Femmempowerment: crowdfunding e match-funding per donne over50

FEMMEPOWERMENT  è un progetto che mira a migliorare le competenze digitali delle donne over 50 in ambito di crowdfunding e match-funding per aggiungere valore alla loro posizione sul mercato del lavoro e rafforzare le aziende impegnate in attività di Responsabilità Sociale d’Impresa.

Il progetto, della durata di 18 mesi, è finanziato dall’Unione Europea, programma Erasmus +,  Azione KA210-ADU – Partenariati su piccola scala nell’educazione degli adulti, e si sviluppa in Spagna ed Italia grazie ad un partenariato formato da Associazione Microlab, Impact Hub Madrid, Open Impact e European Crowdfunding network.

Obiettivo del progetto l’implementazione di uno standard formativo per l’acquisizione di competenze legate al crowdfunding e al match-funding e la loro integrazione con le tradizionali strategie di CSR, Corporate Social Responsability o Responsabilità Sociale d’Impresa. Ciò consetirà da una parte alle donne over50 di acquisire un insieme unico di competenze, migliorando la loro posizione nel mondo del lavoro, e dall’altro di rafforzare le aziende coniugando il loro tradizionale impegno verso iniziative socialmente utili con un più ampio e crescente grado di trasparenza e visibilità.

L’innovatività del progetto è proprio nell’integrazione del crowdfunding con le più tradizionali strategie di CSR delle diverse aziende.

Il progetto pilota, rivolto a 25 donne over50,  consentirà di sviluppare e testare un corso di apprendimento standard su crowdfunding e strategie CSR per le donne già nel mondo del lavoro. Il corso sarà integrato nell’orario di lavoro, e quindi incluso come sviluppo professionale per le donne beneficiarie, adattato alle esigenze delle aziende e sviluppato in italiano e spagnolo.

Sei un’azienda o una donna over50 e vuoi partecipare al progetto? Scrivici

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Finanziato dall’Unione Europea. I punti di vista e le opinioni espressi sono tuttavia quelli esclusivi dell’autore/i e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione Europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l’Unione Europea né l’EACEA possono esserne ritenuti responsabili.

Programma Erasmus+, Tipo Azione KA210-ADU – Partenariati su piccola scala nell’educazione degli adulti

 

Inclusione Sociale per crescere insieme: se ne parla a Torino grazie alla Convention annuale dell’Associazione Microlab

Si è svolta il 20 e il 21 ottobre a Torino, presso il Serming, la Convention annuale dei Business Mentor dell’Associazione MicroLab. La riunione, da sempre momento d’incontro e scambio di best practices tra i mentor volontari dell’associazione, in occasione del ventennale di attività, ha affrontato il tema della crescita inclusiva anche grazie a degli ospiti d’eccezione. 

“In questa cornice dell’Arsenale della Pace vogliamo ricordare con piacere il contributo dato alla società in questi vent’anni di attività dell’Associazione Microlab.” dichiara Andrea Garello Cantoni, Presidente dell’Associazione Microlab, “offrendo servizi alle fasce più deboli per aiutarle ad entrare nel mondo del lavoro e dell’autoimpiego, tramite orientamento, formazione e mentoring. Nel corso di questi anni si sono alternati più di 500 business mentor volontari, abbiamo formato oltre 8.000 persone sull’avvio d’impresa e l’educazione finanziaria, ne abbiamo supportato 2.000 con percorsi di mentoring one-to-one per mettersi in proprio e aiutato nella delicata fase dell’orientamento al lavoro 1.000 giovani alla ricerca di una prima occupazione.”

Presente alla convention Daniele Frigeri, Presidente di CeSpi, Centro studi di Politica Internazionale, che ha svolto negli ultimi 10 anni analisi e ricerche sull’inclusione finanziaria dei cittadini stranieri, che dichiara: “L’inclusione finanziaria, attraverso tutta la tipologia di strumenti finanziari a disposizione (credito, risparmio, investimenti, assicurazioni e sistema dei pagamenti) è un fattore abilitante per  un individuo di sviluppare le sue progettualità nel tempo, e quindi diventa un tassello fondamentale del processo di inclusione socio-economica in una società. In Italia vivono oltre 5 milioni di cittadini che sono nati all’estero e che hanno ormai scelto stabilmente l’Italia. La loro condizione di “immigrati” li pone in una condizione di vulnerabilità multiple, l’inclusione finanziaria, intesa non solo come accesso, ma anche come utilizzo efficace degli strumenti finanziari, può fare la differenza. Monitorare il processo di inclusione finanziaria diviene fondamentale per comprendere i bisogni e il loro modificarsi nel tempo, anche a seguito del modificarsi delle condizioni esterne (come la pandemia o la crisi legata all’inflazione), e accompagnare questo percorso verso un profilo finanziario maturo”.

