Il 14 maggio 2025, a Strasburgo, Torino Social Impact ha partecipato all’assemblea annuale di REVES, la rete europea delle città e regioni per l’economia sociale. L’occasione ha visto il lancio di una Call for Action condivisa da amministrazioni pubbliche e attori dell’economia sociale di tutta Europa: un invito a rafforzare il contributo dei territori alla coesione, alla democrazia e alla transizione sostenibile dell’Unione Europea.
Un appello dai territori europei
In un contesto segnato da crisi economiche, ambientali e democratiche, le città e le regioni europee riaffermano il loro ruolo strategico nello sviluppo inclusivo e sostenibile dell’Europa. A Strasburgo, è stata lanciata una Call for Action che esprime una visione condivisa: l’economia sociale è già oggi uno strumento essenziale per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro europeo più giusto, resiliente e democratico.
Torino Social Impact, presente all’assemblea, si riconosce pienamente nei principi dell’appello: promuovere alleanze territoriali tra enti pubblici, imprese sociali e organizzazioni civiche per generare soluzioni concrete radicate nei contesti locali.
Perché una Call for Action oggi
La Call for Action nasce dalla necessità di valorizzare il ruolo dell’economia sociale europea come leva di innovazione e coesione. Cooperative, fondazioni, imprese sociali, mutue e associazioni rappresentano un modello economico alternativo che agisce nei territori, riduce le disuguaglianze e difende i diritti fondamentali.
Queste realtà generano valore ambientale, sociale e culturale, investendo su persone e comunità anziché sul profitto. Proprio per questo, la Call invita l’Unione Europea a riconoscere l’economia sociale come asse trasversale nelle politiche europee: dalla transizione ecologica e digitale all’inclusione, dall’industria sostenibile alla cittadinanza attiva.
Un’agenda condivisa per l’Europa sociale
L’appello sottolinea la necessità di integrare l’economia sociale nelle principali strategie dell’UE. Si chiede:
- il pieno riconoscimento del settore come pilastro dello sviluppo locale sostenibile,
- il rafforzamento del suo ruolo nell’Agenda 2030 e nel Green Deal europeo,
- l’adozione di politiche pubbliche che ne supportino la crescita, la visibilità e la capacità di innovazione.
Le città e le regioni riconoscono nella social economy un alleato fondamentale per costruire comunità resilienti, attivare occupazione di qualità e promuovere la giustizia sociale.
Cosa possono fare territori e istituzioni, insieme
La Call for Action definisce un’agenda concreta, multilivello, per rafforzare l’ecosistema dell’economia sociale:
I territori si impegnano a:
- sviluppare piani locali per l’economia sociale,
- investire nella formazione di funzionari e giovani imprenditori,
- creare spazi di accelerazione e collaborazione tra pubblico e terzo settore,
- innovare le pratiche di procurement per favorire imprese sociali e iniziative di impatto.
Le istituzioni europee e nazionali sono chiamate a:
- semplificare l’accesso ai fondi per PMI e micro realtà dell’economia sociale,
- integrare il modello della social economy in tutti i programmi UE (energia, educazione, cittadinanza, industria),
- rafforzare la raccolta dati, la misurazione d’impatto e la trasparenza,
- promuovere una fiscalità equa e strumenti contro greenwashing e socialwashing,
- sostenere la partecipazione delle imprese sociali nei processi decisionali europei.
Verso il 2030: firmare oggi per agire insieme
L’appello è aperto a tutte le città, le regioni e le organizzazioni che vogliono contribuire a costruire un’Europa più equa, coesa e partecipativa. Firmare oggi la Call for Action significa assumersi un impegno concreto verso un’economia sociale europea capace di generare cambiamento e benessere diffuso.
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