Martedì 3 dicembre è stato presentato a Palazzo Civico Homes4All, un progetto innovativo a sostegno dell’housing sociale attraverso l’acquisizione di immobili. Il progetto vede operare insieme alla Città di Torino enti privati profit e non profit tra i quali Brainscapital, Homers, ACMOS, Camera di Commercio di Torino e Compagnia di San Paolo.

Il progetto ha ottenuto dal governo un finanziamento di 150mila euro, prima tranche di un contributo del Fondo nazionale d’innovazione sociale a cui potrebbero aggiungersi risorse fino a circa un milione e mezzo di euro, mentre altri 150mila euro sono già nella disponibilità di finanziatori privati, pronti per essere investiti.

Homes4All promuoverà una strategia di servizio sociale abitativo inedita rispetto all’attuale, dall’individuazione delle proprietà, libere o occupate, che potrebbero provenire sia dalle procedure giudiziarie, sia da altra origine, quali ad esempio appartamenti inutilizzati o da donazioni ad hoc. Obiettivo non secondario sarà anche quello di intervenire sulle dinamiche abitative degli inquilini al fine di promuovere la creazione di meccanismi partecipativi, collaborativi e inclusivi di abitazione.

La gestione complessiva degli immobili – sia quelli provenienti da privati sia quelli acquistati nel mercato immobiliare o provenienti da aste giudiziarie – sarà affidata a una NewCo. La società veicolo fornirebbe servizi orientandosi in due direzioni: in caso di immobile libero, provvede alla ristrutturazione a fini di rivendita o di inserimento nei canali dell’affitto sociale; in caso di casa occupata, l’istituto si fa carico di stralciare la situazione debitoria dell’occupante, il quale riprenderà a pagare un affitto calmierato.

Si tratta di una decisione molto importante sotto il profilo umanitario per la diffusione di modelli che mirano alla soddisfazione di bisogni sociali emergenti, secondo lo schema della finanza di impatto. E’ una proposta che nasce facendo leva sul know how dell’ecosistema torinese dove è giocoforza strutturare idee innovative, traendo ispirazione da processi di ibridazione e contaminazione che trovano nella piattaforma Torino Social Impact un punto di ancoraggio.

Il risparmio stimato per la Città di Torino, in relazione al costo sostenuto per la messa a disposizione di strutture destinate all’emergenza abitativa, ammonta a circa 450mila euro, rendendo più efficiente l’impiego delle risorse.