In collegamento da remoto Lucia Bucciarelli Ducci, Country Manager CEB, Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, la più antica istituzione finanziaria multilaterale dopo la Banca mondiale, con la peculiarità di avere finalità sociali, racconta “L’Europa ha affrontato e sta affrontando una serie di sfide scoraggianti: dal COVID-19 all’emergenza climatica in atto, fino all’aggressione russa all’Ucraina, per non parlare dell’impatto di queste crisi sulle nostre economie. In questo contesto, le persone vulnerabili sono quelle maggiormente colpite e gli scarsi investimenti nei settori sociali peggiorano ulteriormente la situazione.

Nel 2022 gli Stati membri della CEB hanno approvato il nuovo Piano Strategico 2023-2027 che definisce una serie di obiettivi ambiziosi, anche in risposta a queste sfide, su tre linee d’azione: Investire nelle persone e valorizzare il capitale umano, Promuovere ambienti di vita inclusivi e resilienti e Sostenere l’occupazione e l’inclusione economica e finanziaria. La microfinanza e il supporto ai più vulnerabili è al centro di questi obiettivi e la lunga cooperazione con MicroLab ne è una conferma.

Presente anche Juri Di Molfetta,  Presidente Associazione A Pieno Titolo Onlus, che dal 2012 accompagna cittadini di paesi terzi nel percorso di riconoscimento di titoli di studio o professionali conseguiti all’estero: “Gli stranieri residenti in Italia sono sovente spinti a ricoprire posizioni lavorative molto più umili rispetto a quelle cui potrebbero aspirare, dando vita a un modello di integrazione subalterna, in cui il cittadino straniero rinuncia nella maggior parte dei casi a seguire un percorso in linea con i propri studi ed il proprio profilo professionale acquisito all’estero. L’associazione A Pieno Titolo ONLUS si propone quindi con i propri progetti e servizi di orientamento sul territorio di favorire l’integrazione del cittadino straniero nel mondo del lavoro e nel contesto territoriale, valorizzando i curricula di studio e professionali maturati in paesi stranieri, favorendone il riconoscimento formale in Italia e rendendo spendibili nel sistema economico locale competenze e professionalità per ora poco valorizzate.

Durante la convention i business mentor dell’associazione hanno avuto modo di confrontarsi sulle proprie esperienze di mentoring e ideare nuove prassi quali il co-mentoring, per supportare sempre meglio i beneficiari dell’associazione. 

 

Imparare l’economia giocando col progetto Includimi a Scuola

Experian, Associazione Microlab e FEduF (ABI) avviano “Includimi a scuola”, progetto di educazione finanziaria rivolto agli istituti superiori per favorire indipendenza e inclusione economica.
800 studenti di Piemonte, Lombardia, Lazio, Campania e Puglia coinvolti in un percorso multidisciplinare e interattivo basato sulla gamification.
Al centro dell’impegno congiunto, il raggiungimento di diversi obiettivi di sostenibilità ONU legati a crescita economica, istruzione di qualità e riduzione delle diseguaglianze.

Experian, principale società di global information al mondo, in collaborazione con Associazione Microlab e FEduF (ABI), annuncia l’avvio del progetto Includimi a scuolavolto a formare gli studenti italiani sui temi dell’educazione finanziaria, con l’obiettivo di favorire l’inclusione finanziaria e l’indipendenza economica dei giovani.

La diffusione dell’educazione finanziaria nelle classi è affidata, in un’ottica multidisciplinare, a professori di materie differenti e, proprio per favorire il contributo di tutti i docenti, il progetto “Includimi a scuola” si propone come un percorso interdisciplinare che inserisce l’educazione finanziaria anche nelle materie curricolari più tradizionali.

