Green Coordinator – Open Call

Candidati a Green Culture per diventare Green Coordinator!

Con una formazione gratuita, online e in presenza, della durata di 100 ore, acquisirai competenze di progettazione in ambito culturale, conoscerai le più aggiornate politiche ambientali e imparerai a utilizzare strumenti collaborativi e metodi di facilitazione propri del design. Collaborerai attivamente all’interno di un’organizzazione culturale italiana, selezionata dal progetto Green Culture, per indirizzarla nel suo percorso di transizione ecologica.

Green Culture è un percorso di formazione e capacity building per rispondere alle sfide della sostenibilità ambientale in ambito culturale.
Quella della transizione ecologica è una sfida complessa a cui Green Culture risponde costruendo un percorso radicato nell’incontro tra tre discipline: l’ambientalismo scientifico, l’economia della cultura e il design.

Candidati entro il 28 giugno, i posti sono limitati.

Mercoledì 12 giugno alle ore 15 segui il webinar di racconto del percorso dedicato ai Green Coordinator.

Green Culture è tra i progetti vincitori del bando del Ministero della Cultura “TOCC – Capacity building per la transizione ecologica”, è realizzato da Circolo del Design, Fondazione Santagata, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.

Webinar Solutions journalism

Webinar “Fondamenti e principi del Solutions Journalism”

In occasione dell’evento organizzato al Salone del Libro di Torino nella cornice di Torino Impact Journalism, abbiamo lanciato l’avvio di un ciclo di webinar che, da giugno a novembre, saranno incentrati sul ruolo dell’informazione nell’era dell’impact economy.

Siamo lieti di invitarvi al primo webinar dal titolo “Fondamenti e principi del Solutions Journalism”, che si terrà lunedì 17 giugno, ore 14-16.

Con la partecipazione di esperti nell’ambito del giornalismo, dell’impatto e della comunicazione, il webinar illustrerà cos’è il Solutions Journalism, le sue origini e in cosa si differenzia dal giornalismo tradizionale, per comprendere il ruolo e l’importanza del suo approccio nell’attuale contesto mediatico. 

Avendo come missione la ricerca, l’analisi e il racconto della realtà, si può dire che il giornalismo sia già naturalmente predisposto ad agire in maniera responsabile e concreta, generando impatto positivo per la comunità, l’ambiente e le persone. Secondo questa logica, dovrebbe anche avere un ruolo nel diffondere best practices che aiutino la società a progredire, oltre ad informare.

In questo contesto, il Solutions Journalism si pone come un approccio al giornalismo che si concentra sulle risposte efficaci ai problemi sociali che possono ispirare le persone e le organizzazioni ad agire positivamente, prestando maggiore attenzione a una narrazione orientata alla soluzione.

Il webinar sarà parte integrante della programmazione dei corsi dell’’Ordine dei Giornalisti del Piemonte ed è rivolto sia agli addetti ai lavori sia a chiunque sia interessato/a ad esplorare il mondo del giornalismo e della comunicazione d’impatto!

Per partecipare e ricevere il link di accesso al webinar, è necessario iscriversi al seguente Google Form.

esplora futura

EsploraFutura: la città del domani

EsploraFutura: La Città del Domani nasce nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile e mira a stimolare la riflessione sulla transizione ecologica e l’innovazione sociale attraverso l’interazione.

L’evento promuove la consapevolezza sulle sfide ambientali e sociali delle città del futuro e incoraggia soluzioni concrete. Durante l’evento i partecipanti esplorano idee che guidano la transizione verso una città più sostenibile e inclusiva, rafforzando la cognizione circa l’obiettivo 11 che mira a rendere le città inclusiva e sostenibile e circa l’obiettivo 13 che mira all’adozione di misure di impatto per combattere il cambiamento climatico, cercando di costruire insieme ai partecipanti al workshop soluzioni concrete per la città di Torino, pensandola al futuro.

L’evento è condotto su due livelli: un panel di esperti iniziale discute sfide e opportunità nella costruzione della città del futuro, esplorando strategie per coinvolgere la comunità e promuovere l’innovazione e, successivamente, la divisione in tavoli tematici in cui i partecipanti interagiscono con stakeholder locali che illustrano sfide innovative per garantire una trasformazione delle città equa e inclusiva. Outcome del workshop è quello di costruire linee guida concrete sui temi dei tavoli, potenzialmente da consegnare alla città di Torino come lascito, una sorta di manifesto di EsploraFutura.

L’evento, nato da una partnership consolidata tra Fondazione Brodolini e Connecting Talents, con la collaborazione di SitUnito, Omnia Torino, Greencome e Escape4Change.

Iscriviti cliccando qui.

Collegio Universitario Einaudi: Bando Ammissioni a.a. 2024/25

È aperto l’iter di partecipazione al bando di ammissione per l’a.a. 2024/25 al Collegio Einaudi per 150 posti studio per studentesse e studenti.

Presso il Collegio Einaudi, l’esperienza di studio è arricchita da un ambiente accogliente e confortevole. Ogni studente avrà garantita l’ospitalità in camera singola, dotata di bagno privato, e avrà a disposizione ampi spazi comuni come sale studio, sala musica e palestra in un ambiente ideale per il proprio percorso accademico.

