Per un’impresa sociale, conoscere la propria identità è essenziale per migliorare e rafforzare la propria presenza sul mercato: raccontare la propria storia, avere chiari i propri valori, ma anche sapersi relazionare e comunicare al meglio. 

È con il progetto europeo Buy social Future of Social Economy! che ci siamo rivolti alle imprese e alle cooperative sociali del territorio per fornire loro, attraverso tre momenti di formazione, gli strumenti e le competenze utili per rafforzare la propria competitività e presenza sul mercato B2B.

In occasione del terzo e ultimo incontro, che si è svolto giovedì 8 febbraio, a farci da sfondo è stata nuovamente la cornice di Beeozanam e, anche per questa occasione, ci hanno accompagnato i formatori Daniele Consoletti, Alberto Marzetta e Alberto Baccari, rispettivamente esperti di contrattualistica, comunicazione e marketing.

Abbiamo ripreso i temi trattati negli scorsi incontri, fornendo ulteriori spunti sia attraverso momenti frontali che attività pratiche: con l’avvocato Daniele Consoletti abbiamo parlato di come si stipula di un contratto, di accordi di riservatezza e di patti di non concorrenza; Alberto Marzetta ha poi accompagnato i partecipanti attraverso una consulenza individuale su come comunicare al meglio la propria organizzazione: ricordandoci che la comunicazione deve essere autentica  e cucita “su misura”, ha mostrato come realizzare un efficace storytelling, come costruire un piano di comunicazione, a quali target rivolgersi e quali strumenti e canali utilizzare. 

Infine, abbiamo parlato di marketing con Alberto Baccari, head of innovation. Con il suo supporto, i partecipanti hanno messo “le mani in pasta” attraverso un’attività di team building che li ha visti lavorare fianco a fianco simulando il lavoro di un’azienda nella definizione di una proposta di valore. 

Le formazioni si inseriscono nel più ampio progetto Buy Social! che promuove il social procurement in ambito privato- ovvero l’acquisto di prodotti e servizi delle imprese sociali che mettono al primo posto l’impatto, valorizzando così le relazioni commerciali con le imprese tradizionali.