Amapola tra i “Campioni della Crescita 2026”

La Società Benefit specializzata in consulenza di sostenibilità ottiene il riconoscimento de La Repubblica Affari & Finanza e ITQF con un tasso di crescita media annua del 25%, sostenuto da un solido posizionamento sui temi di sostenibilità e da un team raddoppiato.

Amapola è stata inclusa tra i “Campioni della Crescita 2026”, la classifica stilata da La Repubblica Affari & Finanza, in collaborazione con l’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (ITQF). Il riconoscimento è dedicato alle aziende italiane che, nel periodo 2021-2024, hanno registrato la crescita di fatturato più significativa. L’inserimento nella lista arriva dopo un’attenta selezione di oltre 60mila aziende, basata su dati ufficiali, tra cui i bilanci aziendali, per attestare la solidità economica e il progresso raggiunto.

Un risultato che conferma il posizionamento nel mercato della sostenibilità

Amapola è stata inserita tra le migliori 636 imprese entrate in classifica, in cui figurano 22 realtà imprenditoriali dal settore della consulenza. Il riconoscimento rappresenta una conferma del percorso di crescita intrapreso dall’azienda e della sua capacità di affrontare le sfide del mercato. Attiva dal 2009 e diventata Società Benefit nel 2021, Amapola ha sempre mantenuto il focus sui valori della sostenibilità, adattandosi alle sue evoluzioni con soluzioni innovative e nuove competenze.

Il risultato si inserisce in un contesto di forte crescita e consolidamento, con un fatturato aumentato del 95% nell’ultimo quadriennio, una crescita media annua del 25%, un team raddoppiato e numerose certificazioni all’attivo (Qualità, Parità di Genere, EcoVadis medaglia Silver). Nel 2025, l’azienda ha inoltre avviato la sua prima rete d’impresa con i partner di 3i Efficientamento Energetico, dando vita ad A3i, un hub integrato di competenze su sostenibilità, innovazione, compliance, comunicazione e stakeholder engagement.

La sostenibilità come motore della competitività

Luca Valpreda, Founder e Managing Partner di Amapola, ha commentato: «Questo riconoscimento è il risultato di un percorso che è iniziato molti anni fa, quando i temi della sostenibilità erano ancora marginali nel panorama imprenditoriale. Oggi, essere inclusi tra i ‘Campioni della Crescita 2026’ conferma non solo la solidità del nostro modello di business, ma anche la capacità di rimanere focalizzati su valori che, per noi, sono sempre stati il motore della crescita. Il nostro impegno per la sostenibilità è stato costante, e oggi più che mai è parte integrante di ogni decisione e progetto che portiamo avanti».

CSI Piemonte, online il Bilancio Sociale e di Sostenibilità 2024

Un documento chiaro, accessibile e ispirato agli standard europei. Amapola ha curato tutte le fasi del progetto: dall’analisi di materialità alla redazione finale, fino al concept grafico e digitale.

È online il nuovo Bilancio Sociale e di Sostenibilità 2024 del CSI Piemonte, una delle principali realtà ICT italiane impegnata dal 1977 nell’innovazione digitale per la pubblica amministrazione. Redatto con il supporto di Amapola, società di consulenza specializzata in sostenibilità dal 2009, il documento segna una nuova tappa nel percorso di rendicontazione del Consorzio per rafforzare la trasparenza, valorizzare i risultati e allinearsi agli standard europei più recenti.

Una sostenibilità concreta e trasversale

Il CSI è oggi partner tecnologico di 139 enti su tutto il territorio nazionale, che possono contare su infrastrutture altamente affidabili, un cloud qualificato per la PA, una rete di connettività regionale, soluzioni di cybersecurity accreditate al livello internazionale, e quasi 50 anni di esperienza nella creazione di servizi digitali per i cittadini.

La sostenibilità è da tempo parte integrante della strategia e dell’identità organizzativa del CSI, come testimonia la pubblicazione volontaria del Bilancio Sociale e di Sostenibilità fin dal 2005. Un impegno confermato anche dai dati del 2024, che fotografano un’organizzazione solida, inclusiva ed efficiente:

  • 139 enti consorziati
  • 1.035 dipendenti, con oltre 100 nuovi ingressi tra il 2022 e il 2024
  • 13 certificazioni, tra cui ISO 9001, 27001, 45001, 14001, 50001 e UNI/PdR 125:2022
  • 4.670 giornate di formazione
  • Un punteggio superiore a 90 nella certificazione per la parità di genere
  • 80% di soddisfazione media degli utenti sui servizi erogati
  • 100% di energia elettrica comprata proveniente da fonti rinnovabili

Un bilancio volontario, ispirato agli ESRS

Pur non essendo soggetto alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), il CSI Piemonte ha scelto di ispirarsi agli ESRS – European Sustainability Reporting Standards, adottando un modello progressivamente conforme alle linee guida europee.

Amapola ha affiancato il Consorzio in tutte le fasi del processo: una gap analysis strutturata, un’analisi di doppia materialità condotta attraverso un laboratorio interno partecipato, e infine la raccolta e organizzazione dei dati in collaborazione con i team interni. L’obiettivo: costruire un impianto di reporting solido, strategico e in evoluzione.

Redazione, visual design e fruizione digitale

Amapola ha curato anche la scrittura dei contenuti e il progetto grafico del Bilancio, che si presenta oggi con una struttura pensata per la fruizione digitale. Ogni sezione è dotata di un indice sintetico e navigabile, che facilita l’accesso ai contenuti e ne migliora la leggibilità.

Il documento adotta un linguaggio chiaro ma rigoroso, adatto a una platea ampia e diversificata di stakeholder, e mantiene coerenza con l’identità visiva del Consorzio. In questo modo, il Bilancio Sociale e di Sostenibilità 2024 di CSI Piemonte si conferma uno strumento utile e autorevole per raccontare l’impegno dell’ente verso l’innovazione responsabile e la transizione sostenibile.

Il documento è disponibile online al link: https://www.csipiemonte.it/it/chi-siamo/azienda/sostenibilita

Oscar di Bilancio FERPI 2025 – Il Roadshow passa da Torino il 2 ottobre: “Il tempo non si ferma”

Presente anche Torino Social Impact. Un evento che mette in dialogo istituzioni, imprese, terzo settore, mondo accademico e territorio.

Dopo Milano, Palermo e Trieste, il Roadshow nazionale dell’Oscar di Bilancio FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) approda a Torino, cuore economico e culturale del Nord-Ovest, per la quarta tappa di avvicinamento alla 61ª edizione del premio più autorevole in Italia sulla qualità della rendicontazione economico-finanziaria e di sostenibilità. L’incontro si terrà giovedì 2 ottobre, a partire dalle 16, presso la Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione Piemonte. Iscrizioni QUI.

Il titolo scelto per il 2025 – “IL TEMPO NON SI FERMA. Il reporting nella transizione” – richiama l’urgenza e la responsabilità del raccontare il cambiamento. La rendicontazione, oggi, non è più solo un esercizio di compliance: è narrazione strategica, dialogo con gli stakeholder, infrastruttura di fiducia.

Torino, snodo di riflessione nazionale

La scelta di Torino non è casuale: il Piemonte e la Valle d’Aosta sono territori che hanno saputo coniugare tradizione industriale e innovazione sociale, università e impresa, sostenibilità e impatto. Qui il reporting diventa strumento di competitività, ma anche di coesione e responsabilità collettiva.

Apertura istituzionale

I lavori saranno aperti dagli interventi di:

  • Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte
  • Andrea Tronzano, Assessore al Bilancio, Finanze e Patrimonio Regione Piemonte
  • Marco Gay, Presidente Unione Industriali Torino
  • Cristina Prandi, Magnifica Rettrice dell’Università di Torino
  • Riccardo Fava, Presidente OCIMP – Osservatorio Comunicazione d’Impresa Piemonte
  • Filippo Nani, Presidente nazionale FERPI

La nuova survey sulla CSRD aperta a tutte le imprese

A seguire, Ezio Bertino, delegato regionale FERPI, inviterà a partecipare alla nuova survey nazionale FERPI dedicata alla CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive). L’indagine – aperta a tutte le organizzazioni che si confrontano con la rendicontazione – offrirà un quadro aggiornato sull’impatto della direttiva e del recente pacchetto Omnibus nelle strategie di reporting delle imprese italiane. Per partecipare, il link è QUI.

 La voce delle imprese e del territorio

Al centro dell’incontro, la tavola rotonda “Il reporting nella transizione”, moderata dalla giornalista Filomena Greco (Il Sole 24 Ore), con testimonianze che intrecciano mondo finanziario, assicurativo, industriale e accademico:

  • Roberta Laveneziana, Senior Manager Mid&Small caps di Borsa Italiana;
  • Barbara Moretto, Sustainability Manager di Reale Group (azienda vincitrice dell’Oscar edizione 2024 nella categoria “Società Benefit”);
  • Laura Cosa, Project Manager per la Borsa dell’Impatto Sociale di Torino Social Impact;
  • Guido Gobino, imprenditore e fondatore della omonima cioccolateria artigianale e Pietro Gobino – Responsabile sviluppo business e sostenibilità;
  • Franco Lombardi, Professore Ordinario Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino;
  • Luigi Stella, Direttore Generale Fondazione FARO.

Un percorso che guarda a Milano

La tappa di Torino si inserisce in un Roadshow che sta attraversando il Paese per raccogliere esperienze, idee e buone pratiche, in vista della Cerimonia di Premiazione del 9 dicembre 2025 a Milano, presso Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana.

Un ecosistema di partner e sostenitori

L’iniziativa è promossa da FERPI, in collaborazione con Borsa Italiana e Università Bocconi, con il patrocinio di Regione Piemonte, Unione Industriali Torino, Università di Torino e OCIMP, e il supporto locale di Pensativa, Amapola, FERPI Piemonte e Valle d’Aosta, UniFerpi Piemonte e Carolina Mailander Comunicazione.

Media partner: Il Sole 24 Ore – Technical supporter: Deloitte.

Partecipazione

La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione sulla piattaforma Eventbrite FERPI al seguente LINK.

Le candidature alla 61ª edizione dell’Oscar di Bilancio resteranno aperte fino al 20 ottobre 2025. È possibile iscriversi QUI.

Contatti stampa:

Ezio Bertino – Delegato FERPI Piemonte e Valle d’Aosta delegazione.piemonte@ferpi.it

Micol Burighel – socia FERPI micol.burighel@amapola.it

Carolina Mailander comunicazione – Carolina Mailander carolina.mailander@cmailander.it Stella Casazza stella.casazza@cmailander.it

 

Tanti mondi possibili nel nuovo Report d’impatto di Amapola

Un omaggio alla forza dell’immaginazione e alla concretezza delle scelte: Amapola presenta i risultati dell’esercizio 2024, un anno di impegno per la sostenibilità, tra dati misurabili e più di mille ore dedicate a progetti benefit.

“Fare o non fare. Non c’è provare.” La citazione della celebre frase della saga di Star Wars dà il titolo al Report d’Impatto 2024 di Amapola, Società Benefit specializzata in consulenza di sostenibilità. Un riferimento non solo culturale ma profondamente politico, che invita a spostare lo sguardo dall’intenzione all’azione, dalla teoria alla responsabilità concreta.

Dati, progetti e persone: l’impatto in numeri

Il 2024 è stato un anno di azioni tangibili e risultati misurabili, che trovano sintesi in alcuni dati chiave. Sono numeri che raccontano un’idea di sostenibilità fatta di presenza, scelte consapevoli e restituzione di valore.

  • 1.000+ ore di attività benefit
  • 17 progetti per la comunità
  • 500+ persone coinvolte nella formazione pro bono
  • Zero gender pay gap
  • 32% dell’utile lordo redistribuito come premio di fine anno in parti uguali a tutte le persone di Amapola.

Questi risultati rappresentano solo una parte dell’impegno complessivo di Amapola, che continua a investire sul valore delle relazioni, sulla qualità del lavoro e sulla responsabilità verso la comunità e l’ambiente. Oltre a raccontare iniziative e progetti portati avanti dalla Società Benefit nell’esercizio 2024, il documento propone una riflessione sul ruolo che ogni organizzazione può assumere nel contribuire alla costruzione di mondi possibili. Perché quando le promesse della sostenibilità sembrano svanire o svuotarsi, servono lucidità, coraggio e immaginazione per resistere all’immobilismo.

Tempi di vita, flessibilità e tutele per le persone

Nel 2024 Amapola ha proseguito con decisione nel rafforzare le proprie politiche interne di benessere ed equità, facendo della flessibilità un principio strutturale dell’organizzazione. Il 32% delle giornate lavorative è stato svolto in smart working, in un quadro che tiene insieme autonomia e collaborazione. Particolare attenzione è stata riservata alla tutela dei tempi di vita, con il consolidamento dei congedi parentali e l’introduzione di un permesso annuale di 30 ore per le persone che hanno ruoli di caregiver.

Tutti i membri del team hanno avuto accesso a percorsi formativi personalizzati, per un totale di 37 ore pro capite nell’anno. Il riconoscimento dell’impegno si è tradotto anche in una redistribuzione del 32% dell’utile lordo come premio aziendale, assegnato in modo equo a tutte le persone di Amapola.

«Un’impresa sostenibile è prima di tutto una comunità che deve riflettere, decidere e soprattutto agire. Questo Report nasce da un lavoro corale: raccoglie i tanti modi in cui proviamo a costruire senso insieme, trasformando scelte aziendali in atti concreti e valore condiviso» – sottolinea Luca Valpreda, founder e Managing partner di Amapola.

Impegno ambientale presente

Oltre alle dimensioni sociale e organizzativa, il Report evidenzia l’attenzione crescente verso la sostenibilità ambientale. Anche per il 2024 Amapola ha incluso il calcolo delle proprie emissioni Scope 1 e Scope 2 e tenuto conto degli impatti derivanti dagli spostamenti casa-lavoro. Sono state inoltre promosse pratiche sostenibili attraverso una politica interna sui comportamenti ambientali, che riguarda l’intera operatività della società: dall’acquisto dei materiali all’uso responsabile dei device digitali, fino alla gestione dei rifiuti e all’uso consapevole delle risorse (acqua, luce, gas, carta).