Oltre all’esperienza accademica universitaria, gli studenti potranno beneficiare di una formazione parallela che arricchisce il percorso di studio. Questa formazione aggiuntiva mira a sviluppare competenze trasversali e offrire opportunità di crescita personale e professionale.

Il bando di ammissione rimarrà aperto fino al 30 giugno 2024.

Per ulteriori informazioni sul processo di ammissione e per presentare la vostra candidatura, visitate il sito web del Collegio Einaudi.

Ammissioni 2024/25

Date di apertura e chiusura dei diversi iter di ammissione

Ammissione: per iscrivendi/e al 1°, 2° e 3° anno di un corso di laurea di I livello/ciclo unico e al 1° anno di un corso di laurea magistrale o master di I livello. Periodo di candidatura: 18 marzo 2024 – 30 giugno 2024

Ammissione Post-laurea: Per iscritt* a corsi di dottorato di ricerca e corsi di Master di II livello, corsi di perfezionamento e scuole di specializzazione. Periodo di candidatura: 1 luglio 2024 – 30 giugno 2025

Ammissione Exchange students: for foreign students taking part to mobility programs or internship. Studenti e studentesse internazionali (UE e Extra-UE) partecipanti a progetti di mobilità/tirocinio. Periodo di candidatura: 1 luglio 2024 – 30 giugno 2025

Ammissione International students: for regularly enrolled foreign students. Per studentesse e studenti internazionali di nazionalità estera regolarmente iscrivend* a corsi universitari del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino. Periodo di candidatura: 1 luglio 2024 –  15 settembre 2024

Al Cicapui

Bench-Mark | Ep. 67 – Al Cicapui

Nel 2019, tra le Valli di lanzo e la città metropolitana di Torino, nasce Al Cicapui: il luogo dove l’artigianato d’eccellenza incontra l’ente del terzo settore e si adopera per portare avanti dei progetti sociali, nel tentativo di dare un nuovo smalto ai territori in cui opera.

Chiara Ferraris e Nicolò Starnai, rispettivamente fondatrice e collaboratore di Al Cicapui, ci hanno raccontato la loro visione di economia circolare.

Intervista di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

impact prototypes labs

Impact Prototypes Labs: aperte le candidature per studenti e imprese

Al via la 4^ edizione di Impact Prototypes Labs – IP Labs, il programma pratico di formazione e accompagnamento realizzato dal Cottino Social Impact Campus e dedicato alle imprese del territorio piemontese e alle studentesse e studenti dei Corsi di Laurea Magistrali del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino.

Il programma è rivolto alle imprese che intendano affrontare un percorso di evoluzione e innovazione strategica, organizzativa, manageriale, attraverso progetti che coniughino gli obiettivi di competitività e posizionamento sul mercato con la realizzazione e misurazione dell’impatto positivo generato.

Allo stesso tempo, le studentesse e gli studenti universitari hanno l’opportunità di vivere un apprendimento pratico, entrare in contatto con le aziende del territorio ed affacciarsi al mondo del lavoro, imparando a gestire progetti di innovazione, volti alla generazione di impatto positivo.

Il programma si sviluppa in un ecosistema costituito da alcuni tra i maggiori player piemontesi e rappresenta un grande valore aggiunto per le aziende aderenti: Camera di commercio di Torino, UniCredit, API Torino – Associazione Piccole e Medie Imprese di Torino e Provincia, Confindustria Canavese, Unione Industriali Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Collegio Universitario di Torino Renato Einaudi, Fondazione Piemonte Innova, UniGens – Organizzazione di Volontariato, YES4TO, Torino Social Impact.

Maggiori dettagli sul bando

Candidature per gli studenti dell’Università degli Studi di Torino e del Politecnico di Torino entro il 30 maggio.
Candidature per le imprese entro il 15 giugno.

Impatto sociale come driver di sviluppo

Impatto sociale come driver di sviluppo per professionisti e imprese

Oggi, lunedi 13 alle 14 Raffaella Scalisi, Senior Advisor e Relazioni Internazionali Torino Social Impact dialoga con Carla Bertuzzi, vicepresidente Nexto, head of Sellalab Torino su economia e finanza d’impatto.
Come possono i professionisti essere a supporto dell’economia sociale?

Come pensa Torino Social Impact di coinvolgere gli ordini professionali a supporto dell’economia a impatto?

I professionisti hanno svolto un ruolo determinante nel progetto Borsa dell’impatto sociale: un progetto avviato da Torino Social Impact che mira alla creazione di un mercato di capitali dedicato a imprese che realizzano in modo intenzionale, addizionale e misurabile un impatto sociale positivo e nel quale le transazioni siano basate sia sul valore finanziario sia sul valore dell’impatto sociale misurato.
Si parlerà anche di questo oggi, al Salone Internazionale del Libro, pad 2 stand L27 alle ore 14.

I contenuti di questo intervento sono stati organizzati in collaborazione tra NextoSellalab e Torino Social Impact

SALTO24

fit4benefit

Fit4benefit 2024-2025: al via il primo incontro a cura di Amapola!

Oggi ha preso il via la seconda edizione di Fit4benefit, un’iniziativa che coinvolge la Comunità di pratica delle Società Benefit nel periodo 2024-2025. Il percorso mira a generare una conoscenza condivisa tra i partecipanti tramite la messa in comune di competenze.

