Firmato l’accordo per la creazione degli Impact Prototypes Labs

È stato firmato lunedì 15 luglio presso la sede di Unimanagement a Torino, il memorandum of understanding per la nascita di un nuovo percorso formativo, legato all’Impatto sociale e dedicato alle PMI del Nord Ovest, denominato Impact Prototypes Labs (IPLabs).

L’iniziativa, unica del suo genere in Italia, sarà realizzata dal Cottino Social Impact Campus, primo centro italiano dedicato all’impact education, lanciato nel 2018 da Fondazione Giovanni e Annamaria Cottino e pronto per l’inaugurazione delle attività operative nel prossimo autunno.

Pensare sistemico, agire imprenditoriale. Questo l’obiettivo del progetto sperimentale di entrepreneurial trasformation che sarà gestito con Fondazione Cottino, Politecnico di Torino, Unione Industriale di Torino, Camera di commercio di Torino e Advisory Board UniCredit Nord Ovest.

Due i livelli di azione che saranno messi in campo in modo parallelo: selezione delle PMI interessate ai progetti “impact” e call rivolta agli studenti delle lauree magistrali del Politecnico di Torino che, organizzati in team, supporteranno e affiancheranno le aziende, dopo la formazione realizzata dal Cottino Social Impact Campus.

Una forte alleanza per SocialFare

Giuseppini del Murialdo, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Denegri Social Venture insieme per far crescere SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale.

– Leggi la notizia sulle principali testate giornalistiche –

 

Torino, giugno 2019 – È ufficiale: La Compagnia di San Paolo e la Fondazione Denegri Social Venture entrano nel capitale di SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale, nato a Torino nel 2013. I due investitori si sono trovati concordi nel sostenere lo sviluppo di SocialFare che vede un forte focus sull’accelerazione di conoscenza e di imprenditorialità a impatto sociale.

Grazie all’apporto finanziario e di competenze della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Denegri, SocialFare potrà scalare soluzioni innovative alle più pressanti sfide sociali, sviluppare ricerca e sperimentazione di public-private partnership, accelerare capacity building per l’impatto sociale e impact startup. L’intero ecosistema SocialFare potrà crescere a livello nazionale e internazionale rinforzando Torino come città di riferimento per l’innovazione sociale e l’impact investing.

 

“La Congregazione dei Giuseppini del Murialdo ha voluto fondare SocialFare, con la visione di valore del progetto Rinascimenti Sociali – luogo e rete di convergenza di Innovazione Sociale, nonché sede operativa di SocialFare, nel cuore di Torino – allo scopo di dare risposte concrete alle sfide sociali che la crisi dell’economia e dell’occupazione giovanile hanno fatto emergere in maniera drammatica e per molti aspetti inedita – racconta Don Danilo Magni in rappresentanza della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo. –  Con SocialFare i “Murialdini” hanno inteso ed intendono attualizzare, con l’approccio dell’innovazione Sociale, la propria missione a favore dei giovani in differenti contesti, con particolare attenzione all’educazione, al lavoro e alla valorizzazione delle comunità. Se ad occhi meno attenti appare più immediatamente visibile il ruolo di SocialFare come incubatore certificato per l’accelerazione di startup ad impatto sociale, il lavoro più profondo e con maggiori ricadute è rappresentato dal Centro nella sua veste di “incubatore di conoscenza”. In questo quadro, gli apporti di know-how imprenditoriale e di capacità finanziaria dei nuovi soci Compagnia di San Paolo e Fondazione Denegri Social Venture, accanto all’approccio educativo della Congregazione, non potranno che dare un’importante ed ulteriore spinta all’identità ed alla missione di SocialFare e di Rinascimenti Sociali”.

 

“La Compagnia di San Paolo è andata costruendo negli anni una filiera integrata nel campo dell’impresa sociale sostenibile – ha dichiarato Alberto Anfossi, Segretario Generale della Compagnia di San Paolo – sostenendo da Nesta Italia a Open Incet, da Impact Hub alla convenzione triennale a favore di Torino Social Impact, recentemente firmata con la Camera di Commercio di Torino (che ha consentito a un’iniziativa partecipata da oltre cinquanta soggetti di assumere tratti più maturi, professionistici e operativi di servizio al sistema locale come pure di promozione nazionale e internazionale del medesimo).