Due riconoscimenti strategici

Il 2024 ha segnato anche il mantenimento della certificazione per la parità di genere e l’ottenimento della medaglia Silver nel rating EcoVadis, che valuta le performance ESG delle imprese su scala internazionale. Due traguardi che confermano la solidità del percorso avviato.

Perché il tema della fantascienza?

«Abbiamo scelto la fantascienza perché oggi sembra l’unico linguaggio capace di restituire la portata del presente. Ci aiuta a nominare le fratture, a intuire i futuri possibili, ma soprattutto ci ricorda che ogni trasformazione reale incontra resistenze. Dopo ogni rivoluzione, c’è sempre chi prova a rimettere indietro l’orologio. Ed è lì che dobbiamo restare lucidi, coraggiosi, capaci di immaginare. Questo Report è il nostro modo per ricordare che Amapola tiene la rotta» – spiega Micol Burighel, Responsabile comunicazione e Consigliera d’impatto di Amapola.

Il progetto grafico-creativo – a cura di Daniele Cavallero – riprende il filo rosso della fantascienza e immerge chi legge in pianeti lontani, esseri umani in esplorazione dell’ignoto, navicelle spaziali e paesaggi alieni. Gli aspetti più evocativi si accompagnano a tabelle, infografiche e pagine di highlight che rendono il documento facilmente consultabile e accessibile nei suoi contenuti.

Il Report d’impatto 2024 di Amapola è disponibile qui.

Meet the CSR Leaders 2025: confronti professionali sulla sostenibilità, per orientarsi tra presente e futuro

8, 9 e 10 ottobre 2025 – Milano, Università Bocconi
Torna il progetto di Amapola in collaborazione con Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, dedicato a studentesse e studenti dell’Università, tra incontri individuali con esperti ed esperte e un panel finale per mettere a confronto visioni, aspettative e scenari professionali.

Come orientarsi nel mondo delle professioni della sostenibilità? In che modo le nuove generazioni possono costruire un futuro di valore? Torna anche quest’anno al Salone della CSR e dell’innovazione sociale (Università Bocconi, 8-9-10 ottobre 2025) Meet the CSR Leaders, il progetto ideato da Amapola – società benefit specializzata in sostenibilità, parte del network Torino Social Impact – in collaborazione con il Salone e dal 2024 con il network CSRnatives.

Dopo il successo delle precedenti edizioni, il format 2025 conferma gli incontri individuali in presenza tra giovani interessati ai temi della sostenibilità e professioniste e professionisti che operano ogni giorno nel settore. L’obiettivo è offrire un’occasione concreta di confronto, orientamento e ispirazione per chi desidera avvicinarsi alle carriere CSR nelle loro tante sfumature: aspetti ambientali e sociali, rendicontazione, stakeholder engagement, comunicazione, compliance.

Ciascun incontro one-to-one ha la durata di 30 minuti e si svolgerà presso la sede del Salone in Università Bocconi nelle seguenti fasce orarie:

  • mercoledì 8 ottobre: 14.00 – 17.00
  • giovedì 9 ottobre: ore 10.00 – 13.00 e 14.00 – 17.00
  • venerdì 10 ottobre: ore 10.00 – 13.00

Le iscrizioni sono già aperte QUI.

La giornata conclusiva del Salone ospiterà anche un panel pubblico dedicato al progetto, in programma venerdì pomeriggio, con il coinvolgimento di giovani partecipanti, esperte ed esperti per riflettere insieme sul futuro delle professioni sostenibili. Un’occasione – che si ripete dall’anno scorso – per mettere in dialogo punti di vista diversi – accademico, aziendale, generazionale – a partire dall’esperienza diretta degli incontri.

«Meet the CSR Leaders è un ponte tra chi sta costruendo il proprio percorso e chi ha scelto da tempo di lavorare per una transizione sostenibile» commenta Rossella Sobrero, membro del Gruppo promotore del Salone della CSR. «Quest’anno più che mai il progetto si inserisce nel tema del Salone, “Creare futuri di valore”, e testimonia la volontà di costruire spazi in cui visioni ed esperienze diverse possano incontrarsi e generare nuove idee, nuove relazioni, nuovi progetti».

Il progetto negli anni

Nato nel 2022, Meet the CSR Leaders è oggi un’iniziativa stabile all’interno del programma culturale del Salone che negli anni ha coinvolto oltre 150 giovani e circa 60 professioniste e professionisti della sostenibilità, con oltre 30 ore di orientamento individuale.

«Come Amapola, crediamo che accompagnare le nuove generazioni verso il mondo della sostenibilità sia un compito essenziale per chi lavora nel settore» dichiara Elena Mancino, partner Amapola. «Per questo abbiamo voluto rafforzare il progetto con un momento pubblico conclusivo: crediamo nel valore del confronto e nel racconto a più voci, capace di restituire la complessità e le opportunità del nostro settore».

«Siamo felici di sostenere anche quest’anno Meet the CSR Leaders» racconta Vincenzo Baccari, coordinatore CSRnatives. «Crediamo che il confronto tra generazioni sia fondamentale per costruire insieme carriere sostenibili e consapevoli».

Qui la pagina delle iscrizioni: https://www.tickettailor.com/events/amapolasocietbenefitsrl/1718201

L’EDIZIONE 2025 del Salone

Il titolo della 13° edizione è “Creare futuri di valore”: dopo aver compreso l’importanza di abitare il cambiamento e sfidare le contraddizioni, nel 2025 il Salone propone una riflessione sull’urgenza di creare le condizioni per un futuro diverso. Perché per navigare la complessità bisogna rafforzare le sinergie tra i diversi attori, vivere consapevolmente le sfide sociali e ambientali, giocare da protagonisti il secondo tempo della partita dello sviluppo sostenibile.

Amapola AI reporting

Amapola porta in Italia E-V-E AI Compliance Manager: una nuova alleanza per il reporting di sostenibilità

Intelligenza artificiale e consulenza strategica per accompagnare le imprese italiane nelle sfide ESG: al via la partnership con la danese Evolve Solutions.

Amapola, società di consulenza italiana specializzata in sostenibilità, parte di Torino Social Impact, annuncia la partnership strategica con Evolve Solutions, tech company danese ideatrice di E-V-E AI Compliance Manager, la piattaforma intelligente che semplifica e potenzia i processi di rendicontazione aziendale secondo le più recenti normative e gli standard internazionali emergenti.

Con questo accordo, arriva sul mercato italiano uno strumento evoluto, in grado di unire l’efficienza dell’analisi automatica alla visione strategica del lavoro consulenziale. Un approccio integrato che risponde alla crescente esigenza di allineamento normativo, chiarezza informativa e capacità comparativa tra imprese.

Rendicontare bene, oggi

E-V-E AI Compliance Manager è un sistema di analisi che legge e valuta centinaia di metriche e parametri, dalle evoluzioni normative introdotte dalla CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) agli indicatori legati a cybersecurity, risk management e agli standard semplificati VSME, pensati per le piccole e medie imprese. Questi ultimi, ancora poco diffusi nel panorama europeo, rappresentano un riferimento sempre più strategico per il futuro della rendicontazione di sostenibilità.

La piattaforma consente una fotografia puntuale del livello di conformità raggiunto e dei margini di miglioramento, automatizzando il confronto con i requisiti normativi. Dove la tecnologia rileva, ordina e classifica, la consulenza interpreta: il lavoro della macchina consente una prima valutazione oggettiva e coerente, riducendo drasticamente tempi e risorse normalmente necessari; Amapola integra questa attività con il necessario supporto umano che traduce i risultati in decisioni: dalla costruzione delle roadmap di adeguamento alla definizione della materialità, fino al dialogo con gli stakeholder e al racconto strategico.

Vantaggi concreti, visione europea

E-V-E consente alle imprese italiane di verificare in modo strutturato il proprio livello di compliance, misurarsi rispetto agli standard europei (ESRS e VSME) e confrontare la propria performance con quella di altre aziende, operanti nello stesso settore o ambito geografico. Non si tratta di una semplice automatizzazione: è uno strumento che rafforza la governance, migliora la qualità del reporting e orienta in modo chiaro le azioni da intraprendere.

Abbiamo scelto E-V-E perché coniuga rigore metodologico e flessibilità, precisione tecnica e visione strategica – commenta Luca Valpreda, founder di Amapola – È un sistema capace di leggere in modo strutturato sia gli ESRS che i VSME, dando risposte operative a esigenze molto diverse tra loro. Questo lo rende uno strumento perfetto non solo per chi è già obbligato alla rendicontazione, ma anche per chi si sta preparando in modo consapevole. Insieme possiamo trasformare un adempimento complesso in un processo chiaro, integrato e orientato al miglioramento continuo.

La compliance oggi non riguarda solo l’adempimento a una norma: è la capacità di leggere il proprio posizionamento e adattarsi rapidamente a scenari in evoluzione, sottolinea Anders Søborg, Co-CEO di Evolve. Con E-V-E vogliamo rendere questo processo più trasparente, più accessibile e più intelligente. Le aziende devono poter contare su uno strumento che semplifichi il lavoro tecnico e allo stesso tempo rafforzi la visione strategica. E-V-E fa esattamente questo: misura, confronta, orienta. Insieme ai partner locali come Amapola, rendiamo questo approccio concreto e personalizzato.

Tecnologia e cultura della sostenibilità

In un contesto di forte impatto normativo e rafforzamento degli impegni ESG, Amapola consolida il proprio ruolo di partner per le organizzazioni che desiderano affrontare con consapevolezza e strumenti efficaci la nuova stagione della rendicontazione.

Con l’introduzione di E-V-E AI Compliance Manager nel proprio ecosistema, la società amplia la propria offerta integrata, portando nel mercato italiano una soluzione internazionale, affidabile e orientata all’azione, capace di rispondere con prontezza alla complessità degli standard, alle necessità delle imprese e alle aspettative degli stakeholder.

Daniela Bianchi Amapola

Amapola si rafforza a Roma e nel Centro-Sud con Daniela Bianchi

Nuova tappa nel percorso di sviluppo di Amapola, la società di consulenza specializzata in sostenibilità dal 2009 e parte di Torino Social Impact: Daniela Bianchi si unisce alla squadra con una collaborazione strategica in qualità di senior consultant. Si consolida così un rapporto già avviato su progetti infrastrutturali di rilievo nazionale, nei quali ha contribuito a rafforzare il dialogo tra imprese, istituzioni e territori, grazie a un approccio sistemico e relazionale.

La sua presenza in Amapola rappresenta un duplice potenziamento: da un lato l’arrivo di una figura nell’area “Progetti speciali” con una solida esperienza nei processi decisionali complessi; dall’altro, il rafforzamento del posizionamento della società a Roma e nelle regioni del Centro e del Sud Italia, grazie alla sua profonda conoscenza del contesto e delle dinamiche locali.

Una figura di riferimento tra istituzioni, impresa e comunità

Daniela Bianchi, attuale Segretaria Generale FERPI, è una professionista con una lunga esperienza nelle relazioni istituzionali, nella governance sostenibile e nella gestione di progetti complessi ad alto impatto sociale. Ha ricoperto il ruolo di Consigliera Regionale del Lazio, promuovendo normative sullo sviluppo economico sostenibile e sulla cultura, guidando percorsi di partecipazione e dibattito pubblico. Nel settore finanziario ha curato processi di riorganizzazione e sviluppo in ottica ESG, mentre nel Terzo Settore ha avuto incarichi di vertice, contribuendo a iniziative di innovazione sociale.

È docente universitaria in diversi Master e autrice. Nel suo ruolo di senior consultant in Amapola, cura attività di intelligence istituzionale e di consulenza socio-territoriale, con attenzione ai processi partecipativi e alle iniziative di sostenibilità.

Un tassello importante nella strategia di crescita di Amapola

Con l’arrivo di Daniela Bianchi, Amapola continua un percorso di sviluppo solido e coerente, che negli ultimi mesi ha visto l’ingresso di nuove figure professionali e l’apertura di ulteriori posizioni. Una crescita costante, alimentata da un team che si arricchisce di competenze e visioni complementari, e che punta a consolidare una presenza attiva e riconosciuta su tutto il territorio nazionale.

La collaborazione con Daniela – sottolinea Luca Valpreda, fondatore di Amapola – rappresenta un passaggio chiave per gettare le basi di un presidio romano che guarda alla clientela del Centro e del Sud in costante crescita. Una sfida bellissima quanto impegnativa, per la quale Daniela è la professionista giusta, grazie alla sua grande competenza e lunga esperienza. La sua capacità di leggere i contesti, costruire connessioni e attivare processi di cambiamento sarà fondamentale per continuare a crescere con radicamento e visione.

Lavorando con il team di Amapola ho potuto conoscere e apprezzare un approccio che coniuga competenza tecnica, capacità relazionale e ascolto, guidato da una visione strategica che va oltre la consulenza tradizionale, dichiara Daniela Bianchi. In un momento storico in cui la sostenibilità richiede approcci sempre più integrati, e rappresenta una responsabilità condivisa che coinvolge tutti gli attori del sistema, questa collaborazione rappresenta un laboratorio ideale per sviluppare presidi e soluzioni innovative in grado di affrontare la sfida collettiva.

Trasformare sostenibilità in risultati webinar

Da Amapola e 3i EE nasce A3i: la rete d’impresa che trasforma la complessità delle sfide ESG in strategie di crescita sostenibile

Giovedì 26 giugno il primo appuntamento online su Zoom organizzato dalla rete per approfondire i temi di sostenibilità ed efficienza energetica.

Affrontare le sfide ESG oggi significa navigare in un panorama sempre più complesso, dove i temi ambientali, sociali e di governance si intrecciano con obiettivi di business e normative stringenti. È in questo contesto che nasceA3i Energia alla sostenibilità, la rete d’impresa che unisce Amapola, società di consulenza specializzata in sostenibilità e comunicazione, parte di Torino Social Impact, e 3i Efficientamento Energetico, parte del Gruppo 3i attivo dal 1984 nel settore dell’ingegneria.

A3i propone alle aziende un supporto concreto e integrato nella gestione e nella rendicontazione della sostenibilità, integrando le competenze tecniche, strategiche e di comunicazione delle due realtà. Un acceleratore di valore, capace di affrontare le sfide ESG a 360°.

Una consulenza che semplifica e integra

Alla base di A3i c’è la convinzione che la sostenibilità non sia un esercizio burocratico, ma un driver di crescita e innovazione. Per essere realmente efficace, la transizione ESG richiede un approccio su misura, multidisciplinare e orientato ai risultati, che sappia combinare analisi tecnica, strategia di lungo periodo e capacità di ascolto e dialogo con gli stakeholder.

La rete d’impresa mette a frutto oltre 15 anni di esperienza nel campo della sostenibilità e 40 in quello dell’ingegneria, grazie a un team di 70 persone con professionalità in ambito ESG, energy management, comunicazione, legal che ogni anno supporta più di 200 clienti.

3i EE porta competenze tecniche e ingegneristiche, con attenzione ai settori ambientale ed energetico, affinate nel supporto a imprese di ogni dimensione. Amapola, attiva dal 2009, integra la sua capacità di progettazione strategica e comunicazione con l’esperienza di professionisti che lavorano nel campo della sostenibilità sin dagli anni Novanta, ben prima della recente esplosione di interesse su questi temi.

Sostenibilità su misura delle imprese

Insieme, le due realtà, entrambe Società Benefit, creano una piattaforma di competenze complementari capace di accompagnare le aziende in un percorso di sostenibilità strutturato, dalla rendicontazione ESG alla riduzione delle emissioni, passando per la gestione dei sistemi normativi e il coinvolgimento degli stakeholder. Ma il vero valore aggiunto sta nella conoscenza approfondita delle realtà aziendali dovute a una presenza sul campo costante, che si traduce in percorsi concreti e risultati misurabili, ma soprattutto nel miglioramento dei processi interni e in una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse.

Giovedì 26 giugno il primo webinar di A3i su sostenibilità ed efficienza energetica

Sostenibilità ed efficienza energetica: è su questa convergenza che si concentra il prossimo appuntamento promosso da A3i.

Il webinar “Sostenibilità ed efficienza energetica: dati, impatti, strategie”, in programma giovedì 26 giugno alle ore 12:00 in diretta su Zoom, sarà un’occasione di confronto operativo tra Giulia Devani, Presidente A3i e Responsabile reporting Amapola, e Gianluca Gualco, Consigliere A3i e Socio 3i EE.

Attraverso un dialogo snello e pratico, in 35 minuti verranno esplorati alcuni snodi chiave per le imprese che intendono evolvere in chiave ESG:

  • come integrare obiettivi energetici e sostenibilità in una strategia aziendale coerente e misurabile;

  • quali sono gli strumenti agili e mirati – come Flash Audit e Assessment ESG – per leggere i dati e orientare le decisioni;

  • quali errori evitare nella definizione delle policy e quali benefici reali derivano da un approccio integrato.

Qui il link per iscriversi al webinar

amapola Giulia Abbondanza e Anna Setran

Amapola continua a crescere con nuove competenze e un team sempre più strutturato

Giulia Abbondanza e Anna Setran rafforzano le aree Reporting e Comunicazione della Sostenibilità.

Dopo un 2024 segnato da nuovi progetti, collaborazioni e una riorganizzazione interna che ha portato alla nascita di nuove aree specialistiche, in Amapola il 2025 si apre con l’ingresso di due professioniste: Giulia Abbondanza, nell’area Comunicazione della Sostenibilità, e Anna Setran, nell’area Reporting. Entrambe entrano nella società di consulenza specializzata in sostenibilità dal 2009 come Junior account nell’ufficio di Torino.

Due ingressi che confermano una direzione chiara: investire sulle persone e sul valore delle competenze, per rispondere in modo efficace alla crescente complessità dei contesti ambientali, sociali ed economici in cui operano le organizzazioni.

Giulia Abbondanza: comunicazione, competenze ambientali e visione scientifica

Sotto il coordinamento del Partner Alberto MarzettaGiulia Abbondanza entra a far parte dell’area Comunicazione della Sostenibilità. Laureata in Scienze Biologiche e Scienze Ambientali, con una specializzazione in Green Innovation & Sustainability Management, porta con sé un background multidisciplinare che intreccia scienze naturali e sociali con esperienze maturate anche all’estero, in Olanda e Bolivia. In Amapola si occupa di progetti di stakeholder engagement, comunicazione della sostenibilità, organizzazione di eventi e produzione di contenuti.

Anna Setran: il reporting come strumento per leggere la complessità

Anna Setran rafforza l’area Reporting e il team guidato da Giulia Devani. Con una formazione articolata tra Lettere, Economia dell’Ambiente e Sviluppo Umano, ha maturato esperienze in Spagna, Kenya, Regno Unito e presso agenzie delle Nazioni Unite a Roma. In Amapola sarà coinvolta in tutte le fasi del processo di reporting, dalla raccolta e analisi dei dati alla redazione dei testi, contribuendo a progetti che valorizzano la trasparenza, il dialogo con gli stakeholder e la visione strategica delle organizzazioni.

Costruire futuro attraverso le persone

«Investire nelle persone significa prepararsi a interpretare il cambiamento con occhi nuovi. Con Giulia e Anna il nostro team si arricchisce di competenze che connettono rigore scientifico, visione sistemica e passione per i temi ambientali e sociali», commenta Luca Valpreda, Founder e Managing partner di Amapola. «Crescere come organizzazione significa anche creare le condizioni per valorizzare le traiettorie personali e professionali, favorire la contaminazione tra competenze diverse e rafforzare l’identità collettiva. La sostenibilità, per noi, è anche questo».

amapola

Le aziende possono fare a meno della DEI? Mercoledì 2 aprile Amapola apre il dibattito su un tema sempre più controverso

In diretta su Zoom alle ore 12 un nuovo appuntamento con la società di consulenza specializzata in sostenibilità per esplorare il valore strategico della Diversity, Equity & Inclusion attraverso testimonianze concrete.

Le politiche di Diversity, Equity & Inclusion (DEI) sono oggi al centro di un acceso dibattito internazionale. Il 2 aprile alle ore 12, nel nuovo appuntamento con Amapola Café, il format di approfondimento di Amapola, si confronteranno prospettive, dati e testimonianze su un tema che divide. Un dialogo aperto e senza filtri, dal titolo “DEI sotto attacco? Scopri perché rimane un vantaggio”, per comprendere cosa sta accadendo e quali sono le conseguenze di un eventuale passo indietro.

Iscrizioni aperte QUI.

Il fenomeno del dietrofront DEI

Sempre più aziende stanno facendo marcia indietro, ridimensionando o cancellando del tutto le proprie iniziative di inclusione sotto la pressione di movimenti politici e posizioni polarizzate. Ma i dati raccontano una realtà diversa: le imprese che investono in DEI registrano una crescita media del 24% nei ricavi e ottengono maggiore fiducia da parte di consumatori e stakeholder.

Quali sono i rischi di abbandonare la DEI? E come evitare che il dibattito si trasformi in uno scontro ideologico, perdendo di vista il valore reale dell’inclusione?

Il webinar affronterà il fenomeno del “dietrofront DEI”, analizzando le cause che stanno spingendo alcuni brand internazionali a rivedere le proprie strategie di inclusione e il loro impatto sul mercato globale. A guidare la discussione saranno Emilia Blanchetti, senior consultant esperta di DEI, e Micol Burighel, responsabile comunicazione Amapola.

L’incontro sarà arricchito anche dalle testimonianze video di Monica Cerutti, del Board di UN Women Italia, e di Laura Carletti, CSR & HR Manager di Randstad Italia, che commenteranno la situazione internazionale e parleranno della centralità dell’inclusione nelle organizzazioni. Perché quando la DEI è davvero parte della cultura aziendale, rinnegarla non è così semplice: il suo impatto si riflette su tutte le dimensioni del business, dal posizionamento sul mercato al clima aziendale, con effetti positivi su crescita, reputazione e fiducia.

Appuntamento il 2 aprile alle 12 su Zoom. Registrati QUI.

amapola webinar

Webinar Amapola Cafè – Nuove infrastrutture: dialogare con il territorio per prevenire o gestire i conflitti

Le nuove infrastrutture sono elementi indispensabili di un Paese che guarda al futuro, soprattutto quando sono a diretto sostegno della transizione ecologica, ma spesso la loro realizzazione porta con sé tensioni e contestazioni da parte delle comunità locali. Come si possono prevenire o gestire questi conflitti? Come è possibile instaurare un dialogo costruttivo con i territori per far sì che le opere, anche quelle più impattanti, siano accettate e sostenute? Il prossimo Amapola Cafè, in programma su Zoom martedì 19 novembre alle ore 12:00, affronterà proprio questi temi cruciali. Iscrizioni QUI.

Un argomento delicato e attuale

Oggi, quasi ogni infrastruttura – dalle centrali energetiche ai sistemi di gestione dei rifiuti, fino alle reti stradali e ferroviarie – si scontra con fenomeni di protesta. Il “NIMBY” (Not In My Backyard) è diventato un fenomeno diffuso, frutto di sfiducia nelle istituzioni e di una mancanza di dialogo strutturato con i territori interessati. Anche progetti chiave per la decarbonizzazione o per migliorare la sostenibilità, come le energie rinnovabili, incontrano resistenze locali. Perché succede? Come possono le aziende ridurre queste opposizioni e creare valore?

Il punto di vista dell’esperto

Nel webinar Nuove infrastrutture: dialogare con il territorio per prevenire o gestire i conflittiEmilio Conti, esperto di stakeholder engagement e nella gestione dei progetti territoriali, insieme a Micol Burighel, responsabile comunicazione di Amapola, offriranno una panoramica sulle cause delle contestazioni, ma soprattutto sulle soluzioni. Tra i punti centrali della discussione, ci sarà la metodologia sviluppata da Amapola, che prevede una mappatura completa degli stakeholder locali e nazionali, la valutazione dei fattori sociali e ambientali, e lo sviluppo di una comunicazione trasparente e partecipativa.

Il webinar offrirà esempi concreti di progetti che, grazie a un approccio partecipato, hanno saputo trasformare una possibile opposizione in un dialogo costruttivo e proficuo per tutte le parti coinvolte. Conti spiegherà come l’adozione di una governance aperta e inclusiva, che coinvolge gli stakeholder fin dalle prime fasi di progettazione, possa fare la differenza nel determinare il successo di una nuova opera.

Perché partecipare?

Se sei coinvolto nella realizzazione di infrastrutture o ti occupi di sostenibilità e progetti ad alto impatto, questo webinar è un’opportunità unica per acquisire strumenti pratici e una visione innovativa su come gestire le relazioni con i territori. Scopri come le imprese possono prevenire i conflitti e contribuire allo sviluppo di comunità più resilienti e sostenibili.

Non perdere l’occasione di approfondire queste tematiche con chi se ne occupa ogni giorno. Iscriviti ora al webinar del 19 novembre, ore 12:00 su Zoom.

amapola 134 parità di genere

Corsa contro il tempo per la parità di genere: appuntamento online venerdì 22 novembre

“Centotrentaquattro” è il titolo del talk online di Amapola Società Benefit per il cartellone off de “L’eredità delle donne”. Un dialogo con Chiara Bacilieri (Lifeed); Flavia Brevi (Fondazione Libellula); Barbara Falcomer (Valore D). Modera Emilia Blanchetti (Amapola).

134: sono gli anni che, secondo il Global Gender Gap Report del World Economic Forum, ci separano dalla parità di genere a livello globale. Venerdì 22 novembre alle 17, nell’ambito del cartellone off del Festival “L’eredità delle donne“*, Amapola organizza un talk online su Zoom per riflettere sul cammino verso l’equità, dal titolo “Centotrentaquattro: corsa contro il tempo per la parità di genere”.

Le iscrizioni sono aperte QUI.

Centotrentaquattro: strategie e soluzioni per il gender gap

Quali strategie, azioni e politiche possono aiutarci a colmare più rapidamente il divario di genere? Che ruolo donne e uomini insieme dovranno avere in questo cambiamento culturale?

L’evento di Amapola, in avvicinamento alla Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, sarà un’occasione per guardare oltre i numeri, focalizzandosi sulle soluzioni concrete e sulle azioni innovative necessarie per costruire un futuro di equità e collaborazione. Un approccio aperto, positivo e trasformativo sarà il filo conduttore del confronto tra tre esperte che vivono quotidianamente la sfida della parità di genere in contesti diversi: Chiara Bacilieri, Head of Research and Innovation di Lifeed; Flavia Brevi, Capa Comunicazione di Fondazione Libellula; Barbara Falcomer, Direttrice Generale di Valore D.

Accorciare la sala d’attesa

Moderato da Emilia Blanchetti, responsabile della divisione DEI di Amapola, il talk sarà un’occasione per riflettere su dove siamo oggi e su cosa serve davvero per accelerare il cambiamento. La discussione esplorerà come la politica, l’educazione, le aziende e la società civile possano contribuire a creare nuovi spazi e strumenti per rendere la parità di genere sempre più vicina. Parleremo delle grandi sfide globali ma anche del quotidiano e del contributo che ogni singola azienda, organizzazione, persona può dare in questa corsa contro il tempo.

Un momento di confronto e ispirazione per tutte e tutti coloro che credono che il futuro sia da costruire oggi, insieme.