Il progetto “Includimi a scuola”, realizzato nell’ambito del programma United for Financial Health di Experian, offre una serie di strumenti che consentono di acquisire le competenze necessarie per interagire in modo consapevole col sistema economico. Attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali, il supporto di esperti e metodologie di gamification, 800 ragazzi e ragazze degli istituti superiori di cinque regioni – Piemonte, Lombardia, Lazio, Campania e Puglia – saranno accompagnati in un percorso di alfabetizzazione sulla finanza personale a 360 gradi: dalla comprensione dei termini tecnici come IBAN, tasso di interesse e inflazione, all’utilizzo di strumenti bancari e finanziari per sostenere i propri obiettivi personali.

La capacità di coinvolgimento dei ragazzi è centrale affinché gli argomenti proposti non siano percepiti come lontani dalla loro esperienza di vita e possano essere compresi facilmente. Grazie ad un approccio di financial entertainment teso a ridurre al minimo i limiti dell’educazione finanziaria più tradizionale con modalità di formazione più coinvolgenti e interattive, Experian, Associazione Microlab e FEduF propongono il gioco economico “Imprendi il tuo viaggio”, che consente agli studenti di acquisire una maggiore competenza nella gestione del proprio bilancio personale. Si tratta di una simulazione che li sfida ad amministrare un budget annuale, con l’obiettivo di risparmiare 5.000€ per poter passare il Natale a New York. Progettato per gli studenti degli ultimi anni degli Istituti superiori, “Imprendi il tuo viaggio” mette in palio un premio in denaro di 500€ per gli studenti che si classificheranno nei primi tre posti nella speciale competizione riservata ai più meritevoli.

Grazie a “Includimi a scuola” gli studenti possono accedere a un video-glossario finanziario, progettato per spiegare in parole semplici i termini finanziari complessi, realizzato dagli esperti di Experian e dai business mentor dell’Associazione Microlab.

Infine, Experian, Associazione Microlab e FEduF (ABI), hanno previsto strumenti di supporto ai docenti, a partire dall’incontro digitale “Gamification a scuola per l’educazione finanziaria: il progetto Includimi at school” che si terrà mercoledì 25 ottobre per favorire una comprensione e integrazione ottimale del progetto nel normale percorso curricolare.

Il progetto Includimi a scuola” contribuisce al raggiungimento di diversi Obiettivi di Sostenibilità ONU relativi a diffusione del benessere grazie a istruzione di qualità (Goal n.4), crescita economica sostenibile (Goal n. 8) e riduzione delle disuguaglianze (Goal n.10).

“I riscontri positivi che abbiamo ottenuto dai nostri passati progetti di educazione finanziaria testimoniano come questo sia un tema particolarmente sensibile sul mercato e nella società. Oggi annunciamo con piacere un passo avanti nel nostro impegno verso l’inclusione finanziaria dei giovani, con l’obiettivo di fornire loro gli strumenti per essere più consapevoli e indipendenti per il proprio futuro”, commenta Armando Capone, General Manager di Experian Italia. “Ringraziamo l’Associazione Microlab per il continuo affiancamento e siamo entusiasti di avere a bordo FEduF in questo importante percorso di sensibilizzazione”.

“Accompagnare i ragazzi all’ingresso nel mondo economico-finanziario è sempre stato un tema centrale delle nostre attività, sia di formazione che di mentoring. – Dichiara Andrea Garello Cantoni, Presidente dell’Associazione Microlab – Grazie al sostegno di Experian e al progetto Includimi a Scuola offriamo agli studenti la possibilità di mettersi in gioco e trovare soluzioni che gli saranno utili negli anni a venire. In più col nostro servizio di mentoring affianchiamo in un percorso one-to-one gli studenti per orientarli alle future scelte lavorative e trovare l’indipendenza economica.”

“L’educazione finanziaria è un ambito in cui la gamification sta cominciando a diffondersi con progetti interessanti come “Includimi a Scuola” – commenta Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale di FEduF. Grazie a progettualità come quella proposta da Experian in collaborazione con Associazione Microlab, riusciamo a coinvolgere emotivamente i partecipanti, così da affrontare i principali limiti dell’educazione finanziaria più tradizionale grazie a modalità di interazione che motivano gli studenti a impegnarsi nel processo di apprendimento”.


La Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEduF) è nata su iniziativa dell’Associazione Bancaria Italiana per diffondere l’educazione finanziaria in un’ottica di cittadinanza consapevole e di legalità economica. Obiettivo della Fondazione è il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati a promuovere una nuova cultura di cittadinanza economica, valorizzando le diverse iniziative, superando gli individualismi e mettendo a fattor comune le esperienze maturate in nome dell’interesse della comunità. Opera in stretta collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e gli Uffici Scolastici sul territorio e diffonde, nelle scuole di ogni ordine e grado, programmi didattici innovativi nella forma e nei contenuti, anche attraverso l’organizzazione di eventi per gli studenti, gli insegnanti e i genitori. La Fondazione lavora sulla mediazione culturale tra contenuti complessi e strumenti divulgativi semplici ed efficaci. Le sue iniziative si rivolgono anche agli adulti, in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori.

Experian è la principale società di global information service al mondo. Nei momenti importanti della vita – dall’acquisto della casa o della macchina, alle spese per l’università dei figli fino allo sviluppo del proprio business – aiutiamo i consumatori e i nostri clienti a gestire i loro dati con fiducia. Assistiamo gli individui a controllare le proprie finanze e ad accedere a servizi finanziari, le aziende a prendere decisioni migliori, gli istituti di credito a concedere prestiti in modo più responsabile e le organizzazioni a prevenire le frodi di identità e i reati. Con 22.000 dipendenti che operano in 32 paesi, investiamo ogni giorno in nuove tecnologie, competenze avanzate e innovazione per aiutare tutti i nostri clienti a massimizzare ogni opportunità. Con sede centrale a Dublino, Irlanda, l’azienda è quotata al London Stock Exchange (EXPN) ed è listata nel FTSE 100 Index. Scopri di più sul sito

L’Associazione Microlab dal 2003 promuovere l’inclusione sociale supportando l’auto-imprenditoria, l’orientamento al lavoro e l’educazione finanziaria, attraverso business mentoring e formazione. I business mentor Microlab supportano gratuitamente chi vuole intraprendere un percorso imprenditoriale, chi ha già un’impresa ma si trova in difficoltà o chi si confronta per la prima volta col mondo del lavoro e con la gestione del bilancio personale. I business mentor sono mossi dalla voglia di restituire alla collettività parte di quanto ricevuto, in termini di conoscenze ed esperienze lavorative, per far crescere chi ha voglia di mettersi in gioco e necessita di una mano per farlo. Sito web

Inclusione finanziaria per giovani rifugiati e migranti con formazione e business mentoring grazie al programma SEER

Parte oggi il programma SEER (Seeking Economic Empowerment and Resilience for refugees and migrants),  lanciato da YBI, Youth Business International, network internazionale di organizzazioni che supportano giovani imprenditori, che  mette in campo azioni di formazione ed accompagnamento per l’inserimento lavorativo e lo sviluppo d’impresa a supporto dell’inclusione economica e lavorativa di giovani migranti e rifugiati sotto i 35 anni in Germania, Irlanda, Italia e Svezia.

Microlab, nell’ambito del programma, si impegna a supportare nei prossimi 12 mesi in Italia circa 400 giovani migranti e rifugiati, attraverso formazione e business mentoring gratuito, per acquisire la fiducia, le conoscenze e le competenze necessarie per ottenere un impiego formale o avviare un’attività imprenditoriale.

Il programma Europeo sarà sviluppato da quattro membri della rete YBI e mira ad aiutare 1.500 giovani migranti a superare le difficoltà che affrontano nel raggiungere l’indipendenza economica, sia attraverso un lavoro dipendente che come imprenditori. 

In Italia ci sono oltre 5 milioni di stranieri che rappresentano il 10,4% della forza lavoro nazionale,  ed oltre 600.000 imprese attive, il 10,6% del totale, sono state fondate da migranti. 

Nonostante l’elevato tasso di occupazione della popolazione migrante persistono molti fattori di rischio di emarginazione economica e sociale a causa della frammentazione dei rapporti di lavoro, dei salari bassi e del lavoro sommerso, elementi caratteristici dei settori lavorativi dove i migranti sono maggiormente impiegati. 

Il programma pilota SEER ha anche l’obiettivo di identificare sfide comuni e best practices nel supporto a giovani migranti e rifugiati in Europa, per dar vita ad un toolkit di strumenti da condividere con la rete globale del network Youth Business International.  

A tal fine prevede la collaborazione con diverse organizzazioni del sistema di accoglienza e del mondo imprenditoriale, tra cui TERN (The Entrepreneurial Refugee Network), per generare un fruttuoso scambio di competenze per supportare meglio i giovani imprenditori provenienti da comunità di migranti e rifugiati in altri contesti e altre aree geografiche.

Maggiori informazioni sul sito.

 

2° posto per Giulia Pettinau, CEO di Orangogo, agli Young Female Entrepreneur of the Year Award 2020

Giulia Pettinau, CEO di Orangogo, si è aggiudicata il secondo posto agli Young Female Entrepreneur of the Year Award 2020, organizzati da Youth Business International (YBI) e Citi Foundation per premiare le giovani donne imprenditrici in Europa.

Il premio Young Female Entrepreneur of the Year si è svolto via streaming il 20 ottobre e ha celebrato 11 delle giovani imprenditrici europee più innovative, che fanno parte dei 26.000 giovani imprenditori che il programma Youth Business Europe ha sostenuto negli ultimi cinque anni, con un pacchetto su misura di formazione imprenditoriale e di supporto tramite business mentoring. Il programma è parte dell’iniziativa Pathways to Progress lanciata da Citi Foundation, che ha l’obiettivo di aiutare ad affrontare la disoccupazione giovanile e l’accesso ad un lavoro dignitoso.

La vittoria è stata annunciata  da Pip Jamieson, fondatrice e CEO di The Dots. Giulia è stata premiata per il suo eccezionale lavoro nella creazione di Orangogo, un motore di ricerca online che consente agli utenti di trovare club sportivi nelle vicinanze utilizzando la geolocalizzazione e altri filtri.

Giulia descrive l’azienda come una start-up innovativa che ha lo scopo di aiutare le persone a scoprire il proprio talento sportivo. “Orangogo ora impiega 18 persone, 15 delle quali sono donne. L’azienda ha in programma di espandere il servizio in Francia”.

Giulia è stata supportata nel suo percorso imprenditoriale dai Business Mentor dell’Associazione MicroLab, parte del network Youth Business Europe.

Il programma Youth Business Europe ha formato e guidato giovani imprenditrici per fornire loro le competenze, la fiducia e le connessioni necessarie per diventare imprenditrici di successo. La partnership YBE comprende 11 organizzazioni membri YBI in 10 paesi: Belgio (microStart), Francia (Adie, Positive Planet), Germania (KIZ), Italia (MicroLab), Irlanda (Inner City Enterprise), Kazakistan (MOST Business Incubator), il Paesi Bassi (Qredits), Russia (sostenuta congiuntamente dal membro di YBI Youth Business Russia insieme a Impact Hub Moscow), Spagna (Youth Business Spain) e Svezia (Swedish Jobs and Society).

Bonnie Chiu, Managing Director, The Social Investment Consultancy, si è congratulata con tutte le 11 finaliste del premio, sottolineando l’importanza di abbattere le barriere che limitano l’ingresso delle donne nel mondo imprenditoriale:

“Crescendo non ho avuto modelli di riferimento a cui guardare come donne imprenditrici. Quando penso a un imprenditore penso a persone che sono sul campo, a servizio delle loro comunità, che fanno il lavoro più duro. Sono quelli che fanno andare avanti le nostre economie. La maggior parte delle imprenditrici guarda alla propria attività come a un modo per sostenere la società. In tempi come questi ne abbiamo più che mai bisogno”.

