Inaugurazione sabato 7 ottobre 2023 dalle ore 11 alle ore 19

Let the bad speak presenta le opere di sette artisti provenienti dall’Iran e dall’Afghanistan: Elmira Abolhasani, Hoda Afshar, Elyas Alavi, Armin Amirian, Hangama Amiri, Latifa Zafar Attaii, Naseer Turkmani.
A fare da filo rosso è il sentito desiderio di instaurare un dialogo interculturale, che decostruisca le classiche categorie interpretative dello scenario mediorientale richiamando l’attenzione sugli eventi e sulle storie delle persone che provengono da quei contesti.

Bad, in dari/farsi, significa “vento”. Il vento è anche, metaforicamente, la voce del popolo afghano e iraniano. Ogni anno, per 120 giorni, esso visita l’Afghanistan e l’altopiano iraniano ululando impetuosamente attraverso le loro steppe. Il vento può raccogliere storie, facendole viaggiare oltre i confini. Con la sua essenza intangibile, incarna la transitorietà e, tuttavia, è il miglior maestro nel mostrare come sopravvivere nell’incertezza e nell’impermanenza. Il titolo della mostra – facendo appello a una fortunata assonanza con la parola inglese bad – mira a riassumere il desiderio di combattere ogni superficiale polarizzazione etica tra “bene” e “male”, la volontà di restituire la parola alla popolazione iraniana e afghana e la scelta di osservare la loro situazione al di là degli stereotipi, nella sua complessità, senza tralasciarne le sorprendenti contraddizioni.

Attraverso una pluralità di media, gli artisti protagonisti non mancheranno di evocare inattese consonanze tra la scena afghano-iraniana e il resto del mondo. Lavorando su temi quali il rapporto tra identità personale e sradicamento dalla madrepatria, gli intrecci tra memoria culturale e biografie individuali, Let the bad speak dipinge paesaggi in cui ognuno può specchiarsi, riconoscersi e ri-scoprirsi.

Sabato 7 ottobre, per la prima volta e solo in quel giorno, Fondazione 107 apre al pubblico uno spazio temporaneo in cui presenta Amen progetto site specific di Federico Piccari. L’artista presenta un progetto articolato in cui sculture in bronzo si interfacciano con dipinti, video, fotografia ed installazione.
La mostra si svolge in un territorio atipico, una tettoia abbandonata dove l’incuria e il passare del tempo hanno lasciato la loro traccia. In questo luogo non troviamo i parametri del museo o della galleria d’arte tipici e le opere si integrano con gli oggetti abbandonati, originando una infinita catena di significati..
Le categorie centrali dell’esistenza diventano la provvisorietà, la vertigine, la difficoltà di accettare l’altro da sé.

Sono segni inquieti e inquietanti colti in modo perspicuo dalla ricerca trentennale di Federico Piccari che penetra nelle fessure della realtà per cogliere le falle, le ambivalenze, la perdita del senso. Nulla è come appare. Le sue opere, diversificate nelle molteplici tecniche presentate, riconducono sempre alla realtà impenetrabile che si cela dietro l’apparenza, alla fragilità ontica che caratterizza la dimensione umana contemporanea e ne definisce l’ambiguità. Sottolineando altresì il bisogno di recuperare l’“umanità” come elemento fondante.

LET THE BAD SPEAK
a cura di Exo Art Lab
saranno presenti gli artisti
ore 17 performance di Elyas Alavi
8 ottobre – 26 novembre 2023 • orario: sabato-domenica 14-19
FONDAZIONE 107
via Sansovino 234, Torino

Ingresso: 8 euro; ridotto (dai 13 ai 18 anni) 5 euro
Ingresso gratuito sino ai 12 anni e per i possessori di Abbonamento Musei Piemonte
Visite guidate su prenotazione e tutte le domeniche alle ore 16
Informazioni: +39 347 6603149 • fondazione107.it • 107fondazione@gmail.com