* Il Festival è un progetto di Elastica con Fondazione CR Firenze e Gucci come partner fondatori e con la co-promozione del Comune di Firenze e patrocinio della Regione Toscana. Il progetto, in collaborazione con Elle, è reso possibile grazie a Intesa Sanpaolo. Rai Radio 2 è media partner ufficiale.

umane amapola

Umane: è online l’ultimo Report d’impatto e sostenibilità di Amapola

Il tema dell’umano è al centro dell’ultimo Report d’impatto e sostenibilità di Amapola, Società Benefit specializzata in consulenza di sostenibilità e comunicazione. Sin dal titolo – Umane – il documento riprende la provocazione dell’Università di Trento del femminile sovraesteso per riflettere su quanto il linguaggio conti nella definizione della nostra realtà e come possa essere strumento di esclusione oppure di valorizzazione e parità.

«Il concept di quest’anno» spiega il fondatore Luca Valpreda «nasce da una riflessione sulla nostra identità e su ciò che nell’umano ci unisce tutte e tutti. Ma non solo: ci è stato sollecitato dalla presenza sempre più ineludibile dell’intelligenza artificiale nelle nostre vite e nel nostro lavoro di consulenza. Un tema pressante rispetto all’approccio che intendiamo avere di fronte alle questioni di sostenibilità ambientale e sociale».

Beneficio comune, certificazioni e progetti per la comunità

Come procede il percorso benefit di Amapola? Dal 2021, anno del cambio di statuto, l’impegno della Società si è consolidato. Lo dimostrano i numeri: oltre 1.500 ore dedicate agli obiettivi di beneficio comune, 18 progetti per le comunità dove Amapola opera e oltre 4mila persone coinvolte nei progetti attraverso iniziative in presenza e attività di comunicazione. Il 2023 è stato per Amapola anche l’anno dei percorsi di certificazione, con l’ottenimento dell’attestato per la qualità e per la parità di genere e della medaglia bronzo EcoVadis.

La Società Benefit ha confermato il suo impegno nella diffusione della cultura della sostenibilità attraverso diverse iniziative: un podcast dedicato alla comunicazione ambientale, la rubrica Voci | Parole senza barriere che accende i riflettori su temi sociali del nostro tempo, la partecipazione pro bono a numerosi eventi del settore, la formazione gratuita a oltre 700 studentesse e studenti del liceo e dell’Università, il progetto di orientamento Meet the CSR Leaders in collaborazione con il Salone della CSR e dell’innovazione sociale.

«Dove possiamo generare davvero un impatto positivo? È questa la domanda che ci guida nella scelta delle nostre attività benefit» commenta il Consiglio d’impatto Amapola, composto oggi da Silvia Bonzano, Micol Burighel, Elisa De Bonis e Irene La Porta. «Da qui nascono l’attenzione ai territori in cui abbiamo le sedi, l’impegno per la parità di genere, tutte le iniziative in ottica divulgativa e i progetti dedicati alle nuove generazioni. Il filo rosso è sempre la nostra identità».

Fare rete

Allo stesso tempo, la Società Benefit ha rafforzato le occasioni di confronto e sinergia con il mondo benefit, partecipando attivamente al network di Torino Social Impact e ad Assobenefit, contribuendo a progetti associativi e organizzando eventi formativi dedicati alle società benefit. A queste reti, si aggiunge la collaborazione continuativa con FERPI, la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, attraverso attività di diffusione culturale. Infine, il Report d’impatto racconta i progetti dedicati alle persone Amapola: dalla formazione interna e orizzontale in cui ogni persona può condividere con il gruppo le proprie competenze al volontariato aziendale, a supporto, nel 2023, delle donne vittime di violenza maschile; dal team building alle iniziative attivate per garantire un ambiente di lavoro sereno, positivo, equo e a misura di ogni persona.

«Il Report d’impatto è uno strumento di trasparenza e relazione essenziale per le Società Benefit» commenta Giulia Devani, Responsabile Area Reporting che ogni anno partecipa alle attività di rendicontazione. «È un documento che mette nero su bianco gli impatti di questo nuovo modello di business e ne racconta gli effetti agli stakeholder che ruotano intorno all’impresa. Va affrontato con serietà, metodo, ma anche spirito di esplorazione».

Il Report d’impatto e sostenibilità 2023 di Amapola è ora disponibile online qui.

diversity, equity and inclusion per aziende

Mercoledì 2 ottobre il webinar Amapola su Diversity, Equity and Inclusion

Fare bene fa bene. È questo il titolo del nuovo webinar online su Diversity, Equity, Inclusion (DEI) organizzato da Amapola, società di consulenza specializzata in sostenibilità e comunicazione. L’appuntamento da segnare in agenda è per mercoledì 2 ottobre alle ore 12 in diretta su Zoom. Per prenotare è necessario iscriversi qui.

Gli impatti di Diversity, Equity, Inclusion in azienda

Dopo il successo dell’evento sul reporting di sostenibilità, l’incontro offrirà un approfondimento su uno dei temi più attuali e strategici per il mondo aziendale.

A condurre il webinar saranno Emilia Blanchetti, Senior account di Amapola esperta di DEI, e Micol Burighel, Responsabile comunicazione della società. Durante l’evento, i partecipanti avranno l’opportunità di esplorare come le politiche DEI rappresentino un fattore chiave per le aziende che vogliono distinguersi e crescere in un mercato che dà sempre più valore agli aspetti di responsabilità sociale.

Le politiche di Diversity, Equity and Inclusion non rappresentano solo un impegno etico con un impatto concreto sulla vita delle persone, ma soprattutto sono strumenti efficaci per migliorare le performance aziendali. L’inclusione delle diversità consente alle imprese di attrarre talenti, fidelizzare collaboratori, conquistare nuovi clienti e rafforzare la relazione di fiducia con i propri stakeholder. Il webinar approfondirà inoltre il quadro normativo di riferimento, con particolare attenzione alle più recenti direttive europee, come la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CS3D), che obbliga le aziende a garantire il rispetto dei diritti umani e la promozione dell’inclusione lungo tutta la filiera.

Il webinar Amapola

L’incontro online organizzato da Amapola offrirà un percorso di esplorazione su come integrare i valori di equità e inclusione all’interno delle strategie aziendali, a partire dall’impegno della leadership, ottenendo vantaggi concreti. Si discuterà di come una comunicazione trasparente e l’ascolto degli stakeholder possano evitare il rischio di washing e trasformare la DEI in un pilastro fondamentale per lo sviluppo aziendale.

La relatrice Emilia Blanchetti ha oltre trent’anni di esperienza in progetti di sostenibilità, stakeholder engagement e consulenza aziendale, con una particolare specializzazione su Diversity, Equity and Inclusion.

Per ulteriori informazioni e per iscriversi al webinar, visita la pagina dedicata

amapola cafe

Reporting di sostenibilità alla prova del nove: Amapola fa il punto sulla CSRD con un webinar online

Amapola, società benefit specializzata in consulenza e comunicazione della sostenibilità, annuncia un nuovo ciclo di Amapola Café, i webinar online dedicati alle evoluzioni e alle sfide in ambito ESG. Il primo appuntamento è fissato per martedì 10 settembre alle ore 12 su Zoom, con un incontro online intitolato “Il Reporting alla prova del nove“.

Le iscrizioni sono aperte QUI.

Il reporting di fronte alla CSRD

Negli ultimi anni, c’è stata una vera e propria esplosione intorno al reporting di sostenibilità, che da prassi di poche realtà virtuose è sempre più diventata un’abitudine diffusa. Dopo aver affrontato il tema nel 2023, con il nuovo webinar “Il Reporting alla prova del nove”, Amapola torna a discutere di rendicontazione dopo un anno di intenso lavoro, evoluzioni normative (tuttora in corso) e preparazione alla CSRD, l’ultima normativa europea. Un anno che ha visto nuove sfide e nuovi processi da attivare all’interno delle organizzazioni, dalla raccolta dati aggiornata alla doppia materialità.

È ormai evidente come le istituzioni abbiano tracciato una via ben precisa per il reporting di sostenibilità, proiettandolo in una nuova dimensione di maturità e attribuendo a questo processo la stessa dignità e importanza della reportistica finanziaria. Il webinar Amapola è un’opportunità per fare il punto della situazione, confrontarsi e capire come prepararsi al meglio per questa nuova fase più che mai operativa.

Il programma dell’Amapola Cafè

Durante questo webinar, Giulia Devani, Responsabile Area Reporting di Amapola, farà il punto insieme a Micol Burighel, Responsabile Comunicazione, su come la CSRD sta cambiando i processi aziendali e l’approccio organizzativo, su come prepararsi e su quanto l’ascolto diventi un tassello centrale in questa fase. L’incontro sarà un’occasione per approfondire alcuni spunti utili per rendere il reporting uno strumento compliant con la normativa ma efficace, nel quale strategie e politiche aziendali si integrano al dialogo con gli stakeholder.

sfidare le contraddizioni CSR

Meet the CSR Leaders 2024, incontri online e in presenza con i leader della sostenibilità

Come intraprendere una carriera nell’ambito della sostenibilità? Cosa significa lavorare in questo settore? Torna anche quest’anno al Salone della CSR e dell’innovazione sociale (Università Bocconi, 9-10-11 ottobre 2024) il progetto “Meet the CSR Leaders che mette in dialogo le nuove generazioni con le professioniste e i professionisti della sostenibilità. L’iniziativa nasce dalla partnership tra il Salone e Amapola, Società Benefit specializzata in sostenibilità e comunicazione. L’edizione di quest’anno è la terza, e si arricchisce nel format, grazie a incontri online e in presenza e alla collaborazione con il network dei CSRnatives, la prima e unica rete in Italia che riunisce giovani professionisti e studenti accomunati dalla passione per la CSR.

Un’occasione di confronto

Meet the CSR Leaders è uno spazio dedicato a studentesse e studenti dell’università, anche appena laureati, che desiderano approfondire le prospettive di carriera in ambito sostenibilità, confrontandosi direttamente con chi ogni giorno lavora in questo settore. Gli incontri prevedono una sessione di orientamento one-to-one della durata di circa 30 minuti con un/una esperto/a presente al Salone. In questo contesto ricco di stimoli sarà possibile approfondire con i “leader” competenze, hard skill e soft skill, esperienze formative, lavorative e suggerimenti per indirizzare il proprio percorso professionale verso i temi di sostenibilità.

Per favorire la partecipazione di studentesse e studenti da tutta Italia, l’edizione 2024 prevede anche incontri da remoto, previsti per l’ultima giornata del Salone e dedicati esclusivamente a chi proviene da atenei al di fuori di Milano.

Gli incontri si terranno nelle seguenti fasce orarie:

  • mercoledì 9/10: in presenza dalle 14 alle 17
  • giovedì 10/10: in presenza dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
  • venerdì 11/10: da remoto dalle 10 alle 12,30 e dalle 14 alle 15,30

È possibile prenotare la propria sessione riservata qui entro e non oltre lunedì 7 ottobre 2024.

«Meet the CSR Leaders è una concreta occasione di dialogo tra le nuove generazioni e le professioniste e i professionisti che portano avanti la transizione sostenibile nella quotidianità» racconta Rossella Sobrero, membro del Gruppo promotore del Salone della CSR. «Al di là delle offerte formative e dell’aggiornamento delle competenze, è importante creare spazi di condivisione, confronto e contaminazione reciproca delle esperienze: è questo l’obiettivo del Salone, sempre più aperto alla partecipazione delle e dei giovani, al dialogo intergenerazionale e alla riflessione sul futuro, come testimoniano le ultime edizioni. E infatti quest’anno nel nostro programma culturale saranno previsti incontri e tavole rotonde su formazione, mercato del lavoro, competenze in trasformazione e ruolo delle nuove generazioni nel cambiamento, sempre alla scoperta delle contraddizioni e delle soluzioni che caratterizzano la dimensione della sostenibilità».

Il progetto

Il progetto arriva quest’anno alla terza edizione. Nel 2023, l’iniziativa si è articolata su 3 giorni per 10 ore di orientamento one to one e ha coinvolto 50 giovani partecipanti, che hanno incontrato 23 Sustainability Manager. Su YouTube è possibile rivedere le interviste ad alcuni dei protagonisti a questo link. «Supportare le giovani generazioni interessate alla sostenibilità a trovare un percorso professionale in questo ambito è uno dei nostri obiettivi come Società Benefit» commenta Elena Mancino, partner Amapola. «Da Greta Thunberg ai movimenti eco-attivisti, le e i giovani chiedono a gran voce coinvolgimento, partecipazione, strumenti per cambiare la realtà intorno a noi: facilitarli in questa richiesta è per noi un dovere morale. Anche per questo siamo molto felici di avere al nostro fianco da quest’anno il network dei CSRnatives, che ci aiuterà ad ampliare l’impatto del progetto, grazie alla loro rete capillare e all’impegno che ci unisce nella diffusione della cultura della sostenibilità».

«Uno dei principali obiettivi del nostro network è creare interesse attorno ai temi della sostenibilità, favorendo la partecipazione delle generazioni più giovani a questo mondo» spiega Vincenzo Baccari, coordinatore CSRnatives. «Il tema che ci guida nelle nostre attività di quest’anno è proprio la valorizzazione dei giovani e delle professioni legate alla sostenibilità: Meet the CSR Leaders è un appuntamento a cui non potevamo mancare».

IL SALONE DELLA CSR E DELL’INNOVAZIONE SOCIALE

Il Salone – promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica – ha l’obiettivo di tenere alta tutto l’anno l’attenzione alla sostenibilità, raccogliere e condividere esperienze positive, proporre occasioni di confronto tra i diversi attori sociali.

Questi alcuni dei principali numeri della 11° edizione: 284 organizzazioni protagoniste, 115 eventi (disponibili sul canale YouTube del Salone), 549 relatori, 4.600 persone presenti in tre giorni, 9.000 connessioni da remoto, oltre 2.800 uscite sui media, 10 tappe del Giro d’Italia della CSR, 1 pubblicazione edita da Egea.

Il Salone ha una presenza significativa sul web: il sito; la newsletter con cadenza settimanale inviata a oltre 16.000 contatti; i profili Facebook, X, Instagram, LinkedIn oltre al canale YouTube.