Ad inaugurare la stagione del percorso è Amapola, società di consulenza specializzata in strategie e progetti di sostenibilità, che ha trattato l’argomento dello stakeholder engagement in un incontro online dal titolo “Sostenibilità è altrove”

Un nuovo modo di intendere persone e imprese, tra comunicazione e partecipazione

Alberto Marzetta, partner e direzione clienti, insieme a Micol Burighel, responsabile marketing e comunicazione, hanno guidato il gruppo in una riflessione su come le organizzazioni possono meglio relazionarsi con i propri portatori di interessi.

«Cresce anche l’importanza del capitale relazionale: grande attenzione viene data alla capacità dell’impresa di dialogare, confrontarsi, condividere le strategie con i portatori di interessi. Oggi nessuna organizzazione può essere un sistema chiuso ma deve diventare un soggetto capace di gestire la relazione con altri attori sociali».

Per i 21 partecipanti, questa è stata un’opportunità preziosa di confrontarsi su dubbi, modalità di attuazione e criticità delle pratiche di stakeholder engagement.

Il percorso Fit4benefit è realizzato nell’ambito del progetto Comunità di pratica grazie al sostegno della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo.

policentrismo e marginalità territoriale

LINKS a supporto del Terzo Settore

Nell’ambito del progetto 3P4SSE – Social and Solidarity Economy – CentralEurope Network, di cui LINKS è partner scientifico, è stato organizzato un ciclo di incontri sui temi della economia sociale e solidale.

Il terzo seminario in programma, “Policentrismo e marginalità territoriale”, sarà tenuto in lingua italiana e esaminerà le dinamiche di sviluppo territoriali, approfondendo il ruolo di rigenerazione dell’economia sociale.

L’evento si terrà il prossimo 22 maggio, dalle ore 14:30 alle ore 18:00, presso l’Università degli Studi di Torino – Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena, 100) – Sala Lauree Rossa.

Il programma prevede approfondimenti con diversi practitioner pubblici e privati che aiuteranno ad esplorare le buone pratiche esistenti, volte a promuovere la costruzioni di reti territoriali nell’economia sociale, illustrandone le dinamiche innovative.

Per partecipare all’evento è necessario registrarsi qui

Quando: 22 Maggio 2024 – 14:30-18:00
Dove: Università degli Studi di Torino – Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena, 100)

argotec spacepark accelerator

Argotec SpacePark Accelerator: open for ambitions

L’Argotec SpacePark mira a diventare una delle space factory più avanzate d’Europa, con la capacità di costruire più di 50 satelliti all’anno e con un proprio centro di controllo missione per gestire le attività spaziali da vicino. In questo modo Argotec, azienda italiana di ingegneria aerospaziale fondata nel 2008 a Torino, potrà mantenere la piena titolarità dei programmi, dall’ideazione alle operazioni finali nello spazio.

Lo SpacePark è situato nell’iconico edificio progettato dall’architetto Oscar Niemeyer a San Mauro Torinese, alle porte di Torino. Con oltre 11.000 mq di spazi operativi, circa 17.000 mq di aree verdi aperte e 1.200 mq dedicati al proprio acceleratore industriale, lo SpacePark sarà senza dubbio uno dei luoghi in cui prenderà vita il futuro dello spazio.

In questo contesto, l’Argotec SpacePark Accelerator fornisce l’accesso a laboratori e strumenti all’avanguardia, offrendo ai partecipanti un’opportunità unica di stabilire partnership commerciali con Argotec, realizzando una serie di progetti e missioni volti a rivoluzionare il panorama spaziale. Con queste risorse a disposizione, le startup e le piccole imprese possono condurre ricerche e sviluppi approfonditi, innovare più rapidamente e portare a compimento le proprie idee. Questo accesso si estende anche alle opportunità internazionali, consentendo alle startup di connettersi e collaborare con professionisti e appassionati del settore spaziale di tutto il mondo.

Argotec, già corporate partner del programma di incubazione ESA BIC Turin, introdurrà e presenterà il suo SpacePark Industrial Accelerator all’ecosistema dell’innovazione con un evento pubblico ospitato da I3P, l’Incubatore del Politecnico di Torino. L’evento è aperto: si rivolge non solo alle startup e alle PMI del settore spaziale, ma anche agli appassionati di Space Economy e a tutti coloro che sono interessati alle opportunità che offre Argotec.

La presentazione si terrà principalmente in lingua italiana, ma tutti gli ospiti sono i benvenuti e potranno interagire anche in lingua inglese durante la sessione Q&A dell’evento.

Come partecipare

L’incontro si terrà lunedì 20 maggio 2024, a partire dalle ore 17:00in presenza presso la Sala Agorà dell’incubatore I3P, situato all’interno del Campus del Politecnico di Torino e raggiungibile sia dal cancello principale di corso Castelfidardo 30/A, sia dall’ingresso pedonale di via Pier Carlo Boggio 59.

La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione su Eventbrite.

Programma

  • Ore 17:00 | Accoglienza e registrazione dei partecipanti
  • Ore 17:10 | Saluti introduttivi di Leo Italiano, Senior Consultant di I3P e Program Manager di ESA BIC Turin
  • Ore 17:15 | Introduzione all’Argotec SpacePark, la nuova space factory d’Europa
  • Ore 17:30 | “SpacePark Industrial Accelerator: open innovation to scale up the global space market” – Intervento di Aurora Bontade, Chief Growth Officer di Argotec
  • Ore 17:45 | “Latest updates from Argotec: technology excellence at a glance” – Alessandro Balossino, Head of R&D di Argotec
  • Ore 18:00 | Sessione Q&A con il pubblico in sala
  • Ore 18:20 | Conclusioni e aperitivo di networking
San salvario ha un cuore verde

San Salvario ha un cuore verde

SAN SALVARIO HA UN CUORE VERDE torna anche quest’anno in città per trasformare il viale centrale del quartiere in un giardino rigoglioso.
Sotto gli alberi secolari di Corso Marconi, una giornata dedicata al verde, all’arte e alla cultura insieme ad associazioni, vivai, fioristi, artigiani, produttori agricoli sostenibili e a km zero. Una manifestazione orto-florovivaistica nata per coinvolgere la cittadinanza in un momento di partecipazione attiva dello spazio pubblico.

Sabato 1 giugno dalle 10 alle 19, Giardino forbito condividerà buone pratiche con il quartiere attraverso incontri botanici, workshop, lezioni con maestri d’arte e di giardino, contest ed esposizioni fotografiche, tour, visite guidate alla scoperta del quartiere e momenti letterari e musicali.

San Salvario ha un cuore verde è un progetto dell’associazione Donne per la difesa della società civile, organizzato in collaborazione con Giardino forbito.

Tina Rosenberg Solutions Journalism

Solutions Journalism interviene su “Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy”

Chi sono gli speaker dell’evento “Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy”, organizzato da Torino Social Impact nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism? Giornalisti, comunicatori ed esperti di impatto interverranno venerdì 10 maggio ore 10,30 in Sala Bianca.

Tra i nomi che meglio descrivono l’impatto positivo del giornalismo orientato alle soluzioni c’è indubbiamente quello di Tina Rosenberg, co-fondatrice del Solutions Journalism Network

Tina Rosenberg è una giornalista di lunga data del New York Times, per il quale ha redatto editoriali oltre che articoli per il Sunday magazine. Insieme a David Bornstein ha scritto, per 11 anni, la rubrica del New York Times “Fixes“. Ha inoltre realizzato centinaia di articoli, oltre che tre libri: “Children of Cain: Violence and the Violent in Latin America”; “The Haunted Land: Facing Europe’s Ghosts After Communism”; e “Join the Club: How Peer Pressure Can Transform the World”. “The Haunted Land” ha vinto il Premio Pulitzer e il National Book Award.

Insieme a Tina Rosenberg, a fondare il Solutions Journalism nel 2013  sono i pluripremiati giornalisti David Bornstein e Courtney Martin, con una virtuosa missione: trasformare il giornalismo in modo che tutte le persone abbiano accesso a notizie che li aiutino a immaginare e costruire un mondo più equo e sostenibile.

Il Solutions Journalism Network in numeri

Convinto che mettere in luce l’intelligenza critica acceleri l’innovazione nel giornalismo e nella società,  il network sostiene gli attori imprenditoriali, gli individui e le testate che portano le soluzioni giornalistiche su nuovi mercati. 

Oggi il network conta oltre 30 membri del team distribuiti su quattro continenti; 47.000 giornalisti formati e che utilizzano gli strumenti offerti dal SJN; un database consultabile con una selezione di “solution stories” provenienti da 1.900 organizzazioni giornalistiche; 100 scuole di giornalismo partner; 8 partner istituzionali per la formazione in Nord America, Europa, Africa e America Latina, oltre che fellow e formatori che hanno una certificazione in Solutions Journalism in 40 paesi.

Perché un giornalismo orientato alle soluzioni?

Il Solutions Journalism è un approccio al giornalismo rigoroso, convincente e virtuoso proprio perché offre risposte ai problemi sociali. Nel suo lavoro giornalistico include alcuni elementi che possiamo definire chiave: esplora approfonditamente la narrazione di una risposta a un problema sociale e ne analizza dettagliatamente il funzionamento nei suoi aspetti più significativi; pone l’accento sull’efficacia anziché sulle sole buone intenzioni, riportando risultati tangibili; non si limita a ispirare, ma offre anche consigli pratici che altri possono adottare e, infine, esamina criticamente ciò che non funziona nell’approccio adottato.

In tutto il mondo le organizzazioni giornalistiche stanno plasmando il giornalismo e influenzando le proprie comunità. Si tratta di una rete internazionale di realtà e di giornalisti che quotidianamente promuove un giornalismo orientato alle soluzioni per favorire l’equità, consolidare la fiducia, stimolare l’impegno civico, individuare nuove fonti di reddito e ridurre la polarizzazione nel dibattito pubblico. 

forum energia legambiente

Forum Energia in Piemonte

Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta organizza la quarta edizione del Forum Energia, un momento di confronto tra amministrazioni, aziende e realtà del terzo settore sul tema della transizione energetica in Piemonte.

L’evento si svolgerà a Torino presso la Sala Musica del Circolo dei Lettori, in Via Bogino 9, alle ore 10.30.

Con l’introduzione di Alice De Marco, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta, si approfondiranno tre temi:

  1. Welfare energetico e lotta alla povertà energetica con Caritas Italiana
  2. CERS: uno strumento sociale per la transizione energetica con il Politecnico di Torino, AEG Cooperativa e Planet Smart City
  3. #Perunsaltodiclasse: efficientamento energetico del patrimonio edilizio con European Enviromental Bureau, Techbau SpA e Veos SpA.

