Sono Grazia Giulia Cocina e Giacomo Mulas i due architetti selezionati per il restyling degli spazi di relazione del Reparto di Neonatologia Universitaria del Sant’Anna nella cornice di Spazi neonati, il progetto promosso dalla Fondazione per l’architettura / Torino e Dear Design Around.

Selezionato attraverso una procedura aperta e pubblica (vai al bando), il duo è stato scelto sia per l’interessante curriculum sia perché la loro proposta progettuale ben recepisce il concept sviluppato durante il workshop Spazi neonati. La proposta intende guidare il percorso esperienziale di chi fruisce degli spazi del reparto – accesso al reparto, spogliatoio, corridoio, sala genitori, biblioteca, sala tiralatte – articolandolo in 4 step. Ecco di cosa si tratta:

“Il progetto degli spazi dell’accoglienza della Terapia Intensiva Neonatale parte da un approccio che prende in considerazione non solamente i singoli spazi che compongono il reparto con le loro caratteristiche fisiche, bensì l’intero percorso esperienziale che l’utente (in questo caso il genitore) svolge. In quest’ottica perciò, la proposta presentata diventa lo strumento per fornire delle risposte progettuali in grado di soddisfare le esigenze legate al benessere ambientale ma anche psico-emotivo di chi si accinge a vivere quegli spazi. Dopo alcuni step che preparano l’utente ad affrontare la permanenza nel reparto, il percorso si apre ad uno spazio centrale e baricentrico, illuminato dalla luce naturale e con vista sulla città, di forma sinuosa in modo da garantire continuità materica e spaziale e allo stesso tempo creare luoghi raccolti al suo interno, così da permettere la compresenza di esperienze e azioni diverse. Le stanze più piccole e chiuse, in grado di soddisfare requisiti di privacy acustica e visiva, sono destinate ad ospitare funzioni più intime quali gli scambi e i colloqui tra genitori e personale sanitario, il momento dell’estrazione e della preparazione del latte e i servizi igienici. I restanti spazi, aperti ma raccolti, si prestano ad accogliere azioni legate al vivere quotidiano suddivise in un’area ristoro in cui acquistare uno snack, bere un caffè o leggere un libro; un’area di raccoglimento in cui potersi isolare e riposarsi grazie anche alla presenza di una quinta verde o installazione artistica; e uno spazio in cui poter socializzare, confrontarsi, condividere la propria esperienza con gli altri genitori o passare del tempo con gli altri componenti della famiglia”. Grazia Giulia Cocina e Giacomo Mulas

La proposta è stata selezionata dalla commissione presieduta da Enrico Bertino, professore della Città della Salute e della Scienza – Ospedale Sant’Anna di Torino e composta da Anita Donna Bianco presidente di DEAR Design Around Onlus, gli architetti Alberto Daviso e Carlo Micono, il presidente della Fondazione Alessandra Siviero e il direttore della Fondazione Eleonora Gerbotto. Agli architetti Grazia Giulia Cocina e Giacomo Mulas spetterà quindi il compito di seguire la progettazione e l’esecuzione dei lavori, in dialogo con il percorso di ricerca e produzione artistica proposto dell’artista Silvia Margaria, così come previsto dal partner di Spazi neonati Arteco.

Si tratta del primo passo concreto verso la realizzazione di questa trasformazione, reso possibile grazie all’impegno e al contributo di tutti i partner e sponsor che sin dall’inizio hanno creduto in Spazi neonati: