Il 5 settembre 2023 la Commissione europea ha adottato una proposta di direttiva sulle associazioni transfrontaliere europee.

L’obiettivo di questa direttiva è quello di eliminare gli ostacoli giuridici e amministrativi per le associazioni senza scopo di lucro che operano o desiderano operare in più di un Paese dell’UE. Essa intende inoltre facilitare il riconoscimento del loro status giuridico in tutta l’UE. Ciò avviene introducendo negli ordinamenti giuridici nazionali la forma giuridica aggiuntiva dell’associazione transfrontaliera europea (ECBA).

Le associazioni senza scopo di lucro rappresentano la forma giuridica predominante tra le organizzazioni senza scopo di lucro nell’Unione europea, con un numero stimato di 3,8 milioni presenti negli Stati membri dell’UE. Le associazioni senza scopo di lucro sono anche le più numerose tra le quattro forme giuridiche tradizionalmente comprese nell’economia sociale. Tra queste, 310.000 associazioni non profit sono attive in più di uno Stato membro, mentre potenzialmente altre 185.000 potrebbero teoricamente impegnarsi in attività transfrontaliere, se le barriere fossero rimosse. Le associazioni non profit sono organizzazioni guidate dai principi chiave dell’economia sociale: il primato delle persone e degli scopi sociali e ambientali rispetto al profitto, il reinvestimento della maggior parte dei profitti e delle eccedenze per svolgere attività legate al loro scopo.

Le associazioni senza scopo di lucro sono attive in settori che hanno un impatto sulla società come l’assistenza sanitaria, i servizi sociali, l’inclusione sociale, la cultura, lo sport, la ricerca e lo sviluppo, l’istruzione e la formazione, contribuendo per il 2,9% al PIL dell’UE. Grazie alla loro struttura associativa, hanno anche un effetto leva diretto sui cittadini che sono membri, donatori o beneficiari delle loro attività. Quando fornite dietro compenso, le attività delle associazioni senza scopo di lucro costituiscono un servizio ai sensi dell’articolo 57 del TFUE.

Le associazioni senza scopo di lucro hanno un impatto positivo nel garantire l’equità sociale e la prosperità dei cittadini dell’UE e svolgono un ruolo significativo per la crescita nel mercato interno. Tuttavia, il loro potenziale socio-economico non è pienamente sfruttato. Il pieno potenziale del mercato interno può essere liberato solo se tutti i partecipanti godono dei diritti che esso offre. A tal fine, le associazioni senza scopo di lucro hanno bisogno di un quadro giuridico che consenta loro di svolgere senza problemi le proprie attività, anche quando le svolgono a livello transfrontaliero nel mercato interno.

L’eliminazione di questi ostacoli legali e amministrativi renderà più facile impegnarsi in attività in tutti i Paesi dell’UE. Ciò consentirà al non profit di sfruttare appieno il suo potenziale per generare valore economico e sociale nell’UE nel suo complesso.

La Commissione ha inoltre adottato un regolamento tecnico, C(2003)515 (EUR-Lex – 52023PC0515 – IT – EUR-Lex (europa.eu), che modifica i regolamenti sul sistema di informazione del mercato interno (IMI) e sul portale digitale unico (SDG). Ciò consentirà la cooperazione e lo scambio di informazioni tra le autorità competenti, nonché l’accesso alle informazioni sugli ECBA disponibili online.

Qui di seguito maggiori informazioni:

What are the associations
Regulation of the European Parliament and of the Council
Facilitating cross-border activities of non-profit associations