Le conclusioni saranno a cura di Katiuscia Eroe, Responsabile Energia di Legambiente.

voci parole senza barriere

Vera Gheno nella sesta puntata di Voci, la rubrica Amapola che racconta i temi sociali del nostro tempo

Sono online le prime sei puntate di Voci | Parole senza barriere, la rubrica della Società Benefit Amapola, specializzata in sostenibilità e comunicazione. Il progetto intende tenere alta l’attenzione su importanti temi sociali del nostro tempo, raccogliendo storie e testimonianze da parte di chi li vive in prima persona. L’ultimo episodio affronta il tema del linguaggio di fronte a diversità e inclusione, anzi, convivenza delle differenze, come precisa l’intervistata Vera Gheno, sociolinguista, citando l’attivista Fabrizio Acanfora.

Il linguaggio inclusivo spaventa? E se è così, significa che anche l’inclusione spaventa? Qual è il rapporto tra realtà e linguaggio e in che modo queste due dimensioni si influenzano? La puntata che vede Gheno protagonista si snoda a partire da queste domande per stimolare una riflessione su come la comunicazione, oggi e sempre di più, possa essere strumento di condivisione, arricchimento, emancipazione.

Oltre al linguaggio inclusivo, tra le storie di Voci c’è quella di Raiaan Dobosh, imprenditrice siriana che ha aperto un ristorante italo-siriano a Torino con il sostegno di un progetto finanziato dal Comune. C’è l’esperienza di Carmine Falanga della Cooperativa Idee in Fuga, che racconta come l’economia carceraria aiuti a combattere la spaventosa recidiva di chi, uscito dal carcere, ci rientra in pochi mesi (parliamo di una percentuale del 70%). La rubrica ha raccolto la testimonianza anche di Alex Moscetta, Responsabile comunicazione della Comunità di Sant’Egidio, da tanti anni attiva nell’emergenza costante della guerra in Siria. A parlare di violenza di genere, tastando le radici del fenomeno e approfondendo nel concreto la realtà dei centri antiviolenza, è stata ospite di Amapola anche Lella Palladino, fondatrice della Cooperativa Sociale E.V.A. La puntata zero, da cui nasce tutto, tratta delle drammatiche vicende iraniane di settembre 2022, con Amin Pasandehpoor, iraniano di nascita, italiano di adozione ed esperto in scienze delle relazioni internazionali.

Il progetto di Voci rientra tra le finalità di beneficio comune che Amapola porta avanti in quanto Società Benefit, ossia una società che per statuto oltre a generare profitto economico si impegna anche a creare impatti sociali e ambientali positivi, fuori e dentro di sé.

«Le barriere che citiamo nel titolo della rubrica sono soprattutto quelle della nostra attenzione, bersagliata ogni giorno da ogni tipo di contenuto e messaggio» racconta Micol Burighel, Responsabile comunicazione di Amapola e componente del Consiglio d’impatto che gestisce le attività benefit. «In questo caos, alcuni temi dal profondo impatto sociale rischiano di vivere un grande momento di visibilità per poi finire poco dopo nel dimenticatoio: pensiamo per esempio a cosa succede ogni volta che avviene un femminicidio oppure all’esperienza di chi esce dal carcere, troppo spesso al limite dell’invisibilità. Durante le proteste seguite alla morte di Mahsa Amini, abbiamo riflettuto su come dare il nostro supporto alle donne e agli uomini dell’Iran. Lo abbiamo chiesto ad amiche e amici persiani: ci hanno risposto “amplificando la nostra voce”. E così abbiamo dato il via a Voci, perché la distrazione non può essere un’opzione né una scusa di fronte a eventi e fenomeni che impattano così duramente sulle nostre comunità».

Voci è un progetto che prosegue e che intende aprirsi a nuove collaborazioni e sinergie: chi volesse proporre una nuova storia, contribuire con la propria partecipazione oppure riflettere su come moltiplicare l’impatto dell’iniziativa, può scrivere direttamente a micol.burighel@amapola.it.

julie pybus - pioneers post

Pioneers Post interviene su “Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy”

Chi sono gli speaker dell’evento “Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy”, organizzato da Torino Social Impact nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism? Giornalisti, comunicatori ed esperti di impatto interverranno venerdì 10 maggio ore 10,30 in Sala Bianca.

Tra i nomi delle testate pioniere nell’ambito di un giornalismo che guarda alle soluzioni, è doveroso citare il Pioneers Post, piattaforma media indipendente che si rivolge alla comunità dell’impatto. Tra i giornalisti che fanno parte della sua redazione c’è Julie Pybus: oltre che redattrice, il suo ruolo consiste nel sostenere il team nella produzione di contenuti stimolanti sulle imprese sociali di tutto il mondo, rivolgendosi a un pubblico globale.

Si è formata come giornalista presso l’Università del Galles, a Cardiff, e il suo lavoro si è sempre basato sui principi del solutions journalism per offrire una copertura positiva di come le sfide della società possono essere affrontate, per condividere le conoscenze e ispirare le persone a intraprendere azioni più consapevoli.

Più di una rivista: così il Pioneers post si rivolge ai pionieri dell’impatto

Pioneers Post, co-fondato da Tim West, attuale CEO ed editore, nel corso di due decenni si è affermato come fonte di informazione di qualità, rivolgendosi a coloro che considera “i pionieri dell’impatto”: imprenditori sociali, investitori d’impatto ma anche responsabili del cambiamento che operano nel mondo degli affari, della società civile, della filantropia, del governo e dei servizi pubblici.

Indagare la realtà tra articoli, interviste, podcast e inchieste

In qualità di piattaforma multimediale indipendente impegnata nel giornalismo “guidato dalle soluzioni”, la sua missione è esplorare, spiegare, connettere, sfidare e ispirare la nuova ondata di innovatori in tutto il mondo, che ogni giorno si impegnano a costruire un futuro migliore per le persone e il pianeta.

Per offrire soluzioni positive, propositive e sostenibili, Pioneers Post sviluppa i suoi contenuti in alcune sezioni chiave: Notizie e visioni – cosa è successo, quando e cosa ne pensano le persone; Business School – come è successo e come farlo meglio; Raccolte – flussi di contenuti tematici e curati dai partner; Pubblicazioni – relazioni, guide e contenuti multimediali; Video e podcast – video brevi, classiche interviste, podcast e newsletter.

Collaborare per sostenere il giornalismo e le storie che guardano alle soluzioni

La collaborazione è alla base del lavoro del Pioneers Post, che nel tempo ha costruito partnership editoriali a lungo termine. L’obiettivo è contribuire a creare un impatto positivo che si misura oggi nell’ampliamento della base dei lettori, nel reperimento di nuove storie d’impatto e, allo stesso tempo, nel supporto ai partner che possono raccontare le loro storie con creatività giornalistica, autenticità e rigore, aumentando la propria visibilità e la capacità di raccontare le storie a un pubblico globale e intersettoriale. 

Alcune collaborazioni avviate con organizzazioni leader in diversi settori sono quelle portate avanti con il British Council, EVPA, GSG, Social Value International e con l’Amsterdam Impact. Commissionando una partnership editoriale con il Pioneers Post, le organizzazioni partner hanno anche e soprattutto l’opportunità di fare un “acquisto sociale”, contribuendo a sostenere il giornalismo d’impatto.

economia circolare nuove esperienze e nuove prospettive a torino

Economia circolare e cibo: nuove prospettive per le PMI a Torino

Il prossimo 21 maggio, Torino diventerà un punto di riferimento per le discussioni sull’economia circolare nel settore alimentare, grazie al quinto incontro del ciclo “Martedì del Cibo“, iniziativa chiave del progetto “Atlante del cibo di Torino Metropolitana”. L’evento si terrà presso il Parco Scientifico Tecnologico per l’Ambiente in via Livorno, 60, dalle ore 16.

L’incontro è focalizzato sulle opportunità che l’economia circolare può offrire alle piccole e medie imprese (PMI), con un programma che prevede interventi di esperti e rappresentanti istituzionali. Tra i relatori principali, Laura Ribotta del Servizio Innovazione e Fondi Europei della Città di Torino discuterà delle politiche cittadine relative al cibo. Seguirà una sessione di pitch dove nove aziende innovative del settore food esporranno il loro impegno verso la circolarità, moderata da Franco Fassio, esperto di Design Industriale dell’Università di Pollenzo.

Saranno inoltre presenti sette imprese vincitrici del Bando “Cibo Circolare” della Città di Torino, tra cui Panacea Social Farm, Italia Plant Based S.R.L. Società Benefit, Consorzio Kairos s.c.s. Onlus, Biova s.r.l., Mercato Circolare s.r.l. Società Benefit, Weco s.r.l Impresa Sociale, Att s.r.l. Impresa Sociale e due imprese selezionate dal progetto “In Cibo Civitas”.

Barbara La Licata di Environment Park SpA Green Chemistry illustrerà gli strumenti di finanziamento regionali ed europei disponibili per le imprese che vogliono investire in pratiche sostenibili.

L’evento sarà un’occasione imperdibile per le imprese e gli stakeholders interessati a esplorare come l’economia circolare possa diventare una leva per la crescita e lo sviluppo sostenibile.

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Accessibility by Design | Un talk e un workshop sull’accessibilità dei linguaggi e della comunicazione – Graphic Days In the city

La progettazione di forme e contenuti determina a chi è rivolta quella comunicazione/prodotto/ambiente e chi ne sarà partecipe come fruitore o come persona rappresentata e protagonista. Progettare l’accessibilità “by design”, intenzionalmente, significa coinvolgere, fin dalle prime fasi di ideazione, coloro che più spesso sono esclusi da luoghi, linguaggi e rappresentazioni.

Fondazione Time2 in collaborazione con GiustiEventi organizza nell’ambito dei Graphic Days in the City un talk e un workshop per riflettere sull’accessibilità della comunicazione.

Talk

giovedì 23 maggio ore 18:00 @ Open in corso Stati Uniti 62/b a Torino

Si parlerà di linguaggi e comunicazione accessibile con:

  • Anita Donna Bianco e Laura Polazzi di Dear Onlus, sul progetto C.I.A.O. Comunicazione Inclusiva Alternativa in Ospedale (Regina Margherita);
  • Dajana Gioffré, Chief Visionary Officer di AccessiWay;
  • Anna Peiretti responsabile del progetto Libri per tutti di Fondazione Paideia;
  • Arch. Rocco Rolli di Tactile Vision Lab.

