Il Progetto Abito, partito nel 2019, è un progetto di scambio di vestiti e attività di inclusione per contrastare la povertà e l’emarginazione sociale e favorire l’integrazione, che si sviluppa sui quartieri del Quadrilatero e Porta Palazzo, contraddistinti da multiculturalità e differenze sociali molto evidenti.

Il progetto è realizzato dall’Associazione San Vincenzo de Paoli in collaborazione con la Squadra Giovani della Croce Verde Torino e ha l’obiettivo di dare maggiore dignità alle persone che vivono in condizioni di disagio economico o sociale, stimolare dinamiche partecipative nella società, riattivare le reti relazionali, recuperare e rigenerare i vestiti usati.

Abito coinvolge infatti i cittadini (sostenitori, beneficiari, volontari) e gli enti del territorio, includendo quindi tutte le persone che vivono o utilizzano il quartiere. Tutti gli attori coinvolti nel progetto entrano in sinergia creando una relazione circolare dove ognuno contribuisce con le proprie risorse.

Il progetto si sviluppa principalmente secondo tre assi:

  • Il negozio: dove avviene la raccolta e la distribuzione, attraverso lo show room Social Factory, dei vestiti donati dai cittadini;
  • La reciprocità: le persone iscritte al servizio possono prendere gratuitamente vestiti e in cambio restituiscono il proprio tempo e le proprie capacità al servizio della comunità;
  • La sartoria: dove una parte dei vestiti che non vengono distribuiti diventano nuovi capi di moda etica e sostenibile. La sartoria diventa quindi anche un luogo di formazione, inclusione e di possibilità lavorativa.

Il cuore del progetto Abito è la circolarità. L’aiuto ricevuto attraverso la donazione dei vestiti favorisce l’integrazione delle persone che, a loro volta, possono offrire tempo e competenze a disposizione della comunità. 

A un anno dall’apertura si sono iscritti al servizio circa 1000 persone ed è stato importante l’impatto sul quartiere a livello di promozione del volontariato e di cittadinanza attività favorendo così l’iscrizione di nuovi volontari.

Sono inoltre stata avviate collaborazioni con associazioni del quartiere, con un Istituto di moda e con piccole realtà commerciali.

Durante la pandemia Covid 19, il progetto è comunque riuscito, grazie all’aiuto di altre organizzazioni del territorio, a dare un servizio di base a tutti gli iscritti. 

Proprio in questi mesi sono fiorite tante iniziative quali:

  • Raccolta abiti eleganti, messi poi a disposizione di chiunque stesse cercando lavoro e avesse bisogno di un abito formale per un colloquio;
  • Lancio di una piattaforma online per favorire le azioni di comunità e il volontariato;
  • A marzo si è concluso il primo corso di sartoria;
  • Ad aprile si è appena conclusa una campagna di crowfunding per sostenere i corsi di sartoria

La pandemia ci ha resi molto più consapevoli dell’impatto che hanno i nostri sistemi di vita sull’ecosistema” dichiara Giorgio Ceste, Coordinatore del Progetto.

L’obiettivo che Abito si prefigge per i prossimi mesi è quindi quello di avviare percorsi e corsi di formazione che includano i temi della sostenibilità insieme a quelli della giustizia sociale, elementi strettamente interconnessi tra loro e che oltre a formare i partecipanti possano anche dare loro sbocchi lavorativi.

Guarda il nuovo video del progetto per approfondire.

Progetto Abito fa parte dei 15 progetti di welfare generativo di Torino Social Factory  programma della Città di Torino, co-finanziati dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane  e dall’Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, realizzati nell’ambito di Torino Social Impact.

Per maggiori informazioni sul programma Torino Social Factory e gli altri 14 progetti che ne fanno parte vai a questo link.