Il Social Innovation Campus ( 9- 10 febbraio 2022) rivolto a studenti, cooperatori, terzo settore, aziende, finanza, università, ricerca e istituzioni sarà dedicato al tema “Social Tech” come elemento di rilancio per comunità e territori sostenibili e solidali.

Se cominciassimo a considerare le 20.000 organizzazioni dell’economia sociale produttiva come un grande incubatore diffuso di nuova impresa per i giovani, otterremmo con il PNRR il duplice obiettivo di costruire un modello di welfare trasformato e di dare una risposta a un bisogno di senso e proposito che i giovani esprimono attraverso le idee imprenditoriali” spiega Mario Calderini, Presidente del Comitato Scientifico del Social Innovation Campus.

Per una ripartenza efficace e duratura è fondamentale la collaborazione tra le comunità, la cooperazione e la coesione sociale e territoriale. È quindi essenziale sostenere la nascita di start up innovative a impatto sociale, accelerando il processo di digitalizzazione e competenze manageriali, dando inoltre vita a nuove partnership tra profit e non profit.

Infatti il tema della terza edizione del Social Innovation Campus sarà lo studio della nascita e lo sviluppo delle imprese, cooperative e start up social tech, come base per il rilancio dei territori e della comunità e per lo sviluppo di nuovi ecosistemi dell’innovazione che possano essere sostenibili, solidali e duraturi.

Il Campus offrirà un ricco programma culturale fatto di: un hackathon dedicato a classi degli ultimi anni delle superiori, workshop tematici, lectio magistralis e talk con ospiti ed esperti internazionali; contest per cooperative e start up social tech; laboratori tematici su scienza, tecnologia, economia circolare, Agenda 2030, orientamento soft skills dedicati agli studenti delle scuole secondarie di II grado, percorsi IFTS, ITS e universitari.

I Partner del Campus avranno invece l’obiettivo di fornire gli strumenti di co-progettazione e fare scouting di progetti concreti e nuove imprese a impatto sociale da sperimentare in MIND (Milano Innovation District), quale ecosistema e prototipo delle città del futuro. Presentando tra i vari temi percorsi di capacity building per cooperative e start up social tech, big data e intelligenza artificiale per la prevenzione e la salute, nuove competenze e professioni del futuro.

Valorizzare i giovani, aprirsi alla co-progettazione sono passaggi fondamentali per costruire insieme un mercato più sostenibile ed una società più equa, interpretando al meglio questa fase di ripartenza per noi e per tutto il Paese”, ha spiegato Mauro Lusetti, Presidente di Legacoop e Coopfond  facendo  riferimento al progetto al progetto di capacity building e trasferimento tecnologico Social Tech promosso da Fondazione Triulza per supportare le realtà cooperative e le start up sociali con idee e progetti innovativi e tecnologici.

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