Il nostro modello prevede in primo luogo un impiego di strumenti erogativi e di investimento, come pure un’azione di leva di sistema rispetto alla formazione dell’eco-sistema torinese e piemontese. L’obiettivo della Compagnia di San Paolo è costruire una filiera dell’innovazione sociale che, a partire dalle attività di accelerazione di conoscenza e accelerazione d’impresa, porti le organizzazioni a impatto sociale a raggiungere la sostenibilità e in taluni casi a diventare attraenti per capitali privati. L’investimento in SocialFare della Compagnia si inquadra all’interno di questa filiera accanto agli interventi quali il bando Seed e agli investimenti già fatti in SocialFare Seed e nel fondo di Oltre Venture.

La nostra Fondazione negli anni passati ha sostenuto SocialFare fornendo uno startup grant; la crescita e i primi positivi risultati del modello hanno dapprima portato la Compagnia, accanto ad importanti investitori, a capitalizzare con €1,6 mln un veicolo per dare seed equity alle startup accelerate (SocialFare Seed srl) e poi a far maturare l’ipotesi di acquisire, in collaborazione con Fondazione Denegri Social Venture, il controllo di SocialFare. Obiettivo dell’acquisizione da parte della Compagnia è passare da una logica di sostegno erogativo a una di investimento di capitale condiviso con importanti attori finanziari per sostenere la crescita dell’acceleratore sociale in una logica di professionalità e di apertura al mercato”.

 

“Riteniamo il nostro ingresso nel capitale sociale di SocialFare un risultato significativo e coerente per la neonata Fondazione Denegri Social Venture – afferma Corrado Ferretti, Vicepresidente della Fondazione – il cui operato è distante dalla mera erogazione ma si centra su un’operatività che coniuga capacità imprenditoriali con iniziative in grado di trasformare concretamente la società. Non a caso tale sinergia nasce a Torino, città da anni promotrice di una profonda trasformazione nel modo di fare impresa ed in grado di orientare gli investimenti alla missione di impatto sociale. Il grande obiettivo – prosegue Ferretti – è rendere SocialFare un punto di riferimento a livello europeo, traguardo che si può raggiungere solo unendo competenze imprenditoriali, capitale finanziario, e reti di opportunità di tutti i soggetti coinvolti.

 

Laura Orestano, AD SocialFare, ha espresso la soddisfazione di tutta la squadra SocialFare – che si caratterizza per una forte componente femminile e under 35  – e dei tanti partner convenuti in Rinascimenti Sociali, “auspicando che questo rinnovato assetto possa costituire la linea di partenza per un modello di convergenza sociale e finanziaria essenziale per accelerare know-how e soluzioni innovative in termini di modelli, servizi e prodotti rilevanti per la società. Approccio questo necessario, a livello locale e nazionale, anche per una nuova politica di sviluppo che ponga al centro le persone, i territori e le comunità con il loro sapere esperto e il loro potenziale imprenditoriale e di innovazione sostenibile.”  

Una giornata dedicata alla valutazione di impatto sociale

È stato un giorno di confronto e dibattito sulla valutazione dell’impatto sociale quello di martedì 9 luglio a Torino presso la Fondazione Collegio Carlo Alberto

La prima parte della giornata, organizzata da Torino Social Impact in collaborazione con Social Value Italia, è stata dedicata all’analisi del rapporto tra i processi di valutazione dell’impatto e i grandi donatori: attraverso le testimonianze di alcuni dei principali attori del settore – Camera di commercio di Torino, Università Cattolica di Milano, Human Foundation, Impresa Sociale Con i bambini, Fondazione Zancan, KPMG, Fondazione Unipolis, Fondo Beneficenza Intesa San Paolo, Fondazione Alta Mane, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT – è stato tracciato un quadro sulle sfide e le possibilità offerte dai processi di valutazione come strumento a disposizione di procurers, policy maker e grandi donatori.

Uno dei tratti comuni alle diverse esperienze portate all’attenzione del pubblico è rappresentato dalla difficoltà nello stabilire uno standard per la valutazione: ogni progetto infatti possiede delle peculiarità, sia di contenuto che di contesto, che rendono difficoltoso il riferimento ad un unico canone: ecco che emerge la necessità di promuovere buone pratiche che tengano conto dei contesti e della pluralità dei soggetti coinvolti. È emerso inoltre come la valutazione dell’impatto sociale costituisca uno strumento utile ai donatori su più fronti: per calibrare la portata e la qualità dei loro interventi, per riflettere criticamente sul proprio operato e così evincere sia errori sia azioni di successo meritevoli di essere replicate; infine, per consolidare il rapporto di collaborazione con i partner di progetto. 

Nel corso del pomeriggio, Torino Social Impact e Social Impact Agenda per l’Italia hanno promosso la presentazione del position paper Progettare l’Innovazione Sociale: impact investing e fondi UE” curato da Pwc e Human Foundation. Il lavoro ha posto le basi per un confronto tra stakeholder sull’importanza di promuovere investimenti orientati all’impatto sociale da parte delle pubbliche amministrazioni, considerato il loro potenziale per i territori di riferimento. Il dibattito ha visto protagonisti sia i rappresentanti della Commissione Europea a presentare la struttura del fondo Invest EU, sia alcuni dei principali attori regionali – Camera di commercio di TorinoRegione Piemonte, Finpiemonte, Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo, Legacoop Piemonte, Confcooperative Piemonte Nord – che hanno ribadito la necessità di creare reti basate sulla collaborazione tra enti pubblici, imprese e il capitale umano rappresentato da organizzazioni locali e privati cittadini per elaborare progetti che possano rispondere in modo concreto e innovativo ai bisogni della società. 

 

A Torino la semi-finale della European Social Innovation Competition Academy 2019

Il 16, 17 e 18 luglio 2019 Torino ospita il più importante evento dedicato all’innovazione sociale in Europa: la European Social Innovation Competition Academy, una tre giorni dedicata alla formazione e al networking per i migliori giovani imprenditori sociali europei. L’evento è ormai l’appuntamento saliente nel calendario Europeo dedicato all’innovazione sociale, e riunisce ogni anno esperti del settore e i più promettenti innovatori sociali. 

Lo scorso giugno la Commissione Europea ha annunciato i nomi dei 30 partecipanti selezionati per partecipare all’Academy. Provenienti da 19 Paesi e scelti tra 543 candidati da tutta Europa, i semifinalisti parteciperanno ad appuntamenti focalizzati sugli elementi chiave per la costruzione di un’impresa sociale sostenibile. La formazione sarà articolata in forma di workshop condotti da specialisti dell’innovazione sociale e verterà su quattro argomenti principali: innovazione, impatto, sostenibilità e scala.

In occasione di questa importante iniziativa, Nesta Italia organizza l’evento pubblico “The Future of European Social Innovation”. Nel corso dell’evento, i leader del settore si riuniranno per discutere sullo stato dell’innovazione sociale a livello locale e dei casi di successo della European Social Innovation Competition. Alcuni dei key players del mondo dell’innovazione saranno chiamati a discutere di importanti temi legati al cambiamento climatico e, più in generale, di come l’innovazione sociale possa supportare un cambiamento positivo e sistematico nella società attuale.
L’evento si terrà il 17 luglio presso il Teatro Le Musichall a Torino. Registrazione e maggiori informazioni a questo link.

Lanciata in memoria del pioniere dell’innovazione sociale Diogo Vasconcelos, la European Social Innovation Competition è un challenge prize organizzato dalla Commissione Europea e rivolto a tutti gli Stati Membri e ai Paesi associati al programma Horizon 2020. Giunta quest’anno alla 7° edizione, la Competition si pone come guida per gli innovatori sociali europei, avvalendosi di una comprovata metodologia di supporto per progetti in fase embrionale e facilitando la connessione tra innovatori radicali impegnati a trasformare al meglio la società. Ogni anno la Competition è dedicata ad una delle sfide affrontate dall’Unione Europea. Il tema di questa edizione è limitare la produzione di rifiuti in plastica.

La Competition è organizzata dalla Commissione Europea, con il supporto di Nesta, Kennisland, Ashoka Spain, European Network of Living Labs e  Scholz & Friends.

 

Fine del corso sulle Competenze per l’Innovazione Sociale

Si avvicina la data di chiusura del corso Competenze per l’innovazione sociale che vedrà la sua conclusione nella giornata del 19 luglio, quando i team selezionati esporranno i risultati del project work al quale hanno lavorato insieme ai loro mentor in un breve pitch di due minuti ciascuno.

La giornata ha un ricco programma e comincerà la mattina con il workshop “Exploring possible futures”, a cura di Alberto Robiati, Direttore della Fondazione Human+.

Il workshop ha l’obiettivo di portare lo sguardo sui possibili sviluppi futuri, individuali e collettivi. Si tratta di un lavoro sul Futures Thinking” utile a creare una mentalità capace di generare processi di innovazione e produrre visioni strategiche condivise e motivanti per un team, un’organizzazione, una comunità.

 

Si continuerà poi nel pomeriggio con la presentazione dei lavori di fronte ad una giuria qualificata e ad un momento di riflessione aperta sul significato e il valore del percorso di generazione di idee e formazione che avete seguito.

 

Al team che sarà decretato vincitore verrà assegnato un premio di €1500!