare la propria via verso azioni a impatto sociale.

Approfondimento su esperienze e buone pratiche di chi ha intrapreso un percorso orientato alla costruzione e promozione della cultura dell’impatto sociale nella propria organizzazione, professione e motivazione trasformativa.

Come funziona

  • 3 moduli online
  • Workshop collaborativo finale + testimonianze in una giornata in presenza al Campus.

Per chi

Per chi comprende che una nuova visione del mondo debba essere prima esplorata nella sua diversità, ricchezza e complessità: esplorare per capire ed apprendere nuovi linguaggi, strumenti e pratiche. Per chi vuole acquisire le conoscenze di base per introdurre l’impatto sociale nella propria realtà personale e professionale.

Obiettivi e metodi

L’obiettivo principale del corso è quello di fornire ai suoi partecipanti una conoscenza estesa e diffusa dell’ecosistema dell’impatto sociale: dalle definizioni di imprenditorialità sociale al mindset tipico degli innovatori sociali. I metodi didattici sono molteplici: lezioni frontali, lavori di gruppo, casi di studio nazionali e internazionali, e un workshop collaborativo finale per identificare la tua Impact Vision.

Learning Journey con:

IMPACTWARE – Il percorso di sviluppo di competenze per l’impatto sociale

Impactware è il percorso originale, sistemico e multi-disciplinare del Cottino Social Impact Campus dedicato all’impatto sociale. Così come il software è l’insieme di linguaggi e componenti logiche che permettono il funzionamento di una macchina, Impactware è l’insieme di concetti, strumenti e linguaggi che consentono agli individui e alle organizzazioni di progettare e costruire un (nuovo) mondo orientato all’impatto sociale.

l percorso Impactware è composto da 4 corsi, ognuno dei quali con un obiettivo chiaro e ben definito:

EXPLORE: Build your Impact Vision
Offre una conoscenza orizzontale e multi-disciplinare di base sui temi dell’impatto sociale. Lo scopo del corso è lo sviluppo di una Impact Vision, un orizzonte teorico-pratico verso cui strutturare la propria via verso azioni a impatto sociale.

UNDERSTANDFrom Impact Vision to Impact Goal
Dedicato a concretizzare la Impact Vision in un obiettivo di impatto personale e organizzativo attraverso l’acquisizione di strumenti specifici: dalla teoria del cambiamento, agli strumenti di design thinking, alla gestione e valutazione di impatto per definire il proprio Impact Goal.

DEFINE: From Impact Goal to Impact Action
È il corso avanzato per progettare la propria azione a impatto e renderla efficace e condivisa all’interno delle organizzazioni. Coniuga momenti volti all’ideazione e momenti dedicati alla strutturazione della propria Impact Action.

CHALLENGE: From Impact Action to Impact Transformation
È il momento della trasformazione individuale e organizzativa, quello in cui esporsi a esperienze di impatto disruptive e rendere l’azione tangibile nel mondo e nella società: l’impatto agito e raccontato.

Come funziona

  • Percorso completo: 4 corsi
  • Singoli corsi: Explore, Understand, Define, Challenge
  • Percorso customizzabile in edizioni ad hoc per la tua organizzazione

Per chi

Il programma Impactware si tiene due volte all’anno. L’edizione primaverile è dedicata a giovani professionisti,neo-imprenditori e start up funders; quello autunnale a imprenditori e manager senior in varie funzioni aziendali (CSR, Change Management, Strategy, HR).
Per chi vuole contribuire a creare una nuova visione del mondo.
Per accompagnare le imprese dalla teoria alla pratica attraverso l’identificazione di un percorso nell’impatto sociale.

L’innovazione digitale per la ripartenza del terzo settore

Con il progetto I3S – Innovazione Digitale per il Terzo Settore, 16 imprese sociali e associazioni di volontariato, insieme agli enti di rappresentanza, lavoreranno con Fondazione Torino Wireless per sviluppare un percorso di innovazione digitale e tecnologica per reinterpretare la propria offerta e dar vita a nuovi processi e servizi.

