Acquisti sociali non soltanto in ambito pubblico, ma anche in ambito privato. Questa è la nuova direzione presa dalla Commissione europea per sostenere in modo più esteso la crescita del terzo settore, quattordicesimo ecosistema chiave per la ripresa economica.

Si è infatti appena chiuso un bando spartiacque che definisce una nuova prospettiva per il social procurement, volta a promuove la collaborazione tra imprese tradizionali e sociali.

Obiettivo del bando è quello di mettere in grado le imprese sociali di diventare fornitori delle imprese tradizionali sui mercati di livello locale, regionale o nazionale.

Il sostegno riguarderà azioni tese a migliorare  la comunicazione, la conoscenza reciproca e le prospettive di collaborazione tra le imprese tradizionali e quelle dell’economia sociale.

Il budget a disposizione del bando ammonta a 1.300.000 euro. Il contributo massimo per progetto sarà di 325.000 euro. Un piccolo inizio per un ambito di azione su cui alcuni paesi si sono già cimentati con successo, primeggiano le esperienze inglesi e canadesi.

Tra le azioni finanziabili con il bando le attività di branding, la creazione di piattaforme dedicate, eventi e piani di matchmaking, b2b, training e capacity building, mentoring e coaching.

Requisito essenziale per presentare progetti era la presenza di soggetti di rilevanza europea ed in questo quadro Torino Social Impact ha aderito ad una cordata importante,  dedicata all’economia circolare, per puntare a sostenere l’esistente programma di social procurement. In primavera saranno comunicati i progetti aggiudicatari.

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