Dal 2015 il Salone ha ottenuto la certificazione ISO 20121: Bureau Veritas Italia ha certificato le ultime sei edizioni del Salone come “Evento sostenibile” nella fase di progettazione e di gestione.

L’EDIZIONE 2024

Il titolo della 12° edizione è Sfidare le contraddizioni. La sostenibilità è complessità: in un contesto come quello che stiamo vivendo è necessario non solo imparare ad abitare il cambiamento ma anche leggere i problemi in modo nuovo. Ogni visione, affermazione, scelta ha al proprio interno il seme della contraddizione: grazie alla compresenza degli opposti si aprono però interessanti opportunità per avviare una riflessione che stimola le organizzazioni e le persone a vedere la realtà in una prospettiva diversa. Il percorso verso lo sviluppo sostenibile è ancora in salita: ma è importante ricordare che nei momenti di maggior criticità nascono soluzioni innovative. È necessario l’impegno di tutti, un’azione plurale, un continuo confronto tra gli stakeholder.

Per informazioni: Monica Cesana, 392 2169204 m.cesana@koinetica.it

CSRnatives

CSRnatives è la prima e unica rete in Italia di studenti e giovani professionisti CSR addicted. Nata nel 2015, oggi conta oltre 600 membri e ha l’obiettivo di diffondere la cultura della sostenibilità. Il network è diviso in gruppi di lavoro che coordinano le attività in ambito editoriale (blog ed eBook), organizzazione eventi (su temi specifici della sostenibilità), formazione (webinar, podcast, workshop generativi), comunicazione e relazioni esterne (attività sui social e partnership con altre organizzazioni).

Per informazioni: Vincenzo Baccari, coordinamento 333 8559165 csrnatives@gmail.com

Amapola

Amapola Srl società benefit è una società di consulenza specializzata in sostenibilità, con un particolare focus sulla comunicazione. Fondata nel 2009, accompagna imprese e organizzazioni nel costruire percorsi e progetti di sostenibilità e nel renderli vivi e condivisi con tutti gli stakeholder. Con questo obiettivo offre servizi di ascolto strutturato e stakeholder engagement, comunicazione istituzionale e ambientale, reporting di sostenibilità, media relations, produzione di contenuti, produzione video e organizzazione di eventi, insieme alla consulenza nella gestione dei conflitti e alla creazione di progetti di CSR. Amapola ha le proprie sedi operative a Milano, Torino e Alessandria, oltre a un network di corrispondenti in tutta Italia.

Per informazioni: Micol Burighel, ufficio stampa Amapola 380 4384930 micol.burighel@amapola.it

amapola diversity

Amapola apre una nuova divisione su Diversity, Equity and Inclusion: la guiderà Emilia Blanchetti

La convivenza delle differenze è un ingrediente essenziale per far crescere nelle organizzazioni benessere, competitività e valore. Con questa convinzione, Amapola inaugura una divisione interna dedicata alla Diversity, Equity and Inclusion (DEI), consolidando ulteriormente il suo impegno verso i temi sociali. La Società Benefit è specializzata dalla sua fondazione nel 2009 in consulenza di sostenibilità e comunicazione. Per guidare questa iniziativa, la senior consultant Emilia Blanchetti si unisce al team Amapola, portando con sé trent’anni di esperienza nel settore.

La nuova divisione DEI: un impegno strategico

La proposta di Amapola prende avvio da una profonda conoscenza delle tematiche ESG e da una solida esperienza nella consulenza e comunicazione della sostenibilità. Le nuove aree di consulenza in ambito DEI includono l’assessment, la progettazione di politiche, obiettivi e strategie, la comunicazione del percorso e la rendicontazione delle metriche relative alla DEI, l’accompagnamento alle certificazioni, tra cui la certificazione della parità di genere UNI PdR 125:2022.

Emilia Blanchetti vanta una lunga carriera nel settore della sostenibilità, con una solida esperienza in consulenza, organizzazione e gestione di eventi e progetti di stakeholder engagement. Ha collaborato con aziende pubbliche e private, amministrazioni pubbliche, governi e organizzazioni non profit, sia a livello nazionale che internazionale. Tra i suoi successi spiccano progetti complessi di comunicazione e divulgazione, nonché la coordinazione di importanti festival nazionali come il Verde e Blu Festival e il WE – Women’s Equality Festival.

La visione di Amapola e il networking per la DEI

Le politiche di Diversity, Equity and Inclusion sono un fattore nevralgico per la crescita delle organizzazioni: rappresentano un importante impegno sociale verso persone e comunità e definiscono in maniera chiara il quadro valoriale dell’impresa, nutrono la credibilità verso stakeholder e mercato, incidono in maniera concreta su risultati e competitività, come dimostrato da numerose ricerche. Inoltre, in un momento di forte spinta a livello normativo sui temi dei diritti umani – si pensi alle ultime direttive europee sul reporting o sulla due diligence – è fondamentale alzare il livello di attenzione, rivedendo i processi aziendali e allargando alla catena di fornitura. In questa cornice, i principali ambiti di applicazione includono la parità di genere, il supporto alla genitorialità e al caregiving, la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo e la valorizzazione delle differenze, all’interno e all’esterno delle aziende.

«Da tempo è dimostrato che favorire diversità e inclusione genera vantaggi competitivi. Tuttavia, in Italia il tema è ancora in una fase di recepimento per gran parte delle imprese» commenta Emilia Blanchetti, nuova team leader della divisione Amapola. «Ci troviamo di fronte a uno scenario a più velocità e ogni organizzazione va seguita secondo il suo livello di maturità: c’è chi va guidato a impostare una policy DEI e chi invece ha bisogno di un interlocutore che sappia valorizzare risultati e progetti già attivati. La nostra proposta parte da un’analisi approfondita delle reali esigenze, anche attraverso tool e strumenti innovativi, ed è sempre orientata al risultato e al miglioramento della competitività».

La metodologia proposta si fonda sulla relazione con gli stakeholder, sull’ascolto attivo, sulla facilitazione e la co-progettazione delle strategie DEI, a partire dalla partecipazione e il coinvolgimento di tutti gli interlocutori chiave. Questo approccio contribuisce a dare stabilità e solidità al percorso perché si basa sulla condivisione di valori, progetti e obiettivi. Inoltre, grazie a una vasta rete di relazioni a livello nazionale, Amapola è in grado di attivare sinergie su progetti DEI con partner accreditati e istituzionali, creando collaborazioni proficue con imprese, associazioni, ONG e amministrazioni pubbliche.

Una nuova tappa

«Facciamo nostre le parole dell’attivista Fabrizio Acanfora, che suggerisce di parlare di convivenza delle differenze invece che di inclusione: una prospettiva orizzontale e paritaria sulla materia che ci convince» spiega Elena Mancino, partner di Amapola «Per Amapola questa nuova divisione non è solo un obiettivo di business, ma la nuova tappa di un viaggio. Emilia porta con sé un patrimonio di esperienza e passione prezioso per la nostra realtà».

Dove i fatti non arrivano

Dove i fatti non arrivano: la comunicazione ambientale conta

Non c’è transizione sostenibile ed ecologica senza comunicazione. È questa la tesi di fondo del nuovo libro “Dove i fatti non arrivano. Antologia ragionata e appassionata della comunicazione ambientale”, edito da Pacini editore e co-curato da Stefano Martello e Sergio Vazzoler. In un momento di profonda transizione verso un paradigma più sostenibile, è la comunicazione lo strumento che può accorciare le distanze, combattere le distorsioni informative e stimolare il cambiamento dei comportamenti.

Capitolo conclusivo di una trilogia iniziata con il “Libro Bianco sulla comunicazione Ambientale” (2020) e “L’anello mancante. La comunicazione ambientale alla prova della transizione ecologica” (2022), il nuovo testo si concentra sull’indagine di 50 parole – proprie dei processi e delle sfide di un presente non più rinviabile – nella cornice di una narrazione ibrida, spendibile e multidisciplinare, in cui comunicazione strategica e responsabilità ambientale si contaminano vicendevolmente. Un vero e proprio manifesto che fotografa l’esistente e che parla al futuro.

Le parole. Sì, proprio le parole

Insieme a 34 autrici e autori, i co-curatori di questa antologia cercano di sciogliere il paradosso intorno al ruolo della comunicazione ambientale oggi. Da un lato, sotto la lente d’ingrandimento c’è la deriva delle fake news create e alimentate da chi intende opporsi o comunque frenare la transizione ecologica. Parallelamente, la comunicazione ambientale viene anche associata alla corrosiva pratica del greenwashing, che, attraverso una narrazione inautentica, trae vantaggio in termini di reputazione e immagine ingannando i cittadini nel ruolo di utenti e consumatori.

La cura individuata nel mainstream per combattere queste distorsioni e rendere la sostenibilità davvero trasformativa è il ritorno al primato dei fatti. Un primato verso il quale i curatori di questo libro nutrono un sentimento di consapevole scetticismo, pur evitando di mettere in dubbio l’importanza delle evidenze scientifiche e dei dati empirici.

Fatti e narrazione

«Ciò che ci ha spinti a costruire questa antologia» spiega Sergio Vazzoler «e, quindi, affiancare al primato dei fatti la necessità e l’urgenza delle parole è una semplice constatazione: sono in molti, anzi in troppi, a riferirsi alla comunicazione ignorando o dimenticando il suo significato originale di “mettere in comune” e pensando erroneamente alla realtà unicamente come una serie di fatti anziché, citando Alessandro Baricco, a un insieme composto dai fatti e dalla loro narrazione».

È per questo che i curatori parlano di paradosso: confondendo gli effetti distorsivi della comunicazione ambientale con la comunicazione stessa, si allontana quello sforzo collettivo fondamentale per affrontare l’epocale sfida della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile. E come riuscire in questa prova se non mettendo pazientemente in comune dati ed esperienze vissute, ragionamenti e sentimenti, razionalità ed emozioni? Ecco, i curatori e gli autori del libro ci provano con questa antologia ragionata e appassionata.

Le parole individuate

«Accanto ad alcune parole più tecniche che interessano metodologie e dotazioni, ve ne sono altre più generiche e soffuse, apparentemente generaliste e addirittura fuori tema» racconta Stefano Martello. «Non si tratta di una provocazione, distillata tra le pagine, bensì di una precisa volontà. Con esiti decisamente sorprendenti, nel momento in cui parole abituali e rassicuranti hanno originato spunti e vie totalmente disabitate o semplicemente poco battute che sarà compito di ciascuno selezionare, approfondire, testare, stressare, riconoscere o rifiutare».

Ogni parola viene poi arricchita da uno o più approfondimenti: anche in questo caso, i curatori hanno optato per una valutazione larga che non contemplasse solo la solita bibliografia di riferimento ma anche testi di letteratura, film, fumetti, podcast.

Il volume è disponibile sul sito Pacini Editore.

Visita la pagina dedicata.

Dove i fatti non arrivano

Antologia ragionata e appassionata della comunicazione ambientale.

A cura di Stefano Martello e Sergio Vazzoler

Contributi di Giulia Armuzzi, Federica Bosello, Micol Burighel, Pietro Citarella, Matteo Colle, Emilio Conti, Elisa De Bonis, Giulia Devani, Marcella Felerico, Daniele Fiani, Nicola Giudice, Giorgia Grandoni, Roberta Iovino, Fabio Iraldo, Irene Ivoi, Stefano Martello, Alberto Marzetta, Gloria Milan, Giuseppe Milano, Biagio Oppi, Luca Palestra, Leonardo Parigi, Riccardo Parigi, Luca Poma, Massimiliano Pontillo, Roberto Scalise, Francesca Schirillo, Rossella Sobrero, Donato Speroni, Marco Talluri, Francesco Testa, Massimo Vaccari, Luca Valpreda, Sergio Vazzoler

Pacini Editore, 2024

Collana New Fabric

ISBN 979-12-5486-359-6

voci parole senza barriere

Vera Gheno nella sesta puntata di Voci, la rubrica Amapola che racconta i temi sociali del nostro tempo

Sono online le prime sei puntate di Voci | Parole senza barriere, la rubrica della Società Benefit Amapola, specializzata in sostenibilità e comunicazione. Il progetto intende tenere alta l’attenzione su importanti temi sociali del nostro tempo, raccogliendo storie e testimonianze da parte di chi li vive in prima persona. L’ultimo episodio affronta il tema del linguaggio di fronte a diversità e inclusione, anzi, convivenza delle differenze, come precisa l’intervistata Vera Gheno, sociolinguista, citando l’attivista Fabrizio Acanfora.

Il linguaggio inclusivo spaventa? E se è così, significa che anche l’inclusione spaventa? Qual è il rapporto tra realtà e linguaggio e in che modo queste due dimensioni si influenzano? La puntata che vede Gheno protagonista si snoda a partire da queste domande per stimolare una riflessione su come la comunicazione, oggi e sempre di più, possa essere strumento di condivisione, arricchimento, emancipazione.

Oltre al linguaggio inclusivo, tra le storie di Voci c’è quella di Raiaan Dobosh, imprenditrice siriana che ha aperto un ristorante italo-siriano a Torino con il sostegno di un progetto finanziato dal Comune. C’è l’esperienza di Carmine Falanga della Cooperativa Idee in Fuga, che racconta come l’economia carceraria aiuti a combattere la spaventosa recidiva di chi, uscito dal carcere, ci rientra in pochi mesi (parliamo di una percentuale del 70%). La rubrica ha raccolto la testimonianza anche di Alex Moscetta, Responsabile comunicazione della Comunità di Sant’Egidio, da tanti anni attiva nell’emergenza costante della guerra in Siria. A parlare di violenza di genere, tastando le radici del fenomeno e approfondendo nel concreto la realtà dei centri antiviolenza, è stata ospite di Amapola anche Lella Palladino, fondatrice della Cooperativa Sociale E.V.A. La puntata zero, da cui nasce tutto, tratta delle drammatiche vicende iraniane di settembre 2022, con Amin Pasandehpoor, iraniano di nascita, italiano di adozione ed esperto in scienze delle relazioni internazionali.

