CERES – A Le Valli in Vetrina l’associazione Al Cicapui punta su territorio e sostenibilità e lo fa partendo dal gioco, dalla sensibilità, dalla natura.

≪Saremmo lieti di invitarvi dal 21 al 24 aprile presso lo stand “Al Cicapui” durante la fiera “Le Valli in Vetrina” . Durante la manifestazione presenteremo il gioco da tavolo “VIAV: Il Tour delle Valli” frutto di una lunga co-progettazione tra vari attori dell’Associazione giunto finalmente nella prima tiratura in LIMITED Edition, garantita al 90% con materiali di riuso.
Per l’occasione abbiamo ideato nel pomeriggio del 23 aprile una breve immersione in natura a carattere psicologico per far vivere in prima persona sia i benefici che la natura e l’ambiente montano offrono sul versante benessere, sia le motivazioni che sostengono e guidano l’Associazione nel perseguimento della propria mission.
Per noi sarebbe un grande piacere poter condividere l’evento e le esperienze insieme.

Vi chiediamo cortesemente di confermarci la presenza o meno all’evento scrivendoci su whatsapp ai
numeri 3398654032 oppure 3479430952≫.

Il contesto attuale si caratterizza per una sfida fondamentale: la transizione alla sostenibilità. Surriscaldamento globale, cambiamenti ambientali e climatici, abbattimento delle risorse e della biodiversità, siccità e carenza idrica sono solo alcuni esempi di come l’impatto dell’essere umano abbia rotto gli equilibri della Terra. Tale condizione rimane difficile da intercettare perché manca, al momento, un “terreno comune” solido che possa portare a un cambiamento concreto sia nelle
modalità economiche sia nelle abitudini quotidiane.
A partire da quanto detto e da una profonda attenzione per i cambiamenti sociali che ne conseguono, lo psicologo Nicolò Starnai, l’artista del vetro Chiara Ferraris e il Maker tecnico in circolarità Antonio Convertino in collaborazione con l’Associazione Al Cicapui ASD e APS, integrando diverse prospettive e competenze, hanno deciso di dare vita a Eco-Chance Lab.
Eco-Chance Lab si definisce come un laboratorio di acquisizione e sviluppo di competenze dirette e indirette sul tema della sostenibilità, dunque sulla relazione essere umano-natura. Esso è infatti volto a promuovere nuovi modi di essere e di agire, obiettivi perseguiti attraverso il sostegno a persone, organizzazioni e comunità. Eco-Chance Lab nasce dall’integrazione di pratica quotidiana e studi scientifici: si definisce nell’acronimo C.H.A.N.C.E., il quale identifica i sei pilastri fondamentali per favorire una svolta sostenibile considerata in tutti i suoi aspetti.

Eco identifica una finestra sul rapporto tra Ecologia ed Economia, ma soprattutto evidenzia la Eco intesa come risonanza. La sfida della sostenibilità va infatti affrontata in modo integrato condiviso. Consapevolezza identifica la necessità di sviluppare una consapevolezza personale, base necessaria per co-costruire una coscienza collettiva di simbiosi con la natura e con l’ambiente. Health rappresenta il benessere e la salute: il modello di riferimento è bio-psico-socio-ambientale. Al modello bio-psico-sociale occorre integrare l’ambiente fisico, poiché capace di incrementare o ridurre il benessere percepito. Arte viene intesa come sensibilizzazione al bello, dunque occasione di crescita e di maggiore equilibrio. L’arte rappresenta la possibilità di percepire le cose da un punto di vista alternativo, elemento chiave in ogni cambiamento.
Natura: le esperienze in natura hanno risvolti potenti e positivi sulla salute fisica, psicologica ed emotiva. Inoltre il contatto diretto con la natura si è rivelato un potente strumento di sensibilizzazione in favore di pratiche green.

Circolarità: sposta l’attenzione dalle pratiche di consumo sfrenato a quelle di riduzione, riuso, riciclo e recupero dei materiali. La circolarità diventa un valore individuale, organizzativo e sociale capace di concretizzarsi in comportamenti e abitudini più sostenibili.
Esperienza diretta: il modo più efficace per affrontare tematiche nuove è “toccare con mano” il problema e sperimentare le relative soluzioni. L’apprendimento esperienziale, soprattutto quando in un contesto cooperativo, è un aspetto capace di attivare nuove modalità di pensiero e di azione.
Eco-Chance Lab incorpora dunque workshop, training e attività esperienziali che permettono sviluppare un senso di realistica fiducia e consapevole ottimismo verso il presente e verso il futuro. ≪Questi si sviluppano – spiegano dall’associazione – a partire dalla preoccupazione, sentimento molto importante perché capace di stimolare comportamenti utili alla risoluzione di un dato problema. In altri termini, essa è una potente leva emotiva che può portare al cambiamento. È proprio a partire da un livello
adeguato di preoccupazione che si può coltivare la vicinanza psicologica.
La vicinanza psicologica è l’elemento per cui un argomento, inizialmente percepito come distante (per esempio “il surriscaldamento globale è un problema della calotta artica”) viene riconosciuto come sempre più vicino e concretamente osservabile qui e ora nelle immediate vicinanze (“a causa del surriscaldamento globale oggi non c’è più acqua nel fiume e probabilmente questa estate verrà razionalizzata”). Sviluppare vicinanza psicologica a partire dalla preoccupazione significa dunque comprendere ciò che sta avvenendo e di conseguenza acquisire maggiore consapevolezza a riguardo, elemento capace di favorire cambiamenti concreti più profondi e significativi.
Eco-Chance Lab si pone dunque l’obiettivo di sensibilizzare persone, famiglie, comunità e organizzazioni sul tema della sostenibilità principalmente attraverso due canali. Da un lato propone attività di Team Making e Team Empowerment, con il duplice obiettivo di sviluppare conoscenze sulla sostenibilità (competenze dirette) e potenziare le componenti relazionali e le dinamiche che caratterizzano un gruppo di lavoro (competenze indirette). Queste attività vengono svolte principalmente in Atelier tramite workshop pratici di sperimentazione diretta con materiali di riuso. Dall’altro lato gli obiettivi vengono perseguiti tramite esperienze di immersione in Natura a carattere psicologico, volte a promuovere il potenziamento delle risorse soprattutto in relazione alla gestione dello stress, delle emozioni e delle difficoltà. Ciò al fine di incrementare il proprio benessere individuale, organizzativo e comunitario in favore di una migliore qualità della vita e di una maggiore serenità. L’obiettivo non è l’applicazione di soluzioni calate dall’alto, ma la co-costruzione di un diverso approccio volto a favorire soluzioni attuabili e condivise per le diverse realtà. Una ritrovata e consapevole simbiosi tra esseri umani e ambiente può infatti promuovere sia pratiche individuali e organizzative di ricircolo, riuso e recupero dei materiali nell’ottica di economia circolare, sia favorire un maggiore benessere generale≫.

Di Elena Caligiuri