Il progetto I3S - Innovazione per il terzo settore – ha concluso il primo anno di attività e può iniziare la fase 2: dopo la mappatura del territorio, imprese del terzo settore e ict sono pronte ad attivare i «living lab» e iniziare a sperimentare tecnologie e soluzioni. Promettente la sinergia e la collaborazione avviate: in cantiere anche incontri pubblici per avvicinare tecnologia, aziende, pa e imprese del sociale.

Si riparte. E con una convinzione ancora più radicata, adesso che bisogna risalire la china dopo la pandemia nello spirito di Next Generation Eu. Sostenibilità, sguardo verso il futuro, digitalizzazione ed economia d’impatto. Dopo un anno di sperimentazione fattiva, ricomincia il percorso di Tech4Good, uno dei filoni di azione del Piano strategico di Torino Social Impact (TSI). Dallo scacchiere è nel frattempo sfumato tutto quanto aveva a che fare con Nesta: la Fondazione britannica, per effetto della Brexit, ha deciso di ritirare le filiazioni in altri Paesi, tra cui l’Italia, per dedicarsi soltanto più alle attività in casa.

Così, sotto la lente della tecnologia per il sociale, diventa ancora più strategico il progetto I3S, Innovazione Digitale per il Terzo Settore, seguito sul territorio da Fondazione Torino Wireless con il supporto della Camera di commercio di Torino e sempre sotto la regia di TSI. L’obiettivo finale è l’attivazione di una reale ibridazione tra profit e non profit, per rendere concreto l’approccio del tech for welfare. Cioè, fare in modo che le migliori e più innovative tecnologie possano mettersi al servizio delle imprese sociali, per renderle più competitive ed efficienti, con benefici indubbi per la “ricaduta sociale”.

Tra la fine di luglio e adesso Fondazione Torino Wireless insieme al team di Torino Social Impact e ai tre enti che hanno abilitato il processo – Confcooperative Piemonte Nord, Legacoop Piemonte e Vol.To.  –, hanno potuto mettere bene a fuoco la strada da intraprendere nei prossimi mesi: impegnativa, sfidante e, soprattutto,  ricca di opportunità per la messa in campo di nuovi servizi dedicati alle sfide messe in evidenza dal Covid:  non lasciare indietro nessuno.

Le tre linee di intervento

Le attività del secondo anno di I3S prevedono di muoversi secondo tre assi: accompagnare l’innovazione digitale per nuovi modelli di sostenibilità; accelerare la consapevolezza e la capacità di governare la trasformazione digitale; consolidare le attività di networking.

Che cosa significa concretamente?

Per esempio, passare dalle idee al progetto e al suo sviluppo costruendo un partenariato qualificato (composto da Enti del Terzo Settore, Pmi, Enti di ricerca, associazioni ed enti di rappresentanza), sviluppando i contenuti e il budget dei progetti, identificando forme di finanziamento e affiancando la partecipazione ai bandi. E, ancora, programmare un percorso di crescita delle competenze digitali con un approccio “learning by doing” per gli Enti del Terzo Settore (ETS), con un efficace coinvolgimento delle imprese ICT, attivando al contempo un fecondo confronto con la Pubblica Amministrazione. E, infine, “scalare” e “promuovere” la filiera Digital4Social: aumentando la capacità di identificare e mappare soluzioni tecnologiche dal mondo profit per trasferirle al non-profit; organizzando incontri tra ETS e ICT dedicati a tematiche di interesse come la Telemedicina e il Monitoraggio in remoto.

Un percorso affascinante e particolarmente stimolante, che non è stato semplice da costruire, ma che dovrà trovare applicazione in quei campi sempre più attuali, come la Telemedicina/Teleassistenza, giustappunto, ma anche nella simulazione degli scenari di servizio, con l’utilizzo della cosiddetta realtà aumentata e, ovviamente, della Intelligenza artificiale.

Che cosa è stato fatto

Tra l’autunno del 2020 e la scorsa estate è stato analizzato l’ecosistema ICT nazionale, con una mappatura dei servizi per il terzo settore già messi in campo o attivabili. Si sono focalizzati i bisogni di digitalizzazione innovazione, partendo dallo stato dell’arte, dai diversi livelli di adozione tecnologica, dalle problematiche e dalle necessità. Non solo, è stata incrociata l’offerta tecnologica del territorio e si è creata una  vera e propria “Banca delle idee”. Una survey (“Innovazione digitale per il Terzo Settore”, con 16 enti e 61 persone che hanno risposto) ha consentito di individuare bisogni e opportunità; sono state mappate 70 aziende Ict a livello nazionale e regionale e, tra queste, 18 hanno già candidato competenze e soluzioni. Dai quattro tavoli di co-design tra ETS e imprese ICT sono emerse numerose idee. Sei di questi ambiti hanno già delle soluzioni disponibili: Digitalizzazione del cartaceo, Dashboard per la misurazione dell’impatto, SRM, Social Bot, Telemedicina, Mappa progetti e buone pratiche. In bilancio 12 ore di discussione attiva, la presentazione di 14 tipologie di soluzioni e strumenti tecnologici e 13 soluzioni altamente innovative; con oltre 300 idee espresse dai partecipanti.

Nei team c’erano ingegneri, psicologi e business-analyst di Torino Wireless affiancati dagli innovation manager di Confcooperative Piemonte Nord, Legacoop Piemonte e Vol.To. Da questa esperienza potranno partire i «living lab», che serviranno a sperimentare sul campo soluzioni innovative e tecnologie di frontiera per sostenere la transizione digitale e le nuove sfide sollevate dal Covid a cui è chiamato il Terzo settore. Pronti anche a progettare soluzioni ex novo qualora non esistano ancora sul mercato.

In corso d’opera

In progress c’è una attività che si svolge in collaborazione con TSI e Tiresia del Politecnico di Milano che punta alla misurazione e al monitoraggio degli indicatori di impatto, con un approccio metodologico basato sulla Teoria del cambiamento per identificare impatti nella catena del valore del progetto I3S. Nel frattempo, si stanno mettendo anche in cantiere alcuni incontri pubblici (in presenza e online) per approfondire tutti questi aspetti, fondamentali per diffondere una cultura della innovazione sociale.

Nelle prossime settimane vi racconteremo questo percorso facendo parlare i diversi protagonisti, raccontando le loro storie e la loro esperienza. #staytuned

Eventuali contatti: progettoI3S@torinowireless.it

Francesco Antonioli