Il progetto di Voci rientra tra le finalità di beneficio comune che Amapola porta avanti in quanto Società Benefit, ossia una società che per statuto oltre a generare profitto economico si impegna anche a creare impatti sociali e ambientali positivi, fuori e dentro di sé.

«Le barriere che citiamo nel titolo della rubrica sono soprattutto quelle della nostra attenzione, bersagliata ogni giorno da ogni tipo di contenuto e messaggio» racconta Micol Burighel, Responsabile comunicazione di Amapola e componente del Consiglio d’impatto che gestisce le attività benefit. «In questo caos, alcuni temi dal profondo impatto sociale rischiano di vivere un grande momento di visibilità per poi finire poco dopo nel dimenticatoio: pensiamo per esempio a cosa succede ogni volta che avviene un femminicidio oppure all’esperienza di chi esce dal carcere, troppo spesso al limite dell’invisibilità. Durante le proteste seguite alla morte di Mahsa Amini, abbiamo riflettuto su come dare il nostro supporto alle donne e agli uomini dell’Iran. Lo abbiamo chiesto ad amiche e amici persiani: ci hanno risposto “amplificando la nostra voce”. E così abbiamo dato il via a Voci, perché la distrazione non può essere un’opzione né una scusa di fronte a eventi e fenomeni che impattano così duramente sulle nostre comunità».

Voci è un progetto che prosegue e che intende aprirsi a nuove collaborazioni e sinergie: chi volesse proporre una nuova storia, contribuire con la propria partecipazione oppure riflettere su come moltiplicare l’impatto dell’iniziativa, può scrivere direttamente a micol.burighel@amapola.it.

voci amapola

Violenza di genere con Lella Palladino nella rubrica Voci di Amapola

La quinta puntata di Voci affronta un tema di cui – per fortuna – si parla sempre di più, con matrici culturali profonde e difficili da sradicare, fondate su una visione del mondo patriarcale: la violenza di genere. Anzi, la violenza maschile sulle donne, come ricorda Lella Palladino in questo episodio della rubrica di Amapola sui grandi temi sociali del nostro tempo.

Un fenomeno strutturale

Nel mondo, la violenza di genere interessa 1 donna su 3. In Italia, da gennaio ad aprile 2024, i femminicidi sono stati 24, circa uno ogni 3 o 4 giorni. In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.

Oltre alla violenza fisica e sessuale, la violenza di genere però assume anche molte altre forme. È sufficiente riprendere i dati dell’ultima survey L.E.I. (Lavoro, Equità, Inclusione) di Fondazione Libellula su mondo del lavoro e discriminazioni verso le donne. Delle 11mila rispondenti, il 60% circa ha una retribuzione inferiore al collega uomo a parità di ruolo, responsabilità e anzianità di servizio. Per quanto riguarda il fenomeno delle molestie, il 40% segnala di aver subito contatti fisici indesiderati sul posto di lavoro. Si tratta di due dati particolarmente significativi, ma la lista delle discriminazioni continua e tocca i temi della maternità, della leadership, dell’abbigliamento.

L’intervista a Lella Palladino

Lella Palladino è fondatrice della Cooperativa Sociale E.V.A., Past President di Fondazione Di.Re (Donne in rete contro la violenza) e Vicepresidente di Una nessuna e centomila. In questa puntata di Voci, racconta la realtà dei centri antiviolenza. L’intervista prosegue con il racconto dell’esperienza della Cooperativa E.V.A., tra cinque centri antiviolenza e Case Rifugio, di cui una dedicata a donne in uscita dalla tratta degli esseri umani a fini dello sfruttamento sessuale.

Infine, l’episodio si chiude con una riflessione rispetto all’attuale situazione italiana. La violenza di genere oggi ha finalmente visibilità all’interno del dibattito pubblico, un passo avanti necessario ma non sufficiente per porle fine. Ancora troppi sono gli ostacoli alla libertà e all’autoaffermazione che vivono le donne. Combattere il fenomeno significa prima di tutto prendere consapevolezza della sua natura culturale e strutturale.

La rubrica Voci

Voci è la rubrica di Amapola dedicata a storie, persone e parole senza barriere. Un progetto che nasce dalla volontà di tenere alta l’attenzione e accendere i riflettori su importanti temi sociali, che rischiano di venir travolti dalla fiumana di notizie e stimoli che subiamo ogni giorno. La playlist con tutte le interviste è disponibile su YouTube.

amapola certificazione per la parità di genere

Amapola ottiene la certificazione per la parità di genere

Una società più sostenibile passa dall’equità per tutte e tutti. Amapola, Società Benefit specializzata in consulenza di sostenibilità e comunicazione aderente a Torino Social Impact, ha ottenuto da Ancis la certificazione per la parità di genere, secondo la norma UNI/PdR 125:2022. Un riconoscimento significativo, che mette nero su bianco l’impegno profondo della società per la parità di genere.

«La parità di genere è da sempre una pietra angolare dell’identità di Amapola, tanto più significativa considerando che due terzi del team è composto da professioniste e colleghe» commenta Luca Valpreda, founder e partner di Amapola. «Senza contare che ci occupiamo di consulenza di sostenibilità: per noi è stato naturale fare questo passo perché la sostenibilità senza parità non esiste».

Per quanto negli ultimi anni ci siano stati passi avanti sulla strada dell’equità, c’è ancora molto da fare. Lo confermano i dati dell’ultima edizione della Survey L.E.I. (Lavoro, Equità, Inclusione) di Fondazione Libellula, a cui hanno risposto oltre 11mila donne dal mondo del lavoro. Di queste, il 60% circa ha una retribuzione inferiore al collega uomo a parità di ruolo, responsabilità e anzianità di servizio. Per quanto riguarda il fenomeno delle molestie, il 40% segnala di aver subito contatti fisici indesiderati sul posto di lavoro. Si tratta di due dati particolarmente significativi, ma la lista delle discriminazioni continua e tocca i temi della maternità, della leadership, dell’abbigliamento.

«Secondo il World Economic Forum, riusciremo a colmare il gap tra uomini e donne solo nel 2154» commenta Micol Burighel, Responsabile Parità di Genere in Amapola e Responsabile della comunicazione della società. «Per combattere una disuguaglianza sistemica, che colpisce settori e industries senza discrimine (e il mondo della comunicazione, abbiamo visto, non fa eccezione), è necessario un impegno che a sua volta sia sistemico».

Per ottenere la certificazione di parità di genere occorre soddisfare sei indicatori chiave inerenti alle politiche interne: cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Il Piano Strategico sulla Parità di genere di Amapola definisce obiettivi chiari: la promozione e il rafforzamento di una cultura aziendale inclusiva, la tutela della rappresentanza femminile in azienda con attenzione ai ruoli decisionali, il rispetto di processi inclusivi che garantiscano parità in ogni ambito del contesto aziendale (selezione, reclutamento, avanzamenti di carriera, retribuzione, politiche per la genitorialità e la work-life balance), azioni di sensibilizzazione e comunicazione interna ed esterna.

«I nostri obiettivi di parità di genere si traducono in attività concrete» continua Burighel «come l’estensione dei congedi di maternità e paternità di due mesi – compresi adozione e affidamento – oltre quanto previsto dalla legge, l’ampliamento del congedo nascita da 10 a 30 giorni, lo smart working libero e flessibile per facilitare l’equilibrio tra vita privata e professionale, le indagini di clima interno, la politica di zero tolleranza contro le molestie, un piano di formazione articolato. È fondamentale non solo lavorare per abbattere le barriere, ma attivarsi concretamente per l’empowerment femminile. La parità va coltivata con costanza, attenzione, sensibilità, voglia di mettersi in gioco».

Come comunicare l’ambiente? Il nuovo podcast Amapola

Il decalogo della comunicazione ambientale di Amapola adesso è anche un podcast disponibile su Spotify. Dopo la puntata iniziale “giocata in casa” con Sergio Vazzoler, partner di Amapola, gli ospiti intervenuti sono Massimo Vaccari, Presidente de La Filippa, Matteo Colle, Direttore Relazioni Esterne e Sostenibilità di ⁠Gruppo CAP, Rossella Sobrero, Presidente di Koinètica e organizzatrice del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, Serena Giacomin, fisica, climatologa e Presidente dell’Italian Climate Network, Alessandro Armillotta, co-founder di AWorld. Il podcast si snoderà in dieci punti, dieci episodi, dieci ospiti per parlare di complessità, strumenti e opportunità della comunicazione ambientale.

Comunicare per facilitare la transizione

C’è un modo giusto per comunicare l’ambiente? Come parlare in maniera semplice delle questioni ambientali, senza peccare di superficialità? E in che modo gestire i conflitti che spesso scoppiano intorno a questi temi? Dalla comunicazione social al greenwashing, dai processi di ascolto alla dimensione dei comportamenti. Il decalogo approfondisce le dinamiche tipiche della comunicazione ambientale, senza mai dimenticare il legame profondo che esiste con le tematiche sociali ed economiche, e fornendo consigli, strumenti e strategie per affrontarle.

«In un mondo in cui la sostenibilità è diventata il nostro pane quotidiano, comunicare male i temi ambientali è un lusso che non ci possiamo più permettere» commenta Sergio Vazzoler. «Tra i principali rischi globali nel breve e lungo periodo, il report annuale del World Economic Forum inserisce i fenomeni di disinformazione e le conseguenze della crisi climatica. Ora più che mai la comunicazione riveste un ruolo strategico nel sostenere la transizione sostenibile, combattere le distorsioni e adottare soluzioni condivise».

Il progetto del podcast Amapola sulla comunicazione ambientale

#Se non parli ti cancello, #Le tre C sul comò, #3 A buon comunicatore tante domande, #4 Trasparenza is the new black, #5 Il difficile è farla semplice, #6 Lavami ma senza bagnarmi. Sono questi i titoli dei sei episodi del podcast già disponibili su Spotify (QUI). Con cadenza bimensile, altre quattro puntate completeranno la stagione. Per gli scettici, non ancora convinti dell’importanza del tema, ogni episodio si apre con l’intervento della “proverbiale” Signora Vox Populi, che mette in scena le dinamiche distorte che possono generarsi quando si comunica male l’ambiente.

«Il podcast riprende i dieci punti del decalogo aprendoli al dibattito con professioniste e professionisti che si occupano di comunicazione della sostenibilità nella loro quotidianità» racconta Micol Burighel, Responsabile comunicazione di Amapola e conduttrice del podcast. «La complessità della materia richiede un approccio condiviso, basato sul dialogo e sulla partecipazione. Con questo podcast intendiamo fare proprio questo. Aprire uno spazio di confronto, un serbatoio di idee, strumenti e strategie che trova la sua forza nella molteplicità delle esperienze e delle prospettive».

Sofidel vince l’Oscar di Bilancio con il Report Integrato realizzato in collaborazione con Amapola

È il Report Integrato 2022 di Sofidel, gruppo italiano leader nella produzione di carta per uso igienico e domestico, a ottenere il primo posto agli Oscar di Bilancio, nella categoria “Grandi imprese non quotate”. Al suo fianco nel progetto di reporting, la società di consulenza Amapola, specializzata in sostenibilità e comunicazione, tra i partner di Torino Social Impact.

L’Oscar di Bilancio, arrivato alla sua 59° edizione e promosso da Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (FERPI), Borsa Italiana e Università Bocconi, si conferma un osservatorio prezioso sullo stato dell’arte della reportistica in Italia, in un momento di particolare fermento normativo. L’iniziativa premia le organizzazioni che rendicontano il proprio agire in maniera rigorosa e condividono i risultati con gli stakeholder, con attenzione agli aspetti economici e sempre di più alla dimensione ambientale e sociale.

Oscar di Bilancio, il Report Integrato 2022 di Sofidel

Il Report Integrato Sofidel ha vinto il primo premio con la seguente motivazione: “il Gruppo Sofidel considera la sostenibilità un fattore strategico di crescita ed è impegnato a ridurre i suoi impatti sul capitale naturale, massimizzare i benefici sociali con l’obiettivo di creare valore aggiunto condiviso per tutti i suoi stakeholder, diversificando i suoi strumenti di comunicazione in maniera innovativa, anche tramite l’inclusione in relazione agli stakeholder. La comunicazione aziendale risulta essere completa ed efficace, con un ottimo aspetto grafico e un’analisi molto dettagliata dei rischi e delle relative politiche di gestione. Il Report Integrato ha già applicato il concetto della doppia materialità e una modalità di Smart Report”.

«Il nostro modo di operare è orientato da sempre alla trasparenza dei risultati, all’analisi puntuale dell’andamento economico e finanziario del business, al presidio e alla gestione dei rischi e a una rendicontazione costante degli investimenti effettuati, volti a perseguire una crescita e uno sviluppo realmente sostenibili» dichiara Francesco Pastore, Chief Marketing & Sales Officer Sofidel. «Lo strumento chiave per la lettura di questi risultati è il Report Integrato Sofidel. L’Oscar di Bilancio Ferpi rappresenta un prezioso riconoscimento e un ulteriore stimolo a proseguire il percorso di rendicontazione e trasparenza in cui crediamo».

Un ecosistema di comunicazione 

Per rafforzare gli elementi di accessibilità del Report Sofidel, Amapola ha costruito un ecosistema di strumenti di comunicazione, dinamici e multimediali, in grado di far vivere il patrimonio di contenuti, iniziative e progetti raccolti all’interno del documento. Dal progetto grafico allo Smart Report online, dalle interviste agli stakeholder alla versione sintesi (tutto in doppia lingua: italiano e inglese), ogni supporto di comunicazione è stato pensato per nutrire il dialogo con gli stakeholder dell’azienda, in modo coinvolgente e comprensibile a un vasto pubblico.

