Varcare la soglia del Queen Elizabeth II Conference Centre, nel cuore pulsante di Londra, significa entrare in un contesto vibrante, dove ogni partecipante, proveniente da diversi Paesi del mondo, sembra parlare la stessa lingua. Innovatori, attivisti e leader aziendali di spicco si sono riuniti in occasione della Trust Conference, l’evento annuale organizzato dalla Thomson Reuters Foundation, nonché forum globale dedicato ad affrontare le questioni cruciali della nostra era, che si collocano all’intersezione tra media, diritto e responsabilità sociale d’impresa.

Per l’occasione ha partecipato anche Torino Social Impact, con l’obiettivo di raccogliere interessanti e utili spunti e approfondire qual è il ruolo cruciale dell’informazione nell’era dell’impact economy.

Come testimoniato dagli interventi inclusi nell’ampio e ricco programma, il motto della conferenza è: “costruire società libere, giuste e informate”. Non solo una dichiarazione di intenti, ma una filosofia condivisa che permea ogni aspetto dell’evento. La vera forza di questo forum globale risiede infatti nella convinzione che solo attraverso il dialogo e la collaborazione si possano spingere i confini di ciò che è realizzabile, per affrontare in modo concreto e innovativo alcune delle sfide più urgenti che il mondo contemporaneo si trova ad affrontare.

Lasciarsi ispirare: il programma degli interventi verso un futuro più equo

A partire dalle testimonianze dei relatori di spicco presenti, durante il primo giorno sono state esplorate le sfide complesse che le democrazie stanno affrontando a livello globale. Mentre miliardi di persone votano alle elezioni in tutto il mondo, si trovano di fronte a un’impennata di regimi e pratiche repressive, dalla diffusione della disinformazione all’affievolimento delle libertà. In questo contesto ci si è interrogati su una domanda chiave: possiamo invertire la tendenza al declino della democrazia? E se sì, come?

Per rispondere, seppur in parte, a questa domanda, si è lasciato ampio spazio all’esplorazione delle sfide che sta vivendo l’informazione. Diverse riflessioni si sono concentrate sul modo in cui i professionisti dei media e le redazioni possano contribuire a preservare i valori fondamentali del buon giornalismo con l’intento di mantenere intatti i principi di integrità e verità, in particolare in una fase di trasformazione così radicale. 

Tema ampiamente affrontato è poi quello dell’intelligenza artificiale generativa, che fin dal suo debutto sul mercato ha sconvolto il nostro modo di accedere alle informazioni. Con l’integrazione sempre maggiore dell’IA nel nostro paesaggio digitale, esperti hanno discusso su quali sono le considerazioni etiche e le pratiche necessarie per evitare la diffusione della disinformazione e l’ulteriore erosione della fiducia.

Successivamente, l’attenzione si è spostata sulle difficoltà affrontate dai media in esilio, tema particolarmente attuale. Sono state mostrate le sfide affrontate da giornalisti e redazioni che quotidianamente lottano per la libertà di informazione in contesti repressivi e le strategie per contrastare gli attacchi legali contro chi difende la libertà dei media hanno offerto spunti concreti.

Il secondo giorno l’evento si è concentrato sul più ampio impatto sociale dell’IA e sul ruolo che le imprese responsabili possono svolgere alla luce delle trasformazioni globali. Sono stati discussi i quadri internazionali per la sua governance, sono state esplorate le sfide etiche dell’integrazione dell’IA nel settore aziendale e si è analizzato come questa stia trasformando la professione legale, valutando se la sua adozione stia democratizzando l’accesso alla legge o creando nuove barriere.

Un forum che guarda ai diritti umani per accelerare l’impatto

Possiamo definirlo un pubblico altamente informato quello che, da oltre quarantacinque paesi, ha preso parte alla Trust Conference per riflettere e informarsi nell’ottica di un futuro più inclusivo e prospero per tutti e tutte. Le testimonianze condivise hanno messo in luce non solo le opportunità concrete per costruire un futuro più equo, ma anche le gravi conseguenze che potrebbero derivare dalla nostra inazione.

Nel corso dei due giorni di forum, il programma ha incluso tavole rotonde, presentazioni interattive e opportunità di dialogo e networking tra i partecipanti. Al termine di queste intense giornate, l’evento si è confermato come un’occasione preziosa per il confronto e la condivisione di idee, con l’obiettivo di costruire realmente, proprio come dicevamo all’inizio, società più libere, giuste e informate.