Il mondo del volontariato e dell’imprenditoria sociale è tra i più colpiti dalla crisi del Coronavirus. L’indagine 2020 Italia no profit (Non Profit Philanthropy Social good Covid-19 report 2020) ha evidenziato come l’emergenza sanitaria in corso abbia fortemente limitato l’operatività con gravi impatti sui flussi di entrate del 75% degli enti e con un concreto rischio di riduzione del personale per oltre il 50% degli intervistati. La pandemia ha fatto emergere in maniera ineludibile la necessità e l’opportunità di investire nella trasformazione delle modalità di erogazione di gran parte dei servizi: quale ruolo può giocare la tecnologia?

Torino Wireless ha raccolto questa sfida e, supportata da Camera di commercio di Torino nell’ambito del piano strategico di Torino Social Impact, ha coinvolto nel Progetto I3S – Innovazione Digitale per il Terzo Settore gli enti di rappresentanza del territorio (Confcooperative, Lega COOP, VOL.TO) e, attraverso di loro, 16 enti del terzo settore, tra cooperative sociali, reti e associazioni di volontariato, che lavoreranno fianco a fianco e insieme a un gruppo di imprese ICT per ideare e sperimentare progetti di digitalizzazione.

Il 28 gennaio, seppure ancora online, ci siamo conosciuti e abbiamo condiviso bisogni e aspettative, primo passo della mappatura dell’offerta dei servizi dei partecipanti e delle loro esigenze digitali che sarà completata attraverso un questionario online e una serie di interviste di approfondimento. A marzo saranno presentati i risultati della mappatura e inizierà la co-progettazione vera e propria al fianco di aziende fornitrici di tecnologie, per testare soluzioni tecnologiche esistenti e, se necessario, progettarne di nuove.

A tal fine Torino Wireless sta chiamando a raccolta le imprese, in primis quelle piemontesi del Polo di Innovazione ICT, per candidarsi a partecipare al progetto e costituire una filiera Digital4Social che offra soluzioni tecnologiche adatte alle esigenze del terzo settore.

Il progetto prevede anche attività formative a vari livelli, con moduli di reskilling e capacity building, per sviluppare una migliore conoscenza del mondo tecnologico e delle opportunità legate alla trasformazione digitale.

L’obiettivo finale del progetto, di durata biennale, è la creazione di un programma di accelerazione della trasformazione digitale e tecnologica del terzo settore, realizzato con il forte coinvolgimento dei suoi protagonisti e appositamente ritagliato sulle loro specifiche esigenze, replicabile e scalabile per allargare l’iniziativa a sempre più realtà.

Tutto questo con lo scopo di far progredire da un punto di vista competitivo il sistema territoriale dell’economia sociale nel suo complesso e sostenerne tutti gli enti che ne fanno parte, così come previsto nel filone di attività Tech4Good del piano strategico di Torino Social Impact.

Servizio Civile Universale con Vol.To: fino al 15 febbraio per presentare la domanda

Lunedì 15 febbraio, ore 14, è il termine ultimo per presentare la domanda online e partecipare ai progetti di Servizio Civile Universale 2021. Nel bando risultano approvati, tra gli altri, 24 progetti di Vol.To: scegli quello più adatto a te!

Sei ancora indeciso su come funziona il SCU?

Il Servizio civile universale rappresenta un’importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale per tutti i giovani che intendono partecipare ai progetti. Possono aderire tutti i ragazzi tra i 18 e i 28 anni residenti nei comuni di appartenenza ai progetti. L’impegno richiesto è di 25 ore a settimana per la durata di un anno a fronte di un rimborso spese mensile di 439,50 euro.

Come scegliere il progetto?