«Ringraziamo Sofidel per la fiducia che ci ha accordato e per il confronto costante durante il progetto» commenta Alberto Marzetta, partner Amapola. «Il Report Integrato 2022 è un grande lavoro di squadra, che nasce dalla consapevolezza che la sostenibilità vada sì agita sempre, ma anche raccontata, diffusa, fatta vivere nel dialogo. Le imprese leader nella transizione sostenibile, come Sofidel, avranno sempre di più un ruolo decisivo nel rafforzare la cultura della sostenibilità perché sia concreta, trasparente e accessibile a tutti».

Voci | Parole senza barriere: Imprenditoria straniera in Italia nella puntata di Amapola

Nella quarta puntata di VOCI Amapola approfondisce il fenomeno in continua crescita dell’imprenditoria straniera in Italia, dando voce a una storia di immigrazione dalla Siria. Raiaan Dobosh, ristoratrice siriana a Torino e Anna Bertrand, presidente dell’Associazione Paìs, raccontano l’esperienza del progetto S.T.A.R.C.I. tra difficoltà e soddisfazioni.

Un’intervista a due voci

Raiaan Dobosh è una donna di origine siriana, rifugiata in Italia dal 2018, che nel 2022, grazie al progetto S.T.A.R.C.I., ha avviato a Torino con la propria famiglia il ristorante italo-siriano Eria-Cinque Petali.

L’Associazione Paìs – Percorsi di Accompagnamento e Inclusione Sociale si occupa dal 2019 di progetti che hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni socioeconomiche di persone a rischio di marginalità sociale nella città di Torino. Il progetto S.T.A.R.C.I., approfondito in questa intervista, è stato finanziato dal Comune di Torino e ha tra i suoi obiettivi, quello di supportare, anche economicamente, l’avvio di attività imprenditoriali da parte di persone di origine straniera sul territorio cittadino.

Le storie che raccontano Anna e Raiaan dicono qualcosa in più sulla forza della rete associativa a Torino, sulla motivazione e l’entusiasmo di chi è determinato a costruirsi una nuova vita, ma anche sugli ostacoli imposti dal sistema bancario, e non solo, a progetti che di fatto arricchiscono e innovano il panorama di attività commerciali presenti sul nostro territorio.

La rubrica Voci

Voci è la rubrica di Amapola dedicata a storie, persone e parole senza barriere. Un progetto che nasce dalla volontà di tenere alta l’attenzione e accendere i riflettori su importanti temi sociali, che rischiano di venir travolti dalla fiumana di notizie e stimoli che subiamo ogni giorno. La playlist con tutte le interviste è disponibile su rubrica di Amapola.

Amapola Cafè sullo stakeholder engagement e management | Webinar online mercoledì 25 ottobre ore 12.15

Sostenibilità è partecipazione. L’azione di un’impresa che si fonda sui criteri di sostenibilità oggi poggia inevitabilmente anche sullo stakeholder engagement, per ridurre le distanze e raggiungere attraverso il coinvolgimento i propri obiettivi ESG – ambientali, sociali e di governance. Per approfondire questo tema sempre più nevralgico, mercoledì 25 ottobre alle ore 12.15 la società di consulenza Amapola, specializzata in sostenibilità e comunicazione, organizza sulla sua pagina LinkedIn un Amapola Cafè dedicato allo stakeholder engagement e management.

Stakeholder engagement: un webinar online dalla teoria ai casi studio

In un contesto profondamente trasformato, imparare a gestire le relazioni con i propri interlocutori strategici, coinvolgerli e ingaggiarli diventa una sfida strategica per consolidare il rapporto con clienti, partner, comunità e territori. Proprio a questo servono le attività di stakeholder engagement e management: a costruire relazioni basate su dialogo, ascolto e partecipazione e perciò fondate sulla fiducia reciproca e la collaborazione. Durante il webinar online organizzato da Amapola, Alberto Marzetta, partner dell’agenzia, e Micol Burighel, Responsabile comunicazione, parleranno di cambiamenti di scenario, fattori abilitanti, strumenti di stakeholder engagement e tecniche di conduzione, approfondendo alcuni esempi concreti di organizzazioni che stanno già percorrendo questa strada.

Per le iscrizioni: vai qui e clicca su partecipa.

Puoi recuperare il precedente appuntamento dedicato al reporting di sostenibilità QUI.

Meet the CSR Leaders 2023: il progetto del Salone della CSR e di Amapola per le nuove generazioni che sognano una carriera nella sostenibilità

All’undicesima edizione del Salone della CSR e dell’innovazione sociale, il più importante appuntamento in Italia dedicato a questi temi, torna Meet the CSR Leadersil progetto che mette in dialogo le nuove generazioni con le professioniste e i professionisti della sostenibilità. L’iniziativa, promossa dal Salone in partnership con Amapola, si terrà durante le tre giornate della manifestazione (4, 5 e 6 ottobre 2023), presso l’Università Bocconi di Milano.

Le nuove generazioni incontrano i leader della sostenibilità

Come diventare Sustainability Manager? E quali sono le altre professioni della sostenibilità? Quali competenze vanno maturate? In una società in profonda trasformazione, le conoscenze in ambito ESG sono e saranno sempre più richieste, diventando centrali per chi si affaccia sul mondo del lavoro.

Meet the CSR Leaders è una concreta occasione di dialogo tra le nuove generazioni e le professioniste e i professionisti che già operano in questo ambito. Le persone partecipanti potranno prenotare una sessione di orientamento one-to-one, in presenza, della durata di circa 30 minuti con un/una esperto/a presente al Salone. In questo contesto ricco di spunti e opportunità, sarà possibile approfondire i diversi temi della sostenibilità e capire come indirizzare il proprio percorso professionale in questo ambito confrontandosi con chi ogni giorno ne affronta le sfide.

Il programma 2023

Gli incontri si terranno nelle seguenti fasce orarie:

  • mercoledì 4/10 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
  • giovedì 5/10 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
  • venerdì 6/10 dalle 10 alle 12

È possibile prenotare la propria sessione riservata qui entro e non oltre il 3/10/2023.

Abitare il cambiamento, l’undicesima edizione del Salone

«Abitare il cambiamento è il titolo che abbiamo scelto per questa edizione del Salone. E tra i vari ambiti in cui questo cambiamento deve prendere forma, c’è anche la formazione, a cui quest’anno, oltre a Meet the CSR Leaders, dedicheremo un filone intero di talk e appuntamenti» racconta Rossella Sobrero, ideatrice della manifestazione. «Educare alla sostenibilità significa fornire strumenti per comprendere e gestire problemi complessi, promuovere comportamenti responsabili, creare sinergie tra il mondo imprenditoriale, istituzionale, non profit e formativo, ma anche rafforzare il dialogo tra generazioni. Con Meet the CSR Leaders vogliamo fare proprio questo: guardare al futuro e supportare le generazioni che abiteranno il cambiamento di domani».

La seconda edizione di Meet the CSR Leaders

Il progetto è alla sua seconda edizione. Nel 2022, l’iniziativa si è articolata su 3 giorni di incontri per 10 ore di orientamento one to one e ha coinvolto 43 giovani partecipanti, che hanno potuto conoscere e dialogare con 23 Sustainability Manager. Su YouTube è possibile rivedere le interviste ad alcuni dei protagonisti a questo link. «Studenti, giovani al primo approccio con il mondo del lavoro, startupper: Meet the CSR Leaders è stato accolto con entusiasmo e curiosità. Anche da parte delle professioniste e dei professionisti che sono intervenuti con passione, dedicando tempo e consigli» commenta Elena Mancino, partner Amapola. «L’ambizione di quest’anno è moltiplicare gli spazi di incontro e confronto, coinvolgendo un maggior numero di persone e rendendo disponibili più sessioni. Perché crediamo davvero che puntare sulla formazione sia centrale per dare gambe e fiato a un nuovo modello di sviluppo sostenibile».

Amapola Cafè: appuntamento online il 27 settembre per parlare di reporting di sostenibilità

Reporting di sostenibilità: obbligo o opportunità? Sono tante le organizzazioni che in questo periodo di fermento – normativo ma non solo – si stanno facendo questa domanda. Per approfondire un tema sempre più al centro del dibattito, mercoledì 27 settembre alle ore 12 l’agenzia di comunicazione specializzata in sostenibilità Amapola società benefit organizza sulla sua pagina LinkedIn il primo Amapola Cafè, un webinar online dedicato interamente al Reporting di sostenibilità. Le iscrizioni sono aperte su Eventbrite.

UN WEBINAR PER VEDERCI CHIARO SUL REPORTING DI SOSTENIBILITÀ

Il reporting di sostenibilità è un tema solo di finance? Una strategia di immagine? Un obbligo calato dall’alto senza alcuna utilità? E come approcciarlo in azienda e adattarlo alle proprie esigenze?

Dubbi o non dubbi, una cosa è certa: per rimanere al passo con i tempi tutte le imprese devono attrezzarsi per rispondere al meglio alle aspettative di mercati, cittadini e consumatori e alle richieste sempre più stringenti del legislatore e della finanza. Oggi queste istanze vanno tutte nella stessa direzione, maggior controllo degli impatti ambientali e sociali e trasparenza rispetto alle azioni messe in campo. Proprio qui entra in gioco il reporting di sostenibilità.

Durante questo Amapola Cafè, Giulia Devani, Responsabile Area Reporting di Amapola in dialogo con Micol Burighel, Responsabile comunicazione dell’agenzia, approfondirà le domande e i dubbi più comuni sul reporting di sostenibilità, andando nel concreto di approcci, strategie e strumenti per trasformare questo processo aziendale in strumento strategico, organizzativo e d’impatto. In una chiacchierata di 40 minuti si passeranno in rassegna i principali nodi del reporting di sostenibilità, dall’evoluzione normativa allo stakeholder engagement.

Per le iscrizioni: Eventbrite

(nothing but) flowers: il Report d’impatto 2022 di Amapola è un giardino (complicato)

Fact checker? Catone il censore? Cheerleader? Equilibrista? Il Report d’impatto 2022 di Amapola Società Benefit, l’agenzia di comunicazione specializzata in progetti e strategie di sostenibilità dal 2009, si apre con una riflessione sul proprio ruolo sempre più complesso.

Quali i principali dati benefit dello scorso anno? Tra giornate di volontariato aziendale, attività di diffusione culturale sulla sostenibilità, progetti in collaborazione con altre Società Benefit e iniziative per le proprie persone, Amapola ha dedicato più di 920 ore ai propri obiettivi benefit. Tra i progetti del 2022, Meet the CSR Leaders, in collaborazione con il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, ha messo in dialogo le nuove generazioni con le professioniste e i professionisti della sostenibilità in 3 giorni di incontri e 10 ore di orientamento one-to-one. L’agenzia inoltre ha coinvolto oltre 470 studentesse e studenti del Liceo e dell’Università in formazioni gratuite sui temi della sostenibilità. Sul fronte interno, Amapola conferma l’impegno verso le proprie persone, portato avanti attraverso politiche di flessibilità, distribuzione di premi a dipendenti e collaboratori e progetti di formazione interna e scambio delle competenze.

«In un contesto in cui la sostenibilità è ormai pervasiva – nelle azioni, per fortuna, ma anche e soprattutto nei discorsi – comunicarla con coerenza e trasparenza diventa una questione identitaria e valoriale» spiega Luca Valpreda, founder di Amapola. «Non è un caso che sosteniamo con grande determinazione il movimento che punta ad aggiungere un 18mo goal ai 17 SDGs esistenti: quello della comunicazione responsabile. Perché ci deve essere un legame inscindibile tra le nostre intenzioni, le parole che utilizziamo, i fatti che ne conseguono».

Redatto secondo l’ultimo aggiornamento dello standard di rendicontazione internazionale GRI (Global Reporting Initiative) e con riferimento ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu, il Report d’impatto 2022 racconta i risultati e i progetti di sostenibilità portati avanti dall’agenzia, con attenzione alle finalità di beneficio comune che Amapola si è data in quanto Società Benefit. Al suo secondo anno, il documento si trasforma anche in Report di sostenibilità volontario, ampliando il set di dati rendicontati e strutturando una raccolta più partecipativa e dinamica.

«Il percorso è complesso» sottolinea Sergio Vazzoler, partner dell’agenzia. «Ad esempio, l’ambiente è al centro di moltissime delle attività di diffusione culturale e formazione che portiamo avanti. Allo stesso tempo però il nostro impatto ambientale come azienda di servizi composta da poco meno di venti persone è molto relativo. Una contraddizione? Non necessariamente: il punto è declinare in maniera autentica e credibile il proprio impegno».

Quest’anno il tema del Report d’impatto Amapola è il giardino, ripreso dal progetto grafico-visivo (in collaborazione con l’agenzia creativa Za!Factory di Daniele Cavallero) e dallo storytelling.

«Non un giardino qualsiasi» raccontano Micol Burighel, Beatrice Coni e Elisa De Bonis, le responsabili del Consiglio d’impatto under 36 dell’agenzia «ma un luogo di scambio e convivenza delle differenze, aperto agli stimoli e alle influenze che arrivano dall’esterno. Anche agli imprevisti: nel nostro primo vero anno da società benefit (ndr: Amapola ha cambiato ordinamento sociale a novembre 2021) abbiamo ottimizzato i nostri processi interni, dalla strategia alla rendicontazione, coinvolgendo sempre di più il nostro team».

Il Report d’impatto Amapola è disponibile qui.

Voci | Parole senza barriere. Carcere ed economia carceraria: intervista a Carmine Falanga

Voci è la rubrica di Amapola dedicata a storie, persone e parole senza barriere. Un progetto che nasce dalla volontà di tenere alta l’attenzione e accendere i riflettori su importanti temi sociali, che rischiano di venir travolti dalla fiumana di notizie e stimoli che subiamo ogni giorno. Dopo una puntata sulla questione iraniana e un’altra per approfondire la situazione siriana tra guerra e terremoto, la rubrica si allontana dall’attualità. Al centro della terza puntata un tema sociale spesso poco frequentato: il carcere. Carmine Falanga, Presidente della Cooperativa Idee in Fuga, ci ha raccontato il mondo del carcere – un microcosmo sconosciuto ai più -, il valore del lavoro come strumento di riscatto e reinserimento sociale, l’economia carceraria nei suoi obiettivi.