Pip Jamieson, fondatrice e CEO di The Dots, ha dichiarato rispetto alla rete Youth Business Europe:

“Ci sono diverse sfide da affrontare come imprenditrice donna. Non essere solo e far parte di un network come Youth Business Europe è molto importante “, e ha sottolineato l’importanza di creare un business incentrato sul bene sociale:” La cosa che mi ha consentito di superare i momenti difficili come imprenditrice è stato che abbiamo sempre avuto uno scopo sociale al centro del nostro business. Lo scopo sociale mi ha aiutato a perseverare nei momenti difficili in cui avrei potuto arrendermi. Ho combinato ciò che amo fare, ciò in cui sono brava, ma soprattutto ciò di cui il mondo ha bisogno. Si tratta di cercare di rendere il mondo un posto migliore. Non c’è mai stato un momento migliore nella storia per essere un’imprenditrice donna”.

Anita Tiessen, CEO di YBI, ha chiesto un maggiore sostegno da parte dei governi sulla scia della pandemia di coronavirus, affermando: “Sono incredibilmente orgogliosa di ciò che tutti i finalisti di oggi hanno raggiunto. Ogni donna che riesce nel suo business ci porta un passo più vicino all’uguaglianza di genere nel mondo imprenditoriale. Ma mentre i governi di tutto il mondo pianificano la ripresa economica, non possiamo rischiare di lasciare indietro una generazione di ragazze e giovani donne. Abbiamo urgente bisogno di loro per ricostruire meglio e creare le PMI che sono vitali per le nostre economie e comunità”.

Silvia Boschetti, responsabile per gli affari pubblici e gli affari governativi di Citi in Italia, ha dichiarato: “Come migliaia di imprenditori con cui abbiamo lavorato, le undici finaliste talentuose e resilienti che celebriamo oggi avevano bisogno di supporto per trasformare la loro idea in un business di successo. Le imprese di proprietà di donne non sono secondarie. Le finaliste del premio Young Female Entrepreneur of the Year stanno colmando le lacune nei loro mercati e escogitando soluzioni innovative per affrontare i problemi che fronteggiamo in un momento davvero difficile per le nostre economie e comunità”.

Webinar Primi passi per avviare un’impresa | lunedì 19 ottobre

Quali sono i passi da muovere per avviare un’impresa? Ne parliamo durante il webinar gratuito “Primi passi per avviare un’impresa” in programma lunedì 19 ottobre alle 19:00 coi Business Mentor MicroLab Gianpaola Morgese e Antonio Zaccagni.

Il webinar rientra nell’ambito del progetto Up to Youth sostenuto da Citi Foundation che ha l’obiettivo di fornire strumenti, conoscenze e competenze per l’aspirante imprenditore ed è organizzato in collaborazione con Città Metropolitana di Bologna e Progetti d’impresa. 

Per partecipare bisogna iscriversi tramite il form in fondo a questa pagina.

I docenti:

Antonio Zaccagni

Antonio Zaccagni

Dottore Commercialista e Revisore legale dei conti. Consegue laurea con lode in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Bari. Svolge la professione in Bari occupandosi principalmente di gestione contabile, amministrativa e fiscale nonchè di applicazione delle norme societarie; diritto tributario, fiscalità nazionale ed internazionale, contenzioso tributario sia delle persone fisiche sia della società; corporate – M&A; valutazione di aziende e investimenti, due diligence contabili e finanziarie; redazione di bilanci individuali e consolidati secondo i principi contabili italiani e IFRS – IAS; crisi e ristrutturazione d’impresa; riorganizzazione di patrimoni familiari e gestione del passaggio generazionale d’impresa; organizzazioni non profit e Terzo Settore.

Gianpaola-Morgese

Gianpaola Morgese

Dottore Commercialista laureata pesso l’Università degli Studi di Bari con lode, con  esperienza nel settore della contabilità, adempimenti fiscali delle PMI e finanza agevolata. Madre di due bambini,  nel 2018 fonda BUSINESS FARM, team di professionisti impegnati nel migliorare i modelli di business delle Piccole e Medie Imprese italiane per renderle più profittevoli e sostenibili nel tempo.

“Ho trascorso oltre un decennio ad aiutare le imprese a presentare domande di finanza agevolata, ma ho capito che il vero problema dell’imprenditore è trovare qualcuno con cui confrontarsi per capire se la strada intrapresa è quella giusta. Da qui anche la mia scelta di diventare Business Mentor, mettendo a disposizione la mia capacità professionale, le mie esperienze acquisite negli anni a favore del mondo imprenditoriale dell’associazione Microlab.”