Ingresso libero. Prenotazione consigliata ma non obbligatoria: il posto a sedere è garantito fino a inizio evento!
Prenotazioni qui

Workshop

venerdì 24 maggio dalle 10:00 alle 18:00 @ Open in corso Stati Uniti 62/b a Torino

Hikimi conduce il workshop di progettazione grafica per l’accessibilità degli ambienti e dei contenuti, attraverso l’interlocuzione con il coordinamento del Disability Pride Torino. Il workshop è gratuito ed è rivolto a massimo 12 persone. Non sono richieste competenze specifiche. Invia la tua richiesta di iscrizione entro il 22 maggio all’indirizzo: scrivici@giustieventi.it

Per informazioni: open.fondazionetime2.it | www.giustieventi.it

le parole che usiamo

Le parole che usiamo: come il linguaggio dà forma alla realtà | Salone OFF

Sabato 11 maggio alle ore 18:30 da un dialogo sul linguaggio e le parole che usiamo quando parliamo di disabilità.

Un dialogo sulle rappresentazioni che creiamo nel parlare e comunicare le disabilità, con Vera Gheno, sociolinguista, e Valentina Tomirotti, giornalista freelance e attivista per il mondo disability.
Modera: Samuele Pigoni, segretario generale di Fondazione Time2.

L’evento si terrà da Open, spazio aperto di diversità, la sede a Torino di Fondazione Time2, in corso Stati Uniti 62/b.

Prenotazione consigliata ma non obbligatoria: cosa vuol dire? Che ti assicuri un posto a sedere durante l’evento. Il tuo posto è garantito fino a inizio evento!

Prenota il tuo posto

Durante l’incontro sarà presente la Libreria Binaria con una selezione di libri come bibliografia dell’evento.

Informazioni di accessibilità

  • Gli spazi di Open sono accessibili in carrozzina.
  • L’evento sarà sottotitolato (con trascrizione automatica).
  • I primi posti sono riservati a chi necessita di leggere il labiale.
  • Sono a disposizione delle cuffie anti-rumore per chi ne avesse bisogno.
  • Nella sala adiacente a dove si svolge l’evento, ci sarà uno spazio di decompressione dove poter seguire l’incontro a video.
voci amapola

Violenza di genere con Lella Palladino nella rubrica Voci di Amapola

La quinta puntata di Voci affronta un tema di cui – per fortuna – si parla sempre di più, con matrici culturali profonde e difficili da sradicare, fondate su una visione del mondo patriarcale: la violenza di genere. Anzi, la violenza maschile sulle donne, come ricorda Lella Palladino in questo episodio della rubrica di Amapola sui grandi temi sociali del nostro tempo.

Un fenomeno strutturale

Nel mondo, la violenza di genere interessa 1 donna su 3. In Italia, da gennaio ad aprile 2024, i femminicidi sono stati 24, circa uno ogni 3 o 4 giorni. In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.

Oltre alla violenza fisica e sessuale, la violenza di genere però assume anche molte altre forme. È sufficiente riprendere i dati dell’ultima survey L.E.I. (Lavoro, Equità, Inclusione) di Fondazione Libellula su mondo del lavoro e discriminazioni verso le donne. Delle 11mila rispondenti, il 60% circa ha una retribuzione inferiore al collega uomo a parità di ruolo, responsabilità e anzianità di servizio. Per quanto riguarda il fenomeno delle molestie, il 40% segnala di aver subito contatti fisici indesiderati sul posto di lavoro. Si tratta di due dati particolarmente significativi, ma la lista delle discriminazioni continua e tocca i temi della maternità, della leadership, dell’abbigliamento.

L’intervista a Lella Palladino

Lella Palladino è fondatrice della Cooperativa Sociale E.V.A., Past President di Fondazione Di.Re (Donne in rete contro la violenza) e Vicepresidente di Una nessuna e centomila. In questa puntata di Voci, racconta la realtà dei centri antiviolenza. L’intervista prosegue con il racconto dell’esperienza della Cooperativa E.V.A., tra cinque centri antiviolenza e Case Rifugio, di cui una dedicata a donne in uscita dalla tratta degli esseri umani a fini dello sfruttamento sessuale.

Infine, l’episodio si chiude con una riflessione rispetto all’attuale situazione italiana. La violenza di genere oggi ha finalmente visibilità all’interno del dibattito pubblico, un passo avanti necessario ma non sufficiente per porle fine. Ancora troppi sono gli ostacoli alla libertà e all’autoaffermazione che vivono le donne. Combattere il fenomeno significa prima di tutto prendere consapevolezza della sua natura culturale e strutturale.

La rubrica Voci

Voci è la rubrica di Amapola dedicata a storie, persone e parole senza barriere. Un progetto che nasce dalla volontà di tenere alta l’attenzione e accendere i riflettori su importanti temi sociali, che rischiano di venir travolti dalla fiumana di notizie e stimoli che subiamo ogni giorno. La playlist con tutte le interviste è disponibile su YouTube.

zoe mcdonagh salone del libro

Media Development Investment Fund interviene su “Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy”

Chi sono gli speaker dell’evento “Il ruolo del giornalismo nell’era dell’impact economy”, organizzato da Torino Social Impact nell’ambito dell’iniziativa Torino Impact Journalism? Giornalisti, comunicatori ed esperti di impatto interverranno venerdì 10 maggio ore 10,30 in Sala Bianca.

Una di loro è Zoe McDonagh: fa parte del team globale Outreach and Strategy del Media Development Investment Fund e si occupa di finanziamenti e relazioni con gli investitori. Ha trascorso quasi un decennio presso la Fondazione CRT, dove ha acquisito una vasta esperienza nell’attuazione di progetti internazionali in materia di imprenditorialità d’impatto, data science, IA e accelerazione aziendale. Il background professionale di Zoe McDanagh include anche ruoli nel settore dell’istruzione, avendo insegnato sia nel Regno Unito che in Italia, oltre a programmi di formazione per imprenditori sociali in collaborazione con l’ONU.

Come approfondirà Zoe McDonagh nella cornice del Salone del Libro, il Media Development Investment Fund investe in quelle imprese che si occupano di informazione nei paesi dove l’accesso a media liberi e indipendenti è minacciato. Alla base della sua missione, parte da una visione che vede nell’informazione tempestiva, accurata e pertinente uno strumento per garantire una partecipazione più ampia alla vita pubblica e una maggior tutela dei diritti dell’individuo.

Investire nei media indipendenti per promuovere società che possano prosperare

In molti Paesi i finanziamenti alle imprese del settore dei media sono subordinati a condizioni editoriali. Così il Media Development Investment Fund offre un’alternativa che mira a salvaguardare l’indipendenza editoriale

Lo fa fornendo gli investimenti di debito e di capitale di cui le testate giornalistiche indipendenti hanno bisogno per crescere e competere con la concorrenza; ma anche sostenendo gli investimenti rivolgendo ai media un intenso monitoraggio finanziario, assistenza tecnica e consulenza strategica che permette loro di sfruttare al meglio il finanziamento ricevuto. Aiuta inoltre le testate a espandere il loro pubblico, a migliorare i propri prodotti giornalistici e ad aumentare le proprie entrate.

Finanziare i media per un impatto sociale

Come riportano i dati del Media Develompent Investment Fund, dal 1996 a dicembre 2023, MDIF ha investito in 152 clienti in 47 paesi. Ha inoltre fornito finanziamenti per un totale di $316.2 milioni, compresi milioni in prestiti e investimenti in equity e sovvenzioni per assistenza tecnica. 

Partendo dal presupposto che l’80 percento delle persone vive in paesi con accesso limitato a informazioni e notizie indipendenti, MDIF, nei suoi 25 anni di lavoro, ha contribuito in maniera virtuosa ed efficace a creare e supportare istituzioni mediatiche finanziariamente sostenibili che hanno contribuito, e contribuiscono tuttora allo sviluppo politico, sociale ed economico, proteggendo i diritti degli individui e delle minoranze.

Open Incet bench-mark

Bench-Mark | Ep. 66 – Open Incet

Dal 2015 Open Incet opera sul territorio torinese con un approccio innovativo, mirando a favorire lo sviluppo di un’economia d’impatto di prossimità.

In questo nuovo episodio di Bench-Mark, insieme a Debora Greco e Sara Carrabba, rispettivamente Project Manager e Project Officer di Open Incet, cerchiamo di comprendere il significato che l’impact economy ha per loro e l’importanza di “fare rete” insieme agli attori pubblici e privati del territorio che li circonda.

Intervista di Francesco Antonioli.

Riguarda qui gli altri episodi di Bench-Mark.

mostra collettiva salone off

Artàporter per il Salone del Libro OFF – Vita Immaginaria

“La vita immaginaria muove la vita creativa, come scrive Natalia Ginzburg nel suo magnifico saggio, e a volte anticipa e indovina le vicende della vita reale. Riguarda quindi anche l’attesa di un futuro che possiamo costruire attraverso la letteratura, il cinema, l’arte, le parole scritte e le voci alle quali dedichiamo la nostra speciale attenzione. Anche la nostra segreta devozione e le nostre speranze. Questo Salone è allora l’omaggio alla vita immaginaria, in tutte le sue forme: al suo modo creativo, malinconico, fiducioso e sempre nuovo di creare altri mondi e di farli incontrare, sperando perfino che qualcuno di essi possa diventare reale.”

Così scrive Annalena Benini, Direttrice editoriale del Salone Internazionale del Libro.

Il brano della Ginzburg sembra riflettere su come la vita immaginaria, o il mondo interiore della fantasia e dell’immaginazione, possa influenzare la vita reale e il processo creativo.

Artàporter ha invitato gli artisti di tutte le discipline a partecipare a questa chiamata aperta, che accoglie opere visiveperformativeletterarie e multimediali. Invita a riflettere profondamente sul potente messaggio espresso nel testo sopra citato.
La vita immaginaria, con la sua ricchezza di immaginazione e creatività, potrebbe essere la chiave per sbloccare nuove prospettive nel lavoro artistico.
È necessario prendersi un momento per considerare come la vita immaginaria influenzi il processo creativo. Esplorare come i sogni, le fantasie e le visioni possano trasformarsi in opere d’arte che ispirano e emozionano gli altri.
Sperimentare nuove tecniche e approcci che possono essere alimentati dalla vita immaginaria.

La mostra, firmata Artàporter, si terrà presso il Con/Temporary Space Santa Teresa a Torinodal 4 maggio al 13 maggio 2024, con vernissage il 4 maggio dalle ore 18:00.
La mostra è inserita all’interno della rassegna Salone del Libro OFF.