Sabato 18 maggio Torino Social Impact ha partecipato a Rieti al Festival Regionale dell’Economia sociale e civile, intervenendo su “L’action plan europeo sull’economia sociale e il collegamento con l’economia civile”.
Una tappa che dal Lazio porterà al Festival Nazionale, per condividere e discutere le politiche e le pratiche locali che si fanno strada nel Paese, avendo come riferimento la visione europea.
Il Festival Nazionale dell’Economia Civile è quest’anno alla sua sesta edizione e si svolge ogni anno a Firenze nella prima settimana di ottobre.
Il Festival vuole essere un’occasione di confronto e dibattito aperto al pubblico, un momento di valorizzazione delle tante forme di economia civile presenti in Italia e in Europa per coniugare la sostenibilità economica con quella sociale e ambientale.
Le edizioni regionali
Da quest’anno si iniziano a sperimentare delle Edizioni regionali, e Rieti è una di queste. Uno dei temi al centro dell’edizione nazionale è quello della partecipazione delle persone, delle organizzazioni e della Comunità.
Ogni pre-Festival regionale cercherà di portare un’istanza di cambiamento/una proposta che dall’evento all’inizio del Festival di ottobre potrà essere affinata insieme alla rete locale avviata.
L’obiettivo è coinvolgere le comunità locali a livello regionale in tutte le componenti della società civile e come attori di economia sociale e civile per darsi prospettive nei propri territori di miglioramento della propria vita e di costruzione di capacità di futuro, in modo molto concreto, acquisendo la consapevolezza di quanto l’Europa sta indirizzando a livello strategico e fattuale sull’economia sociale, a partire dall’Action Plan.
In particolare, l’edizione di Rieti si è proposta di:
- contribuire all’elaborazione condivisa sull’economia sociale e civile in Italia e in Europa (individuando priorità, strategie di intervento comuni e benefici sociali e ambientali da raggiungere)
- sperimentare nuovi strumenti e modelli di sviluppo locale sostenibile attraverso la realizzazione di Reti ibride e Distretti di Economia Sociale e Civile (per connettere le buone pratiche pubbliche e private e progettare in modo partecipato soluzioni di sviluppo sostenibile a livello locale).
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