Tutti i progetti di Vol.To sono inseriti in uno specifico programma caratterizzato da un ambito comune d’intervento (clicca qui per conoscere gli 8 programmi collegati). Gli ambiti sono:

  • Animali e tutela Parchi e Oasi naturalistiche;
  • Assistenza e al trasporto dei pazienti affetti da patologie;
  • Prevenzione e monitoraggio inquinamento dell’aria;
  • Assistenza delle persone con disabilità
  • Animazione culturale verso minori e giovani;
  • Assistenza adulti e terza età in condizioni di disagio;
  • Attività di tutoraggio scolastico;
  • Assistenza minori e giovani in condizioni di disagio;

Una volta selezionato l’ambito di maggiore interesse puoi guardare i progetti collegati a ciascun programma e scegliere quello che più ti piace, in base anche al tuo comune di residenza. I progetti di Vol.To sono 24 e sono realizzati in collaborazione con altri Enti sul territorio piemontese. In questa tabella potrai consultare l’elenco completo con i relativi posti da occupare per ogni sede.

Come presentare la domanda online?

La domanda di partecipazione può avvenire solamente attraverso la piattaforma Domande On Line (DOL). Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione della domanda sulla piattaforma DOL occorre essere riconosciuto dal sistema, ciò può avvenire secondo due modalità:

  1. I cittadini italiani residenti in Italia o all’estero e i cittadini di Paesi extra Unione Europea regolarmente soggiornanti in Italia possono accedervi esclusivamente con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale sono disponibili tutte le informazioni su cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede.
  2. I cittadini di Paesi appartenenti all’Unione europea e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, se non avessero la disponibilità di acquisire lo SPID, potranno accedere ai servizi della piattaforma DOL attraverso apposite credenziali da richiedere al Dipartimento, secondo una procedura disponibile sulla home page della piattaforma stessa

Le domande trasmesse con modalità diverse da quella sopra indicata non saranno prese in considerazione. Il termine per l’invio delle domande è fissato al 15 febbraio 2021 alle ore 14:00. Ricordiamo inoltre che è possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile, la presentazione di più domande comporterà l’esclusione dalla partecipazione.

Per qualsiasi altro dubbio o informazione puoi contattare la segreteria del Servizio Civile di Vol.To nelle seguenti modalità:

A Torino è attiva una rete di 20 sensori che monitorano lo smog direttamente dai balconi dei cittadini!

Torino, 1 febbraio 2020 – Wiseair è un progetto nato da 5 giovani ingegneri del Politecnico di Milano con la missione di permettere ai cittadini di accedere ad informazioni chiare e trasparenti riguardanti la qualità dell’aria e attraverso queste informazioni promuovere una nuova attitudine volta a riportare l’aria pulita nelle nostre città

L’ingrediente segreto del progetto è Arianna, un vaso da balcone che monitora la concentrazione di particolato nell’aria. A partire dai dati forniti dalle Arianne ospitate sui balconi dei cosiddetti Ambassador, tutti i cittadini possono conoscere la qualità dell’aria nel proprio quartiere tramite App, stimolando la nascita di community di cittadini consapevoli che possano guidare il cambiamento. 

Dopo aver distribuito una rete di oltre 100 sensori nella città di Milano, Wiseair ha lanciato un nuovo progetto di community dedicato alla città di Torino. Le prime 20 Arianne sono state distribuite gratuitamente selezionando i cittadini torinesi che più di tutti rispecchiavano i valori e lo spirito del progetto. Alla luce di oltre 1000 candidature ricevute, gli Ambassador sono stati selezionati e i sensori sono stati installati sui loro balconi!

Attualmente quindi una prima rete di 20 sensori è distribuita capillarmente nella capitale piemontese e tutti i cittadini possono accedere ai dati raccolti in tempo reale. Per conoscere la qualità dell’aria a Torino basta scaricare l’applicazione Wiseair direttamente dagli store. A partire dai dati raccolti dai sensori cittadini l’applicazione è in grado di mostrare la qualità dell’aria in ogni punto della città, mostrando anche il trend storico giornaliero, mensile e annuale. 

Il progetto non si ferma soltanto qua. L’obiettivo è usare queste informazioni per creare un movimento consapevole, che in modo proattivo e propositivo aiuti l’amministrazione nell’affrontare il problema dell’inquinamento. La community è radunata sul gruppo Facebook ITALIA ARIA PULITA | Wiseair community, che oggi conta diverse migliaia di cittadini e due grandi sottogruppi, Milano Aria Pulita e Torino Aria Pulita, le due città che per prime hanno aderito al progetto Wiseair. 

Il progetto Torino Aria Pulita è stato sostenuto da tantissime realtà locali che stanno dando il loro supporto, tra le quali Comitato Torino Respira, Bike Pride e Dott. Questo è l’inizio di un progetto collaborativo che ha l’ambizione di affrontare il tema dell’inquinamento in modo concreto e attivo. Partendo direttamente dallo spirito civico dei cittadini stessi. 

Per maggiori informazioni sul progetto Torino Aria Pulita e sulla startup Wiseair: www.wiseair.vision/community

A scuola di valutazione di impatto sociale: parte la seconda edizione del corso universitario per social impact manager

Al via la seconda edizione del corso universitario di aggiornamento professionale (Cuap) “Valutazione d’impatto sociale”, sostenuto dalla Camera di commercio di Torino nell’ambito del Piano Strategico di Torino Social Impact. ll Corso universitario, realizzato dal Dipartimento di Management dell’Università degli studi di Torino con il Politecnico di Torino (membri del Comitato per l’imprenditorialità sociale), la Fondazione Piccatti Milanese, Cottino Social Impact CampusTiresia, gli enti di formazione delle Centrali Cooperative (Consorzio Il Nodo per Confcooperative Piemonte Nord e Inforcoop Ecipaa Piemonte per Legacoop Piemonte) e la Fondazione Compagnia di San Paolo, parte oggi con 70 nuovi iscritti, dopo i 90 della prima edizione.

Il Cuap è tra le attività proposte dal Centro di Competenza per la Valutazione d’impatto sociale, che ha sede presso la Camera di commercio di Torino.

Obiettivo del corso è l’apprendimento di metodologie di valutazione dell’impatto sociale, in coerenza con le Linee guida del Comitato per l’imprenditorialità sociale della Camera di commercio.

Attraverso un approccio didattico ibrido e altamente innovativo, il CUAP fonde approcci teorici e pratici volti all’identificazione delle strategie di Impact Management e alla loro misurazione. Un business case finale completa la condivisione dell’apprendimento tra i partecipanti stessi. Il corso affronta la valutazione di impatto sociale declinata sulla progettualità per l’accesso ai finanziamenti europei, nazionali o locali, sui grandi eventi territoriali, sportivi, culturali, congressuali. Si parte dal presupposto che ogni evento o ogni azione sistemica porta un cambiamento che può essere misurato e valutato con tecniche specifiche, padroneggiate dai valutatori di impatto. 

Al termine del corso sarà possibile ottenere la certificazione, emessa da Cepas, ente certificatore di terza parte, e la relativa iscrizione nel registro nazionale dei Valutatori d’impatto.

Siamo molto soddisfatti – commenta il professor Paolo Biancone, direttore scientifico del corso – l’alto numero di adesioni dimostra che i temi affrontati sono di interesse per il territorio. La prima edizione aveva certificato 84 valutatori di impatto. Novità di questa edizione è la formula completamente online. Vista l’attuale situazione pandemica l’intero corso è stato progettato a distanza, cogliendo anche l’opportunità di portare la cultura della valutazione d’impatto oltre i confini torinesi con una diffusione a livello nazionale”.

“Il Cuap è tra le proposte messe in campo dal Centro di Competenza per la Valutazione d’impatto sociale ed è a disposizione di tutte le realtà del territorio pubbliche e private, profit e non profit – dichiara Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino, sede del Centro – Stiamo realizzando un Centro per il rafforzamento della cultura e delle pratiche valutative, attraverso orientamento, supporto metodologico, formazione, aggiornamento ed allineamento con le metodologie internazionali”.