ECONOMIA CARCERARIA, UNO STRUMENTO POTENTE PER IL REINSERIMENTO SOCIALE

Idee in fuga è una cooperativa sociale nata nel Carcere di Alessandria con l’obiettivo di creare lavoro per i detenuti, dentro e fuori le mura. In Italia, il tasso di recidiva di chi esce dal carcere e nel giro di pochi mesi ci ritorna, è altissimo, pari a quasi il 70%. Addirittura due detenuti su tre rientrano in carcere nell’arco di due-sei mesi dalla loro uscita. L’economia carceraria è uno strumento potente per abbattere la recidiva. Crea lavoro per persone detenute ed ex detenute, le aiuta a reinserirsi nella società, le forma in nuove competenze.

Voci è un progetto di Amapola società benefit. Maggiori dettagli qui

Siria tra guerra e terremoto. Amapola intervista Alex Moscetta della Comunità di Sant’Egidio

Dopo aver approfondito la questione iraniana, la rubrica Voci | Parole senza barriere di Amapola torna su un drammatico evento di attualità: il terremoto in Siria. Di questa terra e delle sue persone, parla Alex Moscetta, responsabile comunicazione della Comunità di Sant’Egidio, movimento internazionale che si occupa dei più poveri e lavora per la pace.

Qui la sintesi della video-intervista.

La Comunità di Sant’Egidio e il suo intervento in Siria

La Comunità di Sant’Egidio, nata nel 1968 a Roma, è presente oggi in settanta Paesi nel mondo. Le sue missioni principali sono assistere i più poveri e lavorare per la pace e il dialogo attraverso grandi progetti internazionali – che coinvolgono dai senza fissa dimora ai profughi –  e trattati di pace, come quello del Mozambico (1992). Alex Moscetta è il responsabile comunicazione della Comunità, per la quale cura le relazioni, il coordinamento delle attività solidali, i rapporti con istituzioni, i donatori, la raccolta fondi e il coinvolgimento delle persone. La Comunità è attiva da anni in Siria e si è occupata nel tempo di creare corridoi umanitari per gestire l’emergenza profughi causata dalla guerra.

La rubrica Voci

Voci è una rubrica di storie, persone e parole senza barriere. Una iniziativa che, al tempo dell’infodemia e del rumore di fondo estremo, si propone di tenere alta l’attenzione su grandi temi sociali, dando voce ai protagonisti che li vivono o li hanno vissuti da vicino.

Cittadini dell’Acqua, informazione e dialogo per un servizio resiliente. Il white paper Ref Ricerche e Amapola

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, tutti i mezzi di comunicazione hanno dedicato approfondimenti a questa risorsa sempre più preziosa e a rischio. Ma quanto ne sanno davvero i cittadini? E soprattutto cosa sanno di chi gestisce il servizio idrico integrato?

Il nuovo white paper di Laboratorio Ref Ricerche in collaborazione con Amapola, Cittadini dell’Acqua, cerca di dare risposta a queste domande, indagando le percezioni e le valutazioni dei cittadini nei confronti del servizio idrico integrato e mettendole in dialogo con il punto di vista degli “addetti ai lavori” per individuare strategie e percorsi di innovazione per il settore.

Distanze e percorsi di avvicinamento

Emerge una certa distanza tra i due mondi, oltre a lacune di conoscenza, storture di percezione e aree di malcontento. Questa distanza va compresa e contestualizzata ma soprattutto affrontata attraverso specifici percorsi di coinvolgimento, ascolto e dialogo, a cui sarà dedicata una seconda pubblicazione di approfondimento.

Tra i risultati più rilevanti: meno di un cittadino su due sa chi è il gestore del proprio territorio, quattro su dieci pensano che sia l’azienda del servizio idrico a decidere la tariffa e uno su tre è convinto che l’acqua del rubinetto non sia buona.

Il white paper di REF Ricerche e Amapola non si limita a delineare e mappare la distanza tra cittadini e servizio idrico, ma mette in dialogo la loro visione del settore con quella più consapevole degli addetti ai lavori attraverso una indagine su due fronti. Futuro, qualità del servizio, digitalizzazione, obiettivi di sostenibilità: mettere a confronto le aspettative dei cittadini e la competenza degli esperti – dimensioni a volte allineate, altre volte distanti tra loro – è la premessa necessaria per ricostruire il legame tra il servizio e i suoi stakeholder e orientare così il settore verso politiche più efficaci, sostenibili, condivise.

Pragmatici e dissidenti.

La ricerca individua anche una dimensione di cittadini in “crisi” con il servizio idrico e gli operatori, nell’accezione originale e neutra del termine, ossia nella ricerca di un cambiamento rispetto al passato. Sono i gruppi dei pragmatici (47%) e dei dissidenti (13%): i primi rilevano qualche tipo di insoddisfazione rispetto al SII in maniera consapevole e moderata, i secondi hanno posizioni radicali e ideologiche (“l’acqua non andrebbe pagata”). In totale, il 60% dei rispondenti segnala almeno un motivo di insoddisfazione nei confronti del servizio: di questo gruppo, il 34% indica più di un versante di insoddisfazione.

«Sui cittadini che abbiamo definito pragmatici, è possibile innestare un processo di recupero della fiducia incardinato sul miglioramento del servizio stesso e delle dinamiche relazionali con il gestore» spiega Luca Valpreda, founder di Amapola. «Ascolto, dialogo, confronto sono ambiti nevralgici e non sacrificabili per chi, occupandosi di un bene comune come la risorsa idrica, è legato a doppio filo ai propri stakeholder. Per questo, il paper prevede una seconda uscita nella quale si analizzeranno, in una sorta di tassonomia del malcontento, i motivi dietro l’insoddisfazione dei cittadini, le risposte emotive dominanti e soprattutto i relativi percorsi di informazione, comunicazione e partecipazione da attivare di volta in volta».

La ricerca integrale è scaricabile sui siti di Amapola e Laboratorio REF Ricerche.

Fit4benefit | Stakeholder engagement da Amapola

Venerdì 27 gennaio è partito il progetto di Fit4benefit: esercizi di impatto, il percorso di formazione e networking delle società benefit di Torino Social Impact. Amapola ha ospitato il primo incontro, dedicato allo stakeholder engagement, un tema centrale per chi, come le benefit, intende generare un impatto positivo fuori e dentro di sé.

Come individuare gli stakeholder esterni? Quali strategie adottare per coinvolgerli e renderli partecipi nei progetti dell’organizzazione? E come attivare invece gli stakeholder interni? Come si incentiva la partecipazione? Quali sono le fasi di coinvolgimento? Quali i possibili strumenti?

Dopo una prima introduzione alla materia, le società partecipanti hanno sperimentato e messo in pratica alcuni strumenti di facilitazione esperta, un metodo che aiuta i gruppi a lavorare insieme e a raggiungere obiettivi comuni attivando l’intelligenza collettiva e trasformando i conflitti in ricchezza.

Qui il video-racconto dell’incontro:

 

Leggi anche:

28.03.2023 / Terzo incontro di Fit4benefit: esercizi di impatto, il percorso di formazione e networking delle società benefit di TSI

20.03.2023 / Il Reporting per le SB: nuovi esercizi d’impatto

27.01.2023 / Fit4benefit: esercizi di impatto per le Società Benefit

16.12.2022 / Esercizi di impatto per il gruppo Società Benefit di TSI

voci amapola

Voci | Parole senza barriere. Il primo episodio della rubrica Amapola è sull’Iran

Leggendo sui giornali e vedendo i video di quello che è successo – e sta succedendo – in Iran, in Amapola è scaturita una riflessione interna.

Cosa possiamo fare?: la domanda ci rimbombava nella testa. Come possiamo mostrare la nostra vicinanza alle donne e agli uomini iraniani e sostenere la loro causa?

Lo abbiamo chiesto alle persone direttamente coinvolte. Amiche e amici persiani ci hanno risposto: amplificando la nostra voce. È nata così “Voci”, una rubrica fatta di storie e parole senza barriere.

La prima voce che abbiamo raccolto è quella di Amin Pasandehpoor, iraniano di nascita, italiano d’adozione ed esperto di relazioni diplomatiche e internazionali, che ci ha raccontato da cosa sono state innescate le proteste, in che modo sono diverse rispetto al passato e come la società internazionale può supportare il popolo iraniano.

Qui l’intervista:

Meet the CSR Leaders: al Salone della CSR le nuove generazioni incontrano i professionisti della sostenibilità

Studenti e studentesse potranno prenotare una sessione di orientamento individuale per approfondire percorsi di studi e di esperienza con i protagonisti della manifestazione. 

Nell’anno del decennale della più importante manifestazione nazionale dedicata alla community della CSR, nasce un nuovo progetto dedicato ai giovani e alle giovani che desiderano affacciarsi alle professioni della sostenibilità: Meet the CSR Leaders. L’iniziativa, promossa dal Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale in partnership con Amapola, prenderà forma durante le tre giornate della manifestazione (3, 4 e 5 ottobre 2022), presso l’Università Bocconi di Milano.

In uno spazio dedicato all’interno della kermesse, i professionisti della sostenibilità saranno a disposizione degli studenti interessati, i quali potranno prenotare una sessione di orientamento one-to-one, in presenza, della durata di circa 20 minuti con un/una esperto/a. Durante l’incontro individuale sarà possibile approfondire i diversi temi della sostenibilità e capire come indirizzare il proprio percorso professionale in questo ambito.

I professionisti saranno a disposizione nelle seguenti fasce orarie:

  • lunedì 3/10 dalle 15 alle 17
  • martedì 4/10 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
  • mercoledì 5/10 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17

È possibile prenotare la propria sessione riservata qui entro e non oltre il 30/09/2022.

Quali sono le competenze per chi vuole intraprendere una carriera nell’ambito della sostenibilità? Quali hard skills e quali soft skills sono necessarie quando ci si occupa di responsabilità sociale d’impresa? In che maniera strutturare il proprio curriculum di studi per arrivare a coprire il ruolo di CSR manager, oppure per occuparsi della strategia ambientale e sociale di un’organizzazione? E quali esperienze lavorative privilegiare per costruirsi un patrimonio di conoscenze adeguato a questi ruoli? I professionisti e le professioniste della sostenibilità presenti al Salone risponderanno a queste e altre domande, portando a esempio la propria esperienza personale e lavorativa e dialogando con studenti e studentesse.

L’iniziativa Meet the CSR Leaders è un modo per coltivare una cultura diffusa della sostenibilità e aprirsi ancora una volta al futuro, supportando le donne e gli uomini di domani e aiutandoli oggi a orientarsi in un panorama lavorativo in cui le competenze di sostenibilità si fanno sempre più essenziali.

Il futuro non è scritto. Il primo report d’impatto Amapola società benefit

Alla regia del documento il Consiglio d’Impatto under 36 dell’agenzia di comunicazione.

È online il primo report d’impatto di Amapola società benefit, agenzia di comunicazione specializzata in progetti di sostenibilità dal 2009. Il futuro non è scritto, è questo il messaggio che dà il titolo al documento. «Abbiamo scelto questo titolo perché siamo convinti nel profondo che ognuno di noi possa dare un contributo, concreto e sincero, alla costruzione di un mondo più responsabile e sostenibile» spiega il fondatore Luca Valpreda. «Il primo criterio secondo cui abbiamo individuato le nostre finalità di beneficio comune è stata l’autenticità. Siamo una agenzia di comunicazione composta di persone che della sostenibilità hanno fatto una scelta di vita, professionale e personale. Perché sia realizzabile, il nostro impegno deve essere coerente con quello che siamo, con le nostre competenze e potenzialità».

Estetica ispirata al mondo dei vinili e della musica, foto in bianco e nero del team e grafica che riprende il rosso Amapola (ndr: dallo spagnolo, papavero), il documento è un ritratto personale e schietto dell’agenzia, dei suoi valori e degli obiettivi di beneficio comune, passati ma soprattutto futuri. Diffusione della cultura della sostenibilità, sostegno a cause sociali come la parità di genere e l’integrazione degli immigrati, supporto ai giovani e alle giovani che intendono costruirsi una carriera nell’ambito sustainability. E ancora, attenzione verso le persone Amapola, volontariato aziendale e controllo dei propri impatti ambientali. Sono tanti i fronti su cui l’agenzia di comunicazione ha deciso di impegnarsi.

Il report racconta i progetti portati avanti nel 2021 – come l’iniziativa dedicata al terzo settore Adotta una buona pratica in partnership con Social Value Italia, la diffusione del decalogo della comunicazione ambientale, la formazione a 400 tra studentesse e studenti – ma anche i cambiamenti di governance, tra i quali l’ingresso nel consiglio direttivo di Elena Mancino, responsabile di Business Development dell’agenzia, l’impegno quotidiano sul piano ambientale e la volontà di mettere sempre le persone al centro (collaboratori, clienti, fornitori).

Firma il progetto il Consiglio d’Impatto Amapola, per statuto composto solo da under 36 e guidato per i prossimi tre anni da Micol Burighel, Beatrice Coni ed Elisa De Bonis. Età media: 29 anni. Una presa di posizione, quella di affidare alla generazione più giovane la gestione delle attività benefit, in rottura rispetto allo status quo, in cui è ancora la classe precedente a tenere le redini delle decisioni.

«La scelta della nostra agenzia è simbolica: le nuove generazioni hanno il diritto ma soprattutto le capacità per prendere in mano il timone. E lo stanno reclamando a gran voce» commentano le componenti del Consiglio d’Impatto. «La strada verso un mondo più sostenibile è ancora lunga. Passa da obiettivi tangibili e nuovi modo di pensare, ma anche dal riconoscimento degli errori del passato e dalla consapevolezza che possiamo andare oltre le nostre mancanze. Dopotutto il futuro non è scritto».

Il report d’impatto Amapola è disponibile qui.